NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 27 NOVEMBRE 2024

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MERCOLEDÌ 27 NOVEMBRE 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: una veduta di Palazzo Sciarra Colonna (foto Giovanni Formosa); la «Madonna del Baldacchino» di Raffaello riappesa agli Uffizi; il California Institute of the Arts (foto di Bobak Ha’Eri | CC BY SA 3.0, via Wikimedia Commons); una raffigurazione a guisa di tartaruga «umanoide» della divinità azteca della Creazione Quetzalcoatl è uno dei reperti restituiti al Messico (Manhattan District Attorney's Office)

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Apre il nuovo Museo del Corso a Roma: Palazzo Sciarra Colonna + Palazzo Cipolla

Nel centro di Roma c’è un nuovo museo. Voluto e promosso dalla Fondazione Roma, il Museo del Corso unisce Palazzo Sciarra Colonna e Palazzo Cipolla a pochi metri l’uno dall’altro. I palazzi aprono per la prima volta al pubblico: «Si realizza un sogno che ci portiamo nel cuore da tempo: quello di creare un nuovo polo culturale a disposizione dei cittadini», ha dichiarato il presidente della Fondazione Roma Franco Parasassi. Mentre Palazzo Cipolla continuerà a presentare mostre temporanee come fa dal 1999, la vera novità è il cinquecentesco Palazzo Sciarra Colonna: dal 30 novembre sarà visibile per la prima volta la sua importante collezione permanente, con dipinti di Pietro da Cortona, Marcello Venusti, Giovan Battista Gaulli il Baciccio, Gherardo delle Notti, Van Wittel, ma anche opere del ’900, di, tra gli altri, Balla, Mazzacurati e Schifano. Negli appartamenti affrescati figurano arazzi, porcellane, boiserie e una sala dedicata ai pittori caravaggeschi. In mostra anche tremila pezzi della raccolta numismatica. Oggi Palazzo Cipolla festeggia l’avvenimento con l’esposizione di un’opera eccezionale mai arrivata in Italia, «La crocifissione bianca», di Marc Chagall. Sono annunciate mostre di Pablo Picasso e Salvador Dalí. Per ora la visita a entrambi i palazzi è gratuita.

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Il corpo docente e il personale del California Institute of the Arts verso la sindacalizzazione

Il 19 novembre, la facoltà e il personale del California Institute of the Arts (CalArts) hanno annunciato di essere a favore della costituzione di un sindacato. Il gruppo cercherà di ottenere aumenti salariali, migliori prestazioni sanitarie e trasparenza sugli aumenti di stipendio dei dirigenti, mentre i docenti e il personale sperimentano alti tassi di turnover. L’ultima volta che i docenti e il personale del CalArts hanno spinto per la sindacalizzazione è stato nel 2015, ritirando la petizione poco dopo. Il gruppo sindacale cita la disparità tra il costo della vita a Valencia, Pasadena e nella regione di Los Angeles, dove si trova il campus, oltre alla stagnazione dei salari di docenti e personale negli ultimi anni. Nel 2021, la scuola ha acquistato una casa da 4,5 milioni di dollari per il suo presidente, Ravi Rajan, il cui stipendio nel 2023 era di 450.374 dollari con altri 58.352 dollari indicati come «altro».

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Il restauro di un arazzo seicentesco a Piacenza

A Piacenza è iniziato il restauro di un settimo arazzo dei diciotto straordinari capolavori in lana e seta che costituiscono la collezione del Collegio Alberoni, una delle più importanti in Italia e in Europa. L’arazzo attualmente sottoposto a intervento di recupero appartiene, come gli ultimi due restaurati, alla serie di Alessandro Magno. Si tratta di un manufatto in lana e seta di oltre quattro metri di altezza e larghezza tessuto dall’arazziere Jan Leyniers (1630-86), su probabili cartoni di Jacob Jordaens (1593-1678), uno dei maggiori seguaci di Rubens. Il piano culturale presentato da Opera Pia Alberoni (che prevede non solo il restauro dell’arazzo ma un intenso progetto culturale di valorizzazione del patrimonio tessile in suo possesso) è stato approvato dalla Regione e ha portato alla sottoscrizione di una convenzione triennale (2024-26) che assegna un contributo di 17.100 euro per l’anno 2024, di 16.300 euro per l’anno 2025 e di 17.600 euro per l’anno 2026. 

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La talpa dell’alta velocità a Firenze ha causato lievi danni e crepe all’Arco dei Lorena

A Firenze l’Arco dei Lorena (1737) era un po’ acciaccato, maltempo e smog avevano aperto piccole fessure, eroso le pietre e sui marmi delle statue s’era formata una patina nera. I cantieri per il restauro della facciata che guarda Porta San Gallo sono partiti a giugno 2023 ed erano ancora in corso quando è passata la «talpa», che sta scavando il tunnel dell’alta velocità nel sottosuolo di Firenze, e l’Arco ha tremato. Qualche sussulto, nulla di più, ma adesso si scopre che il «monumento trionfale» di piazza delle Libertà avrà bisogno di cure aggiuntive. Palazzo Vecchio ha dovuto integrare con 62.500 euro un appalto che adesso raggiunge i 440mila euro per fare altre piccole riparazioni. Le vibrazioni prodotte dalla maxifresa hanno provocato altre impercettibili crepe e messo a rischio alcune piccole parti del monumento.

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Il ministro Giuli: «Un piano Olivetti per le biblioteche»

«Il Governo italiano sta lavorando a un “Piano Olivetti” per la cultura che prevede un investimento straordinario di 30 milioni di euro a beneficio delle biblioteche, in particolare nelle aree periferiche e meno sviluppate d’Italia». L’annuncio è stato dato dallo stesso ministro della Cultura, Alessandro Giuli, al Consiglio dei Ministri della Cultura Ue a Bruxelles. Il riferimento è alla visione di Adriano Olivetti, volta ad armonizzare sviluppo economico, progresso sociale e cultura. «Le biblioteche, ha aggiunto il ministro, sono l’infrastruttura culturale più diffusa della nazione e rappresentano uno straordinario capitale sociale per la loro capacità di inclusione e di educazione civica a beneficio di tutti e, in particolare, dei giovani e dei meno abbienti».

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Musei Civici di Bologna da oggi sulla piattaforma Google Arts & Culture

I Musei Civici di Bologna sono sulla piattaforma Google Arts & Culture. È possibile immergersi nelle collezioni permanenti dei Musei Civici felsinei attraverso un’iconoteca digitale di 127 opere e 5 temi di narrazione («origine delle collezioni», «donne nella storia», «cura del corpo», «cibo» e «industria della seta») per scoprire, in lingua italiana o inglese,  la storia di Bologna e del suo territorio nel corso dei secoli. Oggi Google Arts & Culture supporta, sulla piattaforma disponibile gratuitamente sul web da laptop e dispositivi mobili (iOS e Android), arte e cultura da tutto il mondo. Sostiene oltre 2mila organizzazioni culturali in più di 80 Paesi, contiene 200mila immagini digitali ad alta risoluzione di opere d’arte originali, 7 milioni di reperti d’archivio e 3mila esposizioni online.

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Torna a Pitti la «Madonna del Baldacchino» di Raffaello

Torna a casa, esposta nella Sala di Saturno dove si trova dal 1828, anno di apertura al pubblico della Palatina stessa, la «Madonna del Baldacchino» di Raffaello Sanzio (1506-1508), dopo circa un anno di esposizione nella Cappella Turini del Duomo di Pescia (Pistoia), dove era stata portata dal 7 maggio al primo ottobre 2023, luogo che l’aveva accolta per quasi 150 anni. Prima della trasferta la tela era stata sottoposta ad accurate indagini tecniche e diagnostiche da parte dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Si tratta di una delle opere identitarie del museo, insieme ad altri capolavori di Raffaello conservati nello stesso ambiente. Commissionata dalla famiglia Dei, per la propria cappella in Santo Spirito, fu lasciata incompiuta da Raffaello, chiamato a Roma da Giulio II, e rimpiazzata nel 1522 nella chiesa dalla «Sacra Conversazione» di Rosso Fiorentino, anch’essa oggi a Palazzo Pitti. Dopo la morte di Raffaello (o forse prima), la Madonna fu acquistata da Baldassarre Turini, potente segretario di Leone X e datario apostolico, amico di Raffaello, che la destinò alla cappella della sua famiglia nella Cattedrale della sua città natale, Pescia. Qui rimase fino al 1697, quando fu comprata dal Gran Principe Ferdinando de’ Medici, sostituita da una copia eseguita dal fiorentino Pier Dandini. Per adattarla al contesto della collezione principesca e alla cornice lignea intagliata e dorata che ancora possiede, la pittura fu ampliata nella parte superiore dal pittore di corte Niccolò Cassana: e ciò spiega il coronamento del baldacchino a forma di cono e la calotta a lacunari che ricalca quella del Pantheon a Roma.

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L’ufficio del procuratore distrettuale di NY restituisce al Messico antichità per 500mila dollari

Il 22 novembre, il procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg ha annunciato la restituzione di antichità al Messico per un valore complessivo di circa 500mila dollari. I 30 oggetti sono stati sequestrati nell’ambito di una serie di indagini su saccheggi e traffici illeciti condotte dall’ufficio del procuratore e comprendono manufatti mesoamericani legati al culto, alla guerra e ai giochi. Tra gli altri, uno strumento in pietra per il gioco della palla (300-600 d.C.), probabilmente usato come trofeo o come parte di una cerimonia. Fanno parte del bottino anche una figura di Xipe Totec, raffigurante il dio azteco dell’agricoltura e della guerra, e una coppia di pezzi raffiguranti un serpente a sonagli piumato e una tartaruga antropomorfa, simboli delle due fasi della divinità creatrice azteca Quetzalcoatl. Il console messicano Joaquín Pastrana Uranga ha osservato che: «Il rimpatrio di questi manufatti rappresenta un profondo impegno per la giustizia e la salvaguardia culturale. Ogni pezzo è parte della storia e dell’identità del Messico e la loro restituzione ispirerà le generazioni future».

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Collins-Black, il magnate che gioca alla «caccia al tesoro»

Jon Collins-Black, musicista, imprenditore e investitore in criptovalute, ha sepolto un tesoro del valore di oltre 2 milioni di dollari all’interno di cinque forzieri sparsi per gli Stati Uniti. Si tratta di uno scrigno grande e di quattro scatole più piccole, tutti sepolti su terreni accessibili al pubblico. L’aspirazione di Collins-Black è che la caccia al tesoro nazionale «possa catturare l’immaginazione di milioni di persone» con il suo tesoro «magico». Le scatole contengono oggetti rari e pregiati come uno smeraldo verde colombiano, carte Pokémon molto ambite, un calice appartenuto al primo presidente americano George Washington e un bitcoin Casascius, il primo bitcoin fisico mai realizzato. Sono stati i suoi stessi successi con i primi investimenti in bitcoin ad aver contribuito a lanciare Collins-Black verso la ricchezza necessaria per realizzare questo tipo di impresa. A seconda del momento in cui il tesoro viene ritrovato, il valore del bitcoin (e di altri elementi del tesoro, compreso il prezzo dell’oro) potrebbe gonfiare (o sgonfiare) in modo massiccio il valore del tesoro. Per aiutare il pubblico a trovare questi tesori, Collins-Black ha scritto e autopubblicato il libro There’s Treasure Inside, uscito il 12 novembre. Il lancio promozionale del libro recita: «There’s Treasure Inside offre molto di più della promessa di una ricchezza economica. Questo libro vi invita a fare un viaggio non solo attraverso l’America, ma anche in racconti coinvolgenti sulla storia del mondo, sulla crescita personale e sui tesori più spirituali della vita: l’amore, la gioia e l’armonia».

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Palermo e Casali nuovi ingressi nell’Advisory Board della Fondazione Sandretto

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha accolto due nuovi membri nel suo Advisory Board: Luisa Palermo, esperta di finanza presso Deloitte, e Roberta Casali, professionista con una lunga carriera all’Asian Development Bank. Questi nuovi ingressi arricchiscono un gruppo già variegato di dodici personalità, provenienti da settori che spaziano dalla cultura all’economia, con l’obiettivo di promuovere sinergie e collaborazioni innovative. L’Advisory Board della Fondazione gioca un ruolo cruciale nella governance, suggerendo idee e collaborazioni con enti italiani e internazionali. L’obiettivo principale è creare ponti e dialoghi innovativi per diffondere l’arte contemporanea e rendere la cultura accessibile a un pubblico sempre più ampio, con particolare attenzione ai giovani.

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La prima puntata della nuova stagione di «The Square. All You Can Art»

Torna su Sky Arte, da domani 28 novembre, «The Square. All You Can Art», la serie prodotta e realizzata da Tiwi, in compagnia di Nicolas Ballario, in giro per i luoghi dell’arte con il suo immancabile trolley giallo. La quinta stagione si apre a Vicenza, che con la sua storia industriale è il luogo perfetto per approcciarsi al lavoro di Arcangelo Sassolino. La sua ricerca oggi unisce immaginario industriale, tecnologia e filosofia: tra esplosioni, imprevedibilità e sperimentazioni sui fluidi, le sue opere sono una continua messa alla prova della materia, che non è altro che una riflessione sulla fragilità e l’instabilità dell’essere umano. Alla Gam di Milano visitiamo «Converging Figures», nuova tappa della collaborazione con Fondazione Furla, in cui Kelly Akashi ha creato un dialogo tra le sue sculture e gli spazi della Galleria, interrogandosi sullo scorrere del tempo. Al Mudec conosciamo poi i protagonisti del Photo Grant di Deloitte: Davide Monteleone, vincitore dell’edizione 2024 con Critical Minerals. Geography of Energy, un viaggio visivo attraverso i luoghi e le implicazioni della transizione energetica, e Fernanda Liberti, vincitrice della Open Call 2023 con Dust from Home. La nuova rubrica in animazione Mica male, quando vale?, in collaborazione con Deloitte, ci invita a esplorare il mercato dell’arte con una prima e fondamentale domanda: Dove si compra l’arte?

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Riapre il Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno

Il prossimo primo dicembre la Gypsotheca del Museo Antonio Canova di Possagno (Tv) riaprirà ufficialmente al pubblico dopo un lungo periodo di restauri. Negli ultimi sette anni, diverse opere sono state temporaneamente trasferite per consentire importanti interventi di conservazione. Ora, l’intero corpus del maggior scultore neoclassico torna visibile in tutto il suo splendore. La conferenza stampa di presentazione della riapertura si terrà al Museo di Possagno il 29 novembre, alle ore 11. Interverranno Moira Mascotto, direttrice del museo; Fabio Guidolin, direttore dei lavori di restauro; e Valerio Favero, sindaco di Possagno.

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Al Muse di Trento l’XI Congresso Nazionale di Archeozoologia

Prosegue fino al primo dicembre con un record di adesioni, che ha richiesto la distribuzione degli interventi in cinque giornate, l’XI Convegno Nazionale di Archeozoologia al Muse, Museo delle Scienze di Trento, iniziato ieri 26 novembre, organizzato dallo stesso museo con Aiaz, Associazione Italiana di Archeozoologia, in collaborazione con Fondazione Museo Civico di Rovereto, Università degli Studi di Trento e Unità di Missione Strategica soprintendenza per i beni culturali e le attività culturali della Provincia autonoma di Trento e con il patrocinio di Anms-Associazione Nazionale dei Musei Scientifici, Icom Italia-International Council of Museums Italia, Iipp-Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria e Comune di Trento. Sono 150 i ricercatori riuniti a Trento, città che ospita, per la prima volta, l’appuntamento che ha cadenza triennale. Sono previste quest’anno anche due sessioni inedite (una sulla fauna ittica e una sui grandi carnivori) in cui il Muse contribuirà con uno studio sul rapporto tra i pescatori mesolitici e il fiume Adige e uno sul legame millenario tra umanità e orsi. «L’undicesimo convegno dell’Associazione Nazionale di Archeozoologia è un momento di particolare importanza, non solo per la vita dell’associazione, l’Aiaz, ma anche per la promozione e lo sviluppo della ricerca scientifica in archeozoologia nel nostro Paese», afferma Umberto Tecchiati, professore all’Università degli studi di Milano e presidente dell’associazione.

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A Ivrea la terza edizione della Conferenza Internazionale sul Turismo Industriale

Il 29 e 30 novembre si tiene a Ivrea la terza edizione della Conferenza Internazionale sul Turismo Industriale, che si svolgerà negli spazi di Palazzo Uffici Olivetti e di Confindustria Canavese. Sono in programma incontri e tavole rotonde. Inoltre, per tutto il weekend, fino a domenica primo dicembre, sono previste visite turistiche ed esperienziali presso i musei, siti di turismo industriale ed eccellenze enogastronomiche a Ivrea e nel territorio del Canavese e del Piemonte. Con l’occasione, l’Associazione Archivio Storico Olivetti propone visite guidate alla mostra «Olivetti #StoriaDiInnovazione». Le visite hanno un costo di 10 euro a testa e vanno prenotate entro le ore 12 di venerdì 29 novembre (le visite sono garantite solo al raggiungimento di una soglia minima di 5 persone). Per prenotazioni: segreteria@archiviostoricolivetti.it; tel. 0125 641238.

Redazione, 27 novembre 2024 | © Riproduzione riservata