Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Giorno per giorno GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 05 MARZO 2025

Image
Image

MERCOLEDÌ 5 MARZO 2025

Image

Dall’alto a sinistra e in senso orario: Il Serpentine Pavilion Beijing di Liu Jiakun; l’interno del Duomo di Pisa; l’opera «Crude Oil (Vettriano)» di Banksy, venduta da Sotheby’s; un ritratto di Cezary Poniatowski, assegnatario del Premio Casoli 2025

01

Il Pritzker Prize 2025 all’architetto cinese Liu Jiakun

Il Pritzker Prize rimane in Oriente, spostandosi dal Giappone alla Cina, per celebrare l’opera dell’architetto cinese Liu Jiakun. Nato nel 1956 a Chengdu, Liu Jiakun si è laureato nel 1982 e ha fatto parte della generazione di ex studenti incaricati di ricostruire la Cina, dove ha realizzato più di 30 progetti in un periodo di profonde trasformazioni del Paese. All’inizio della carriera ha lavorato per il Chengdu Architectural Design and Research Institute di proprietà statale. Liu Jiakun, che è stato anche protagonista di diverse edizioni della Biennale di Venezia, «rivisita la tradizione cinese senza approccio nostalgico né ambiguità, ma come trampolino di lancio per l’innovazione e la costruzione di nuovi mondi, liberi da qualsiasi vincolo estetico o stilistico, rispettando cultura, storia e natura», si legge nella motivazione della giuria che ha sede a Chicago. Il Pritzker comprende un assegno di centomila dollari.

02

Già eretti i ponteggi nel Duomo di Pisa per il restauro del transetto sud

Parte il restauro del transetto meridionale del Duomo di Pisa dopo l’intervento di restauro sul braccio nord. L’Opera della Primaziale pisana rende noto che è stata completata l'installazione del ponteggio interno precisando che «si replica non solo la metodologia d’intervento, ma anche la compagine della squadra di lavoro, così da poter metter mano ai molti manufatti artistici e decorativi che abbelliscono il transetto dedicato a San Raniero, il santo patrono della città». Le maestranze dell’Opera Primaziale, viene ancora spiegato, «specializzate nelle diverse discipline, interverranno sulle superfici dipinte a fresco e sul mosaico dell’absidiola», della piccola abside, «sugli arredi marmorei e i grandi dipinti che decorano gli altari: a ditte esterne qualificate, la cui professionalità è stata testata con successo nel corso dell’intervento sul transetto nord, sono affidati sia elementi strutturali che decorativi: legni, vetrate e grandi superfici dipinte ad imitazione della pietra e dei marmi, spesso in luoghi meno accessibili, e quindi meno visibili, come i matronei».

03

Da Sotheby’s la citazione di Jack Vettriano ad opera di Banksy fa 4,3 milioni di sterline

Una rivisitazione di Banksy di un’opera del defunto pittore scozzese Jack Vettriano è stata venduta all’asta per 4,3 milioni di sterline. «Crude Oil (Vettriano)» è stato messo in vendita dal bassista dei Blink 182 Mark Hoppus, che ha acquistato il dipinto nel 2011. L’opera raffigura il lavoro più noto dell'artista scozzese, «The Singing Butler» (Il maggiordomo che canta), con una coppia che balla su una spiaggia spazzata dalla tempesta accompagnata dal maggiordomo e dalla cameriera, ma con due figure in tuta gialla che smaltiscono un bidone di petrolio sullo sfondo. La vendita a un collezionista privato, avvenuta martedì sera da Sotheby’s a Londra, è avvenuta pochi giorni dopo che Vettriano è stato trovato morto a 73 anni nel suo appartamento in Francia.

04

I 13mila volumi della Biblioteca Serlupiana al Kunsthistorisches Institut di Firenze

Entra nella collezione del Kunsthistorisches Institut in Florenz-Max-Planck-Institut (Khi), l’istituto tedesco di storia dell’arte di Firenze, il patrimonio di oltre 13mila volumi della Biblioteca Serlupiana. La donazione sarà presentata al pubblico il 7 marzo con una mostra e una giornata di studi dedicata al filosofo e medico fiorentino Marsilio Ficino (1433-99). La Biblioteca Serlupiana comprende oltre cinque secoli di storia del libro, dalla filosofia, alla letteratura, alla giurisprudenza, alla teologia, alla storia. Di particolare rilievo è il nucleo costituito da oltre venti incunaboli, contenenti scritti e traduzioni del filosofo e medico fiorentino Marsilio Ficino (1433-1499). La Biblioteca fu istituita a Firenze negli anni ’20 del Novecento grazie all’impegno e alla passione di Filippo Serlupi Crescenzi e Gilberta von Ritter de Zahony, eruditi collezionisti e bibliofili. L’obiettivo principale dei due collezionisti era quello di raccogliere prime edizioni a stampa con legatura originale attentamente selezionate per la loro rarità e per l’alto valore artistico e bibliofilico.

05

Torna il bando Restauro per le province di Udine e Pordenone

Per le province di Udine e Pordenone è stato indetto per l’ottavo anno consecutivo il bando Restauro, da Fondazione Friuli, con il sostegno di Intesa Sanpaolo. Si tratta di un contributo da 500mila euro a favore di progetti di restauro e valorizzazione di beni di particolare rilevanza storico-artistica e di interventi edilizi di recupero su strutture destinate a centri di aggregazione. «La fondazione crede fermamente in questo progetto, che ha consentito di realizzare oltre 1.100 interventi» ha detto il presidente Giuseppe Morandini durante la presentazione della nuova edizione del bando a palazzo Antonini Stringher a Udine. «Dal 2018 a oggi, grazie anche a Intesa Sanpaolo, sono stati messi a disposizione quasi 3 milioni di euro, generando interventi di salvataggio del nostro patrimonio storico, artistico e culturale per quasi 22,4 milioni di euro». Il bando è rivolto a istituzioni, enti pubblici e religiosi (comprese le parrocchie), fondazioni e associazioni senza fini di lucro, Aps e Onlus. Le domande, corredate dal nulla osta della Soprintendenza in caso di restauro di beni artistici, devono essere inviate entro il prossimo 27 marzo. 

06

Si torna in aula in autunno per i presunti falsi di Gino De Dominicis

Un vero e proprio pasticcio quello in cui è coinvolto il nome di Gino De Dominicis con assoluzioni e rimandi a giudizio che si susseguono dal 2012. Ora la Corte d’Appello di Ancona ha fissato la prima udienza del processo al 9 ottobre 2025 per Marta Massaioli, l’ex assistente e compagna di De Dominicis, e gli altri coimputati nella vicenda, ribaltando il provvedimento con cui un gup pesarese lo scorso giugno aveva disposto l'assoluzione per l'accusa di associazione a delinquere e la prescrizione dei reati di ricettazione e truffa. La questione sulle false opere e autenticazioni dell’artista anconetano vede contrapposti l’Archivio De Dominicis, rappresentato dalla cugina ed erede dell’artista, Paola De Dominicis e dall’avvocato e collezionista Italo Tomassoni, e la Fondazione Archivio Gino De Dominicis con Vittorio Sgarbi presidente (fuoriuscito dall’altro Archivio perché diffidato sulla pubblicazione di opere della collezione Koellinger ritenute false) e Marta Massaioli come vicepresidente. Entrambi gli enti si contendono il monopolio sulla gestione delle opere e la loro autenticità. Tra i personaggi coinvolti nelle indagini che partirono dai falsi De Dominicis e che poi furono allargate ad altri artisti si annovera anche il gallerista Pio Monti. Coinvolti anche il critico Duccio Trombadori e lo stesso Sgarbi, successivamente assolti, mentre la Massaioli appare al centro delle indagini quale punto focale della presunta organizzazione di falsari. A far luce sulle questioni ancora in essere ci penserà il processo ma intanto a risentirne è il mercato delle opere di De Dominicis. [Graziella Melania Geraci]

 

Rettifica da parte di Paola De Dominicis

In data 7 marzo 2025, la redazione di «Il Giornale dell’Arte» ha ricevuto questa richiesta di rettifica da parte di Paola De Dominicis:

«“ 1. In un giudizio introdotto da Paola De Dominicis contro la “Fondazione Gino de Dominicis” detta anche Fondazione Archivio Gino de Dominicis”, del suo Presidente Vittorio Sgarbi e del Vice Presidente Marta Massaioli, il Tribunale Civile di Roma ha dichiarato illegittimo l’utilizzo del nome Gino De Dominicis, quale identificativo dell’ente denominato “Fondazione Gino De Dominicis” o “Fondazione Archivio Gino De Dominicis” e ha inibito ai medesimi l’ulteriore utilizzo del medesimo nome quale denominazione dell’ente, quale intestazione di pagine web e video, nell’indirizzo e nelle caselle di posta elettronica e nel sito web ad essi riferito; ha condannato a risarcire all’attrice il danno non patrimoniale conseguente all’indebito utilizzo del nome , liquidato in via equitativa in € 20.000,00; ha disposto la pubblicazione della sentenza sul quotidiano “Il Corriere della Sera”; ha condannato i convenuti in solido a corrispondere all’attrice la somma di € 5.000,00 per ogni violazione, inosservanza o ritardo nell’esecuzione dei punti che precedono; ha rigettato ogni diversa domanda; ha condannato i convenuti a rifondere all’attrice le spese di giudizio. 2. La Corte di Appello di Roma ha rigettato l’appello, confermato la suddetta sentenza appellata e ha condannato l’appellante alla refusione in favore della parte civile De Dominicis Paola delle competenze del grado”.

Sentenze passate in giudicato in data 28.12.2023.»

 

 

07

Il Premio Ermanno Casoli all’artista polacco Cezary Poniatowski

La Fondazione Ermanno Casoli annuncia il vincitore della 23ma edizione del Premio Ermanno Casoli. Il premio è stato assegnato all’artista polacco Cezary Poniatowski, che realizzerà un’opera d’arte site specific per lo stabilimento di Elica Group Polska, la sede di Elica a Jelcz-Laskowice in Polonia. Il progetto è a cura di Jakub Gawkowski e Marcello Smarrelli. Nella sua pratica artistica, Poniatowski trasforma materiali e oggetti di uso quotidiano in composizioni scultoree. Il progetto coinvolgerà direttamente i dipendenti nella creazione di un’opera d’arte permanente. L’intervento di Poniatowski si concentrerà su una funzione vitale come il respiro, sia come processo fisiologico sia come metafora di circolazione, flusso e trasformazione. L’opera sarà inaugurata nel prossimo mese di giugno nella sede di Elica Group Polska a Jelcz-Laskowice, Polonia.

 

08

Firmato il protocollo d’intesa per il restauro del Giudizio Universale di Giovanni da Rimini

A Rimini è stato firmato ufficialmente il protocollo d’intesa da parte del sindaco Jamil Sadegholvaad e del vescovo Nicolò Anselmi per il restauro del Giudizio Universale di Giovanni da Rimini. L’opera, di proprietà della Diocesi di Rimini, sarà oggetto di un intervento che, oltre ad assicurare la conservazione a lungo termine del timpano, valorizzerà questa testimonianza della civiltà figurativa riminese del Trecento. Il protocollo siglato impegna Comune e Diocesi nella definizione di una strategia operativa per la scelta del progetto di restauro, che comprenderà l’analisi dello stato di conservazione dell’opera, l’individuazione di laboratori specializzati, la raccolta di preventivi e proposte tecniche da parte di restauratori qualificati.

09

Paolo Matthiae: «In Siria ci sono altri tesori, occorre scavare ancora»

In un’intervista di Erica Vailati all’archeologo Paolo Matthiae, pubblicata sul sito del quotidiano «Avvenire», alla domanda sulle prospettive future per l’attività archeologica in Siria dopo gli ultimi eventi politici, ha risposto così: «Non è facile immaginare come si possa comportare la nuova Siria. Quel che è certo è che ha ancora molto da offrire. Altro aspetto indubbio sono i seri problemi che il patrimonio artistico, archeologico e architettonico ha corso, nonostante la Direzione delle antichità abbia messo in salvo i reperti di molti musei. Gli eserciti dell’Isis hanno danneggiato il tempio di Baalshamin, a Palmira. Essendo antecedente all’Islam, rappresenta un’eredità considerata riprovevole dagli jihadisti. Dicevano anche che se avessero conquistato Damasco, avrebbero distrutto il mausoleo di Saladino. Rimasi perplesso quando lo sentii: Saladino cacciò i crociati dalla Siria e restituì al mondo islamico quello che era stato portato in Occidente. Secondo l’ideologia jihadista, però, non ci può essere un uomo che si elevi verso Allah. Quello che auspico è che la Siria sia un Paese in cui coloro che appartengono alle molte minoranze siano tutti cittadini in ugual modo. Avendo io 85 anni, vorrei che facessero un po’ presto, in maniera che possa vederlo».

 

10

Nell’Anno Santo ai Vaticani i pellegrini si nutrono sì di bellezza, ma anche di fede

«Fare in modo che ogni visitatore possa compiere un viaggio non soltanto di conoscenza storica artistica, ma anche spirituale». È questo l’obiettivo, nelle parole del direttore Barbara Jatta, delle visite speciali organizzate in occasione del Giubileo dai Musei Vaticani. Per i pellegrini che durante l’Anno Santo attraverseranno i 7 chilometri che costituiscono l’intero percorso espositivo, infatti, l’Ufficio Attività Didattiche dei Musei Vaticani ha ideato il tour speciale, ispirato al motto «Peregrinantes in Spem». «Nel dare il benvenuto al grande flusso di visitatori, che saranno accolti secondo modalità di accesso sempre più rapide e sicure, spiega Barbara Jatta, desideriamo offrire un’esperienza fortemente autentica e spirituale, lungo itinerari storico-artistici di arte, fede e bellezza».

Redazione, 05 marzo 2025 | © Riproduzione riservata