Un quartetto di mostre celebrerà le collezioni di arte impressionista francese e di arte moderna raccolte nella Mosca dei primi del ’900 da Sergei Schukin e dai fratelli Ivan e Mikhail Morozov. Entrambe le collezioni vennero confiscate dopo la rivoluzione bolscevica e successivamente divise tra il Museo Statale di Belle Arti Pushkin di Mosca e il Museo di Stato dell’Ermitage di San Pietroburgo.
I musei riuniranno ora le loro opere per una serie di mostre dedicate ai collezionisti in entrambe le sedi, a partire dal prossimo mese di giugno. Fanno seguito a «Icone d’arte moderna. La collezione Schukin», tenutasi alla Fondation Louis Vuitton di Parigi nel 2016-17 in collaborazione con Ermitage e Pushkin, che richiamò 1,2 milioni di visitatori. Nel 2017 la Fondation aveva annunciato una mostra delle collezioni Morozov alla fine del 2020. André-Marc Delocque-Fourcaud, il nipote francese di Schukin, ha reso noto che l’Ermitage, il Pushkin e la fondazione Vuitton avevano iniziato a pianificare nel 2014 un «revival dei collezionisti russi di arte francese. Fin dall’inizio, l’obiettivo era quello di organizzare sei mostre a Parigi, Mosca e San Pietroburgo».
Delocque-Fourcaud è il curatore aggiunto di «The Schukin Saga», dal 17 giugno al 15 settembre al Pushkin, a pochi passi dal Palazzo Trubetskoy dove Schukin esponeva in origine la sua collezione. Il museo ha annunciato che la mostra racconterà «la storia di questa grande famiglia, la sua affermazione e la sua caduta» attraverso 11 sale di dipinti di antichi maestri, autori impressionisti e moderni, arredi francesi del XVIII secolo, «rarità orientali» e documenti d’archivio. Oltre ai 104 dipinti posseduti dal Pushkin, l’Ermitage presterà 60 opere di Monet, Cézanne, Picasso e Matisse, tra gli altri. A differenza della mostra parigina, il Pushkin esporrà il capolavoro di Matisse degli anni 1909-10 «La Dance». L’eccezionale prestito potrebbe essere l’ultimo, perché i curatori dell’Ermitage «ritengono che questa Mona Lisa del XX secolo sia troppo preziosa per viaggiare ancora», ha rivelato Delocque-Fourcaud. A sua volta l’Ermitage riceverà in prestito opere dal Pushkin per «Grandi collezionisti russi: i fratelli Morozov» (29 giugno-6 ottobre), mostra presentata come «completamente diversa» da quella prevista a Parigi nel 2020.