Il British Museum, coinvolto ultimamente nello scandalo dei furti, sta respingendo le richieste di restituzione di diversi paesi: ora anche la Cina si rivolge all’istituzione britannica affinché essa restituisca arte e manufatti acquisiti in modo improprio e conservati nella propria collezione. La Cina ha pubblicato la sua richiesta formale sul quotidiano statale in lingua inglese «Global Times», elencando alcuni dei circa 23mila manufatti cinesi del museo, tra cui «statue luohan tricolori di Liao, bronzi rituali delle dinastie Shang e Zhou, rotoli di pietra dei sutra buddisti delle dinastie Wei e Jin e altri tesori nazionali di grande valore».

Prosegue il restyling della Galleria dell’Accademia di Firenze. Da lunedì 4 settembre avrà inizio il nuovo cantiere che riguarderà l’esterno del museo. L’intervento prevede, infatti, il restauro conservativo della facciata principale dell’edificio prospiciente via Ricasoli, non solo della Galleria dell’Accademia di Firenze ma anche degli istituti adiacenti come l’Accademia di Belle Arti e il Conservatorio Luigi Cherubini. La porzione coinvolta dall’intervento è di circa 85 metri e il tempo utile stimato per l’ultimazione dei lavori è di circa sei mesi. Le lavorazioni cominceranno con il montaggio dei ponteggi, a partire dalla Piazza delle Belle Arti. Successivamente sarà controllato l'apparato murario, verranno rifatte le parti deteriorate e la facciata sarà completamente ritinteggiata. I ponteggi, che saranno montati lunedì 4 settembre, a museo chiuso, saranno più ampi della norma per consentire una doppia fila di visitatori e agevolare il consueto flusso di ingressi.

Sarah Cascone di artnet.com ha intervistato la critica d’arte britannica Helen Toomer, che si appresta a dirigere Photofairs New York. Toomer ha iniziato a lavorare, appena uscita dal college, quasi 20 anni fa, presso Ramsay Fairs, la società che gestisce Volta e Affordable Art Fair. Ora, dopo il successo della quarta edizione di Upstate Art Weekend, che ha fondato nel 2019, Toomer pensa all’edizione inaugurale di Photofairs New York, una nuova fiera d’arte contemporanea incentrata sulla fotografia che si terrà allo Javits Center dall’8 al 10 settembre.

Taglio del nastro nell’isola di Giannutri (nel comune di Isola del Giglio, Gr) per il restauro del Mosaico del Labirinto, uno dei reperti più pregevoli, appartenenti al complesso archeologico della Villa Romana dei Domizi Enobarbi. Distaccato dalla sede originaria nel 1991 e tornato a nuova vita grazie a un delicato intervento sostenuto dal Rotary Club-Distretto 2071, che riunisce i 71 club della Toscana ed è governato da Fernando Damiani, è finalmente tornato a mostrarsi al pubblico e sabato 2 settembre sarà possibile ammirarlo in occasione di una visita guidata organizzata proprio dal Rotary. Le sue tessere narrano l’uccisione del Minotauro, da parte di Teseo, a Creta e raffigurano anche Arianna, che grazie al filo riporta fuori dal labirinto l’eroe ateniese. Il mosaico ha trovato una nuova collocazione all’interno di un suggestivo ambiente chiuso, anch’esso di origine romana, il cosiddetto «criptoportico», che custodisce la decorazione preservandola dalle intemperie.

Nel «Conventone», edificio settecentesco di Darfo Boario Terme (Bs), dal 23 settembre apre al pubblico un nuovo museo dedicato a Franca Ghitti (Erbanno 1932-Brescia 2012), artista che ha interpretato in modo del tutto originale il linguaggio ereditato dai segni, graffiti, tradizioni della Val Camonica, Patrimonio Unesco. Il nuovo Museo Franca Ghitti, il cui nucleo iniziale avrà sede in un’area dell’ex convento da poco ristrutturata grazie a un contributo regionale dai fondi dei Piani Integrati della Cultura (Pic), nasce dalla volontà del Comune di Darfo Boario Terme e della Fondazione «Archivio Franca Ghitti» presieduta dalla professoressa Maria Luisa Ardizzone, New York University, dalla Comunità Montana e dal Consorzio Comuni BIM di Valle Camonica.

In omaggio alla sua tradizione artigianale, il comune di Grottaglie (Ta) quest’anno celebra la trentesima edizione del Concorso di Ceramica Contemporanea Mediterraneo. L’esposizione delle opere si tiene fino all’8 ottobre presso le sale del Castello Episcopio. Sono esposte 38 opere di arte contemporanea provenienti da Polonia, Giappone, Inghilterra, Lituania, Emirati Arabi, Germania, Romania e Italia. Una giuria composta da esperti nel campo dell’arte ceramica contemporanea ha valutato le opere partecipanti al concorso. Il primo premio è stato assegnato a «Golden Rock organic 4» di Karima Duchamp (Francia) per la sua capacità di riepilogare in modo armonioso elementi organici, materici, decorativi e tecnici, creando così una scultura ceramica dalla struttura concettuale unica. Il premio per la mostra personale è stato attribuito a «On relations: On adjusting, on mismatching and the difficult art of maintaining a balance» di Monika Patuszyńska (Polonia), un’opera che esplora il complesso concetto di equilibrio delle parti in una composizione scultorea.

«È vergognoso che l’area archeologica più importante al mondo versi in queste condizioni. L’area non è di pertinenza del MiC ma del Comune di Roma, però il tema non è a chi appartenga la competenza. Ho telefonato al sindaco Gualtieri dicendogli a chiare lettere che questa situazione è intollerabile». Lo ha dichiarato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ha aggiunto: «Il MiC è disposto a farsi carico dell’area anche se è di pertinenza del Comune di Roma. Serve una pulizia permanente e deve finire il mercimonio attorno all’area che è un biglietto da visita dell’Italia nel mondo».