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Un render del progetto di Citizens Design Bureau per le Gilbert Galleries del Victoria & Albert Museum di Londra

© Secchi Smith

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Un render del progetto di Citizens Design Bureau per le Gilbert Galleries del Victoria & Albert Museum di Londra

© Secchi Smith

V&A: tre nuove sale per le Gilbert Galleries

Donata alla Gran Bretagna nel 1996, la collezione dei filantropi Rosalind e Albert è esposta nel museo londinese dal 2009. Non tutte le 1.200 opere sono però esposte al pubblico, motivo per cui si è reso necessario un ampliamento, firmato Citizens Design Bureau 

Cecilia Paccagnella

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Nell’ambito del programma di sviluppo FuturePlan del Victoria & Albert Museum di Londra, prende avvio la ristrutturazione (che durerà fino a marzo 2026) delle gallerie dedicate alla collezione di arti decorative dei filantropi britannici Rosalinde (1913-95) e Arthur Gilbert (1913-2001), ivi conservata ed esposta sin dal 2009.

Il progetto, affidato allo studio londinese Citizens Design Bureau e finanziato dal Gilbert Trust for the Arts e il National Lottery Heritage Fund, segue un recente ampliamento delle Gilbert Galleries, per poter rendere fruibili al pubblico 200 scatole d’oro e micromosaici realizzati con minuscoli pezzi di vetro colorato, e prevede l’inclusione di uno spazio dedicato ai saccheggi nazisti e sovietici.

A tal fine, una delle future sale sarà destinata alle ricerche sulla provenienza e, per cominciare, saranno studiate le due coppie di porte in argento dorato provenienti dal monastero Pechersk Lavra di Kyiv. Realizzate da Alexis Timothy Ishchenko intorno al 1784 su commissione dell’imperatrice russa Caterina la Grande, secondo quanto riportato dal «Times», furono saccheggiate negli anni Venti, dopo la Rivoluzione russa.

Il numero delle gallerie aumenterà da quattro a sette, che occuperanno gli ex uffici con affaccio sul John Madejski Garden e Exhibition Road. In questo modo, sarà possibile esporre ulteriori opere della raccolta (che include in totale 1.200 oggetti) messa insieme in trent’anni, donata alla Gran Bretagna nel 1996 e inizialmente esposta alla Somerset House. Tra queste, tabacchiere con diamanti incastonati commissionate dal monarca del XVIII secolo Federico II di Prussia e due vedute su larga scala del Colosseo e del Foro Romano di Domenico Moglia, artista attivo a Roma nel XIX secolo e pioniere del micromosaico.

Cecilia Paccagnella, 06 ottobre 2025 | © Riproduzione riservata

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