MARTEDÌ 7 MAGGIO 2024
NOTIZIE IN BREVE | 14 NOTIZIE
- 01 Biglietto digitale per gli Uffizi
- 02 Le Piramidi di Giza e la Sfinge chiuse al pubblico per il matrimonio di un magnate newyorkese
- 03 A Palermo si restaura la Basilica di San Francesco d’Assisi
- 04 A Ercolano la piazza Carlo di Borbone riconnette il Parco Archeologico con un quartiere della città vecchia
- 05 Un nuovo portale per le opere e gli archivi del Museo Nazionale Romano
- 06 Riscoperto un codice medievale lunense
- 07 A Trento un convegno sulla fruizione pubblica del patrimonio culturale
- 08 Un volume monografico approfondisce la figura quattrocentesca di Zanetto Bugatto
- 09 Il bilancio dell’attività del Nucleo Tpc dei Carabinieri di Cagliari nel 2023
- 10 Un documentario sul Guercino proiettato a Torino
- 11 In Piemonte si ritorna nello stesso museo anche più di 4 volte all’anno
- 12 A Roma per un «Gallery Weekend»
- 13 Addii | Germain Viatte
- 14 NOTIZIE DAL MIC | Nella Reggia di Carditello aprono l’Appartamento Reale e il Tempietto Dorico
Biglietto digitale per gli Uffizi
Le Gallerie degli Uffizi inaugurano l’era del biglietto digitale. Da ieri 6 maggio, gli ingressi per gli Uffizi, Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli acquistati online sul sito ufficiale del museo (uffizi.it) o attraverso il call center (055/294883), diventano un Qr code che il visitatore riceverà via mail e potrà utilizzare come titolo di accesso da esibire direttamente sul telefono allo staff addetto al controllo presso ogni ingresso. La nuova procedura (che non cancella tutte le prenotazioni effettuate finora con il vecchio sistema) elimina il tempo di attesa per il ritiro del titolo cartaceo, semplifica e snellisce il momento dell’ingresso ai musei e garantisce anche un risparmio del consumo di carta. «Con questo nuovo sistema, afferma il direttore Simone Verde, l’obiettivo è abbattere le code e rendere l’ingresso in museo più facile e fluido, agevolando i visitatori, contribuendo a migliorare la qualità della loro permanenza in museo e riportando ordine e bellezza nel Piazzale degli Uffizi».
Le Piramidi di Giza e la Sfinge chiuse al pubblico per il matrimonio di un magnate newyorkese
Le Piramidi egizie e la Grande Sfinge di Giza sono state chiuse al pubblico alla fine di aprile per il matrimonio di un miliardario del settore tecnologico, Ankur Jain, newyorkese di origini indiane, con l’istruttrice di fitness Erika Hammond. Per far chiudere i celebri siti per il loro matrimonio si stima che la coppia abbia pagato 3 milioni di dollari (la celebrazione è durata una settimana). L’evento, diventato virale su TikTok, ha offerto agli ospiti un tour privato delle Piramidi e della Sfinge, oltre a un’osservazione ravvicinata della statua di Ramses II. La coppia ha anche tenuto una festa al Grand Egyptian Museum. Il museo, la cui costruzione è costata 1 miliardo di dollari, non è ancora aperto al pubblico: si prevede che verrà aperto verso la fine dell’anno in corso.
A Palermo si restaura la Basilica di San Francesco d’Assisi
È stato aggiudicato l’appalto dei lavori di restauro all’interno e all’esterno della Basilica di San Francesco d’Assisi a Palermo, chiesa d’impianto gotico, costruita tra il 1255 e il 1277. Il progetto, finanziato con 522mila euro provenienti da fondi Fec (Fondo Edifici di Culto, un ente gestito dal Ministero dell’Interno), prevede rimozione e ripristino degli intonaci deteriorati e nuovi impianti di sicurezza. L’interno avrà un moderno impianto elettrico a luci led, con un notevole risparmio di energia nelle tre navate suddivise da 14 colonne. Nella Basilica sono celebri la Cappella Mastrantonio, realizzata da Francesco Laurana nel 1468, considerata la prima opera del «Rinascimento siciliano», e le opere di Domenico e Antonello Gagini, Pietro Novelli e Giacomo Serpotta, autore nel 1723 delle dieci statue delle «Virtù francescane».
A Ercolano la piazza Carlo di Borbone riconnette il Parco Archeologico con un quartiere della città vecchia
Cinquemila metri quadrati che si affacciano sul foro dell’antica Herculaneum: così la piazza Carlo di Borbone, fruibile dal 6 maggio, funge da area di congiunzione tra il Parco Archeologico di Ercolano e un quartiere della città vecchia. La realizzazione è parte del progetto di rigenerazione urbana iniziato nel 2014 e realizzato grazie al partenariato tra Comune di Ercolano, MiC-Parco Archeologico di Ercolano e il Packard Humanities Institute. La piazza si colloca alla fine di una passeggiata, di imminente apertura, che costeggia il parco e che consentirà di raggiungere i poli opposti del sito, circondato da abitazioni moderne. L’accesso alla piazza è vicino all’ingresso dell’antico Teatro romano che riaprirà il 15 maggio dopo quasi 6 mesi di pausa invernale con 2 appuntamenti settimanali e 6 turni di visita. A breve anche la possibilità di transito per il pubblico sull’antica spiaggia, prosciugata definitivamente, che consentirà il passaggio verso Villa dei Papiri. Il recupero della visione della città lambita dal mare e quindi la sua vocazione primaria, trova conferma nei materiali recuperati sulla spiaggia ed esposti nel Padiglione della barca all’interno del Parco Archeologico di Ercolano.
Un nuovo portale per le opere e gli archivi del Museo Nazionale Romano
Il Museo Nazionale Romano ha presentato il nuovo portale delle opere e degli archivi «Mnr Digitale- Collezioni e Archivi», realizzato da Gruppo Meta s.r.l. grazie al supporto di American Express Italia. Il portale è un progetto ideato da Chiara Giobbe, responsabile del Servizio Inventario e Catalogo, e da Agnese Pergola, responsabile dell’Archivio Fotografico. I beni archivistici, fotografici e soprattutto i reperti archeologi sono al centro dell’attività quotidiana del Museo Nazionale Romano, che ha come missione l’acquisizione, la conservazione, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale. Si è quindi ritenuta necessaria la creazione di un sistema gestionale integrato che consenta il dialogo tra gli archivi dei differenti uffici e/o servizi e che metta al centro il patrimonio culturale del Museo, in particolar modo i reperti archeologici, per un’immediata fruizione e conoscenza.
Riscoperto un codice medievale lunense
Non se ne avevano più notizie da quasi tre secoli, ma adesso, grazie al lavoro di un gruppo interdisciplinare dell’Università di Pisa, la reale identità di quello che oggi è conosciuto come «manoscritto Beinecke Ms. 1153» è stata finalmente svelata. Si tratta di un manoscritto un tempo appartenente alla diocesi di Luni e protagonista, a partire dalla seconda metà del Settecento, di un avventuroso viaggio che, tra lasciti testamentari e compravendite, l’ha portato negli Stati Uniti, sugli scaffali della Beinecke Rare Book and Manuscript Library dell’Università di Yale. Rinvenuto da un appassionato e digitalizzato, il manoscritto è così arrivato all’Ateneo pisano dove è stato individuato, riconosciuto e studiato da Paolo Pontari (filologo del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica), Enrica Salvatori (storica del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere), e da Gianni Bergamaschi, agiologo. «Il testo, ascrivibile alla seconda metà del Trecento, è una fonte preziosissima per la comprensione del Medioevo toscano e lunigianese e ha portato e porterà a importanti scoperte storiche, spiega la professoressa Enrica Salvatori. Si tratta di una miscellanea che contiene diverse vite di santi, tra cui un'inedita Vita di San Terenzio, il racconto del viaggio in Terrasanta di un cimatore pontremolese, l’ordinamento dei canonici della Cattedrale di Luni, calendari, schemi lunari e un trattato per l’individuazione della Pasqua».
A Trento un convegno sulla fruizione pubblica del patrimonio culturale
L’8 e 9 maggio a Trento, nel Palazzo di Giurisprudenza e Palazzo di Economia, si tiene un convegno sulla «Fruizione pubblica del patrimonio culturale tra conservazione e apertura», organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza e Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento. L’evento si articola in due mezze giornate: la prima è dedicata alla presentazione del volume: Le immagini del patrimonio culturale: un’eredità condivisa? (192 pp., Pacini editore, Pisa 2023, € 23,00). In dialogo con i curatori del volume, Daniele Manacorda e Mirco Modolo, esperti di varie discipline discutono le principali questioni in esso illustrate in tema di riproduzione, uso e diffusione delle immagini del patrimonio culturale pubblico nell’era digitale. La seconda mezza giornata ospita la tavola rotonda «Gestione del patrimonio culturale: musei e modelli di business». Con l’intento di far dialogare teoria e pratiche di gestione museale, studiosi e manager discutono di modelli che contemperino esigenze di fruizione, tutela e valorizzazione da diverse angolazioni territoriali. Ingresso libero con prenotazione.
Un volume monografico approfondisce la figura quattrocentesca di Zanetto Bugatto
Oggi 7 maggio alle ore 17.30 in Sala Bassetti nel palazzo di Brera a Milano, lo storico dell’arte e professore emerito dell’Università di Ginevra Mauro Natale, in conversazione con Edoardo Rossetti dell’Università Supsi di Mendrisio (moderatore il giornalista Marco Carminati), presenta il nuovo volume monografico della rivista «Nuovi studi. Rivista di arte antica e moderna», che approfondisce aspetti legati alla cultura figurativa del Ducato milanese nel secondo Quattrocento, ponendo l’accento sull’influenza esercitata dai maestri d’Oltralpe sugli artisti lombardi dell’epoca. in particolare, viene messa a fuoco la vicenda di un pittore a lungo conosciuto per convenzione con il nome di «Maestro della Madonna Cagnola», ora identificato in Zanetto Bugatto. Misterioso artista formatosi nella bottega di Rogier van der Weyden a Bruxelles, una volta rientrato in patria fu protagonista di una brillante carriera, in grado di incidere sugli sviluppi dell’arte lombarda. Il libro, ricco di saggi di vari autori, offre un contributo fondamentale alla comprensione della tradizione artistica di Milano, da sempre aperta alle contaminazioni esterne, come ci ricorda, fin dal Medioevo, il cosmopolita cantiere del Duomo. Partecipazione gratuita, aperta a tutti, sino a esaurimento posti.
Il bilancio dell’attività del Nucleo Tpc dei Carabinieri di Cagliari nel 2023
In un anno di attività, nel 2023, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cagliari, che ha giurisdizione in tutta l’isola, hanno recuperato 40mila beni archeologici archivistici e paleontologici, per un valore di 2,5 milioni di euro. Gli specialisti dell’Arma hanno effettuato circa mille controlli in aree archeologiche protette e scoperto 736 beni culturali illegalmente in vendita su varie piattaforme di commercio d’arte. Ad Arzachena è stato recuperato un vasto deposito di «follis» (monete di Diocleziano, 294 d.C.) ed è stata denunciata una persona che aveva asportato frammenti di barite tabularia a scaglie brune, raro e prezioso minerale, dalla Grotta di Santa Barbara a Iglesias, formazione risalente al Cambriano inferiore (500 milioni di anni fa).
Un documentario sul Guercino proiettato a Torino
In concomitanza con la mostra «Guercino. Il mestiere del pittore», prodotta da Coopculture con Villaggio Globale International e visitabile fino al 28 luglio nelle Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino, l’Aiace (Associazione Italiana Amici del Cinema d’Essai), in collaborazione con Slow Cinema, presenta nel capoluogo piemontese giovedì 9 maggio (con replica giovedì 23 maggio), alle ore 19, al Cinema Centrale Arthouse, un nuovo documentario dedicato al pittore nativo di Cento. La proiezione del film, intitolato «Guercino. Uno su Cento» e diretto da Giulia Giapponesi, sarà accompagnata da un incontro in cui interverranno, insieme alla regista, le curatrici della mostra torinese Annamaria Bava, dei Musei Reali Torino, e Gelsomina Spione, dell’Università degli Studi subalpina, e Lorenzo Lorenzini, direttore della Pinacoteca di Cento. Il film racconta la storia di Giovanni Francesco Barbieri detto Guercino (1591-1666), che nella sua carriera realizzò perlomeno 144 dipinti, 106 grandi pale d’altare e innumerevoli disegni.
In Piemonte si ritorna nello stesso museo anche più di 4 volte all’anno
In Piemonte si registra il più alto numero di visitatori «forti» nei musei, ovvero coloro che tornano alle strutture museali con una frequenza superiore a 4 volte all’anno, anche grazie alle iniziative di Abbonamento Musei. Nella regione, l’anno scorso, sono stati quasi un milione gli accessi alle strutture museali con la tessera Abbonamento Musei, seguite da 244.457 in Lombardia e 69.082 in Valle d’Aosta. È quanto emerge da una ricerca commissionata dall’Associazione Abbonamento Musei e condotta dalla Fondazione Santagata, che sarà presentata nell’ambito del Salone Internazionale del Libro di Torino, il 13 maggio. Lo studio, che ha ispirato la pubblicazione 25 anni al museo - Come Abbonamento Musei ha sostenuto i consumi culturali in Piemonte e Lombardia dal 1998 ad oggi, a cura di Paola Borrione e Camilla Lo Schiavo, fotografa l’andamento dei consumi culturali e l’impatto dell’Associazione sul circuito di istituti di cultura e mostre che aderiscono all’iniziativa, analizzando anche il contesto sociologico. Il volume vedrà anche il contributo e la lettura di esperti e studiosi come Alessandro Bollo, Andrea Cancellato, Michele Lazinger, Angelo Miglietta e un’introduzione a cura del presidente dell’Associazione Alberto Garlandini e della direttrice Simona Ricci.
A Roma per un «Gallery Weekend»
Nel fine settimana dal 10 al 12 maggio anche Roma sperimenta per la seconda volta la formula del Gallery Weekend, sulla scia di quanto già altre città hanno proposto e di recente ha fatto Berlino dal 26 al 28 aprile. Trentasei gallerie romane rimarranno aperte non stop dalle 11 alle 20 (la domenica da mezzogiorno alle 18) unitamente a musei e fondazioni per invogliare il pubblico a passeggiare per la città, complice il bel tempo previsto, soffermandosi di tanto in tanto a visitare spazi solitamente chiusi nel fine settimana. Solo alcune gallerie (Colli, Eugenia Delfini, Alberto Di Castro, Ex Elettrofonica, Richard Saltoun, Federica Schiavo, Spazio Nuovo, Studio Sales, 1/9 Unosunove, Tim Van Laere Gallery, Z20 Sara Zanin) hanno colto lo spirito dell’iniziativa inaugurando per l’occasione nuove mostre. Le altre si limitano a tenere aperti gli spazi per esposizioni in alcuni casi già visitabili da settimane se non da mesi.
Addii | Germain Viatte
È scomparso il 3 maggio all’età di 84 anni, Germain Viatte, figura di spicco nel panorama museale francese e uno dei «padri» del Centre Pompidou. Canadese di origine (era nato in Québec nel 1939), si era laureato in lettere alla Sorbona e dopo aver frequentato l’École du Louvre era entrato nella Direzione dei Musei di Francia come ispettore dei musei provinciali dal 1963 al 1965. Viatte era stato al centro del visionario progetto del Centre Pompidou fin dai suoi inizi, nel 1973, trascorrendo due anni come direttore della documentazione e partecipando «alla straordinaria avventura che ha portato alla creazione di questo luogo unico e, oltre a ciò, di questo stato d'animo che dura dal 1977 e che ancora oggi rende il Centre così speciale», si legge in una nota dell’istituzione parigina. «Con la morte di Germain Viatte, il mondo dell'arte ha perso una delle sue figure più importanti e il Centre Pompidou ha perso non solo un grande direttore del Musée National d'Art Moderne, ma anche uno dei suoi fondatori», ha dichiarato Laurent Le Bon, presidente del Pompidou. Direttore del Musée national d’art moderne negli anni ’90 del Centre Pompidou, aveva preso parte anche alla creazione del Musée du quai Branly-Jacques Chirac, di cui era stato direttore del progetto museologico dal 1997 al 2006, per poi assumere due anni dopo la direzione del Musée national des arts d’Afrique et d’Océanie del Palais de la Porte dorée, successivamente integrato nel Musée du quai Branly. Nel 1985, il sindaco di Marsiglia Gaston Defferre lo chiama a costituire il Dipartimento dei Musei di Marsiglia, dove crea il Musée d’arts africains, océaniens et amérindiens de la Vieille Charité. In seguito Viatte era stato nominato Ispettore generale dei musei francesi e capo dell’Ispettorato generale dei musei.
NOTIZIE DAL MIC | Nella Reggia di Carditello aprono l’Appartamento Reale e il Tempietto Dorico
L’8 maggio alle ore 12, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano sarà a San Tammaro (Ce) per inaugurare l’Appartamento Reale e il Tempietto Dorico nel Real Sito di Carditello. Nella circostanza il presidente della Fondazione Real Sito di Carditello, Maurizio Maddaloni, illustrerà i risultati dei restauri realizzati dal Segretariato regionale campano del Ministero che, dopo anni di lavoro, ha finalmente consegnato le sale reali alla Fondazione. Il Real Sito di Carditello, considerato per decenni un simbolo del degrado e dell’abbandono nella Terra dei fuochi, oggi rappresenta un modello di rinascita e riscatto per l'intero territorio.