Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Catherine Hickley
Leggi i suoi articoliBerlino. Un museo fondato dal milionario del software Hasso Plattner, uno degli uomini più ricchi della Germania, e diretto da Ortrud Westheider è stato inaugurato il 23 gennaio nel Palais Barberini di Potsdam, a pochi chilometri da Berlino.
L’edificio è l’accurata ricostruzione di un palazzo del 1771 realizzato da Georg Christian Unger e Carl von Gontard sul modello di Palazzo Barberini a Roma e distrutto dalla Royal Air Force durante la seconda guerra mondiale. Un progetto, osserva Plattner, che «sana una ferita inflitta alla nostra città 70 anni fa».
Berlinese, 73 anni, Plattner in gioventù amava dipingere e aveva pensato di iscriversi alla facoltà di architettura: «Probabilmente è stata una fortuna invece che abbia scelto di fare l'ingegnere», ammette. Cofondatore della società di software Sap, è considerato il decimo uomo più ricco della Germania, con un patrimonio personale che «Forbes» stima in 10 miliardi di dollari. Plattner fa dell'organizzazione fondata da Bill Gates «The Giving Pledge» e come tutti gli associati si è impegnato a destinare metà delle proprie sostanze a progetti filantropici. Non a caso Bill Gates è stato tra gli ospiti d'onore della giornata inaugurale del Museum Barberini, il 20 gennaio, insieme alla cancelliera tedesca Angela Merkel.
Plattner ha cominciato a collezionare arte 25 anni fa. Il suo primo acquisto: un'opera di Johnny Friedlaender, poi esposta nella caffetteria della Sap. Compra solo dipinti. La sua collezione annovera circa 240 dipinti impressionisti e un'ottantina di opere di artisti della Germania Est, ma il miliardario non nasconde la sua predilezione per il messicano Rufino Tamayo, a suo dire «migliore di Picasso».
Due le mostre inaugurali del Museum Barberini «Impressionismo: L'arte del paesaggio» e «Classici moderni: Liebermann, Munch, Nolde, Kandinskij», entrambe in corso fino al 28 maggio. Le opere della collezione Plattner sono esposte accanto a prestiti, tra gli altri, dall’Israel Museum di Gerusalemme, dal Denver Art Museum, dall'Ermitage di San Pietroburgo e dalla National Gallery di Washington, nonché da altre collezioni private.

Hasso Plattner

La facciata del Museum Barberini a Potsdam. Foto: Helge Mundt

Hasso Plattner e Angela Merkel nel Musuem Barberini davanti «Ragazze sul ponte» (1902) Edvard Munch's
Altri articoli dell'autore
La Bührle Foundation ha raggiunto un’intesa (dai dettagli riservati) con gli eredi del collezionista ebreo Max Silberberg per «La Sultane» dipinta da Manet nel 1871 ca, che potrà rimanere esposto nel museo zurighese. Era una delle opere su cui permaneva l’ombra dei saccheggi nazisti
Una crisi innescata dalla gestione dell'arte saccheggiata dai nazisti presente nelle Collezioni di pittura della Baviera. Il ministro della Cultura promette più trasparenza e parla di «un nuovo inizio»
L'ex direttore artistico del Kunstverein Göttingen lavorerà con tre curatrici del collettivo di Zagabria What, How & for Whom all'edizione del cinquantenario della grande manifestazione di arte pubblica che aprirà nel 2027
Tra i lotti principali dell’asta organizzata dal curatore prima della sua morte, figurano due «date painting» dell'intimo amico On Kawara