NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 27 AGOSTO 2024

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MARTEDÌ 27 AGOSTO 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: lo Château d’If, la prigione di Edmond Dantès, che ora ha un aumento del 30% di presenze (foto tratta da Wikipedia; foto di Marian78ro | CC BY SA 4.0); la Victory, in bacino di carenaggio a Portsmouth (foto tratta da Wikipedia; foto di Ballista | CC BY SA 3.0); «La valle dei mulini ad Amalfi», di Carl Blechen; e uno scorcio dello Spazio San Nicolao a Bellano

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30% in più di presenze allo Château d’If, prigione del conte di Montecristo, grazie a un film

La versione cinematografica del romanzo di Alexandre Dumas Il conte di Montecristo («Le comte de Monte-Cristo», regia di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte), uscita recentemente nei cinema francesi, che ha già attirato 7 milioni di spettatori, sta facendo aumentare del 30% le presenze anche allo Château d’If, la fortezza del porto di Marsiglia dove Edmond Dantès trascorre quattordici anni della sua vita, ingiustamente imprigionato. È in questa fortezza, costruita sotto Francesco I nel 1529, che Alexandre Dumas decise di imprigionare il suo eroe, il giovane ufficiale di marina Dantès, accusato di un immaginario complotto bonapartista da uomini gelosi del suo successo. 

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La Victory, nave vittoriosa a Trafalgar, minacciata dagli insetti

La Victory, la nave della vittoria britannica a Trafalgar, pietra angolare del patrimonio marittimo del Regno Unito, è attualmente sottoposta a un restauro da 53 milioni di euro, per ovviare a una grave «crisi» strutturale. La nave da guerra, sopravvissuta ai cannoni di Napoleone a Trafalgar, a una bomba della Seconda guerra mondiale e a un progetto di smantellamento, sta affrontando un nuovo, subdolo nemico: gli insetti (una sorta di grandi tarli) che stanno attaccando la sua struttura lignea, gran parte della quale, ci si è accorti qualche mese fa, stava marcendo. Senza un intervento urgente, la Victory avrebbe continuato a deteriorarsi, per giungere a un «cedimento strutturale catastrofico», spiega Simon Williams, responsabile del progetto di conservazione. Ogni anno, circa 350mila persone si recano a Portsmouth, nell’Inghilterra meridionale, per visitare questa imbarcazione, che è in bacino di carenaggio dal 1922. Ne parla in un articolo il sito del quotidiano francese «Le Figaro». 

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Un’opera di Carl Blechen restituita agli eredi dei legittimi proprietari

Un quadro del pittore tedesco Carl Blechen (1798-1840), «La valle dei mulini ad Amalfi», confiscato nel 1942 dai nazisti a due collezionisti ebrei e sequestrato da Adolf Hitler nel 1944 per il suo museo personale di Linz, in Austria, è tornato agli eredi dei legittimi proprietari. I due collezionisti Arthur e Eugen Goldschmidt si suicidarono in seguito alle persecuzioni antisemite: il quadro figurava nella loro grande collezione d’arte, rubata e dispersa 80 anni fa e solo in parte recuperata. Dal 1960 l’opera di Blechen, figura di spicco del Romanticismo tedesco, era di proprietà del Governo federale che, accertata la provenienza, ha deciso ora la restituzione.

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A Bellano restaurata un’antica chiesa sconsacrata

Si è concluso a Bellano (Lc) il restauro dello Spazio San Nicolao. La chiesa sconsacrata, oggi di proprietà del Comune di Bellano, è frutto di continue stratificazioni rintracciabili nella complessità costruttiva dell’edificio e nella presenza di affreschi appartenenti a diversi periodi storici, a partire dal XII secolo. L’intervento è iniziato con il restauro degli intonaci e degli affreschi medievali e rinascimentali, per poi allargarsi al trattamento di tutte le superfici esistenti, al rifacimento della copertura, agli impianti e al disegno specifico di tutti i supporti espositivi e illuminanti. La presentazione del restauro si terrà il 4 settembre alle 18.30. «La conclusione del restauro dello Spazio San Nicolao, ha dichiarato a proposito il sindaco Antonio Rusconi, coincide con l’ottantanovesimo compleanno dello scultore Danilo Vitali che, esattamente un anno fa ha donato alla comunità bellanese le sue opere in rame, che saranno esposte in forma permanente sul nuovo soppalco dell’edificio. Una tappa importante del percorso del Bac-Bellano Arte Cultura che abbiamo potuto realizzare grazie al sostegno di Regione Lombardia attraverso il bando “Interventi di rigenerazione urbana dei borghi”». 

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Un dipinto finora ritenuto opera di Caspar David Friedrich ha perso quest’attribuzione

Dopo approfondite analisi, un’opera precedentemente ritenuta di Caspar David Friedrich ha perso questa sua attribuzione. Friedrich è noto soprattutto per i suoi paesaggi allegorici, come il «Viandante sopra il mare di nebbia» (1818), che tipicamente presentano figure contemplative in un contesto sublime. In occasione della mostra per commemorare il 250mo compleanno di Friedrich («Caspar David Friedrich. Dove tutto è cominciato», all’Albertinum e al Kupferstichkabinett di Dresda), gli esperti delle Collezioni Statali d’Arte della città sull’Elba hanno analizzato i dipinti attribuiti all’artista all’interno del patrimonio del museo. In particolare, è stato messo in discussione un dipinto tradizionalmente attribuito agli esordi della carriera del pittore. L’olio «Paesaggio con albero spoglio» (1789-99) è stato «cancellato» e presentato con un’attribuzione «sconosciuta». 

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Chiude per 10 mesi il Museo Archeologico Nazionale di Sarsina, per la messa in sicurezza sismica

Il 2 settembre il Museo Archeologico Nazionale di Sarsina (Fc) chiuderà al pubblico per 10 mesi e avvierà alcuni interventi strutturali, che serviranno a consolidare l’edificio per limitarne la vulnerabilità sismica. I lavori non si limiteranno all’originario corpo cinquecentesco del Museo, ma si estenderanno a un secondo nucleo strutturale, che prima ospitava un istituto scolastico. L’intervento, che riguarderà 1.600 metri quadrati di superficie coperta, distribuiti su 3 livelli fuori terra, comporterà un’opera di cerchiatura di tutti gli ambienti. «Si tratta di lavori complessi, ma fondamentali per la sicurezza e l’incolumità sia dei lavoratori, sia dei visitatori del Museo Archeologico Nazionale di Sarsina, ha dichiarato agli organi di stampa Maria Luisa Pacelli, direttrice regionale dei Musei Nazionali dell’Emilia-Romagna. Il museo, punto nevralgico per il territorio di Sarsina e della valle del fiume Savio, di cui conserva ed espone le testimonianze materiali del passato dalla preistoria alla tardoantichità, grazie a questo progetto diverrà per la collettività uno spazio sicuro, pronto ad accogliere nuove attività di fruizione e di incontro». 

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Partito il restauro dell’«Annunciazione di Maria Vergine» di Massimo Stanzione a Marcianise

Sono iniziati i lavori di restauro del dipinto ad olio su tela raffigurante l’«Annunciazione di Maria Vergine», opera di Massimo Stanzione conservata nella chiesa dell’Annunziata di Marcianise (Ce). Il quadro, di grandi dimensioni (471x305 cm), con una magnifica cornice intagliata e dorata, è posto al centro del presbiterio, sulla parete di fondo. L’artista realizzò la tela nel 1655, l’anno prima della morte, probabilmente a causa della peste. Il finanziamento per questo intervento, richiesto da tempo dai fedeli, è arrivato direttamente dalla Regione Campania e consiste in diverse decine di migliaia di euro. 

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Il cimelio sportivo più caro di sempre è una maglia indossata da «Babe» Ruth: 24,1 mln di $

Un nome leggendario del baseball americano, quello di «Babe» Ruth (al secolo George Herman Ruth, soprannominato «Il Bambino» e «The Sultan of Swat», 1895-1948) ha ottenuto un altro primato. La maglia che questo giocatore indossò durante una celebre partita delle World Series del 1932 è stata venduta per 24,1 milioni di dollari da Heritage Auctions, diventando così il cimelio sportivo di maggior valore al mondo e battendo i record stabiliti dalla maglia delle finali NBA del 1998 di Michael Jordan per il più costoso indumento da gioco di sempre e da una cartolina Topps Rookie di Mickey Mantle del 1952 per il cimelio sportivo più costoso di sempre. Entrambi i precedenti record erano stati stabiliti nel 2022. 

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La «Summer school» del Palazzo Ducale di Urbino è su Federico Barocci

Promossa dalla Fondazione Federico Zeri e in collaborazione con la Galleria Nazionale delle Marche, dal 31 agosto fino al 6 settembre Palazzo Ducale di Urbino ospita nuovamente la sua «Summer school», corso per 25 giovani laureati, specializzandi e dottorandi di università italiane e straniere, selezionati sulla base del curriculum e dei titoli presentati, e a operatori del settore. Anche quest’anno l’obiettivo è l’approfondimento degli argomenti legati alla storia dell’arte marchigiana di riflesso internazionale e la valorizzazione delle emergenze artistiche presenti in territori particolarmente cari agli studi di Federico Zeri. Strettamente legato alla mostra su Federico Barocci, ospitata a Palazzo Ducale di Urbino fino al 6 ottobre, il tema del corso che si apre tra qualche giorno è «Federico Barocci da Urbino all’Europa: il suo tempo, il suo lascito», in connessione con la campagna di ricerche sull’attività dell’artista promossa dall’Università di Urbino. 

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Visite serali (anche guidate) sul San Carlone di Arona

I prossimi giovedì, 29 agosto e 5 settembre, il San Carlone di Arona (No), statua colossale alta 35 metri situata a coronamento del Sacro Monte della località sul Lago Maggiore, sarà eccezionalmente aperto dalle ore 18.30 alle 22. Durante le serate sarà possibile partecipare a visite guidate fissate per le ore 20 e 21: un’occasione per conoscere la storia della statua e del progetto dedicato a San Carlo e voluto dal cugino Federico Borromeo. Durante la visita si raggiungerà la terrazza panoramica a 11 metri di altezza, dalla quale si ammira un’ampia vista sul Lago Maggiore. Per chi lo vorrà, sarà possibile anche salire all’interno della statua, percorrendo la famosa scala alla marinara che permette di accedere alla testa del colosso. 

Redazione, 27 agosto 2024 | © Riproduzione riservata