Sarà l’Atlante Farnese, la statua in marmo del II secolo d.C. raffigurante Atlante che regge sulle spalle l’Universo, simbolo del viaggio, della scoperta, della ricerca e della scienza, a rappresentare l’unione tra Oriente e Occidente al Padiglione Italia all’Expo 2025 di Osaka. L’opera, conservata al Mann-Museo Archeologico Nazionale di Napoli, arriva nel continente asiatico per la prima volta nella sua storia e sarà collocata al centro dello spazio, la cui architettura è ispirata alla Città ideale del Rinascimento italiano, su un progetto di Mario Cucinella-Mca Architects. L’annuncio è stato dato dal Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, l’ambasciatore Mario Vattani, durante la conferenza stampa che si è tenuta al Villaggio Italia, il progetto itinerante di promozione delle eccellenze del patrimonio culturale, artistico, storico ed economico italiano realizzato in occasione dell’arrivo a Tokyo per la prima volta nella sua storia della nave scuola «Amerigo Vespucci».

È stata selezionata una rosa di cinque team di architetti per curare la ristrutturazione di alcune delle gallerie «Western Range» del British Museum: David Chipperfield, Lina Ghotmeh con Ali Cherri, Eric Parry Architects assieme a Jamie Fobert Architects, Oma, fondato da Rem Koolhaas, e 6a Architects. I candidati saranno giudicati da una giuria di dieci membri, presieduta da George Osborne, presidente del consiglio di amministrazione del museo ed ex membro del Parlamento, tra cui l’architetto irlandese Yvonne Farrell e Meneesha Kellay, curatore senior per il contemporaneo al Victoria and Albert Museum, l’ex direttore ad interim del British Museum Mark Jones e l’attuale direttore Nicholas Cullinan. Dopo aver esaminato gli «esercizi di progettazione» richiesti per valutare allestimento e integrazione con l’architettura già esistente, esposti nella Round Reading Room a partire da dicembre, il vincitore sarà annunciato all’inizio del 2025. La compagnia petrolifera e del gas BP ha promesso lo stanziamento di 50 milioni di sterline nel prossimo decennio per aiutare a finanziare la riqualificazione. In risposta a ciò, all’inizio di quest’anno gli ambientalisti avevano invitato i potenziali architetti a non partecipare al concorso.

Un privato della California è stato condannato a tre mesi di detenzione per aver importato illegalmente dalla Siria agli Stati Uniti un mosaico pavimentale romano. Il giudice George W. Hu della Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto centrale della California ha condannato il 57enne Mohamad Yassin Alcharihi. Il giudice Hu ha anche accolto la richiesta del Governo di un ordine preliminare di confisca per l’antico manufatto. La sentenza arriva più di un anno dopo un processo, tenutosi nel giugno 2023, in cui la giuria aveva dichiarato Alcharihi colpevole di importazioni di merci oggetto di falsa dichiarazione. L’accusa prevedeva una pena massima di due anni di carcere federale.

Tre oggetti saccheggiati da antiche tombe egizie, tra cui una testa mummificata risalente al 170-45 a.C. ca, sono stati restituiti all’Egitto da collezioni olandesi. L’Ispettorato per l’Informazione e il Patrimonio dei Paesi Bassi ha annunciato di aver ceduto la proprietà di un ushabti realizzato per Ipethemetes di Tebe, che si ritiene risalga alla XXVI Dinastia (664-525 a.C.). Lo stesso è avvenuto per un dipinto della dea Iside proveniente da un sarcofago, datato all’epoca romana. Si ritiene che questi siano stati esportati illegalmente dall’Egitto nel 2014 dopo un furto in una tomba e scoperti in possesso di un mercante d’arte dalla polizia olandese. «L’Egitto, una delle più antiche civiltà del mondo, ha una ricca storia che risale al 3300 a.C. circa, ha dichiarato l’ispettorato olandese. Le ricchezze culturali del Paese sono a rischio di scavi illegali, furti e saccheggi. La cooperazione internazionale è l’unico modo per combattere queste minacce e garantire la restituzione degli oggetti esportati illegalmente».

«Grazie a Gennaro Sangiuliano per la nomina a Consigliere del Ministro per i Grandi Eventi». Come riferisce l’Ansa in un articolo pubblicato sul suo sito il 29 agosto, è partita da questo post su Instagram di un paio di giorni fa la querelle sul ruolo di Maria Rosaria Boccia, presidente della Fashion Week Milano Moda, che ha comunicato sui social il nuovo incarico, ricevendo però una secca smentita dal Dicastero. Boccia, nata a Pompei, 41 anni, laureata all’Università Pegaso in Economia, non nasconde sui social la sua conoscenza con il ministro Sangiuliano, oltre che con altri esponenti del centrodestra. In alcune immagini appare insieme al ministro Francesco Lollobrigida e con altri parlamentari di Fratelli d’Italia. Sia il Pd sia Italia Viva chiedono di sapere come stanno realmente le cose. Durante la trasmissione «In Onda», trasmessa da La7 ieri sera 29 agosto, la conduttrice Marianna Aprile ha letto un’ulteriore smentita da parte del Ministero: «Non c’è alcuna nomina, come si evince dal sito del Dicastero. Il Ministro non ha mai pagato viaggi o soggiorni alla dottoressa Boccia, che era presente di propria iniziativa e in virtù della conoscenza personale». 

Sono stati selezionati i 13 finalisti del Premio Comel («Alluminio sotto la superficie»), con opere che saranno esposte presso lo Spazio Comel di Latina dal 26 ottobre al 16 novembre, dove si potranno ammirare 13 modi diversi di lavorare l’alluminio, 13 tecniche differenti. I 13 artisti sono: Sasho Blazes (Ocrida, Macedonia); Maria Elena Bonet (Sant'Elia Fiumerapido, Fr, Italia); Massimo Campagna (Napoli, Italia); Stefania De Angelis (Roma, Italia); Rebecca Diegoli e Francesca Vimercati (Pavia e Besana in Brianza, Italia); Gianluigi Ferrari (Altilia, Cs, Italia), James Fausset Harris (Gedda, Arabia Saudita/Carrara, Ms, Italia); Robert Hromec (Bratislava, Slovacchia); Rosy Losito (Bari/Latina, Italia); Dimitar Minkov (Pleven, Bulgaria); Gloria Rustighi (Massa, Ms, Italia); Karolina Stefańska (Cracovia, Polonia); Achilles Vasileiou (Atene, Grecia).

Ha annunciato «massima disponibilità ad attivare ogni possibile iniziativa per ottenere quanto prima l’ampiamento dell’area della via Appia, iscritta nel Patrimonio dell’Umanità» il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, rispondendo a una richiesta a lui inviata dai sindaci di Matera, Domenico Bennardi, e da quelli delle province di Bari, Vitantonio Petronella (Altamura), Vincenzo Casone (Santeramo in Colle) e del Tarantino, Francesco Frigiola (Laterza) e Giambattista Di Pippa (Castellaneta). I primi cittadini dei Comuni dell’area murgiana avevano sollecitato al ministro di «individuare le attività da porre in atto per avviare l’iter di revisione della decisione del Comitato del luglio 2024, secondo le procedure della minor boundary modification [modifica minore dei confini], codificate dall’Unesco».