NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 04 MARZO 2025

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MARTEDÌ 4 MARZO 2025

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: l’Hermes scoperto ad Aspendos, in Turchia; il tondo di Pieter Brueghel il Giovane rubato 50 anni fa a Danzica e ora recuperato dalla polizia olandese; la Camera di San Paolo affrescata dal Correggio; una veduta delle cave di marmo di Bettogli, a Carrara (Foto Emanuele Lotti via Flickr)

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Ad Aspendos, in Turchia, è stato ritrovato un Hermes in marmo alto quasi due metri

Nell’antica città di Aspendos (alle porte di Antalya, nel sud della Turchia) una squadra di archeologi ha riportato alla luce una grande statua di Hermes. La statua, scolpita nel marmo e alta quasi due metri, è stata rinvenuta in diversi pezzi, ma tutti in ottime condizioni, nello scavo in prossimità della fontana monumentale («Nymphaeum»). Hermes è raffigurato con nella mano destra un sacchetto per le monete, mentre dalla spalla sinistra pende un mantello che termina nella mano che tiene un caduceo. Alla sinistra del Dio, un agnello seduto gli rivolge lo sguardo. La statua è al momento stata datata tra il 150 e il 200 d.C. Lo stesso scavo ha riportato alla luce anche le teste di statue di Afrodite ed Eros e altri pezzi di sculture che si ritengono appartenere ad Artemide e Nemesis.

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Biglietti a tempo alla Gnam di Roma: durano tre ore dalla loro emissione

Un cartello perentorio è stato affisso domenica 2 marzo all’ingresso della Gnam Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Roma: «Il biglietto di ingresso ha una validità di 3 ore». Ammirare le opere della Galleria è diventata così per i visitatori una corsa tra le sale, e la metà delle persone ha rinunciato. La direzione del museo, oggi riaperto con orari normali (9-19), precisa che il cartello era stato messo da un impiegato e non può essere addotta la responsabilità della direttrice Renata Cristina Mazzantini. Ma le polemiche non si placano, considerando che online il museo precisa che «dal primo marzo il biglietto d’ingresso al Museo è valido per tre ore dall’emissione dello stesso», senza ulteriori spiegazioni. Al riguardo la direttrice ha dichiarato: «Questa decisione dipende dall’indice di affollamento. Ci sono regole che vanno seguite, io sono un architetto e queste regole le conosco benissimo. Non posso vendere più biglietti di quelli che mi impone questo indice, accade la stessa cosa con il Cenacolo a Milano: ora ho 250 opere in prestito per la mostra sul Futurismo e devo garantire standard di sicurezza».

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Intanto, la mostra sul Futurismo supera i 100mila visitatori e viene prorogata

La mostra «Il Tempo del Futurismo» alla Gnam di Roma ha fatto registrare dal 3 dicembre al 2 marzo 103.593 ingressi. L’esposizione è stata pertanto prorogata fino al 27 aprile. «Il Futurismo ha fatto breccia nel cuore degli italiani, che in questi mesi stanno scoprendo o riscoprendo il senso e il significato di una delle principali avanguardie del Novecento», ha commentato sui suoi profili social  il ministro della Cultura Alessandro Giuli. «Il traguardo dei centomila visitatori alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea non è soltanto un successo espositivo, ma la conferma che il Futurismo è stato ed è ancora un’onda d’urto che ha scosso le fondamenta della cultura del Ventesimo secolo. Saluto quindi con soddisfazione la decisione presa dalla direzione della Gnam-C di prorogare di due mesi l’allestimento della mostra, che consentirà a quanto più pubblico possibile di godere delle opere esposte».

04

Ritrovato un Brueghel rubato al museo di Danzica nel 1974

La polizia dei Paesi Bassi ha annunciato di aver risolto, con l’aiuto di Arthur Brand, detective olandese specializzato in arte, e di alcuni giornalisti, il caso della misteriosa scomparsa 50 anni fa di un dipinto di Pieter Brueghel il Giovane dal Museo Nazionale di Danzica, in Polonia. Intitolata «Donna che porta le braci», l’opera dipinta da Brueghel intorno al 1626, scomparve dal museo polacco nel 1974. Il tondo, 17 centimetri di diametro, pareva ormai scomparso per sempre, ma il destino ha deciso diversamente. Richard Bronswijk della polizia olandese ha dichiarato alla stampa che l’opera si trova attualmente in un museo della provincia olandese del Limburgo: «Siamo sicuri al 100% che si tratti del dipinto scomparso dal Museo Nazionale di Danzica nel 1974».

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Sono ora 127 i musei accreditati in Emilia-Romagna per il Sistema Museale regionale

Con 10 nuovi «ingressi» rispetto all’anno scorso, salgono a 127 i musei accreditati al Sistema Museale regionale in Emilia-Romagna e di conseguenza al Sistema Museale nazionale. La Giunta regionale ha approvato l’elenco relativo alla «Quarta finestra di accreditamento» aperta tra ottobre e novembre 2024 e rivolta ai musei e luoghi della cultura non statali del territorio emiliano-romagnolo. Ecco i dieci nuovi accrediti: la Camera di San Paolo affrescata da Antonio Allegri detto il Correggio (1489-1534) nell’ex monastero di San Paolo a Parma, oggetto di recenti lavori di riqualificazione; la Pinacoteca civica «Il Guercino» di Cento (Fe), che vanta il maggior numero di opere del Guercino al mondo; il Museo Mons. Domenico Mambrini di Galeata (Fc); la Galleria Ricci Oddi di Piacenza; la Casa dei Burattini di Otello Sarzi di Cavriago (Re); il Museo del Fungo Porcino a Borgo Val di Taro (Pr); il Museo del Tartufo di Fragno a Calestano (Pr); i Musei del Duomo di Modena; Kronos Museo della Cattedrale di Piacenza; Mcm Museo Collezione Mazzolini, nell’ex Monastero dell’Abbazia di San Colombano a Bobbio (Pc).

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Genova e l’Ottocento. Al via un anno di eventi nella città della Lanterna

L’Ottocento diventa protagonista del 2025 a Genova. Per tutto l’anno si susseguiranno una serie di eventi tematici tra cultura, arte e musica. Per il palinsesto hanno collaborato con il Comune diversi interlocutori: Università, Soprintendenza, Teatro Carlo Felice, Teatro Nazionale, Palazzo Ducale, Arcidiocesi, Accademia Ligustica, Festival della Scienza, Musei, Ordine degli architetti e molti altri operatori culturali e scientifici. Evento inaugurale della rassegna sarà un concerto previsto per il 14 marzo alle 20 al Teatro Carlo Felice. Saranno in programma diverse opere teatrali dedicate a grandi autori, come «Frankenstein» di Mary Shelley, «Cuore di tenebra» di Joseph Conrad o «Billy Budd» di Herman Melville. A Palazzo Ducale è prevista una grande esposizione su Moby Dick, mentre i Rolli Days autunnali si concentreranno su contenuti ottocenteschi e, nello stesso periodo, la 58ma edizione del Premio Paganini richiamerà giovani violinisti da tutto il mondo. Evento clou della rassegna sarà la grande mostra «Ottocento Svelato. Racconti di musei e collezioni nella Genova del XIX secolo», ideata e coordinata da Leo Lecci e finanziata dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.

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«Castelli aperti Fvg» con una nuova destinazione: la Tenuta di Monastero Villa Ritter De Záhony

Il 5 e 6 aprile torna in Friuli-Venezia Giulia «Castelli Aperti Fvg», l’appuntamento per scoprire la regione attraverso i manieri, le dimore nobiliari e i parchi privati e pubblici che normalmente sono chiusi per i visitatori. Sono 19 i castelli che apriranno i loro portoni, dalle colline al mare, per raccontare il loro passato. Tra questi, si aggiunge un nuovo «ingresso»: la Tenuta di Monastero Villa Ritter De Záhony. La Tenuta ha sede nell’ex Monastero di Santa Maria di Aquileia, che venne fondato nell’XI secolo nel luogo in cui precedentemente sorgeva una basilica di epoca tarda-romana, distrutta durante il sacco di Aquileia per mano degli Unni di Attila. Dopo esser stata trasformata, nel 1850, da monastero a tenuta agricola dalla famiglia Cassis-Faraone, la Tenuta venne acquistata dalla famiglia di Giulio Ettore Ritter de Záhony, originaria di Francoforte sul Meno, i cui eredi la gestiscono ancora oggi in settima generazione. Per scoprire il programma completo e gli orari d’apertura, si può visitare il sito della manifestazione.

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Fresco di restauro, il paliotto di Pietro Piffetti è visibile nella sacrestia della Chiesa di San Filippo a Torino

A Torino, nella sacrestia della Chiesa di San Filippo Neri, si conserva uno dei tesori della città: il paliotto che l’ebanista Pietro Piffetti realizzò nel 1749 per la Congregazione dei Padri Oratoriani. Pensato per impreziosire l’altare maggiore della chiesa nelle solennità festive per celebrare la gloria del Santo, il paliotto è tra gli oggetti più rappresentativi dell’arte di Piffetti, che unisce magistralmente gli elementi in palissandro a quelli in avorio, tartaruga, madreperla e pietre preziose, raggiungendo una delle vette della sua produzione artistica. Recentemente oggetto di intervento da parte del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, il paliotto è ora ammirabile nella sacrestia di San Filippo Neri. L’iniziativa è realizzata con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, nell’ambito del restauro della Chiesa di San Filippo Neri, curato dallo studio De.Arch e realizzato da Fabricarestauri.

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Alla Fondazione Rovati per scoprire come raccontare il patrimonio culturale

Si intitola «Perché non parli? Come raccontare il patrimonio culturale» l’incontro del 5 marzo alle ore 18, ospitato a Milano dalla Fondazione Rovati in occasione di Museo City 2025, nell’ambito delle Conversazioni d’arte, a cura di Johan & Levi in collaborazione con la Fondazione ospitante. Interverranno Giovanni Carrada, autore e curatore di progetti di divulgazione culturale, James M. Bradburne, architetto e museologo, già direttore della Pinacoteca di Brera e della Fondazione Palazzo Strozzi, e Daniela Bruno, direttrice culturale del Fai-Fondo Ambiente Italiano, nella veste di moderatrice. Il titolo dell’incontro coincide con il titolo di un nuovo libro di Johan & Levi, scritto proprio da Giovanni Carrada. L’incontro è gratuito; ci si può prenotare sul sito della Fondazione. Il video della conferenza sarà poi disponibile sul canale YouTube dell’ente milanese.

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Le cave di marmo di Carrara alla ribalta nella notte degli Oscar

«The Brutalist», il film diretto da Brady Corbet che ha vinto tre statuette su dieci nomination agli Academy Film Awards (Miglior fotografia, Miglior colonna sonora e soprattutto Miglior attore protagonista ad Adrien Brody), è stato girato tra il centro storico della città di Carrara e la località di Bettogli, nelle cave di marmo della città toscana. Ed è proprio grazie a Brody e alla sua amicizia con l’imprenditore apuano Gualtiero Vanelli, come scrive Alessandra Poggi in un articolo pubblicato sul sito de «La Nazione», se il regista Corbet ha scelto come location Carrara e le sue cave. L’attore aveva chiamato l’amico Vanelli per capire se fosse possibile fare un sopralluogo alle cave, e dopo un paio di mesi era stato scelto un sito non contaminato in zona Bettogli. «The Brutalist» conferma ancora una volta il fascino che i bacini marmiferi esercitano nel mondo cinematografico e della moda; a cominciare dai Fratelli Lumière, che nel 1897 alla ferrovia Marmifera di Fantiscritti girarono il celebre film del treno che esce da una galleria. 

Redazione, 04 marzo 2025 | © Riproduzione riservata