MARTEDÌ 30 LUGLIO 2024
NOTIZIE IN BREVE | 10 NOTIZIE
- 01 A Roma avviati i restauri sulle fontane, le 16 sfingi e le 4 statue di piazza del Popolo
- 02 Aumenta il gettito dell’imposta di soggiorno in Veneto
- 03 Ritrovato in Umbria un anello di epoca romano imperiale con la scritta «Roma»
- 04 Il Fondo fotografico Villani a Bologna per la sua catalogazione e digitalizzazione
- 05 Una borsa di studio per l’Archivio Pauly & C, al Centro Studi del Vetro della Fondazione Cini
- 06 L’ex Forte Pozzarello di Monte Argentario affidato alla Confraternita del Ss. Sacramento e Misericordia di Porto Santo Stefano
- 07 Una nuova opera di Michelangelo Pistoletto per Parabita
- 08 Mariacristina Gribaudi riconfermata presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia
- 09 Un museo californiano restituisce 20 oggetti al popolo australiano Warumungu
- 10 Addii • Edoardo Di Mauro
A Roma avviati i restauri sulle fontane, le 16 sfingi e le 4 statue di piazza del Popolo
Proseguono a Roma gli interventi del programma «Caput Mundi» della Soprintendenza capitolina sul patrimonio storico artistico della città, con l’avvio dei restauri conservativi a Piazza del Popolo. Lavori sulle strutture murarie, restauri delle due fontane, dei gruppi scultorei di Nettuno, della dea Roma con le 16 sfingi che adornano la grande piazza, con le 4 statue delle Stagioni, tutte le superfici lapidee della Prospettiva del Pincio, le sculture del genio della Pace, di Igea, dei Daci e del Genio delle Arti. A Piazza del Viminale è iniziato il restauro della fontana del 1929. Entrambi i cantieri, finanziati con i fondi del Pnrr per un importo di 1,2 milioni di euro, prevedono interventi di consolidamento delle strutture, la disinfestazione, il restauro dei marmi e il rifacimento delle parti degradate. Le due fontane lungo i grandi emicicli laterali di Piazza del Popolo, assieme alla fontana dei Leoni, furono realizzati a seguito della trasformazione urbanistica dell’area, progettata dall’architetto Giuseppe Valadier (1762-1839).
Aumenta il gettito dell’imposta di soggiorno in Veneto
Si avvicina alla soglia dei 100 milioni di euro l’incasso previsto, nel 2024, dall’imposta di soggiorno nei Comuni veneti. Si tratta di un dato record, superiore agli introiti del 2023, come certificato dall'ultimo studio della Fondazione Think Tank Nord Est, condotto sui bilanci comunali. Secondo le previsioni di gettito per il 2024, in totale l’imposta di soggiorno porterà circa 98,6 milioni di euro nelle casse dei municipi veneti che l’hanno istituita. L'aumento degli introiti è determinato dal trend positivo dell’affluenza turistica, ma in alcuni casi anche dall’innalzamento delle tariffe, nonché dalla crescita del numero dei Comuni in cui si paga l’imposta. Infatti, oggi sono 148 i Municipi veneti ad averla introdotta: nel 2019 erano 125.
Ritrovato in Umbria un anello di epoca romano imperiale con la scritta «Roma»
In Umbria è stato ritrovato nel comune di Castel Viscardo vicino ad Orvieto (Tr), nel sito archeologico di Coriglia, un anello di epoca imperiale con la scritta «Roma». Gli scavi nella zona, iniziati nel 2006, hanno già restituito 350 monete e reperti in bronzo e terracotta. L’anello è stato rinvenuto in una zona in cui è riemersa una «mansio romana»: un terrazzamento affacciato sulla valle del fiume Paglia che serviva a luogo di sosta per i viaggiatori tra le vie Cassia e Traiana Nova, un sito menzionato anche dalla Tabula Peutingeriana (rappresentazione su una pergamena del XII secolo di un’antica mappa romana con le vie militari dell’Impero). A scoprire l’anello è stata la squadra guidata dall’archeologa Silvia Simonetti.
Il Fondo fotografico Villani a Bologna per la sua catalogazione e digitalizzazione
Rientra a Bologna da Firenze, a 40 anni dalla sua acquisizione da parte di Fratelli Alinari, lo storico Fondo fotografico Villani composto da oltre mezzo milione di immagini dedicate a società, arte, moda, industria, economia italiane, messo insieme da Achille e Vittorio Villani della ditta omonima attiva nel periodo 1914-80. L’accordo tra la Fondazione Alinari per la Fotografia e la Fondazione Cineteca di Bologna permetterà ora di studiare, catalogare, digitalizzare e valorizzare tale raccolta che documenta, tra l’altro, l’ampia trasformazione di Bologna intercorsa tra il 1920 e il 1950 nonché alcune mostre storiche bolognesi come quelle dedicate al Trecento bolognese (1950), Guido Reni (1954), Carracci (1956), Guercino (1968), o alla «Natura ed espressione nell’arte bolognese-emiliana» (1970). La gestione del fondo fotografico segna l’avvio delle attività del non ancora costituito fisicamente «Centro Renato Zangheri per la conservazione e il restauro del cinema e della fotografia» (intitolato all’ex sindaco di Bologna e parlamentare, 1925-2015), presieduto da Walter Tega. L’ente gestirà anche le collezioni filmiche e fotografiche della Cineteca di Bologna e, in futuro, il laboratorio «Immagine Ritrovata». I lavori sulla struttura a due piani che conterrà il Centro, all’ex parcheggio Giuriolo, costeranno in tutto oltre 18 milioni di euro (fondi di Comune, Regione e Pnrr).
Una borsa di studio per l’Archivio Pauly & C, al Centro Studi del Vetro della Fondazione Cini
La Fondazione Giorgio Cini mette a disposizione una borsa di studio della durata di un anno, per lo studio e la catalogazione dell’Archivio Pauly & C.-C.V.M., custodito al Centro Studi del Vetro della Fondazione. Sono previste specifiche attività di riordino, inventariazione e catalogazione del fondo. La borsa di studio è un’iniziativa nata grazie al supporto di Domenico Caminiti, presidente di Idogi Group. La scadenza del bando, consultabile nel sito della Fondazione Giorgio Cini, è il 24 agosto di quest’anno. La borsa di studio è destinata a laureati, dottorandi e post-doc, preferibilmente con esperienza nel settore dell’archivistica e della catalogazione. Verrà in ogni caso impartita una formazione di base specifica. L’Archivio Pauly & C.-C.V.M. è uno dei più importanti fondi conservati al Centro Studi del Vetro dell’Istituto di Storia dell’Arte.
L’ex Forte Pozzarello di Monte Argentario affidato alla Confraternita del Ss. Sacramento e Misericordia di Porto Santo Stefano
L’Agenzia del Demanio ha affidato l’ex Forte Pozzarello di Monte Argentario (Gr) alla Confraternita del Ss. Sacramento e Misericordia Porto Santo Stefano nell’ambito dei Progetti a Rete: iniziative di rigenerazione di edifici del patrimonio dello Stato grazie alle quali l’Agenzia affida beni a privati ed enti del terzo settore affinché li valorizzino dal punto di vista economico, sociale e culturale. L’atto di concessione per 25 anni della fortificazione, siglato tra l’Agenzia e la Confraternita, permetterà il recupero degli spazi interni e la realizzazione di un «Museo del Forte» e farà fronte alla domanda di nuovi spazi sociali per attività di recupero, integrazione e formazione e spazi didattici e sperimentali per le scuole e le associazioni giovanili. I lavori saranno eseguiti nei prossimi quattro anni dalla Confraternita, che ha stanziato circa 400 mila euro. In particolare, il progetto di recupero prevede la realizzazione di un «Museo permanente del Forte» dedicato alla storia del compendio (con documentazione fotografica, pannelli e oggettistica) e di un «Museo temporaneo del Forte».
Una nuova opera di Michelangelo Pistoletto per Parabita
Viene inaugurata oggi 30 luglio l’opera che Michelangelo Pistoletto ha creato appositamente per «Votiva», progetto per la realizzazione di una collezione d’arte contemporanea permanente a Parabita, in provincia di Lecce. L’idea prende il via dal recupero delle edicole votive che si trovano lungo le strade del centro storico del borgo e «L’edicola del canto della pace preventiva» (2024) di Pistoletto completa il percorso dei sedici interventi contemporanei inseriti nei piccoli tempietti. L’opera propone una lettura su livelli differenti del pensiero creativo dell’artista: così il linguaggio poetico e la similitudine con la ritmica infantile si intrecciano con uno degli elementi ricorrenti della sua pratica, le sfere di giornali, mentre il fondo specchiante suggerisce un varco imprescindibile tra arte e vita. Anima l’installazione anche uno dei suoi recenti Qr code, simbolo di arte astratta e arte narrata. La presentazione dell’opera avviene con un incontro pubblico, alle ore 20.30, con una «lectio magistralis» di Adrian Paci.
Mariacristina Gribaudi riconfermata presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia
Il Consiglio di Amministrazione di Fondazione Musei Civici di Venezia, riunitosi nei giorni scorsi, ha confermato Mariacristina Gribaudi alla guida del polo museale veneziano. Ha inoltre rinominato Chiara Squarcina nel ruolo di Direttrice Scientifica, per la stessa durata del Consiglio in carica. Nella circostanza la Fondazione ha comunicato che i primi 6 mesi del 2024 confermano il trend di crescita dei Musei Civici veneziani: complessivamente il numero di visitatori registra un +5,1% sul 2023 e gli incassi da bigliettazione e servizi crescono anch’essi del 2,2% rispetto all’anno precedente. I dati degli acquisti online mostrano un ritorno dei visitatori stranieri dopo gli anni della pandemia: gli Stati Uniti in testa alla classifica (25% del totale) seguiti da Italia (21%), Francia (12%) e Gran Bretagna (6%).
Un museo californiano restituisce 20 oggetti al popolo australiano Warumungu
Il 24 luglio il Fowler Museum dell’Università della California ha restituito 20 oggetti al popolo Warumungu del Territorio del Nord, in Australia. La consegna è avvenuta nel corso di una cerimonia ufficiale alla quale hanno partecipato funzionari dell’Università, due anziani Warumungu e il personale dell’Australian Institute of Aboriginal and Torres Strait Islander Studies (Aiatsis), un’agenzia governativa alla costante ricerca nel mondo di manufatti indigeni che potrebbero essere rimpatriati. Uno degli oggetti più preziosi è il «wartilykirri» (un tipo di boomerang uncinato), attrezzo in legno utilizzato per la caccia, il combattimento, il commercio e, se usato in coppia, come strumento a percussione. Come spiega Silvia Forni, direttrice del museo, la richiesta di rimpatrio è stata convincente: «Uno degli oggetti da loro identificato è sacro e da tenere riservato, e non dovrebbe essere esposto. Altri pezzi richiesti sono primi esemplari di oggetti che hanno un importante significato culturale per la loro comunità. Gli anziani hanno spiegato come questi oggetti sarebbero in grado di restituire una testimonianza tangibile delle loro conoscenze ancestrali».
Addii • Edoardo Di Mauro
È scomparso nella notte tra il 29 e il 30 luglio a Torino, all’età di 64 anni, lo storico e critico d’arte torinese Edoardo Di Mauro. Nato nel capoluogo piemontese nel 1960 da una famiglia italo-greca che si era dovuta trasferire in Italia nel 1957, Di Mauro cominciò presto una carriera nei settori dell’arte contemporanea e delle politiche culturali. Docente di storia e metodologia della critica d’arte, è stato condirettore artistico alla Galleria d’Arte Moderna di Torino, da aprile 1994 a febbraio 1997. Per venticinque anni è stato direttore artistico del Mau, Museo di Arte Urbana di Torino. Dopo diciannove anni di servizio all’Accademia Albertina, prima da insegnante e poi da vicedirettore vicario, dal 21 febbraio 2020 al 20 febbraio 2023 ne è stato il direttore. Ha collaborato nel corso della sua esistenza con giornali e riviste specializzati tra cui «Flash Art», «Juliet», «Segno» e «Il Giornale dell’Arte».