NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 03 DICEMBRE 2024

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MARTEDÌ 3 DICEMBRE 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: testa di Tyche in marmo scoperta a Plovdiv (still da YouTube); il Colosseo, con numeri in aumento grazie al nuovo sistema di bigliettazione; la facciata del Museo Nazionale di Etiopia di Addis Abeba (foto tratta da Wikipedia); il Cristo pantocratore del Duomo di Monreale (foto tratta da Wikipedia)

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Koyo Kouoh nominata direttrice artistica della Biennale Arte 2026

Il Cda della Biennale di Venezia si è riunito e, su proposta del presidente Pietrangelo Buttafuoco, ha deliberato di nominare Koyo Kouoh direttrice artistica del Settore Arti Visive, con lo specifico incarico di curare la 61ma Esposizione Internazionale d’Arte nel 2026. Koyo Kouoh (Camerun / Svizzera) è dal 2019 direttrice esecutiva e chief curator dello Zeitz Museum of Contemporary Art Africa (Zeitz Mocaa) a Città del Capo, in Sudafrica. È stata direttrice artistica fondatrice di Raw Material Company, un centro per l'arte, la conoscenza e la società a Dakar, Senegal. Ha fatto parte del team curatoriale di documenta 12 (2007) e documenta 13 (2012). Nel 2020 ha ricevuto il Grand Prix Meret Oppenheim, premio svizzero che riconosce successi nei campi dell'arte, dell'architettura, della critica e delle esposizioni. Vive e lavora tra Città del Capo, Dakar e Basilea, Svizzera.

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Scoperta in Bulgaria una testa ellenistica in marmo della dea Tyche

Una testa ellenistica in marmo meticolosamente lavorata di Tyche, la dea greca della fortuna, è stata scoperta nell’antica città di Filippopoli, oggi Plovdiv, in Bulgaria. Rinvenuto durante gli scavi presso la Basilica Vescovile, vicino al pulpito del tempio, il manufatto è stato salutato come un «ritrovamento fenomenale» dall’archeologo Lyubomir Merdzhanov, che ha guidato il team di scavo. La testa è databile tra la fine del I e la metà del III secolo d.C. È ornata da una «corona muralis», che raffigura le mura della città con torrette, a simboleggiare il ruolo di Tyche come protettrice di Filippopoli. In base alle proporzioni della testa si ritiene che il reperto facesse parte di una statua alta circa 2,5 metri. Dopo le analisi e la pulizia, la testa sarà esposta nel Museo archeologico di Plovdiv.

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Per il Colosseo dati in crescita con il nuovo sistema di bigliettazione

A distanza di 8 mesi dall’avvio della nuova gestione della bigliettazione del Parco archeologico del Colosseo il bilancio è molto positivo e decisamente in crescita rispetto all’anno precedente. Innanzitutto, i dati relativi fino al 30 ottobre dell'anno corrente evidenziano un incremento significativo nelle vendite dei biglietti, con valori già superiori a quelli registrati nel 2023 e più alti rispetto ai 12.298.254 dell’intero anno passato. Numeri che evidenziano l’attrattività del Parco, nonostante il turismo possa essere frenato dalla presenza di numerosi cantieri attivi nella città di Roma. A questi numeri si aggiunge una tangibile riduzione del fenomeno del «secondary ticketing», che aveva determinato serie difficoltà agli operatori del settore e ora reso assolutamente marginale dalla non modificabilità del biglietto nominativo nelle ultime 72 ore prima della visita. Nonostante un trend di turismo sempre più improntato al «last minute», la regola inserita dal Parco non ha per nulla scoraggiato i visitatori, come dimostrano i numeri di ingressi.

04

Il Mic di Faenza inaugura una nuova sezione dedicata all’Art Nouveau e Déco

Sabato 7 dicembre il Mic (Museo Internazionale della Ceramica) di Faenza inaugura il nuovo allestimento della sala dedicata alla ceramica europea, dall’Art Nouveau al Déco, fino agli anni ‘40. Come ci ha spiegato Claudia Casali, curatrice del nuovo percorso, «dal 2011 il Mic di Faenza ha programmato un riallestimento delle sezioni permanenti, lette con uno sguardo aggiornato e contemporaneo. La nuova sezione che apre al pubblico il 7 dicembre inaugura una rilettura in chiave internazionale del XX e XXI secolo, prevista per il prossimo biennio, seguendo la vocazione “internazionale” del nostro Museo. Nello specifico affrontiamo il clima Art Nouveau e Déco della prima parte del XX secolo, con 600 pezzi, analizzando le tematiche e i protagonisti dell’epoca. Viene affrontato il ruolo delle grandi esposizioni e delle principali manifatture europee a confronto, in un dialogo tematico, formale e tecnico. Per l’occasione verranno attivati dei contenuti multimediali che consentiranno al visitatore di approfondire l’epoca analizzata non solo dal punto di vista ceramico, ma anche letterario e storico, contestualizzando il periodo indagato». Il nuovo percorso, diviso in quattordici aeree tematiche, espone ceramiche mancanti dalle sale museali da oltre ottant’anni, a testimoniare la straordinaria ricchezza del patrimonio conservato nei depositi del Museo, dai quali sono state recuperate oltre 160 opere, di cui sei restaurate per l’occasione.

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Una donazione di arte moderna alla Regione Friuli-Venezia Giulia

Il triestino Antonio Cattaruzza, 71 anni, laureato in Ingegneria meccanica, con alle spalle una lunga carriera in Generali, ha donato alla Regione Friuli-Venezia Giulia la sua collezione di duecento opere d’arte tra cui lavori di Picasso, Miró, Ernst, De Chirico:  dipinti, disegni, sculture e grafiche, vetri e tecniche miste, valutati in totale oltre 700mila euro, andranno all’Ente regionale per il Patrimonio culturale del Friuli-Venezia Giulia. Una scelta, per Cattaruzza, che è di origini austriache, che si inquadra perfettamente nel suo stile triestino, con un profondo sentire di appartenenza a una comunità e la grande fiducia nelle istituzioni. Il presidente della Regione Massimiliano Fedriga ha dichiarato che intende esporre le opere «nei migliori spazi di cui disponiamo, nel Palazzo di piazza Unità e anche nella nuova sede in Porto Vecchio, quando sarà pronta».

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La Francia restituisce antichi manufatti all’Etiopia

Il 30 novembre, durante una visita al Museo Nazionale di Addis Abeba, Il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha consegnato al ministro del Turismo etiope Selamawit Kassa due asce preistoriche in pietra, chiamate bifacciali, e una fresa in pietra. Gli oggetti, tra un bottino di 3.500 pezzi, sono conservati presso l’Ambasciata francese nella capitale etiope. «Si tratta di una consegna, non di una restituzione, in quanto questi oggetti non hanno mai fatto parte delle collezioni pubbliche francesi, ha dichiarato ad “Arab News” Laurent Serrano, consigliere per la cultura dell’Ambasciata francese in Etiopia. Questi manufatti, che risalgono a un periodo compreso tra uno e due milioni di anni fa, sono stati rinvenuti nel corso di scavi effettuati per diversi decenni in un sito vicino alla capitale etiope».

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Nuova luce per il Duomo di Monreale

Quattrocento nuove lampade Led illuminano il Duomo di Monreale (Pa), capolavoro dell’arte normanna e patrimonio dell’Unesco. Il progetto di illuminazione è dell’azienda austriaca Zumtobel, leader internazionale nel settore dell’illuminotecnica, ed esalta la bellezza dei mosaici del Duomo, per un’esperienza visiva dei visitatori totalmente nuova. I lavori per il nuovo sistema di illuminazione sono in dirittura d’arrivo, in previsione della presentazione del 6 dicembre alla presenza di Gualtiero Isacchi, arcivescovo di Monreale, don Nicola Gaglio, parroco del Duomo, Matteo Cundari, managing director Zumtobel Italia, e Dario Bettiol, head of marketing Italy Zumtobel Italia.

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Da Lempertz un milionario Monet e il record per una scultura di Schlemmer

A Colonia il 29 novembre, nell’ambito dell’asta di Arte moderna e contemporanea di Lempertz, In una sala gremita una veduta delle scogliere della Normandia realizzata da Claude Monet nel 1882 è stata venduta per 3,5 milioni di euro. «Mer agitée à Pourville», olio su tela, 59,5x73,5 cm, è stata acquistata da un mercante internazionale. Nella stessa «Evening Sale» è stato battuto il record mondiale d'asta per una scultura di Oskar Schlemmer, come comunica la casa d’aste: la sua «Abstrakte Figur, Freiplastik G», considerata «una delle sculture più interessanti del XX secolo», nelle parole della storica dell'arte Karin von Maur, ex vicedirettrice della Staatsgalerie di Stoccarda (museo in cui quest’opera è rimasta per anni in prestito a lungo termine), ha cambiato titolare per 780mila euro.

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Candida Gertler si dimette dall’Outset Contemporary Art Fund

Candida Gertler, cofondatrice dell’Outset Contemporary Art Fund, si è dimessa dal consiglio di amministrazione dell’organizzazione e da tutti i suoi incarichi di volontariato presso le istituzioni artistiche britanniche. La mossa arriva dopo che più di 1.100 artisti e lavoratori del settore hanno firmato una lettera aperta in cui si chiede alla Tate di tagliare i ponti con Outset, Zabludowicz Art Trust e Zabludowicz Art Projects. I firmatari descrivono queste organizzazioni come «complici del regime israeliano». Tra i firmatari della lettera figurano l’attuale candidata al Turner Prize Jasleen Kaur, nonché i passati vincitori del premio Helen Cammock, Lawrence Abu Hamdan e Charlotte Prodger. Outset non ha commentato la lettera. A sostegno delle sue dimissioni la Gertler ha dichiarato: «Questa decisione non nasce dalla paura, dalla debolezza o dalla sconfitta, ma come atto di protesta contro l’allarmante aumento di antisemitismo e la tacita normalizzazione dell’odio all’interno di spazi fisici e online destinati a promuovere la creatività e l’inclusione».

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Asml e Van Gogh Museum: accordo per una partnership quadriennale

Asml (società olandese attiva nel settore dei semiconduttori e dell’alta tecnologia) e il Museo Van Gogh hanno esteso la loro partnership per i prossimi quattro anni. Il nuovo contratto firmato da entrambe le parti prevede che l’azienda sarà un partner principale del museo fino alla fine del 2028. La partnership è finalizzata a promuovere la ricerca sulla conservazione e la tutela della maggior collezione al mondo di opere di Vincent van Gogh. Nei prossimi anni, gli ingegneri Asml lavoreranno a stretto contatto con il museo per lanciare l’Asml Science Centre. La tecnologia avanzata e le moderne attrezzature di quest’azienda contribuiranno a garantire che i capolavori di Van Gogh godano delle migliori condizioni possibili per la loro conservazione.

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A Taranto una conferenza su Taranto romana

A Taranto si cerca ormai da tempo di riscoprire e valorizzare un pezzetto della sua storia «più recente» attraverso le indagini nell’area dell’anfiteatro, che rappresenta il monumento più importante della città in epoca romana. Lo stesso anfiteatro «fantasma», sepolto dal novecentesco mercato coperto, di cui ha parlato Francesco D’Andria su queste stesse pagine nel marzo 2024. Ricerche e nuove indagini archeologiche, in un sito che potrebbe rivelare straordinarie sorprese, sono l’oggetto della conferenza «Taranto romana, dalla Via Appia all’anfiteatro», patrocinata dai Lions e dal Leo club Taranto Aragonese, che si terrà mercoledì 4 dicembre, alle 17.30, nel Salone di Rappresentanza della Provincia di Taranto. A parlarne saranno Francesca Romana Paolillo, soprintendente nazionale per il patrimonio culturale subacqueo e già funzionaria presso il Parco Archeologico dell’Appia antica, e Annalisa Biffino, funzionaria archeologa per la stessa Soprintendenza, responsabile delle più recenti fasi dello scavo nell’anfiteatro, con il coordinamento dell’archeologa Stefania Montanaro. Dopo l’arrivo della tavola bronzea con la «Lex Municipii Tarentini», rinvenuta a Taranto nel 1894 e conservata nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli (in mostra nel Museo Nazionale di Taranto fino al 28 febbraio 2025), l’interesse per il soggetto sposta in avanti le lancette del tempo guardando oltre il mondo greco che fu all’origine della colonia spartana.

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Alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma «Digital Mab» per musei, archivi e biblioteche

Il prossimo 6 dicembre, dalle ore 9 alle ore 17.30, alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali presenta «Digital Mab», l’iniziativa di formazione rivolta a musei, archivi, biblioteche e a tutti gli istituti, pubblici o privati, che integrano collezioni museali, archivistiche e bibliografiche. Digital Mab è un’azione di «Dicolab. Cultura al digitale», il sistema formativo per la trasformazione digitale del patrimonio culturale promosso dal Ministero della Cultura-Digital Library nell’ambito del Pnrr Cultura 4.0, realizzato dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali e finanziato dall’Unione europea-Next Generation Eu. Con l’appuntamento inaugurale del 6 dicembre prende il via un articolato percorso che coinvolge organizzazioni, professionisti e operatori per favorire una reale convergenza e sinergia tra domini, risorse e servizi di musei, archivi e biblioteche. Alla base, un assunto: le tre tipologie di organizzazione hanno in comune la missione di conservare e valorizzare il patrimonio culturale che collezionano e, di conseguenza, si rivolgono alle medesime comunità, offrono servizi similari e condividono prassi di lavoro. Oggi, visto l’avanzare delle tecnologie, Digital Mab ha il proposito di promuovere la crescita e il miglioramento delle competenze digitali dei professionisti del patrimonio culturale e di favorire l’integrazione di musei, archivi e biblioteche per lo sviluppo di strumenti digitali comuni, la collaborazione a livello istituzionale e lo sviluppo di nuovi ecosistemi digitali in cui il patrimonio culturale italiano non sia solo un’eredità, ma una risorsa attiva, valorizzata e condivisa.

Redazione, 03 dicembre 2024 | © Riproduzione riservata