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Bex Wade, «Eat the Rich, Brooklyn, Ny»

Courtesy Slqs Gallery

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Bex Wade, «Eat the Rich, Brooklyn, Ny»

Courtesy Slqs Gallery

Trucco e parrucco da Mega Art Fair

La seconda edizione della fiera milanese si inserisce nel palinsesto della Milano Art Week con una sezione tematica dedicata al potere della moda

Seconda edizione di Mega Art Fair, in concomitanza con la Milano Art Week. L’obiettivo di Mega è di offrire una fruizione dell’arte rilassata, in un’atmosfera conviviale in cui l’esperienza dell’acquisto si somma al clima informale, in luoghi sempre diversi. La sede scelta quest’anno è lo spazio antistante la Fondazione Ica, un esempio intoccato di archeologia industriale, nella zona dello Scalo di Porta Romana, non lontano dalla Fondazione Prada. 

Tra le peculiarità della fiera l’apertura fino alle 23,30 (si apre il 2 aprile alle 15), e il grande spazio comune, senza veri e propri stand, con la possibilità per i visitatori di muoversi nella lounge con food and drinks e dj set, e godere delle performance e dei talks in orari non proprio da ufficio. Le 23 gallerie, in aumento rispetto alla scorsa edizione, hanno una forte connotazione internazionale, con proposte fresche e contemporanee; provengono da Londra, Parigi, Tbilisi, Berlino, Città del Messico, Harare oltre che da Milano, Roma, Napoli. Tra queste: Nicoletti (Londra), Monti8 (Roma), Cob Gallery (Londra), Copperfield (Londra), Romero Paprocki (Parigi), Alessandro Albanese (Milano), L.U.P.O. (Milano), Des Bains (Londra), First Floor Gallery (Harare, Zimbabwe), Atipografia (Arzignano, Vi), Brooke Benington (Londra), Andrea Festa (Roma), Kera (Tbilisi, Georgia), Setareh (Berlino e Düsseldorf), Third Born (Città del Messico), Slqs (Londra) e Pipeline (Londra), per la prima volta in una fiera italiana. 

Il programma include una sezione tematica dedicata al potere della moda e alla sua capacità di dare una nuova forma al mondo. La sezione è a cura di Marcelle Joseph, curatrice e collezionista indipendente americana residente in Gran Bretagna, che esplora, attraverso le voci di artiste donne e queer, il potere dell’abbigliamento e di altri elementi legati alla moda o alla bellezza, come maschere, parrucche e trucco. Secondo Marta Orsola Sironi, Mattia Pozzoni e Mauro Mattei, ideatori e curatori della manifestazione, Mega è un’esperienza, «un luogo di incontro, un modo diverso di confrontarsi con l’arte nel suo vero significato. Si presenta come un hub d’innovazione, uno spazio sociale, un catalizzatore che favorisce la contaminazione tra arte, design, musica, performance e video». 

Michela Moro, 31 marzo 2025 | © Riproduzione riservata

Trucco e parrucco da Mega Art Fair | Michela Moro

Trucco e parrucco da Mega Art Fair | Michela Moro