NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 05 GIUGNO 2024

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MERCOLEDÌ 5 GIUGNO 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: «Éloge du maquillage», di Edgar Degas, opera recentemente riscoperta del maestro francese; il gruppo «Giuditta e Oloferne», ritornato a Palazzo Vecchio restaurato; «Erich Heckel e Otto Mueller beim Schach» (1913), di Ernst Ludwig Kirchner. © Brücke-Museum. Foto Nick Ash. In memoria dell’ex proprietario, lo storico dell'arte, gallerista e collezionista Victor Wallerstein (1878-1944); la Dea Roma dipinta su vetro, dagli scavi della Metro C di Roma

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Il «falso» Degas era un capolavoro del maestro francese

Un anonimo acquirente di aste online di Barcellona ha fatto l’affare della vita il giorno in cui ha individuato un disegno a pastello classificato nel 2021 come un «falso» Degas. La composizione ha catturato l’occhio dell’acquirente che, con l’aiuto dell’esperto Michel Schulman, ha compreso che si trattava molto probabilmente di «Éloge du maquillage» («Elogio della cosmesi») (1876), una scena di bordello dipinta da Degas e da diversi decenni ritenuta scomparsa. La vicenda è venuta alla luce il 28 maggio, quando il dipinto è stato presentato al pubblico presso l’Institut Français di Madrid. L’acquirente ha partecipato a una gara di rilanci sul sito di aste Todocolección. L’opera, inizialmente quotata solo 1 euro, è stata aggiudicata a 926 euro. Al precedente proprietario, originario di Sabadell in Catalogna, che l’aveva ereditata, quel prezzo dev’essere sembrata una fortuna: nonostante recasse la firma «Degàs», non credeva che il disegno potesse essere autentico e ha quindi presentato l’opera insieme ad alcuni documenti che ne dimostravano l’acquisto nel 1940 da parte del suo antenato Joan Llonch Salas, collezionista ed ex presidente del locale Banco Sabadell. Ora che è stato attribuito a Degas, alcuni esperti suggeriscono che il pastello su cartone, che misura 48,3x62,2 cm ca, potrebbe valere circa 7 o 8 milioni di euro. Altre stime si spingono fino a 12 milioni di euro.

02

Christie’s colpita da un’azione legale collettiva per l'esposizione dei dati personali dei clienti nel cyberattacco

Le conseguenze del cyberattacco contro Christie’s si stanno intensificando. Il 3 giugno un cliente della casa d’aste ha presentato una class action presso il Distretto sud di New York contro l’incapacità di Christie’s di proteggere le «informazioni di identificazione personale» di circa 500mila attuali clienti ed ex registrati nei suoi database. Nell’esposto sono indicate le seguenti richieste: il risarcimento dei danni, compresi quelli «effettivi, nominali, legali, consequenziali e punitivi», per un importo da determinare in un processo con giuria; il pagamento delle spese legali del querelante; l’imposizione da parte del tribunale di New York di una lunga serie di azioni preventive per la sicurezza dei dati dei clienti e delle informazioni della società, tra cui la crittografia di ampie porzioni di dati relativi all’attività commerciale, la rimozione di informazioni personali sensibili sui clienti dall’archiviazione su cloud e l’esecuzione di test regolari delle misure di sicurezza dei dati.

03

Il gruppo bronzeo «Giuditta e Oloferne» di Donatello, restaurato, è tornato a Palazzo Vecchio

Il gruppo bronzeo di Donatello «Giuditta e Oloferne» (1457-64), dopo un restauro conservativo durato 10 mesi, è tornato nella sala dei Gigli di Palazzo Vecchio a Firenze. I lavori sono stati finanziati dalla Fondazione Friends of Florence che ha già sostenuto altri interventi su alcuni dei capolavori di Palazzo Vecchio. Dopo il restauro scientifico eseguito nel 1986 dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, quello di oggi è opera di Nicola Salvioli. L’intervento ha rimosso i problemi conservativi del metallo che si sono generati in questi decenni. Grazie all’impiego del laser, il restauro ha fatto anche scoprire nuove zone del rivestimento aureo della statua.

04

Il Brücke Museum di Berlino patteggia con gli eredi di un collezionista ebreo per un dipinto di Kirchner

Il Brücke Museum di Berlino ha raggiunto un accordo con gli eredi di Victor Wallerstein, mercante d’arte ebreo costretto, nel 1940, a vendere un dipinto di Ernst Ludwig Kirchner (ora nella collezione del museo) dopo essere fuggito dalla Germania nazista. Il dipinto «Erich Heckel e Otto Mueller che giocano a scacchi» (1913) raffigura due colleghi del pittore appartenenti al gruppo Die Brücke con Erna Schilling, compagna di Kirchner, nuda sul divano dietro di loro. Il suo ex proprietario, storico dell’arte, mercante, collezionista e mecenate di artisti contemporanei, nel 1919 fondò a Berlino una galleria in collaborazione con Fritz Goldschmidt, dove esposero, tra le altre, opere del gruppo. «Per gli eredi, la soluzione equa e giusta di questa richiesta di restituzione rappresenta un riconoscimento del dolore, del terrore e della tragedia a cui è stata sottoposta l'innocente famiglia Wallerstein», ha dichiarato in un comunicato Anne Webber, copresidente della Commissione per l’arte saccheggiata in Europa. «È anche un riconoscimento del contributo culturale che Victor Wallerstein e i suoi fratelli hanno dato alle arti e alla società tedesca».

05

Un incendio ha lambito l’Israel Museum di Gerusalemme. Ma non ci sono state vittime e nessun oggetto della collezione è stato danneggiato

Un incendio boschivo scoppiato il 2 giugno nella Valle della Croce a Gerusalemme è cresciuto rapidamente e si è propagato al vicino Israel Museum, causandone l’evacuazione. L’incendio, scoppiato nella valle dopo mezzogiorno, è stato alimentato da forti venti e ha presto raggiunto il museo. Il tetto della Ruth Young Wing for Art Education è andato a fuoco ed è parzialmente danneggiato. L’edificio ospita varie attività, dispone di una biblioteca e accoglie ogni anno 100mila studenti. Dall’Israel Museum è giunta alla stampa israeliana la conferma che non ci sono state vittime e che nessuno degli oggetti della collezione è stato danneggiato. Il museo è la maggiore istituzione culturale del Paese e ospita circa 500mila opere che vanno dall’arte preistorica a quella contemporanea, oltre a una vasta collezione archeologica. 

06

In restauro il tesoro emerso dagli scavi della stazione Metronia della Metro C a Roma

A Roma un vero tesoro, emerso durante gli scavi per la costruzione della stazione Porta Metronia della Metro C, è ora in restauro. La Dea Roma dorata, raffigurata come un’amazzone con lancia ed elmo, anelli d’oro, coppe, basamenti di colonne, capitelli, mosaici a figure geometriche bianche e nere, decine di anfore con resti di olio o vino e molti altri reperti stanno per essere ricomposti e restaurati in una struttura di cemento e cristallo progettata da Paolo Desideri. Tutti i ritrovamenti faranno parte della Stazione Museo pronta nel 2025. Nella «domus del Comandante», una delle prime scoperte archeologiche, si lavora al soffitto affrescato di azzurro, verde e uccellini decorativi. «Dopo il restauro vedremo la Domus com’era nell’antichità», assicura Simona Morretta, archeologa della Soprintendenza speciale e direttrice scientifica degli scavi.

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Le opere dei depositi di Brera in «trasferta» a Villa Borromeo d’Adda di Arcore

Grazie al protocollo d’intesa per la reciproca valorizzazione del proprio patrimonio culturale siglato tra la Pinacoteca di Brera e il Comune di Arcore (Mb), le opere dei depositi della Pinacoteca milanese potranno essere esposte, sotto forma di prestiti e mostre temporanee, negli spazi della Villa Borromeo d’Adda di Arcore. Se la Pinacoteca di Brera potrà valorizzare la propria collezione, il Comune di Arcore, da parte sua, punta a diventare un centro espositivo d’eccellenza e uno snodo di progetti culturali. Insieme, le due istituzioni svilupperanno il programma delle iniziative e insieme gestiranno la selezione dei comitati scientifici e dei curatori delle mostre, oltre alla ricerca di sponsor e partner. «La Pinacoteca di Brera, afferma Angelo Crespi, direttore della Pinacoteca e della Biblioteca Braidense, sta già sottoscrivendo partnership con altri musei e istituzioni culturali, come peraltro prevedono gli obiettivi di mandato che ogni direttore generale sottoscrive al momento in cui firma il proprio incarico. E l’accordo con il Comune di Arcore, grazie alla solerzia del sindaco Maurizio Bono e dell’assessore Nicolò Malacrida, non fa che procedere su questa strada di valorizzazione delle collezioni, partendo proprio dai territori di riferimento». Rafforzando al contempo il rapporto con la Villa Borromeo d’Adda, dove già si trovano i laboratori di restauro dell’Accademia di Brera.

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I tesori della Library of Congress allestiti grazie anche a Goppion

Il 14 giugno, a Washington, s’inaugura un nuovo spazio museale: la David M. Rubenstein Treasure Gallery alla Library of Congress statunitense, con installazioni museali progettate e realizzate interamente in Italia. Fondata il 24 aprile 1800, la Library of Congress è la più antica istituzione culturale federale degli Stati Uniti nonché la più grande biblioteca al mondo con una vastissima collezione, composta da milioni di oggetti, che la Biblioteca ha deciso di presentare a rotazione in un’installazione pubblica e permanente. La scelta di chi avrebbe realizzato un progetto così ambizioso a custodia dei tesori della Library è ricaduta su Goppion, storica azienda italiana fondata nel 1952 e oggi leader mondiale nel settore della progettazione, ingegneria e manifattura di componenti per gli allestimenti dei musei più importanti al mondo.

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Lo Statuto per una «Unione degli Stati europei» nell’Archivio Generali a Trieste

A Trieste l’Archivio Storico Generali il 7 giugno aderisce all’iniziativa «Archivissima» con tre visite guidate speciali sul tema, una passeggiata tra i palazzi più belli del centro cittadino e l’apertura serale straordinaria di Palazzo Berlam, sede dell’Archivio, avvalendosi della collaborazione di Francesca Pitacco, guida turistica, e dell’attore Lorenzo Zuffi. Il visitatore inizierà il percorso in piazza Unità d’Italia per apprezzare la varietà di stili architettonici e le storie dei palazzi che costellano la piazza europea più grande sul mare e poi via via arriverà al Canal Grande, a Palazzo Berlam, dove si svolgerà la visita all’Archivio Generali. L’Archivio intende celebrare con questa iniziativa uno straordinario documento conservato nel fascicolo personale del segretario generale del tempo: lo statuto per una «Unione degli Stati Europei». Un opuscolo, edito a Vienna nel maggio del 1914, che anticipa di mezzo secolo lo spirito della Comunità Europea, intesa come antidoto alla guerra. Pace, welfare, progresso economico, libera circolazione dei beni e un’unica tassazione diretta sono i capisaldi di questa associazione di cittadini che doveva sorgere in ogni angolo d’Europa per fare pressione sui governi e convincerli a rinunciare alla folla corsa agli armamenti che stava portando l’Europa al baratro della Prima guerra mondiale. 

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A Milano un incontro con Paolo Ventura

È Paolo Ventura, uno tra i maggiori artisti della fotografia, il protagonista, con la giornalista, scrittrice e studiosa della fotografia Laura Leonelli, del nono incontro di «Lampi. Duetti culturali», il progetto ideato e realizzato da Lucia Crespi con Vito Calabretta e Saul Stucchi che presenta ogni mese dei dialoghi, sempre più frequentati, tra protagonisti del mondo della cultura e delle arti. Gli incontri, cui hanno partecipato tra gli altri Alberto Casiraghy, Guido Scarabottolo, Gian Carlo Calza, Franco Toselli, sempre in dialogo con studiosi della materia (come, in questo caso, Laura Leonelli, che a Paolo Ventura ha dedicato il libro Autobiografia di un impostore, Johan & Levi, 2021), si tengono in via Brioschi 21 (con entrata da via Privata Lecce), e questo dedicato a Ventura, autore di set fotografici stralunati, fantastici e colmi di poesia, da lui ripresi in immagini inconfondibili esposte in gallerie e musei internazionali, si tiene il 6 giugno alle 18.30. Per partecipare è bene confermare la presenza (lampi@luciacrespi.it). Il 20 giugno sarà poi la volta dell’astrologo Marco Pesatori.

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Il commiato di Cecilie Hollberg da direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze

«Il mio incarico da direttore della Galleria dell’Accademia si conclude oggi, orgogliosa di essere riuscita a portare a termine tutti i progetti annunciati all’inizio del mio mandato». Così Cecilie Hollberg si è congedata su Instagram dal museo fiorentino: «È stato un grande lavoro di squadra, che non sarebbe stato possibile realizzare senza il contributo fondamentale di tutto il personale della Galleria e dei collaboratori esterni». Cecilie Hollberg ha voluto esprimere il proprio ringraziamento al Ministero della Cultura, alla Direzione Generale Musei, a tutti i colleghi, alle diverse istituzioni con cui sono state strette collaborazioni e all’Associazione degli Amici della Galleria dell’Accademia di Firenze. Un progetto lungo otto anni, realizzato attraverso la trasformazione di un luogo che ha acquisito grande valore in qualità, bellezza, accessibilità, e senza perdere la sua identità. Un luogo sempre al passo con i cambiamenti e le innovazioni digitali. 

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A Pietrasanta il Museo dei Bozzetti Gherardi apre la sezione «Gipsoteche storiche»

Il Museo dei Bozzetti «P. Gherardi» di Pietrasanta compie 40 anni. Il compleanno speciale sarà celebrato l’8 giugno, nel complesso di Sant’Agostino, con l’inaugurazione della nuova sezione Gipsoteche storiche, nella Sala Luisi, e l’installazione video «Visioni Metafisiche», nella Sala dell’Annunziata. Accompagnato in vari momenti da performance e suggestioni musicali, l’evento vedrà anche il taglio di una vera grande torta. Il Comune di Pietrasanta rende omaggio al Museo che testimonia il forte legame di tantissimi artisti famosi del Novecento, da Fernando Botero a Giuliano Vangi, a Igor Mitoraj, con gli artigiani, scultori, scalpellini e marmisti, che hanno reso Pietrasanta uno dei più fervidi centri d’arte d’Italia. 

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Partita una campagna di scavi nella Villa Romana di Realmonte, in Sicilia

Ha preso il via a Realmonte (Ag) una campagna di scavi nella Villa romana di contrada Durrueli, condotta dalla sede secondaria di Catania della Scuola di specializzazione in beni archeologici di Siracusa, dagli istituti di Scienze del patrimonio culturale e da quello di Studi sul Mediterraneo antico di Napoli e dal Parco Archeologico della Valle dei Templi. La Villa romana, che sorge a pochi chilometri da Agrigento, rappresenta un contesto archeologico straordinario delimitato a sud dal litorale marino e ad est da ciò che resta del fiume Cottone. Fu scoperta nel 1907, durante i lavori per la costruzione dei binari ferroviari e fu esplorata parzialmente da Antonino Salinas.

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Addii | Ben Vautier

«L’arte è ovunque», «Dubito dell’arte»… Erano queste le famose scritte di Ben, con le quali ricopriva le sue tele. Il corpo dell’artista Benjamin Vautier, 88 anni, è stato trovato nella sua casa di Nizza il 5 giugno, morto, probabilmente suicida, per una ferita d’arma da fuoco. «Le prime indicazioni parlano di una ferita da arma da fuoco. È stata aperta un’inchiesta sulle cause della morte, affidata al Dipn 06. Un magistrato della procura si sta recando sul posto», ha dichiarato al quotidiano «Le Figaro» la procura di Nizza. Le circostanze esatte della morte non sono ancora state determinate. Quando il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, ha annunciato la morte dell’artista, ha detto di aver anche saputo della morte della moglie di Ben, Annie, avvenuta il giorno precedente. Vautier era nato nel 1935 a Napoli. Dopo aver viaggiato in Turchia, Egitto e Grecia, si stabilì nel 1949 a Nizza, dove aprì un negozio di dischi d’occasione. Nel frattempo, iniziò la sua ricerca artistica da autodidatta: lo appassionava tutto ciò che nell’arte rappresentava la novità, lo choc rispetto a quanto già esiste. Verso la fine degli anni Cinquanta definì i criteri che rendono valida un’opera d’arte: la novità e l’esaltazione-affermazione dell’ego, che lo spingevano a effettuare delle «appropriazioni» firmando tutto ciò su cui non è stata ancora riconosciuta una paternità artistica.

Redazione, 05 giugno 2024 | © Riproduzione riservata