LUNEDÌ 2 SETTEMBRE 2024
NOTIZIE IN BREVE | 12 NOTIZIE
- 01 I musei israeliani chiudono in occasione dello sciopero generale per la morte degli ostaggi di Gaza
- 02 In Turchia scoperta una figura di un asino selvatico scolpita sulla pietra: ha 11mila anni
- 03 Al Geoportale Nazionale per l’Archeologia il Premio Europeo del Patrimonio Archeologico
- 04 L’Institute of Contemporary Art di San Francisco cambierà sede a soli due anni dall’apertura
- 05 I costi del nuovo edificio della Vancouver Art Gallery sono aumentati del 50%
- 06 Tre opere restaurate in una pieve medievale del Ravennate
- 07 Partiti i restauri a Brescia degli affreschi del chiostro intermedio del complesso di San Giuseppe
- 08 Restaurato a Palermo un affresco settecentesco raffigurante santa Rosalia
- 09 JR ha collaborato con Alice Rohrwacher per il suo nuovo cortometraggio «Allegoria cittadina»
- 10 Gli espositori italiani a Frieze Seoul ospiti dell’Ambasciata d’Italia
- 11 I numeri della #domenicalmuseo relativi a ieri primo settembre
- 12 Il turismo «contemporaneista» frequenta Filicudi
I musei israeliani chiudono in occasione dello sciopero generale per la morte degli ostaggi di Gaza
Molti musei israeliani sono rimasti chiusi oggi, 2 settembre, mentre la maggior parte delle municipalità ha aderito allo sciopero nazionale indetto dall’Histadrut, il principale sindacato dei lavoratori di Israele. L’appello allo sciopero è stato lanciato domenica sera per fare pressione sul Governo affinché raggiunga un accordo di cessate il fuoco con Hamas in seguito al ritrovamento di sei ostaggi trovati uccisi a Gaza. Il presidente di Icom Israel, Raz Samira, ha dichiarato a «The Art Newspaper» che anche i musei più piccoli, tra cui la Galleria d’arte Umm el-Fahem, il primo museo arabo del Paese gestito dall’artista Sayid Abu Shaqra, hanno aderito allo sciopero. L’Israel Museum di Gerusalemme ha scritto sul suo sito web: «Come espressione di solidarietà con coloro i cui cari sono stati presi in ostaggio e del nostro dolore per il crudele assassinio dei prigionieri, l’Israel Museum rimarrà chiuso oggi lunedì 2 settembre». Altri, come il Mishkan Museum of Art di Ein Harod, che è chiuso per lavori di installazione, hanno invitato i loro frequentatori a unirsi alle proteste antigovernative e a chiedere al Governo un accordo per il cessate il fuoco e la restituzione degli ostaggi.
In Turchia scoperta una figura di un asino selvatico scolpita sulla pietra: ha 11mila anni
In Turchia, nel sito di Karahan Tepe, in Anatolia, è stata scoperta una figura, incisa su pietra 11mila anni fa, di un asino selvatico. Il reperto è riaffiorato tra le pietre disseminate tra 250 obelischi antropomorfi già riemersi negli ultimi cinque anni. Il responsabile degli scavi, Necmi Karul, dell’Università di Istanbul, direttore dal 2021 del progetto «Tas Tepeler» («Colline di pietra»), e la sua équipe di archeologi e tecnici hanno già riportato alla luce un tempio sacro risalente a circa 12mila anni fa; un ambiente di 23 metri di diametro e profondo sei, con 11 alti pilastri scolpiti a forma di fallo. Il sito è vicino a Gobekli Tepe, famoso per altre scoperte archeologiche, tra cui grandi edifici concentrici ricchi di sculture di animali e teste umane. Nel 2023 nel complesso di Karahan Tepe è riemersa una figura maschile in pietra, alta più di 2,30 metri, rappresentata con il proprio sesso tra le mani e un avvoltoio ai suoi piedi.
Al Geoportale Nazionale per l’Archeologia il Premio Europeo del Patrimonio Archeologico
Il Geoportale Nazionale per l’Archeologia (Gna), realizzato dall’Istituto Centrale per l’Archeologia del Ministero della Cultura, è stato insignito del Premio Europeo del Patrimonio Archeologico. Il riconoscimento, giunto alla 26ma edizione, è stato conferito a Roma durante il 30mo incontro annuale della European Association of Archaeologists. Il Comitato dell’associazione, composto dalla presidente Jaime Almansa e da Paulina Florjanowicz, Georg Haggrén, Jan Mařik ed Emine Nurcan Yalmanha, ha premiato il geoportale, online dal 2023 con totale accessibilità a tutti, «per la sua appropriata cura e il suo impegno nel rendere i dati archeologici “fair” (“findable”, “available”, “interoperable”, “reusable”: reperibili, disponibili, interoperabili e riutilizzabili)» con strumenti «open source». Il geoportale è nato con l’obiettivo di offrire una carta archeologica dinamica, implementabile nel tempo, di accesso libero e di facile consultazione, aperta all’integrazione da parte di tutti gli utenti: strumento che censisce e pubblica in modo uniforme tutte le indagini: archeologia preventiva, interventi di tutela, progetti di ricerca archeologica in Italia e all’estero.
L’Institute of Contemporary Art di San Francisco cambierà sede a soli due anni dall’apertura
I rappresentanti dell’Institute of Contemporary Art di San Francisco (Ica Sf) hanno annunciato, a sorpresa, che a soli due anni dalla sua fondazione il museo si trasferirà dall’attuale sede nel quartiere di Dogpatch a The Cube, un nuovo complesso nel distretto finanziario, vicino al SFMoMA, al Contemporary Jewish Museum e alla Jessica Silverman Gallery. La nuova sede al 345 di Montgomery Street, con 26mila metri quadrati di spazio espositivo, inaugurerà il 25 ottobre con una collettiva curata da Larry Ossei-Mensah. «L’Ica vuole permettere agli artisti di rischiare e provare cose nuove», ha dichiarato al quotidiano «The New York Times» Alison Gass, direttrice fondatrice dell’Ica Sf. Il presidente Ethan Beard ha inoltre spiegato che la mossa del museo riflette la volontà di «sfruttare la nostra agilità e le nostre dimensioni per adattarci rapidamente alle opportunità». Il Vornado Realty Trust, proprietario di The Cube, ha accettato di non far pagare all’Ica Sf né l’affitto né le utenze per due anni.
I costi del nuovo edificio della Vancouver Art Gallery sono aumentati del 50%
Il 29 agosto i dirigenti della Vancouver Art Gallery (Vag) hanno annunciato che il costo della nuova sede, in costruzione da decenni, è aumentato del 50%, ovvero di 200 milioni di dollari canadesi, portando il prezzo totale da 400 milioni a 600 milioni (una cifra equivalente a 444,6 milioni di dollari Usa). Sebbene l’anno scorso si sia tenuta una cerimonia di «risveglio del terreno» presso il sito del nuovo edificio a Larwill Park (a circa 500 metri da dov’è situata ora), la costruzione subirà un notevole ritardo. «I costi di costruzione sono aumentati significativamente fino al 60% tra il 2020 e il 2024 in tutto il Canada, ha dichiarato il direttore Anthony Kiendl. Anche il progetto della nuova Vancouver Art Gallery ha subito l’impatto di questa escalation di costi senza precedenti e imprevista». Ciononostante, Kiendl si dichiara ottimista: «Questo momento rappresenta un’opportunità unica per la Vancouver Art Gallery di guidare lo sviluppo di un nuovo distretto culturale multiforme sulla costa occidentale. Siamo entusiasti di raddoppiare i nostri sforzi per creare un’istituzione leader nel campo delle arti visive per il Canada e per il mondo».
Tre opere restaurate in una pieve medievale del Ravennate
Sono state restaurate tre opere d’arte della Pieve di San Giovanni Battista in Ottavo di Brisighella (Ra). Questa chiesa medievale, detta Pieve del Tho, è la più antica sorta nella Valle del Lamone: le sue origini risalgono a Galla Placidia, figlia di Teodosio, e l’epoca della sua costruzione è collocata tra l’VIII e il X secolo. I lavori di restauro in questione, finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna per oltre 25mila euro, hanno riguardato la pala d’altare dipinta su tavola, ancora nella sua cornice originaria, datata 1516, collocata nella navata destra della chiesa e riferita ai pittori faentini Carlo Mengari e Sebastiano Scaletti; il «San Paolo che predica nell’Aeropago di Atene» (soggetto ispirato agli Atti degli Apostoli), attribuito al pittore urbinate Benedetto Marini (1590-1627) autore, tra l’altro, di affreschi nel Duomo di Faenza; e la «Decollazione di San Giacomo Battista» (il santo titolare della Pieve), riferito ad artista veneto della fine del Seicento.
Partiti i restauri a Brescia degli affreschi del chiostro intermedio del complesso di San Giuseppe
A Brescia è stato aperto un nuovo cantiere di restauro degli affreschi del chiostro intermedio del complesso monastico di San Giuseppe, raffiguranti le storie di San Bernardino da Siena e i conventi francescani delle province di Brescia e di Bergamo. Lo scorso anno erano state riportate all’antica bellezza quattro lunette sulla parete Nord e alcuni riquadri della parete ovest. La stessa sulla quale si interverrà quest’anno. Si andranno a ripulire la «Messa di San Gregorio Magno», appartenente alla fase decorativa cinquecentesca; la «Rinuncia al vescovato», la «Visione della morte della cugina Tobia» e «San Bernardino resuscita un giovane travolto da un toro»; e poi si metterà mano anche all’ultima lunetta della parete Nord raffigurante la «Morte di San Bernardino». I lavori dureranno cinque mesi e la spesa prevista è di 210mila euro.
Restaurato a Palermo un affresco settecentesco raffigurante santa Rosalia
A Palermo un’opera d’arte è tornata all’originario splendore, nella chiesa del Santissimo Salvatore. È terminato il restauro dell’affresco settecentesco, di autore ignoto, raffigurante Santa Rosalia, sulla volta della cappella a lei dedicata. I lavori, in occasione del 400mo anno Giubilare Rosaliano, sono stati diretti dallo Studio Kéramos di Francesco Bertolino sotto la supervisione della Soprintendenza di Palermo ed eseguiti da Andrea Vasile. È stato un ingente lavoro di pulitura: «La superficie era danneggiata in maniera irreversibile, spiega Francesco Bertolino, direttore dello Studio Kéramos. Abbiamo eliminato le ridipinture sopra tono, e mal eseguite. Dopo aver revisionato la superficie, con acqua demineralizzata, si è proceduto alla reintegrazione cromatica».
JR ha collaborato con Alice Rohrwacher per il suo nuovo cortometraggio «Allegoria cittadina»
Come riporta Marco Consoli sul quotidiano «La Stampa», è stato realizzato insieme all’artista francese JR il nuovo cortometraggio di Alice Rohrwacher, «Allegoria cittadina», presentato fuori concorso all’81ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica «La Biennale di Venezia», in corso in questi giorni in Laguna. «Gli avevo chiesto aiuto per creare le immagini che potessero esprimere il pericolo dell’agricoltura intensiva per il corto “Omelia contadina”, che era concepito come una preghiera, dice la regista nell’intervista, mentre stavolta è stato lui a chiedermi di lavorare insieme a un film inteso come allegoria, nello specifico quella di Platone». «Il soggetto nasce da uno spettacolo-performance di JR, ma fondamentalmente con l’allegoria dello schiavo che si libera dalle catene, vede la realtà e viene deriso dai compagni ancora incatenati, vogliamo sottolineare che non è sufficiente dire che le immagini sono pericolose, perché ciò che è veramente importante è rompere le catene, che sono reali».
Gli espositori italiani a Frieze Seoul ospiti dell’Ambasciata d’Italia
A Seul (Corea del Sud), presso l’Ambasciata d’Italia, si terrà domani 3 settembre, dalle ore 17 alle 20, un ricevimento in onore delle gallerie italiane che partecipano quest’anno alla fiera di arte contemporanea Frieze Seoul. Presso i locali della residenza dell’ambasciatrice Emilia Gatto si svolgerà infatti un evento per sottolineare l’importanza e la qualità delle cinque gallerie italiane presenti alla fiera: Cardi, Continua, Massimo De Carlo (che ha anche uno studio space permanente nella capitale coreana), Mazzoleni e Robilant+Voena. È un ottimo segno il fatto che l’ambasciata abbia un occhio di riguardo per l’arte contemporanea, soprattutto in un’area geografica in forte espansione come presenza artistica e di collezionisti. Una delle gallerie presenti, Mazzoleni, aveva tra l’altro già avviato lo scorso anno alcuni progetti espositivi congiuntamente alla Kukje Gallery, che è il più importante spazio commerciale per l’arte contemporanea a Seul. Nei locali dell’ambasciata saranno anche esposte opere di Carla Accardi, Dadamaino, Sabrina Mezzaqui, Erminia de Sanctis, Rebecca Moccia e Marinella Senatore raggruppate sotto il titolo «Italian women artists», in un allestimento curato da Valentina Buzzi.
I numeri della #domenicalmuseo relativi a ieri primo settembre
Nuovo appuntamento il primo settembre con #domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali. Questi i primi dati parziali pervenuti sui primi venti siti, diffusi dal MiC: Parco archeologico di Pompei-Area archeologica di Pompei 18.356; Pantheon-Basilica di Santa Maria ad Martyres 14.759; Parco archeologico del Colosseo-Colosseo-Anfiteatro Flavio 14.576; Reggia di Caserta 10.584; Gallerie degli Uffizi-Gli Uffizi 8.670; Parco archeologico del Colosseo-Foro Romano e Palatino 8.342; Galleria dell’Accademia di Firenze 7.080; Gallerie degli Uffizi-Palazzo Pitti 5.875; Villae-Villa d’Este 5.016; Musei Reali di Torino 4.419; Castel Sant’Angelo 4.405; Museo Archeologico Nazionale di Napoli 3.600; Palazzo Reale di Napoli 2.907; Castel Sant’Elmo e Museo del Novecento a Napoli 2.835; Pinacoteca di Brera 2.819; Parco archeologico di Paestum e Velia-Museo e area archeologica di Paestum 2.569; Villae-Villa Adriana (Tivoli) 2.468; Gallerie Nazionali di Arte Antica-Palazzo Barberini 2.373; Museo Storico del Castello di Miramar 2.331; Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (Roma) 2.318.
Il turismo «contemporaneista» frequenta Filicudi
Filicudi, isola delle Eolie, è difficile da raccontare. Ha un’anima tutta sua, una luce tutta sua. I ristoranti non sono molti, neppure i bar. Ma un posto da non perdere c’è, una galleria e residenza d’artista ambientata in una rimessa di pescatori davanti al molo di Pecorini Mare. Si chiama Studio Casoli e accoglie ogni estate artisti di rilievo internazionale (ha ospitato di recente una mostra di Piero Dorazio). A fondarlo è stato Sergio Casoli, gallerista italiano legato da molti anni all’isola. «Fin dall’inizio è stato un insieme di amore e amicizia», dichiara il gallerista a Laura Taccari, autrice di un articolo-colloquio per il sito di «Vogue Italia». Per mantenere questo legame ha cercato di fare il suo, rilevando, insieme a Maurizio Cattelan, La Sirena di Pecorini Mare, un ristorante con un piccolo hotel annesso. È nel suo ristorante che Sergio ha incontrato per caso l’artista scozzese Peter Doig, tre anni fa. «Abbiamo discusso amichevolmente per 15 minuti e quando a dicembre decisi di riaprire dopo 22 anni lo Studio Casoli a Filicudi, gli chiesi se voleva fare una mostra. E Peter accettò».