Enrico Tantucci
Leggi i suoi articoliCi siamo. Dopo una lunga serie di rinvii, dal 25 aprile parte il contributo d’accesso a Venezia per turisti giornalieri residenti fuori dal Veneto, mentre sono esenti i visitatori che pernottano in alberghi, affittacamere e B&B, che pagano già la tassa di soggiorno. Con un ticket di 5 euro a persona e multe da 50 a 300 euro per i trasgressori, individuati dai controlli a campione previsti dal Comune di Venezia. Sono già circa 170mila persone ad aver prenotato la propria visita tra paganti (circa 40mila) ed esenti. Di questi, 9.700 sono studenti, 12.500 lavoratori pendolari e cinquemila sono proprietari di immobili che, pagando l’Imu, sono comunque esentati dal pagamento, L’accesso alla città storica sarà a pagamento con prenotazione online in alcuni weekend tra aprile e luglio. In tutto, 29 giorni: dal 25 al 30 aprile, dal’1 al 5, 11, 12, 18, 19, 25 e 26 maggio; 8, 9, 15, 16, 22, 23, 29, 30 giugno e 6, 7, 13 e 14 luglio. Il contributo non è dovuto dalle 16 alle ore 8.30 e per la visita alle isole minori. I residenti non dovranno fare nulla, salvo esibire a richiesta un documento di identità che comprovi la loro condizione. Tutti gli altri dovranno registrarsi on line sul portale cda.ve.it e pagare il contributo o ottenere il codice Qr di esenzione.
Non dovranno pagare il ticket (ma dovranno comunque registrarsi) solo i cittadini della Città Metropolitana e di tutto il Veneto, studenti e lavoratori pendolari, familiari, conviventi o amici di residenti e, come detto, i turisti che pernottano negli alberghi veneziani. E, ancora, chi verrà in città per una visita medica, per visitare un detenuto in carcere, per un procedimento in tribunale ma anche per partecipare a una manifestazione sportiva. Piazzale Roma e il Piazzale della Stazione di Santa Lucia saranno i due varchi principali di accesso a Venezia, dove i controllori verificheranno a campione il possesso del Qr code di pagamento del contributo o di eventuale esenzione. In entrambi i punti saranno attivate biglietterie dove il turista appena sbarcato, ma magari ancora ignaro del contributo, potrà pagarlo al momento. Ci sarà una preaccoglienza dei turisti da parte di steward con pettorina bianca prima di arrivare ai varchi. Niente barriere fisiche, ma solo totem informativi.
Venezia è la prima città italiana a introdurre il contributo di accesso e il Comune non cessa di ripetere che non si tratta di un modo per drenare nuove risorse, ma per cercare di scoraggiare il turismo «mordi e fuggi» in determinati periodi dell’anno, quando la pressione turistica è più forte. Ma ormai è difficile selezionarli perché già in questi giorni, subito dopo l’apertura della Biennale Arte e con il ponte del 25 aprile alle porte, Venezia è satura di turisti con vaporetti che viaggiano in Canal Grande simili a carri bestiame per la gran massa di presenze. Per questo il ticket d’accesso, se funzionerà come deterrente, dal prossimo anno potrebbe essere utilizzato dal Comune per periodi molto più lunghi. Questa almeno è l’intenzione dell’Amministrazione Brugnaro.
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