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Milano. Negli stessi spazi di via Manzoni 45 in cui la Galleria del Naviglio ha tessuto per anni una parte significativa della storia dell’arte del secolo scorso, Bottegantica presenta, dal 17 gennaio al 22 febbraio, la mostra «Novecento Privato. Da de Chirico a Vedova», curata da Stefano Bosi, Valerio Mazzetti Bossi ed Enzo Savoia, con Fabio Benzi.
Attraverso trenta opere di due importanti collezioni private, che, come spiega Enzo Savoia, «si legano fra loro in un dialogo appassionato, a formare una raccolta filologica dei principali fenomeni artistici italiani del secolo scorso», la mostra ripropone i momenti e le figure salienti dell’arte italiana del XX secolo, non solo negli anni in cui la galleria milanese, fondata nel 1946, fu protagonista, ma arretrando fino al Futurismo, con Marinetti, Boccioni e Balla, per attraversare poi il tempo della Grande guerra e quello immediatamente successivo segnato, dopo i furori avanguardisti, dal fenomeno del «Ritorno all’ordine» (con Savinio, de Chirico, De Pisis, Sironi, Casorati, Alberto Martini, Marino Marini), percorrere (con Carrà, Campigli, Arturo Martini, Prampolini, Pirandello, Guttuso, Manzù) gli anni del fascismo fino alla seconda guerra mondiale, e giungere al dopoguerra di Fontana (che proprio al Naviglio debuttò), Burri, Capogrossi, Vedova, Pomodoro.
L’indubbia qualità delle opere esposte è arricchita dalla volontà di offrire efficaci strumenti di lettura al pubblico più vasto, grazie a un apparato didattico pensato per guidare il visitatore alla migliore comprensione di ciascuna di esse.
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