Ieri il «Corriere della Sera» ha pubblicato una lettera di Matteo Renzi in cui il senatore di Italia Viva parlava dello «spoils system per le soprintendenze». Ha scritto, tra l’altro, Renzi: «La norma voluta dal ministro Sangiuliano, nell’ennesimo decreto-legge omnibus approvato alla chetichella il 10 agosto, rappresenta uno scandalo. [...] Si introduce uno spoils system senza precedenti per le soprintendenze. Che sono per qualche mese sotto ricatto morale del ministro. Sgarbi chiede di apporre il discutibile vincolo su San Siro? Voglio ben vedere come la soprintendente possa negarglielo visto che dopo tre mesi rischia di essere cacciata. [...] Io ho combattuto contro l’eccesso di potere dei soprintendenti quando ero sindaco. [...] Ma proprio io che da sempre critico le soprintendenze dico che Sangiuliano ha introdotto una norma che umilia la dirigenza dello Stato». Oggi il quotidiano milanese pubblica la replica del ministro Sangiuliano. Scrive, tra l’altro, il ministro: «L’attacco alle Soprintendenze non c’è. La norma sulla riorganizzazione del MiC non tocca i Soprintendenti ma rimodella i vertici del Ministero, passando dal modello delle 11 Direzioni generali centrali coordinate dal Segretario generale a quello più snello e funzionale dei 4 Dipartimenti. Formula, peraltro, adottata da altri Ministeri senza alcuno scandalo. [...] A Renzi è sfuggito anche che importanti dirigenti del Ministero, fra cui il professor Osanna, nominato Direttore generale dei Musei dai miei predecessori, si è espresso a favore della riforma. [...] Nel caso dello stadio San Siro ho sempre detto che la decisione spettava al soprintendente, a cui non ho mai telefonato».

Tra le vicende riguardanti gli artisti e scrittori famosi di Cape Cod, nel Massachusetts, Provincetown ha il ruolo più importante: gli artisti Jackson Pollock e Helen Frankenthaler, il drammaturgo Eugene O’Neill e la poetessa Mary Oliver vi hanno trascorso un periodo di tempo. Ma a una dozzina di chilometri dalla costa, in mezzo ai boschi vicino alla cittadina di Wellfleet, si nascondono tra gli alberi circa 100 case estive progettate da e per architetti modernisti. Marcel Breuer (l’architetto del Breuer Building di New York, ex sede del Whitney Museum of American Art, e autore del disegno della Cesca Chair) ne ha costruite alcune, una delle quali ad uso della propria famiglia. Accanto al vialetto della casa, sotto una lastra di pietra realizzata dallo scultore Masayuki Nagare, sono sepolte le ceneri di Breuer e della sua seconda moglie, Connie. Il figlio della coppia, Tamas, di professione fotografo, sta vendendo la casa e Peter McMahon, fondatore del Cape Cod Modern House Trust (Ccmht), sta raccogliendo circa 2 milioni di dollari (da fonti pubbliche e da donazioni private) per acquistarla e trasformarla in una residenza per artisti, architetti e studiosi.

Entra nella sua fase cruciale l’intervento di rinnovamento (restauro architettonico e riallestimento) del Museo Archeologico Nazionale delle Marche (Man Marche), sin dal 1958 ospitato negli spazi del cinquecentesco Palazzo Ferretti di Ancona, che raccoglie e custodisce la più ricca collezione di reperti provenienti dall’intera regione, dal Paleolitico all’età romana, frutto di oltre 150 anni di ricerche. Entro il 2026 arriveranno nel capoluogo marchigiano circa 5 milioni di euro per gli interventi necessari. Si è cominciato dallo Scalone monumentale di Vanvitelli. L’intervento, in via di conclusione, ha permesso di riscoprire i colori originali settecenteschi con attente indagini stratigrafiche sugli intonaci e presto sarà possibile rivivere lo splendore luminoso del celeste e del verde che accompagnano l’avorio degli stucchi, tornati alla loro dettagliatissima delicatezza.

Alla vigilia dell’apertura della seconda edizione di Frieze Seoul (che si terrà nella capitale sudcoreana dal 6 al 9 settembre), Gagosian ha annunciato la nomina del suo primo direttore a tempo pieno in Corea del Sud: è Jiyoung Lee, veterana della scena artistica della regione. Lee guiderà l’espansione della galleria nel Paese, utilizzando un’entità commerciale che Gagosian ha creato l’anno scorso. Sebbene Gagosian non gestisca attualmente una galleria in Corea, «tutte le opzioni sono sul tavolo», ha dichiarato agli organi di stampa Nick Simunovic, responsabile dell’attività di Gagosian in Asia.

Dopo la prima edizione lanciata lo scorso anno, torna a settembre l’appuntamento di fotografia targato Collater.al. Collater.al Photography è un evento di fotografia contemporanea che dal 22 al 24 settembre verrà ospitato dagli spazi della Fondazione Luciana Matalon (in Foro Buonaparte 67): vi parteciperanno con un loro scatto oltre 150 fotografi provenienti da tutto il mondo. L’obiettivo principale di questo evento è creare un dialogo continuo e intimo tra gli artisti e i visitatori, offrendo al pubblico l’opportunità di immergersi nella diversità e bellezza dell’arte fotografica contemporanea.

Una singolare esposizione («Le buchette del vino in mostra») è allestita a Firenze nella Sala Brunelleschi di Palagio di Parte Guelfa, sino al 16 settembre. Lungo il percorso espositivo viene illustrata la storia di singolari aperture ad arco (le buchette, appunto), presenti sulle facciate di diversi palazzi. Attraverso di esse veniva venduto il vino in fiaschi. Le più antiche sembrano risalire ai decenni finali del Cinquecento, quando venne concesso alle famiglie più in vista della città e proprietarie di vigne, di commerciare il vino direttamente dalle loro abitazioni. Le misure variarono nel tempo: l’altezza standard è intorno ai 30 centimetri, ma in alcuni casi si possono raggiungere i 37. Le buchette con altezza inferiore sono ritenute le più antiche. Nell’esposizione questa tradizione viene riproposta attraverso documenti e la ricostruzione della «stanza del vinaio», con reperti originali. Sono previste anche visite guidate alla ricerca delle numerose buchette ancora visibili nel centro storico di Firenze.