GIOVEDÌ 5 DICEMBRE 2024
NOTIZIE IN BREVE | 11 NOTIZIE
- 01 Le prime vendite di Art Basel Miami Beach 2024
- 02 Il finanziere Justin Sun investe in progetti «cryptocurrency» di Trump
- 03 Alla Pinacoteca Ambrosiana torna l’«Adorazione dei Magi» di Andrea Schiavone restaurata
- 04 La Fondazione Cassa di Risparmio di Prato ha donato alla città un fondo oro del Maestro di Mezzana
- 05 La National Portrait Gallery di Londra diventa immersiva
- 06 La riapertura al pubblico del Corridoio Vasariano è fissata per il 20 dicembre
- 07 La Vancouver Art Gallery abbandona l’idea di un nuovo edificio da 444 milioni di dollari progettato da Herzog e de Meuron
- 08 Il Parco Archeologico del Colosseo diventa parco green
- 09 Al Masi di Lugano donata la collezione Petignat
- 10 Negli Horti del Collegio Borromeo di Pavia entra un’opera di Jannis Kounellis
- 11 Gianni Berengo Gardin: «Sono nato con la camicia»
Le prime vendite di Art Basel Miami Beach 2024
Durante la prima giornata di anteprima di Art Basel Miami Beach, i mercanti hanno espresso un giudizio ampiamente positivo sullo stato del mercato nonostante le conseguenze delle elezioni americane, l’instabilità politica nel resto del mondo e le vendite d’asta deboli a New York il mese scorso. Per la prima edizione, la nuova direttrice Bridget Finn ha dichiarato: «Siamo in un momento post-elettorale. Quello che abbiamo visto a Parigi [Art Basel Paris di ottobre, Ndr] è stato molto positivo, e questo è un buon indicatore del fatto che l’energia e l’impegno collezionistico continueranno. Anche se le aste [di New York, Ndr] sono state minori rispetto agli anni passati, i risultati sono stati forti. Le nostre tariffe Vip sono incredibili e credo che avremo una mostra molto forte». Secondo il gallerista cinese Pearl Lam, new entry della fiera, Art Basel Miami Beach servirà a verificare la temperatura del mercato.
Il finanziere Justin Sun investe in progetti «cryptocurrency» di Trump
Justin Sun, il magnate della criptovaluta e collezionista d’arte con sede a Hong Kong che il 21 novembre ha sborsato 6,2 milioni di dollari da Sotheby’s a New York per «Comedian» (2019), la banana di Maurizio Cattelan, ha investito 30 milioni di dollari nel progetto di criptovaluta di Donald Trump «World Liberty Financial», che con il motto «make finance great again» mira a «rendere di nuovo grande la finanza». Questo ha reso Sun, fondatore della piattaforma di criptovalute Tron, il maggior investitore della società e, secondo i termini stabiliti dal progetto, come ha rivelato il sito specializzato bloomberg.com, comporterà un pagamento di almeno 15 milioni di dollari ai Trump. «Gli Stati Uniti stanno diventando l’hub della blockchain, e Bitcoin lo deve a @realDonaldTrump! Tron si impegna a rendere l’America di nuovo grande e a guidare l’innovazione. Andiamo!», ha scritto Sun su X. L’acquisto potrebbe mettere a repentaglio una causa legale negli Stati Uniti contro Sun, causa promossa dalla Securities and Exchange Commission (Sec, l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza delle borse valori), che lo ha citato in giudizio nel 2023 per l’offerta e la vendita non registrata di titoli di criptovalute, per aver frodato gli investitori manipolando il prezzo delle sue criptovalute con transazioni false cosiddette di «wash trading» e per aver orchestrato uno schema per pagare celebrità, tra cui l’attrice Lindsay Lohan e lo youtuber, attore e pugile Jake Paul, per promuovere le sue attività senza rivelare il loro compenso. Sun nega le accuse.
Alla Pinacoteca Ambrosiana torna l’«Adorazione dei Magi» di Andrea Schiavone restaurata
Oggi 5 dicembre, dalle 10 alle 13, la Pinacoteca Ambrosiana di Milano presenta il dipinto «Adorazione dei Magi» di Andrea Schiavone dopo il restauro effettuato dal Ccr-Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale. L’intervento conservativo condotto sul quadro ha offerto l’opportunità di approfondire la conoscenza della sua storia e dei procedimenti esecutivi adottati dall’artista. Il delicato lavoro di recupero è stato supportato da un’articolata campagna diagnostica. Avanzate tecniche analitiche hanno messo in luce alcuni ripensamenti avvenuti durante la fase di abbozzo, permettendo di ricostruire con precisione la tavolozza pittorica. La fase di pulitura, mirata all’asportazione selettiva e graduale degli strati di vernice ingialliti, dei ritocchi alterati e delle ridipinture riconducibili a restauri precedenti, ha permesso di recuperare la materia pittorica originale nei suoi valori di brillantezza e vivacità cromatica.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Prato ha donato alla città un fondo oro del Maestro di Mezzana
La Fondazione Cassa di Risparmio di Prato ha acquistato e donato alla sua città, restituendola alla fruizione pubblica, una «Madonna in trono con Bambino tra i santi Luigi di Tolosa e Francesco», un trittico in forma di altarolo portatile attribuito al pittore pratese Maestro di Mezzana (att. 1320-40). Si tratta di un fondo oro, in ottimo stato di conservazione, che rivela notizie originali e racconta una fase particolare e significativa della storia della città. L’intervento di acquisizione da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, le caratteristiche dell’opera e la sua futura collocazione, finalizzata alla fruizione pubblica, sono oggetto di una conferenza stampa che si terrà sabato 7 dicembre, alle ore 11, presso la sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato (via Cairoli, 23 Prato). Interverranno Diana Toccafondi, presidente della Fondazione, Ilaria Bugetti, sindaca di Prato, Lia Brunori, storica dell’arte, e Flavio Gianassi, antiquario ed esperto d’arte.
La National Portrait Gallery di Londra diventa immersiva
La National Portrait Gallery (Npg) di Londra ha annunciato una partnership a lungo termine con Frameless Creative, azienda londinese leader nella creazione di esperienze immersive. Il primo progetto, «Stories-Brought to Life», aprirà nel maggio 2025 a MediaCity, Salford, Greater Manchester ed esplorerà le vite di persone, vive e morte, che hanno plasmato la storia e la cultura del Regno Unito, attingendo ai soggetti della collezione di ritratti dell’Npg, che comprende le raffigurazioni di monarchi come la Regina Elisabetta I e la Regina Elisabetta II, di artisti come William Blake e Tracey Emin e di musicisti come Georg Friedrich Handel e Liam Gallagher. La produzione, «progettata per superare i confini della narrazione», combina «proiezioni digitali di altissima qualità, effetti visivi in stile hollywoodiano e la più recente tecnologia audio con musica e narrazioni creative».
La riapertura al pubblico del Corridoio Vasariano è fissata per il 20 dicembre
Dopo 8 anni di chiusura dovuti a interventi di adeguamento alle norme sulla sicurezza, riapre a Firenze il 20 dicembre, alla presenza del ministro Alessandro Giuli, il Corridoio Vasariano. L’attesissimo evento segna la fine di una chiusura iniziata nel 2016. I lavori, iniziati nel 2022, hanno avuto un costo di circa 11 milioni e restituiranno la fruizione del percorso sopraelevato, lungo 750 metri, commissionato a Giorgio Vasari nel 1565 da Cosimo I de’ Medici, in occasione delle nozze tra il figlio primogenito Francesco e la principessa di casa imperiale Giovanna d’Austria, allo scopo di collegare il palazzo del governo ed ex residenza di famiglia, ormai divenuto «vecchio», con la nuova reggia di Palazzo Pitti. Quanto alla fruizione museale, sarà inscindibile da quella degli Uffizi e prevede orari di visita differenziati (prenotabili dal 10 dicembre per un massimo di 5 biglietti per volta), a partire dal 21 dicembre. I gruppi potranno raggiungere un massimo di 25 persone. La visita avverrà «a senso unico» con partenza dalla Cappellina Veneziana del primo piano degli Uffizi e arrivo a fianco della Grotta del Buontalenti, nel Giardino di Boboli.
La Vancouver Art Gallery abbandona l’idea di un nuovo edificio da 444 milioni di dollari progettato da Herzog e de Meuron
La Vancouver Art Gallery ha annunciato di aver rinunciato al progetto di un nuovo spazio, da tempo pianificato e progettato dallo studio di architettura svizzero Herzog e de Meuron, dopo che il budget iniziale di 400 milioni di dollari canadesi (296,4 milioni di dollari) era lievitato a 600 milioni (444,6 milioni di dollari). La notizia è stata confermata dal direttore della Galleria Anthony Kiendl: «Siamo grati per questa collaborazione, che ha contribuito a plasmare il nostro pensiero su come potrebbe essere un museo nel 21mo secolo e ha fornito una preziosa ricerca che potrà essere applicata in futuro. Tuttavia, il Consiglio della Galleria deciso di non portare avanti il progetto». Dopo oltre un decennio di lavori e già 60 milioni di dollari (42,6 milioni di dollari) di costi, soprattutto per le spese architettoniche e commerciali pre-costruzione, la scelta ha allarmato la comunità artistica di Vancouver.
Il Parco Archeologico del Colosseo diventa parco green
A Roma, sulle pendici del colle Palatino, una parte del Parco Archeologico del Colosseo diventa Parco Green, con piante antismog. «Abbiamo pensato», ha detto ieri 4 dicembre all’inaugurazione la direttrice del parco Alfonsina Russo, «a un luogo che accogliesse e proteggesse i visitatori e che allo stesso tempo desse un contributo al nostro progetto di piantumazione antismog». Il progetto Parco Green, avviato nel 2020 e sostenuto dal gruppo editoriale Gedi, punta a trasformare tutta l’area verde intorno ai monumenti del Parco Archeologico in un luogo che contribuisca alla diminuzione dell’inquinamento atmosferico. Negli ultimi due anni, con la collaborazione scientifica dell’Istituto Nazionale di Geofisica, dell’Università di Siena e dell’Accademia dei Lincei, è stata individuata una pianta, già presente sul Palatino, adatta ad assorbire i Pm, le polveri fini inquinanti.
Al Masi di Lugano donata la collezione Petignat
Il Masi-Museo d’Arte della Svizzera Italiana di Lugano ha ricevuto in donazione l’intera collezione di arte contemporanea di Jocelyne e Fabrice Petignat. La raccolta, che conta oltre 650 opere, riflette le diverse tendenze dell’arte contemporanea internazionale, con un’attenzione particolare al panorama artistico svizzero degli ultimi quarant’anni. Distinguendosi per un carattere intimo e personale e composta perlopiù da lavori su carta ed edizioni dai formati medi e piccoli, la collezione Petignat è frutto di una ricerca sul campo e di una fitta rete di relazioni personali. La passione per l’arte dei coniugi Petignat li ha, infatti, sempre spinti a stabilire rapporti profondi e duraturi con gli artisti e le artiste, che spesso hanno conosciuto a inizio carriera. Tra i primi sostenitori della videoartista Pipilotti Rist, all’inizio degli anni Novanta i Petignat hanno saputo infatti apprezzare il lavoro di artisti e artiste come Vanessa Beecroft, Miriam Cahn, Nan Goldin, Jamie Reid e Wolfgang Tillmans. Grazie a questo approccio, la raccolta include quindi alcune delle prime opere di autori che si sono poi affermati a livello internazionale. Nella collezione non mancano poi per esempio Marina Abramovic, Alighiero Boetti, Christian Boltanski, Heidi Bucher e Maurizio Cattelan.
Negli Horti del Collegio Borromeo di Pavia entra un’opera di Jannis Kounellis
«Senza Titolo» di Jannis Kounellis (scomparso nel 2017) è entrato nella collezione permanente degli Horti dell’Almo Collegio Borromeo di Pavia. Oggi 5 dicembre, alle ore 18.30, nello Spazio Extra Art del parco, l’opera, realizzata in origine per la Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, verrà presentata ufficialmente. «Con l’opera di Kounellis il percorso di Horti si arricchisce ulteriormente di valore storico-artistico, dice Alberto Lolli, rettore dell’Almo Collegio Borromeo e direttore degli Horti. Il lavoro del Maestro dell’Arte Povera, che siamo onorati di poter ospitare, dà corpo, nello stile essenziale che lo contraddistingue, all’idea di compromissione ma anche di rinnovamento, e di richiamo riconoscente al passato e alla comunità di ogni tempo che gli Horti si propongono di creare, in qualità di luogo oggi rigenerato a beneficio di tutti».
Gianni Berengo Gardin: «Sono nato con la camicia»
«“Sono nato con la camicia”, racconta Gianni Berengo Gardin, nato a Santa Margherita Ligure il 10 ottobre 1930, icona della fotografia italiana, con il suo consueto understatement. Come i suoi scatti, incontri e libri fossero solo questione di fortuna, mentre invece hanno trasformato il reportage e la fotografia contemporanea. Ha sempre vissuto il suo mestiere come un amatore, seguendo il proprio istinto e documentando l’Italia dal dopoguerra ad oggi, dagli anni Cinquanta in poi. Cresciuto a Venezia e vissuto a Roma e Milano, il suo lavoro spazia dal reportage sociale all’architettura. Con 263 libri pubblicati, un piccolo record, e oltre 200 mostre internazionali, Berengo Gardin è oggi tra i fotografi più influenti, oltre a essere considerato un maestro per diverse generazioni». È l’incipit di un’intervista a Berengo Gardin di Nicola Villa, pubblicata dalla rivista «Altreconomia».