Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Redazione
Leggi i suoi articoliCi sono finalmente le date. Dal 16 al 21 giugno si procederà a Firenze allo smontaggio della maxigru del cantiere di ampliamento degli Uffizi che da un ventennio occupa il piazzale antistante il museo. Il 21 giugno sulla terrazza del museo, sopra la loggia dei Lanzi, si terrà un evento simbolico, alla presenza del ministro della Cultura Alessandro Giuli, per festeggiare la rimozione di fronte al panorama del centro cittadino, finalmente libero dall’ingombrante impianto.
Nei giorni successivi verrà avviato l’allestimento di un nuovo cantiere «light», con un montacarichi molto meno visibile, in modo da portare avanti rapidamente, ma senza nuocere all’estetica, i lavori per il completamento dei Nuovi Uffizi. La realizzazione del nuovo cantiere è stata resa possibile grazie a un finanziamento di circa 180mila euro, messo tempestivamente a disposizione da una cordata di «imprenditori volenterosi».
La gigantesca gru degli Uffizi, alta oltre 60 metri (e visibile a grande distanza dalla città), venne installata nel 2006 per realizzare le principali operazioni di carico, scarico e spostamento di materiali nell’ambito dei lavori di raddoppio degli spazi espositivi della Galleria. Durante il ventennio che ne è seguito negli ambienti della cultura si sono susseguite molte polemiche a proposito del grave danno estetico arrecato dal colosso metallico alla bellezza del panorama fiorentino.
Svariate iniziative erano state avviate nel corso degli anni per cercare di rimuoverlo, tutte senza successo; al punto che, alcuni anni fa, sono addirittura nati account social con foto e post ironici incentrati proprio sulla presunta inamovibilità della stessa gru. Fino ad oggi, giorno di annuncio del suo definitivo smantellamento.
Altri articoli dell'autore
Nel 1913, lo zar Nicola II lo commissionò per 24.600 rubli. Oggi è diventato l'opera più costosa del gioielliere russo mai aggiudicata
Scompare a soli 53 anni l'imprenditore che era riuscito a coniugare l’amore per la terra e quello per l’arte
La testa di una kore in marmo rinvenuta nella città etrusca getta nuova luce sulle relazioni culturali tra Greci ed Etruschi. Riemersa durante gli scavi nell’ambito di un progetto interdisciplinare delle Università di Friburgo e di Magonza, sarà svelata al pubblico il 5 dicembre
Punto forte dell'iniziativa è la mappatura di oltre 100 artisti under35, selezionati attraverso due anni di visite, letture di portfoli e ricognizioni nelle mostre italiane



