NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 04 DICEMBRE 2024

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MERCOLEDÌ 4 DICEMBRE 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: Jasleen Kaur (foto Robin Christian); particolare di uno dei serpenti in bronzo rivenuti a San Casciano Val di Pesa; una foto aerea dell’area archeologica di Altino (Ve); l’installazione di Nicholas Galanin a Faena Beach (foto Liliana Mora)

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Jasleen Kaur vince il Turner Prize 2024

Jasleen Kaur, artista 38enne nata a Glasgow in una comunità Sikh, ha vinto la quarantesima edizione del Turner Prize 2024, viene assegnato a un artista nato o operante in Gran Bretagna per mostra o una presentazione del suo lavoro tenutasi l'anno precedente. Kaur, che nelle sue opere utilizza oggetti di uso quotidiano come automobili usate, campane di culto e bottiglie della bibita Irn-Bru, ha ricreato una sua mostra: «Alter Altar», allestita al Tramway di Glasgow nel 2023, è stata ripensata per la Tate Britain di Londra con al centro la medesima Ford Escort rossa, drappeggiata con un enorme centrino di cotone, che diffonde un mash-up di musica pop, hip-hop e qawwali devozionale dal suo sistema audio. La giuria ha elogiato Kaur, che è stata premiata dall’attore James Norton, per «il modo ponderato in cui intreccia il personale, il politico e lo spirituale» e per «aver coreografato un’esperienza visiva e sonora che suggerisce sia solidarietà che gioia». Hanno inoltre lodato la sua capacità di «raccogliere voci diverse attraverso combinazioni inaspettate e giocose di materiali, individuando momenti di resilienza e possibilità». L’artista riceverà 25mila sterline. Le opere di tutti i finalisti sono esposte fino al 15 febbraio 2025  a Londra nella Tate Britain. 

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A San Casciano dei Bagni scoperti migliaia di frammenti di uova e una serie di serpenti in bronzo, sculture, monete...

Sono stati presentati i risultati della campagna di scavo 2024 presso il santuario etrusco e romano di San Casciano dei Bagni (Siena), che negli anni scorsi aveva restituito reperti in grado d’illustrare il momento di passaggio dal mondo etrusco a quello romano. Tra le scoperte effettuate figura il rinvenimento di migliaia di frammenti di uova, alcune delle quali ritrovate ancora intere, depositate ritualmente. L’uovo, nel mondo antico, rinviava alla rigenerazione e alla rinascita. È anche da notare il ritrovamento, comunicato da Jacopo Tabolli ed Emanuele Mariotti che dirigono lo scavo, di una serie di serpenti in bronzo rinvenuti sul fondo del deposito. Uno di essi ha dimensioni ragguardevoli, arrivando a superare i 90 centimetri di lunghezza. Tra gli altri ritrovamenti, quattro nuove statue e poi braccia, teste votive e gambe iscritte, assieme a strumenti del rito, come un’elegante lucerna, o un piccolo toro in bronzo. E ancora monete di età repubblicana e imperiale. Rinvenuti anche una corona e un anello d’oro.

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Koyo Kouoh, neodirettrice artistica della Biennale di Venezia: «Il mio lavoro è movimento»

Oggi «La Stampa» pubblica un’intervista estesa di Mattia Feltri a Koyo Kouoh, la nuova direttrice artistica del Settore Arti Visive della Biennale di Venezia. Pubblichiamo qualche stralcio delle sue dichiarazioni. «La vita è fatta di movimento, movimento di persone, movimento di idee. La vita è fatta di migrazione […]. Se la vita è movimento, lo è anche l’arte. Il mio lavoro è movimento: la realizzazione di mostre, la pratica curatoriale, il modo in cui lo faccio su scala globale, con artisti di tutto il mondo […]. Vorrei uno spazio comune in cui artisti di tutto il mondo si relazionano con l’emotivo, il soggettivo, la politica e sperimentano l’interdipendenza dell’umanità. Perché credo fortemente nell’interconnessione delle persone, perché siamo tutti intrappolati uno nell’altro, tutti abbiamo bisogno dell’altro, soprattutto adesso che il mondo è caos […]. Ho lasciato l’Europa perché penso che l’Europa, e l’Occidente in generale, sia una società satura. Tutto è stato fatto, tutto è stato esplorato, tutto è saturo di tutto […]. C’è un livello di saturazione nelle società europee che, per fare la differenza, si pensa di dover aumentare la saturazione […]. L’arte ci aiuterà a pensare le soluzioni alternative, in cui davvero saremo connessi, davvero avremo bisogno uno dell’altro, in un tempo e in un luogo in cui tutti saremo nella uguale e giusta considerazione».

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Manifestazione di protesta delle guide turistiche del Colosseo a Roma

Le guide turistiche autorizzate che accompagnano i gruppi a visitare il Colosseo manifestano oggi in piazza contro il nuovo regolamento stabilito per loro dal Parco archeologico. La rivolta riguarda soprattutto l’obbligo di limitare a 75 minuti il tempo di visita dei gruppi. Se questo limite non viene rispettato, per le guide è prevista una sanzione. A loro è anche imposto di comunicare il loro nome e cognome per accedere con il gruppo ai sotterranei del Colosseo. La protesta riguarda quindi la complessa burocrazia imposta al loro lavoro: le visite guidate nel Colosseo non possono essere più di tre al giorno per ciascuno: questo, protestano, ha già portato al mancato ingresso di decine di gruppi ed è un grave ostacolo al loro lavoro.

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Gli scavi di Altino sono il primo parco archeologico del Veneto

In seguito al decreto del 15 marzo scorso, gli scavi di Altino (Ve) sono ora diventati ufficialmente il primo Parco archeologico del Veneto, a conclusione di un iter durato tre anni. È intanto ripresa, grazie a un finanziamento ad hoc erogato dal MiC e destinato ai parchi archeologici nazionali, l’attività di scavo (svolta dalla Sap Società archeologica srl, mentre l’Università di Padova ha condotto indagini geofisiche per radiografare il sottosuolo), che ha dato alla luce nuovi ritrovamenti dell’assetto urbano di Altino nel I secolo d.C.: in particolare un tratto della città romana e materiali residuali di un edificio con tracce di un’attività metallurgica adiacente alla grande cloaca scavata nel 2022. Altino sarà dunque un museo all’aperto che unisce la parte contenuta nel Museo Archeologico con quella degli scavi, «espressione di un sistema integrato che vede i resti e il paesaggio come elementi inseparabili», ha commentato il direttore generale dei musei Massimo Osanna. Il Parco archeologico di Altino è inoltre stato inserito nel nuovo istituto, diretto da Marianna Bressan, dotato di autonomia speciale denominato «Musei archeologici nazionali di Venezia e della Laguna», che comprende anche il futuro Museo Archeologico Nazionale della laguna di Venezia sull’isola del Lazzaretto vecchio. Info sulla pagina del Ministero.

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Un’installazione di Galanin sulla spiaggia di Miami pone interrogativi sul colonialismo

Una nuova installazione site specific di Nicholas Galanin a Faena Beach invita i visitatori a considerare la difficile eredità della colonizzazione e il continuo impatto delle pratiche estrattive sia sul mondo naturale che sulla vita degli indigeni. Creata dall’artista Tlingit/Unangax e commissionata dall’associazione non profit Faena Art, la scultura ha le sembianze di un galeone spagnolo naufragato, di cui sono visibili solo gli alberi, le vele e il sartiame che svettano a più di 40 piedi sopra la sabbia, come se il resto della nave fosse sepolto sottoterra: una metafora della fragilità dell’impero e del fallimento della conquista. Il titolo dell’opera, «Seletega» (corri a vedere se la gente arriva), utilizza la lingua del popolo Calusa originario della Florida sud-occidentale, affiancata dalle sue traduzioni in inglese e spagnolo, come «appello alla consapevolezza e all'azione, spiega Galanin a «The Art Newspaper». Questa installazione parla della nostra necessità di riconoscere e rispondere a ciò che si sta avvicinando, sia che si tratti delle ripercussioni del colonialismo, della distruzione degli ecosistemi o della minaccia alla sovranità indigena».

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Il Premio Jimei x Arles 2024 a Yi-Ning Lin e Chia-Shin Yang

Yi-Ning Lin (Michelle) e Chia-Shin Yang hanno vinto il «Premio curatoriale per la fotografia e l’immagine in movimento Jimei × Arles 2024». La loro proposta co-curata, «Metal Odyssey», sarà sviluppata in una mostra completa, che aprirà nella primavera del 2025 presso il Three Shadows Photography Art Centre di Pechino. Con il sostegno del programma, Yi-Ning Lin e Chia-Shin Yang parteciperanno al programma di sviluppo professionale del premio, che comprende ricerca accademica, attività di scambio internazionale e un premio in denaro di 100mila reminbi, per approfondire la loro pratica curatoriale.

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Assegnati sei Prince Claus Impact Awards

Il Fondo Prince Claus ha annunciato i sei assegnatari della seconda edizione del Prince Claus Impact Award. Il riconoscimento individua i soggetti i cui contributi all’arte e alla cultura coinvolgono le loro comunità in modi innovativi e con un significativo impatto, affrontando al contempo questioni contemporanee urgenti. La dedizione e l’impegno dimostrati dai premiati di quest’anno nell’affrontare problemi politici urgenti meritano il riconoscimento globale che hanno. Gli assegnatari del Premio Impact 2024 sono Mu Cao, poeta e scrittore di narrativa autodidatta, residente in Cina; Myrlande Constant, artista visiva di Haiti; Nguyễn Trinh Thi, regista e artista vietnamita; Rosa Chávez, poetessa e attivista del Guatemala; Sana Na N'Hada, regista della Guinea-Bissau; e Va-Bene Elikem Fiatsi, noto anche come crazinisT artisT, artista multidisciplinare, curatore, mentore e filantropo del Ghana.

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L’«Adorazione dei Pastori» di Caravaggio fu realizzata a Napoli

L’«Adorazione dei Pastori» di Caravaggio, custodita al Museo Regionale di Messina, fu realizzata a Napoli e poi spedita in Sicilia nell’autunno del 1609. Vincenzo Sorrentino, nuovo curatore delle collezioni di pittura e scultura del XVII secolo, ha rinvenuto nell’Archivio Storico del Banco di Napoli tre pagamenti finora sconosciuti che fanno luce sulle commissioni ricevute dal Merisi all’inizio del suo secondo soggiorno napoletano (1609-10). I risultati delle ricerche di Sorrentino, pubblicati nel lungo articolo «Caravaggio 1609. Tre pagamenti inediti e una nuova committente», sulla rivista specializzata «Paragone» (in distribuzione a fine mese), saranno anche alla base di una mostra di futura realizzazione a Capodimonte. Ne dà notizia un articolo pubblicato sul sito dell’Agenzia Ansa.

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Per Carte Blanche 2024 Ruinart ha invitato ad Art Basel Miami Beach Henrique Oliveira

Maison Ruinart torna a Art Basel Miami Beach 2024 con la sua Champagne Lounge e un nuovo capitolo della serie artistica «Conversations with Nature». In collaborazione con l'artista Henrique Oliveira, parte del collettivo Carte Blanche 2024, la più antica «maison de champagne» invita gli ospiti a immergersi nella Ruinart experience e a scoprire il progetto dell’opera insieme al suo artista presso la Ruinart Lounge. Ispirato alla rete sotterranea di cave di gesso della regione dello Champagne, il progetto Carte Blanche di Oliveira è una scultura autoportante, a grandezza naturale di un albero, realizzata in legno compensato riciclato. La sua forma richiama rami intrecciati come un labirinto di radici, rievocando la rete sotterranea di cave di gesso dove Ruinart invecchia il suo champagne. La scultura è ora esposta nel Giardino degli Artisti presso l’indirizzo storico della maison, 4 rue des Crayeres, Reims.

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La Collezione Cerruti apre al pubblico un sabato al mese

A Rivoli (To) la Fondazione Francesco Federico Cerruti per l’Arte presenta un nuovo progetto di accessibilità e apre gli spazi della Collezione Cerruti, alle visite un sabato al mese. A dicembre sarà il 7 alle 11, alle 13, alle 15 e alle 17. il pubblico potrà accedere a Villa Cerruti a Rivoli per una visita in autonomia della durata di due ore. La Collezione Cerruti, aperta al pubblico nel maggio 2019, è una collezione privata di alto livello che comprende quasi trecento opere di pittura e scultura, tappeti preziosi, libri antichi, legature di pregio e mobili di celebri ebanisti che spaziano dal Medioevo al contemporaneo. Iniziata a metà degli anni Sessanta, la raccolta comprende, fra gli altri, capolavori di Bernardo Daddi, Pontormo, Renoir, Modigliani, Kandinskij, Klee, Boccioni, Balla, de Chirico, Magritte, per arrivare fino a Bacon, Burri, Warhol, De Dominicis e Paolini.

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Un seminario museologico alla Casa Museo Hendrik Christian Andersen

A Roma il 6 dicembre, alle ore 16, la Casa Museo Hendrik Christian Andersen, diretta da Maria Giuseppina Di Monte e afferente all’istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo-Direzione Musei nazionali della città di Roma, sotto la guida di Massimo Osanna, ospita il seminario «Progetto e Oggetto. Architettura e cultura. Modelli di fruizione e accessibilità tra musei storici e contemporanei», in collaborazione con lo Studio Jadric Architektur. L’incontro vuole essere un focus sul concetto di progettazione collettiva, che sta destando sempre più interesse fra gli studiosi, poiché progettare è un’attività complessa che implica una collaborazione interdisciplinare e necessita del dialogo sia sul piano teorico sia su quello pratico. Intervengono Mladen Jadric, docente di Progettazione architettonica e fondatore di Jadric Architektur Zt, e Federica Del Falco, docente di Design presso la Facoltà di Architettura dell’Università «La Sapienza» di Roma. Moderano Maria Giuseppina Di Monte, direttrice della Casa Museo Hendrik Christian Andersen, e Maddalena Paolillo, funzionario architetto Pantheon e Castel Sant’Angelo, direzione Musei Nazionali della Città di Roma.

Redazione, 04 dicembre 2024 | © Riproduzione riservata