«Le vendite di opere d’arte all’asta sono state pari a poco meno di 5 miliardi di dollari tra il primo gennaio e il 20 maggio 2023. Ciò rappresenta un calo del 14% rispetto allo stesso periodo del 2022». «Le vendite di opere d’arte per un valore di oltre 10 milioni di dollari si sono ridotte del 51% nei primi cinque mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022», mentre «le vendite di opere con un prezzo compreso tra 1 milione e 10 milioni di dollari sono aumentate del 14%. Questa fetta di mercato ha ricevuto maggiore attenzione alla luce della scarsità di opere a sette e otto cifre». Sono alcuni dei dati che emergono dall’Artnet Intelligence Report Mid-Year Review 2023, un rapporto semestrale sulla situazione del mercato dell’arte pubblicato dal sito specializzato artnet.com.

Tracce di un habitat perenne sono state scoperte quest’estate nel vasto sito neolitico del Marais de Saint-Gond, nel Sud-ovest del dipartimento della Marna, in Francia, che offre un quadro eccezionalmente completo della sua organizzazione sociale, 150 anni dopo la scoperta delle prime selci. «È l’ultimo pezzo del puzzle che ci mancava», spiega Rémi Martineau, ricercatore del Cnrs (Centre National de la Recherche Scientifique), che ha localizzato il villaggio con la sua squadra. Nel Marais de Saint-Gond sono già state individuate 15 grandi cave di selce su 450 ettari, nonché 135 ipogei, costruzioni funerarie collettive sotterranee. Dalla scoperta delle prime selci, avvenuta un secolo e mezzo fa, sono stati inoltre individuati cinque camminamenti megalitici coperti, dieci fabbriche di asce e campi coltivati ​​con debbiatura. Questa nuova scoperta permette di segnare una pietra miliare nella comprensione «dell’organizzazione economica, sociale e territoriale del Neolitico», prosegue Martineau secondo il quale non esiste «nessun equivalente» di un simile insieme in Europa.

A Firenze è stato aperto il 16 agosto all’interno di un palazzo, in un appartamento privato di piazza Duomo un sedicente «Tutankhamun Museum»: biglietto 22 euro. Al portone d’ingresso troneggia un gigantesco sarcofago di plastica come tutti gli altri oggetti esposti: sono copie a colori vivaci dei grandi capolavori scoperti nel 1922 nella tomba del giovane imperatore e in mostra nel Museo del Cairo. Vigili e carabinieri sono stati subito informati dell’apertura del museo, avvenuta senza nessuna comunicazione agli altri proprietari degli appartamenti del palazzo sul quale c’è il vincolo dei Beni culturali. Alcuni proprietari, ma la protesta è generale, si sono rivolti a un avvocato oltre che alla Soprintendenza fiorentina. Nell’androne del palazzo e nello spazio condominiale comune una scena surreale: gli abitanti che entrano trovano un bancone e una ragazza chiede a tutti di pagare il biglietto. A chi risponde che abita lì, viene «concesso» il lasciapassare.

Il Museum of the Moving Image di New York ha scelto come direttore Aziz Isham, finora direttore dell’ente non profit Twenty Summers. Isham succede nella carica a Carl Goodman. Il nuovo direttore ritiene opportuno che l’istituzione si concentri maggiormente su aree come i videogiochi e i social media.

È morto il 25 agosto nella sua casa romana, all’età di 89 anni, l’artista Luca Maria Patella. Nato a Roma nel 1934, nella capitale compì i suoi studi artistici. Fu tra i primi artisti sperimentatori della multimedialità: dalla grafica alla fotografia (professionale e inventiva), dal libro d’artista al «film-opera» e al video, all’uso del gesto e del corpo nelle performance, dall’indagine psicoanalitica all’analisi interdisciplinare tra arte e scienza. Ha partecipato a sei edizioni della Biennale Internazionale d’Arte di Venezia tra il 1966 e il 1993. Sue opere si trovano in vari musei internazionali, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e l’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma, il Mart di Rovereto, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, il Museum of Modern Art di New York, la Biblioteca Nazionale di Francia a Parigi.