NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 06 AGOSTO 2024

Image
Image

MARTEDÌ 6 AGOSTO 2024

Image

Dall’alto a sinistra e in senso orario: il tableau vivant della cerimonia di apertura delle Olimpiadi; un particolare del «Convito degli dèi» di Jan Harmensz. van Bijlert, conservato al Musée Magnin di Digione; la nuova opera di Banksy, realizzata a Londra (foto tratta da Instagram); e un particolare del «Crocifisso della Ghiara» di Guercino

01

Il tableau vivant della cerimonia d’apertura delle Olimpiadi che ha suscitato scalpore era un banchetto degli dei, non un’Ultima cena

Gli organizzatori dei Giochi Olimpici di Parigi si sono scusati per il tableau vivant della cerimonia di apertura con drag queen dietro a un tavolo sulla passerella Debilly, che è stata interpretata da molti come una parodia dell’«Ultima Cena» di Leonardo da Vinci suscitando polemiche e scandalo. Il regista della cerimonia Thomas Jolly ha comunque rimarcato che la scena non era affatto ispirata al capolavoro di Leonardo, ma a un antico baccanale greco: «L’idea era quella di creare una grande festa pagana raffigurando gli dei del Monte Olimpo», ha dichiarato all’emittente francese Bfmtv. «Non mi sono ispirato all’“Ultima Cena”, e questo dovrebbe essere abbastanza ovvio. Basti pensare che i personaggi intorno alla figura centrale erano 17 e non 12». La figura centrale nelle intenzioni del regista raffigurava infatti Apollo, ma il suo elaborato copricapo argenteo a raggiera è stato erroneamente interpretato come un riferimento all’aureola di Gesù. L’iconografia degli dèi riuniti a banchettare è un tema ricorrente nella storia dell’arte e anche i musei francesi ne conservano una celebre versione, «Il convito degli dèi» di Jan Harmensz. van Bijlert, un dipinto olandese del 1635 del Musée Magnin di Digione, in cui gli dei sono seduti dietro un lungo tavolo, con Apollo al centro. È presente anche un putto, corrispondente al bambino della rappresentazione olimpica, che ha irritato alcuni spettatori. 

02

La nuova opera di Banksy raffigura una capra

Una capra, o una sorta di stambecco, sul muro: a Londra ieri 5 agosto è apparsa la nuova opera di Banksy. L’animale appare sulla sporgenza della parete bianca di un edificio, in equilibrio come sulla roccia di una montagna, nell’atto di guardare giù mentre cadono piccoli sassi, a poca distanza da una telecamera vera puntata su di lei. L’opera è comparsa in mattinata nell’area di Kew Bridge. L’immagine di «The Goat», uno stencil nero, è stata pubblicata dall’artista sul suo sito e sulla sua pagina Instagram, i suoi unici canali ufficiali. 

03

Per la mostra alle Scuderie del Quirinale si restaura il «Crocifisso della Ghiara» di Guercino

Il cosiddetto «Crocifisso della Ghiara», opera di Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino che si trova nella Basilica della Ghiara a Reggio Emilia, andrà in prestito alla mostra dedicata al Guercino e ai Ludovisi, a cura di Raffaella Morselli e Caterina Volpi, che si terrà dal 30 ottobre al 26 gennaio a Roma in occasione della chiusura delle celebrazioni del quarto centenario del papato di Gregorio XV Ludovisi. Per far sì che la grande pala d’altare («Cristo Crocifisso con Vergine, Maria Maddalena, Giovanni evangelista e San Prospero», olio su tela, 437x250 cm) raggiunga la capitale nelle migliori condizioni, è iniziato in questi giorni un intervento di restauro interamente finanziato dalle Scuderie del Quirinale. 

04

Nel fine settimana olimpico un cyberattacco ai musei francesi

Nella notte tra il 3 e il 4 agosto il Grand Palais e una quarantina di altri musei francesi sono stati presi di mira da un attacco informatico. Si è trattato di un attacco ransomware: in altre parole, un software maligno è stato introdotto nel database dell’istituzione bersaglio, rendendolo completamente illeggibile in cambio di un riscatto. Secondo alcuni organi di stampa, è stato il Grand Palais a osservare un’attività insolita sui suoi sistemi informatici e a lanciare l’allarme per un attacco ransomware in corso. Inizialmente indicato come uno dei musei presi di mira, pare che invece il Louvre non sia stato vittima di questo attacco informatico. 

05

Parte il restauro del Complesso di San Domenico a Cosenza

Aperto a Cosenza il sesto degli 11 cantieri del Cis (Contratto Istituzionale di Sviluppo) che riguarda il restauro del Complesso monumentale di San Domenico. L’importo dei lavori è pari a 10 milioni di euro. Il progetto si sviluppa in interventi strutturali, di restauro delle superfici e di adeguamento degli impianti. La fine dei lavori è prevista per fine dicembre 2025, come tutti gli interventi del Cis. La Chiesa del Complesso di San Domenico fu costruita tra il 1441 e il 1468 per volere della famiglia Sanseverino. La sua facciata presenta ancora elementi della costruzione originale, come il rosone e l’arco che incorniciano il portale d’ingresso, di stile gotico. All’interno ci sono decorazioni ascrivibili al tardo barocco; il coro è una sopravvivenza del periodo medievale; le opere d’arte presenti sono prevalentemente settecentesche. Alla sinistra della chiesa si trova l’antico convento con annesso il chiostro, che sottolinea il passaggio dalle tipologie gotiche alle prime forme rinascimentali. 

06

Terminati i restauri della Cappella del Battistero nella chiesa di Santa Maria di Costantinopoli a Napoli

Sono terminati i lavori di messa in sicurezza e restauro della cappella del Battistero all’interno della chiesa di Santa Maria di Costantinopoli a Napoli. Negli ultimi anni, la cappella del Battistero aveva subito ingenti danni a causa di infiltrazioni d’acqua, che hanno messo a rischio non solo la struttura, ma anche il patrimonio artistico in essa contenuto. Le infiltrazioni, causate da problematiche legate all’impermeabilizzazione e alla vetustà degli impianti, hanno reso necessario un intervento tempestivo e strutturato. I lavori di restauro sono stati finanziati attraverso una somma complessiva di 40mila euro, proveniente dal bilancio comunale. Tra le opere realizzate, il restauro e la messa in sicurezza degli stucchi e dei dettagli decorativi della cappella del Battistero, e il restauro della «Madonna del Rosario», opera di Francesco Antonio Serio, pittore attivo a Napoli nel XVIII secolo.

07

Le nere e floride figure ispirate a Botero sono ormai arredo urbano (e non dei migliori)

L'artista colombiano è stato anche bravo, senonché il suo stile si è ammalato del morbo di Jacovitti, fumettista che faceva le donne rigogliose con dei seni grandi come un terrazzo. La sua arte non dice più nulla del mondo contemporaneo. Un articolo scritto da Francesco Bonami per «Il Foglio». 

08

L’Appia Antica Patrimonio dell’Umanità (ma non nella sua interezza)

L’Appia Antica è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Ma la dichiarazione non riguarda l’intero tratto della strada. Dal riconoscimento sono stati esclusi 3 dei 22 tratti nei quali è stata suddivisa la strada. I primi due nel Lazio: il numero 3, da Genzano a Velletri attraverso il territorio anche di Nemi, comprendente il diverticolo per Lanuvium, esteso su oltre 77 ettari e con una zona di rispetto sui due lati di quasi 470 ettari. Il numero 4 da Cisterna a Terracina, compreso il diverticolo per Norba, attraverso i territori anche di Latina, Norma, Sermoneta, Sezze e Pontinia, su oltre 390 ettari e una zona di rispetto di oltre 1757 ettari. Il tratto 22, in Puglia, nella provincia di Brindisi, attraverso i territori di Monopoli, Fasano, Ostuni e Carovigno, su oltre 1356 ettari e una zona di rispetto di quasi 11.530 ettari. Ne scrive Manlio Lilli su «Il Fatto quotidiano». 

09

Dal Pnrr 500 milioni per la digitalizzazione dei musei. Ma manca una strategia

Due terzi dei musei italiani non hanno un piano specifico a medio-lungo termine per la digitalizzazione, scrive Margherita Ceci sul quotidiano «Il Sole 24 Ore». Un dato da non sottovalutare, se si pensa che le risorse stanziate dal Pnrr per la strategia digitale e le piattaforme per il patrimonio culturale ammontano a 500 milioni di euro. Stando alle analisi dell’Osservatorio Innovazione digitale per la cultura del Politecnico di Milano, dal 2020 a oggi la percentuale degli istituti culturali non dotata di un piano strategico è passata dal 76 al 68 per cento; una diminuzione sicuramente positiva, ma che non basta per scongiurare il pericolo di uno spreco di risorse. 

10

La seconda edizione del premio «Comunicare l’Archeologia e l’Arte»

Il direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel, l'americana Karole P. B. Vail direttrice della collezione Peggy Guggenheim a Venezia, il mecenate svizzero Urs Rechsteiner fondatore e presidente della Fondazione FUR, sono i vincitori della seconda edizione del premio internazionale «Comunicare l'Archeologia e l'Arte», diretto da Laura Valente. Il riconoscimento destinato ad esperti, direttori di musei, creativi, comunicatori e giornalisti, sezione per la quale in questa edizione è premiata Cristina Giuliano, sarà consegnato il 7 settembre sulla Spiaggia Grande, ed è promosso nell'ambito del progetto multidisciplinare «La Villa Romana si racconta» organizzato dal Comune di Positano e finanziato dal Ministero dell'Interno. 

Redazione, 06 agosto 2024 | © Riproduzione riservata