NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL'ARTE | 05 SETTEMBRE 2023

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MARTEDÌ 5 SETTEMBRE 2023

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La Fontana del Nettuno a Firenze, opera di Bartolomeo Ammannati. È stata danneggiata da un giovane turista tedesco che l’ha «scalata». Foto: Morio. Foto tratta da Wikipedia

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Scala la Fontana del Nettuno a Firenze e la danneggia: denunciato un giovane turista tedesco, che pagherà una multa salata

A Firenze un turista tedesco scala la statua del «Biancone», la cinquecentesca Fontana del Nettuno capolavoro di Bartolomeo Ammannati e scendendo danneggia una zampa del cavallo con distacchi di marmo. È stato denunciato per danneggiamento ai beni culturali, ma purtroppo l’allarme non è scattato subito e questo dovrà portare il Comune a riconsiderare il sistema di sicurezza della Fontana. Grazie alle telecamere del Comune il giovane, 22 anni, è stato rintracciato e pagherà un multa salata, oltre alla denuncia penale da poco introdotta. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha richiamato il provvedimento contro il danneggiamento del patrimonio culturale, già votato dal Senato, avvisando: «Presto con le nuove norme faremo pagare tutto».

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Opere dalle collezioni Rothschild in asta da Christie’s a New York

La vendita serale di Christie’s dell’11 ottobre, intitolata «Rothschild Masterpieces», è la prima vendita di opere dalle collezioni della famiglia Rothschild che la casa d’aste di Rockefeller Plaza tiene negli Stati Uniti, e incarna la quintessenza del gusto che ha definito diverse generazioni di questa dinastia. La vendita comprende gioielli antichi e rinascimentali, come un ritratto romano dell’imperatore Claudio in sardonica del I secolo d.C. (stime 200-300mila dollari) o una piccola insegna francese rinascimentale in oro smaltato e incastonato di diamanti raffigurante San Michele e il Drago (80-120mila); dipinti antichi, come l’opera di Gerrit Dou «Giovane donna che tiene in mano una lepre con un ragazzo alla finestra» (3-5 milioni); opere in argento come la coppa olandese con conchiglia di nautilo montata in argento dorato (100-150mila); mobili europei, come una coppia di poltrone del tardo periodo Luigi XV in legno dorato e dipinto (600mila-1 milione); e maioliche italiane del Rinascimento, come un grande piatto da parata istoriato in maiolica della manifattura di Urbino (250-400mila).

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A Rotterdam il Nederlands Fotomuseum trasloca: aprirà nella nuova sede nel 2025

Il Museo nazionale olandese della fotografia (Nederlands Fotomuseum) aprirà le sue porte in una nuova collocazione specialissima a Rotterdam nel 2025. Il museo si trasferirà in uno storico deposito recentemente ristrutturato situato nel porto di Rijnhaven, fornendo una nuova sede per la collezione nazionale di più sei milioni di foto. L’edificio di otto piani comprenderà spazi espositivi dedicati, strutture permanenti per ospitare la collezione, una libreria e una biblioteca fotografica, aule didattiche, una caffetteria e un ristorante sul tetto con vista panoramica sullo skyline di Rotterdam.  L’acquisizione del nuovo edificio, resa possibile da una donazione della fondazione filantropica «Droom en Daad», consente al Nederlands Fotomuseum di rimanere a Rotterdam. L’inaugurazione del magazzino recentemente ristrutturato, noto come Santos, è prevista per il 2025. Fino ad allora, il museo rimarrà aperto nella sua sede attuale, nel complesso di Las Palmas.

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La lista dei 100 monumenti francesi in pericolo sostenuti dal Loto du Patrimoine

È ormai un rituale che segna l’inizio della stagione del patrimonio culturale francese. Ieri 4 settembre, il conduttore televisivo Stéphane Bern, la ministra francese della Cultura Rima Abdul-Malak, la Fondation du Patrimoine e la Française des Jeux (Fdj, l'impresa che detiene il monopolio delle lotterie e delle scommesse sul territorio francese) hanno svelato da Pont de l’Arche in Normandia l’elenco dei 100 siti in pericolo che saranno sostenuti dal Loto du Patrimoine. Questi si aggiungono ad altri 18 importanti siti già annunciati nello scorso mese di marzo. IL quotidiano francese «Le Figaro» pubblica l’elenco completo dei 100 siti.

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Il Victoria & Albert Museum di Dundee rimuove il nome Sackler dalle proprie pareti, ma non restituisce le 500mila sterline che la famiglia aveva donato

Il V&A Dundee, sede scozzese del Victoria and Albert Museum, è l’ultima istituzione britannica a rimuovere il nome dei Sackler dalle proprie pareti, alimentando il dibattito in corso sulla cosiddetta «filantropia tossica». Il nome, che compare sulle pareti dei musei di tutto il mondo, è diventato indelebilmente legato all’epidemia globale di oppioidi da cui alcuni membri della famiglia hanno tratto enormi profitti e che sono accusati di alimentare attraverso la loro società Purdue Pharma. Secondo la Bbc, il V&A Dundee ha ricevuto una donazione di 500mila sterline dal Sackler Trust prima della sua apertura nel settembre 2018. Il mese scorso è stato tolto il cartello che riconosceva la donazione, mentre un altro cartello nella Oak Room del museo è stato rimosso nel settembre dello scorso anno. Il denaro, tuttavia, non verrà restituito.

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Si torna a scavare a Spina

Il 4 settembre l’Università di Bologna con la cattedra di Etruscologia del dipartimento di Storia culture civiltà, coordinata dalla docente Elisabetta Govi, è tornata nel sito dell’antica città di Spina (nel comune di Comacchio, Fe) per dare avvio alla seconda campagna di scavo. Il team di studenti, dottorandi e assegnisti, sotto la direzione scientifica del docente Andrea Gaucci, ha avviato le attività di ricerca nell’area archeologica con una campagna di indagini in concessione e concordate con la Soprintendenza di Bologna, la cui funzionaria responsabile è la dottoressa Ascari Raccagni. Indagini destinate a durare quattro settimane, fino al 29 settembre. Il gruppo di lavoro conta studenti dell’Università di Bologna e dell’Università Paris 1 Panthéon-Sorbonne, e si avvale della collaborazione dei geologi del Cnrs francese e dell’Università di Strasburgo.

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Un’operazione del Nucleo Tpc dei Carabinieri dell’Aquila

I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dell’Aquila, nel corso di una complessa e articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica dell’Aquila, hanno recuperato un tabernacolo in pietra risalente al XVI-XVII secolo oggetto di furto, 144 beni di natura archeologica, 12 documenti archivistici risalenti al 1600-1800 e due dipinti ad olio su tavola risalenti al 1600.

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La quarta edizione del Premio Rinascimento+

Non poteva nascere che a Firenze, luogo identitario, storicamente, del più alto collezionismo e mecenatismo culturale, il Premio Rinascimento+, ideato da Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento e promosso dalla Città con MUS.E. Destinato a collezionisti e mecenati italiani e stranieri, il Premio, prestigioso sulla scena non solo nazionale, è stato assegnato, in questa sua quarta edizione, a sei realtà protagoniste del sistema internazionale dell’arte, come la sceltissima Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, pensata dai fondatori anche come un laboratorio di cultura, basato a Lugano nello spazio che si apre proprio accanto al polo museale del Lac (a conferma, la sezione dell’Arte Povera della loro collezione è stata scelta, insieme a quella di Magazzino Italian Art di Cold Spring, NY, di Nancy Olnick e Giorgio Spanu, come coprotagonista del film, di prossima uscita, «Arte Povera, la più importante avanguardia italiana del dopoguerra», prodotto da Michele Bongiorno con Sky International). Con loro è stato premiato, a Firenze, il collezionista veronese Giorgio Fasol, fondatore di Agi Verona Contemporary Art Anna e Giorgio Fasol, associazione culturale molto attiva, anche con la locale Università, nella promozione dell’arte contemporanea, dotata di un’importante collezione e di una sede espositiva nel complesso di Santa Marta. Il Premio è stato poi assegnato a figure non meno incisive in questo ambito, come Laura Colnaghi Calissoni, Franca e Lorenzo Pinzauti, Nicole Saicalis Bay, Lorenza Sebasti e Marco Pallanti. Tutti lo riceveranno venerdì 6 ottobre durante la Florence Art Week, in Palazzo Medici Riccardi, che fu la dimora privata dei Medici a Firenze.

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Thangam Debbonaire ministro-ombra della Cultura in Gran Bretagna

In Gran Bretagna Thangam Debbonaire è stata nominata ministro-ombra della Cultura, nell’ambito di un rimpasto effettuato da Keir Starmer, leader del partito laburista all’opposizione. Con uno scambio diretto, Lucy Powell ha preso il posto di Debbonaire come leader ombra della Camera dei Comuni. La revisione arriva in vista delle elezioni generali previste per la fine del 2024, per le quali i sondaggi attuali danno vincenti i laburisti. Debbonaire, deputata di Bristol West, era già stata nominata ministro-ombra per la Cultura, i Media e lo Sport dall’ex leader laburista Jeremy Corbyn nel 2016; ha ricoperto questo incarico per sei mesi. Tra le priorità elencate sul suo sito web figurano l’emergenza climatica, l’edilizia abitativa e Black Lives Matter, mentre i suoi blog trattano argomenti come la legge sull’immigrazione clandestina e la violenza in Sudan. Prima di diventare deputata, Debbonaire era una violoncellista professionista ed è coautrice di due libri sul tema della violenza domestica.

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A settembre nei giovedì sera l’ingresso al Mann costa solo 3 euro

Con un invito alla mostra «Picasso e l'antico» e visite guidate gratuite, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli ogni giovedì sera di settembre (dalle ore 19 alle 22.30) è possibile visitare collezioni ed esposizioni con un biglietto speciale di 3 euro, e partecipare a incontri e presentazioni che avranno al centro la figura di Alessandro Magno. È un’opportunità per scoprire anche la nuova sezione «Campania Romana», aperta dallo scorso aprile. Il 7 settembre si parte quindi con le visite a «Picasso e l’antico» (prenotazione obbligatoria), a cura del personale del Mann (ore 20.30; 21.00; 21.30).

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Freschi di stampa (o di prossima uscita) presso l’editore Umberto Allemandi

È appena stato pubblicato dalla casa editrice Allemandi Il Museo dei Lumi, volume che raccoglie e illustra oltre 250 opere d’arte che interpretano la chanukkia, la lampada rituale usata per celebrare Chanukkah, la festa ebraica delle luci. Il libro sarà presentato al Museo Civico di Casale Monferrato domani 6 settembre alle 18.30. Fresco di stampa presso lo stesso editore è Storia del territorio, cultura del paesaggio, volume che restituisce un lungo lavoro di «scavo» nelle storie che hanno attraversato i territori ai confini nord-orientali d’Italia. Entro fine mese usciranno Antichi Egizi: maestri dell’arte (il catalogo dell’omonima mostra che inaugurerà il 21 settembre al Centro Trevi di Bolzano con la curatela di Paolo Marini) e La forma spezzata di Eugenio Tibaldi (in occasione della mostra che inaugurerà il 30 settembre al Rossini Art Site di Briosco, Mb).

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Mostre che aprono - Una mostra nella Venice Glass Week

Si apre il 7 settembre nella sala Nove o Brandolini del Museo del Vetro di Murano (Ve) la mostra «Murano: Upcycling Glass» (fino al 6 gennaio), realizzata a cura di Matteo Siviero nell’ambito della The Venice Glass Week, il festival internazionale nato nel 2017 e dedicato all’arte vetraia, e promossa da Consorzio Promovetro Murano. Per la prima volta entrano nel museo opere, una quarantina, realizzate da quindici maestri vetrai dell’isola con vetro industriale riciclato, trasparente e incolore, decisamente per loro inusuale, economico e privo di valore. Le opere sono state create mettendo in campo tutte le tecniche in uso per la lavorazione del vetro di Murano, soffiatura, vetrofusione, lavorazione a lume, molatura e battitura. Obiettivo dichiarato è la sensibilizzazione sui temi del riciclo, nonché dell’uso consapevole e sostenibile delle materie prime. Un progetto nato in collaborazione con Coreve, uno tra i più importanti consorzi di recupero del vetro d’Europa.

Redazione, 05 settembre 2023 | © Riproduzione riservata