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Alessandro Martini
Leggi i suoi articoliSi inaugura l’8 giugno, nel nuovo quartier geneale aziendale (la Nuvola progettata dall’architetto Cino Zucchi), il Museo Lavazza in un edificio di archeologia industriale appositamente recuperato.
Grazie al fantasioso allestimento dello studio americano Ralph Appelbaum Associates, il museo è suddiviso in 5 «gallerie», ciascuna contraddistinta da un aspetto e un tema specifici: «Casa Lavazza» ripercorre le tappe degli oltre 120 anni di storia dell’azienda, fondata a Torino da Luigi Lavazza nel 1895; «La Fabbrica» racconta la produzione e le fasi di lavorazione del caffè; «L’Atelier» espone 60 anni di creatività e pubblicità aziendale, a partire dal Carosello e dai mitici Caballero e Carmencita di Armando Testa; «La Piazza» è un ambiente conviviale in cui si celebra il rito del caffè; «Universo», infine, intende essere uno spazio quasi onirico, in cui il visitatore è avvolto da una proiezione multimediale a 360 gradi.
Simbolo della volontà di essere un museo d’impresa innovativo e tecnologicamente all’avanguardia, il visitatore ha a disposizione una «tazzina» in cui raccogliere e memorizzare conteuti digitali e grazie alla quale condividerli tramite i social media. Accanto al museo è l’Archivio Storico Lavazza che, visitabile su prenotazione, raccoglie la memoria aziendale in più di 8.500 documenti e immagini.
Concepito da Ferran Adrià e allestito da Dante Ferretti, l’8 giugno si inaugura anche il ristorante Condividere.

Una sala del Museo Lavazza a Torino: l'allestimento è dello studio di Ralph Appelbaum. Foto di Andrea Guermani
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