Il direttore di un museo della Crimea (il Museo Centrale di Taurida a Simferopol) è stato sanzionato perché detiene migliaia di opere provenienti dalla città ucraina di Kherson, temporaneamente sequestrata dalle forze del presidente russo Vladimir Putin alla fine dello scorso anno. Andrei Vitalievich Malgin è stato sanzionato dall’Unione europea e dalla Svizzera il 27 giugno. Nel 2021 aveva partecipato a un incontro con Putin, dicendo al presidente russo che in Ucraina si stava verificando una rinascita dell’«ideologia nazista». Putin aveva risposto a Malgin: «La ringrazio molto e le auguro ogni successo». La registrazione delle sanzioni dell’Ue è datata 21 giugno 2023. Vi si legge: «Andrei Malgin è il direttore del Museo Centrale di Taurida a Simferopol, nella Crimea annessa illegalmente. Le opere d’arte sono state trasferite dal Museo delle Belle Arti di Kherson al Museo Centrale di Taurida a Simferopol, dove sono attualmente conservate sotto il suo controllo. Agendo in questa veste, Andrei Malgin è responsabile del sostegno e dell’attuazione di azioni e politiche che minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina».

La casa d’aste Christie’s e il Museo d’Arte dell’Africa Occidentale (Museum of Western African Art, MOWAA) in via di realizzazione in Nigeria stanno collaborando per raccogliere fondi a favore del MOWAA e delle sue iniziative per creare un ecosistema culturale a Benin City, basato sull’arte del passato, del presente e del futuro. Numerosi artisti hanno generosamente accettato di donare opere d’arte originali all’asta, tra cui Kehinde Wiley, Yinka Shonibare, Tunji Adeniyi-Jones, Lakwena Maciver e Victor Ehikhamenor, oltre ad altri artisti i cui nomi verranno resi noti prossimamente. Il ricavato della vendita delle opere sarà destinato alle iniziative del MOWAA, tra cui la presentazione del Padiglione della Nigeria alla Biennale di Venezia del 2024 (commissionato dal Governatore dello Stato di Edo e curato da Aindrea Emelife) e un Distretto creativo che comprende la Rainforest Gallery. Progettata dallo studio di architettura Worofila di Dakar, la Rainforest Gallery sarà dedicata alla presentazione di arte moderna e contemporanea, oltre che di mostre storiche. La vendita si terrà nella settimana della fiera londinese Frieze, nell’ambito delle aste Christie’s di arte del XX e XXI secolo.

Fino al 5 ottobre, nella chiesa di Sant’Agnese in Agone (in piazza Navona), sarà possibile ammirare le opere di uno dei più grandi artisti del Rinascimento spagnolo, che per la prima volta lasciano la Spagna. «I cieli aperti. El Greco a Roma» è il titolo della mostra su Domínikos Theotokópoulos, in arte El Greco, che vede esposte tre tele dell’artista: «La Sacra Famiglia con Sant’Anna», «Il Battesimo di Cristo», entrambi in prestito dall’Hospital de Tavera di Toledo e «Cristo abbracciato alla Croce» dal Museo Paroquial di El Bonillo, comune spagnolo della comunità di Castilla-La Mancha. L’iniziativa si inserisce all’interno del programma culturale ricco di eventi in preparazione al Giubileo 2025, a cura della Sezione per le Questioni fondamentali dell’Evangelizzazione nel Mondo, del Dicastero per l’Evangelizzazione. La mostra, già aperta al pubblico, sarà ufficialmente inaugurata mercoledì 6 settembre, alle ore 18, alla presenza di monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione. L’esposizione è visitabile, gratuitamente, tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 21.

Sulla piccola isola bretone di Béniguet, al largo della costa del Finistère, un’équipe di archeologi spera di portare alla luce rifiuti domestici gettati fin dall’Età del Bronzo. È una sfida tanto scientifica quanto umana. «Stiamo portando alla luce i rifiuti delle persone che vivevano lì 4mila anni fa», spiega Yvan Pailler, archeologo dell’Università della Bretagna Occidentale (Ubo), mentre si trova davanti al sito di scavo. «Questo ci permetterà di analizzare la loro economia, come vivevano, scoprire quali specie di animali allevavano...».

Pievi, santuari, eremi, chiese, cattedrali e chiostri sono i protagonisti della dodicesima edizione italiana di «Wiki Loves Monuments», il concorso fotografico più grande al mondo che coinvolge fotografi professionisti e amatoriali per documentare i monumenti su Wikimedia Commons, Wikipedia e progetti collegati, valorizzare e rendere accessibile il patrimonio artistico attraverso la sua digitalizzazione. Le foto scattate andranno ad arricchire l’enciclopedia online e a favorire la diffusione della cultura italiana nel mondo. Per questo l’edizione attuale del concorso, oltre che dai partner storici, è patrocinato dal dicastero per la Cultura e l’Educazione della Curia Romana e dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Il concorso si svolge online, in contemporanea in tutto il mondo, dall’1 al 30 settembre: la partecipazione è gratuita e aperta a tutti; è sufficiente caricare le proprie foto tramite la web-app apposita.

Riapre al pubblico la Collezione d’arte della Fondazione CR Firenze: dal 23 settembre tornano le attività gratuite del programma «In Collezione», che permette di ammirare, nella sede dell’ente (via Bufalini 6, Firenze) le opere di Giotto, Filippino Lippi, Vasari, Giovanni Fattori, Primo Conti e tanti altri. Tra le novità di quest’anno è il ciclo di visite tematiche dal titolo «Com’era Firenze?»: un percorso speciale che propone un confronto tra le vedute dell’antica Firenze presenti in Collezione e scatti fotografici di quella attuale.

Si è aperta il 2 settembre al Lagazuoi EXPO Dolomiti, polo espositivo high tech all’arrivo della funivia (Passo Falzarego, Strada delle Dolomiti, SS 48) tra Cortina d’Ampezzo e l’Alta Badia, la mostra «Lagazuoi Photo Award New Talents 2023». La mostra è frutto della residenza che qui, a più di 2.700 metri, per cinque giorni hanno frequentato tre giovani studenti fotografi: Luna Belotti, classe 2001, dell’Accademia di Belle Arti di Bergamo, risultata vincitrice di questa edizione con «Certe Mattine», Luca Annaratone delle Officine Fotografiche di Roma e Giorgia Dal Molin dell’Istituto Italiano di Fotografia di Milano. I tre sono stati affiancati da un team di «tutor» Nikon composto da Mattia Bonavida, Samuele Cavicchi e Alberto Papagni. In mostra fino al 22 ottobre i paesaggi mozzafiato del Lagazuoi immortalati in immagini realizzate a quattro mani con gli strumenti messi a disposizione da Nikon. Info sul sito.