NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 07 MARZO 2025

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VENERDÌ 7 MARZO 2025

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: una veduta del parco archeologico di Angkor Vat, una delle realtà maggiormente beneficiate dal World Monuments Fund; il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria di Perugia (foto Ministero della Cultura); un particolare del disegno di Egon Schiele che ha più che raddoppiato le stime da Christie’s (© Christie’s); un momento di un’esplorazione subacquea archeologica

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Grido d’allarme del World Monuments Fund per i tagli del governo Usa alle sovvenzioni

Il Dipartimento di Stato degli Usa è da sempre un partner attivo per il World Monuments Fund, con il sostegno di progetti nei Paesi in cui ha inteso promuovere la diplomazia culturale americana. Negli ultimi 20 anni, infatti, il Wmf ha ricevuto 70 sovvenzioni dal governo statunitense per un totale di oltre 25 milioni di dollari. Ma la scorsa settimana è giunta la notizia da parte del governo della cessazione di sette di queste sovvenzioni, per un equivalente della metà dei finanziamenti governativi. Poiché questi contratti erano già stati assegnati, la loro risoluzione significa che l’attività di conservazione in luoghi come Algeria, Benin, Egitto, Guinea Equatoriale, Iraq, Sierra Leone e Ucraina deve essere interrotto, a meno che non si trovino fonti di finanziamento alternative. Ma ciò che è ancora più sconfortante è che l’interruzione dei progetti nel bel mezzo del restauro non solo minaccia il sostentamento degli abitanti del luogo, ma mette a repentaglio i progressi già compiuti in ogni sito, lasciando dietro di sé edifici senza tetti e muri senza intonaco protettivo.

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Più di 8 milioni di euro erogati dal governo per il patrimonio culturale dell’Umbria

«Oltre otto milioni stanziati dal governo Meloni per la tutela, la valorizzazione e la conservazione del patrimonio culturale dell’Umbria». Lo annuncia sui social il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco. «Per il Triennio 2025-2027, spiega, il Ministero della Cultura ha destinato risorse consistenti per diversi comuni umbri, con 26 interventi finalizzati al recupero del patrimonio storico, artistico e archeologico e per favorire l’accessibilità dei siti e la loro fruizione da parte dei cittadini. Il finanziamento avrà una ricaduta sulla promozione turistica e sullo sviluppo socioeconomico dell’intera Regione». Tra le sovvenzioni più significative, al Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria di Perugia vanno quasi 1,5 milioni, al Museo Archeologico Nazionale di Orvieto (Tr) 715mila euro, all’Opificio delle Pietre Dure di Spoleto (Pg) 700mila euro, alla Villa del Colle del Cardinale nel comune di Perugia e alla Rocca Albornoz di Spoleto 600mila euro ciascuno.

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Una rivolta architettonica in difesa della bellezza

La community online «Rivolta Architettonica», il movimento internazionale che vuole fare di bellezza, sostenibilità e socialità le priorità della progettazione urbana, ritiene che ormai la bellezza si trova solo nei centri storici, certo non nei quartieri di nuova concezione, che con i loro grattacieli in vetro e cemento soddisfano solo l’ego degli architetti e delle amministrazioni locali. Il vernacolare è bello e funziona, checché se ne dica. Il movimento è nato in Svezia, fondato da Michael Diamant nel 2016 con il nome di «The Architectural Uprising» e si è sviluppato in comunità spontanee su Facebook e Instagram, distribuite dall’India al Brasile, dal Messico all’Australia, oltre che in numerose città d’Europa. Enrico Ratto, sul sito di «RivistaStudio», ha intervistato due tra i referenti italiani di «Rivolta Architettonica», Giacomo Diego Diana (fondatore) e Matteo De Simone.

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Raddoppia le stime da Christie’s un disegno del 1914 di Egon Schiele

Un disegno di Egon Schiele, sottratto dai nazisti al cabarettista ebreo austriaco Fritz Grünbaum, è stato venduto questa settimana da Christie’s a Londra per oltre 3,3 milioni di sterline, superando di slancio le stime. Il disegno «Knabe in Matrosenanzug» («Ragazzo in abito da marinaio») del 1914 è stato messo all’asta dopo che gli eredi del proprietario ne hanno ottenuto la restituzione. Le stime oscillavano tra 1 e 1,5 milioni di sterline, ma l’offerta vincente ha più che raddoppiato la stima massima. Secondo quanto riporta Christie’s nelle schede di catalogo, l’opera proviene da un collezionista privato tedesco che l’aveva acquistata da Sotheby’s a Londra nel 1992. Secondo l’Artnet Price Database, in quella circostanza l’opera era stata aggiudicata a 390mila sterline. Nella Vienna dei primi anni del XX secolo, Grünbaum radunò una collezione di oltre 400 opere, che i nazisti sequestrarono al momento dell’annessione dell’Austria nel 1938. Grünbaum fu ucciso nel campo di concentramento di Dachau nel 1941; sua moglie Lilly fu uccisa nel campo di Maly Trostenets, vicino a Minsk, l’anno successivo.

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All’Ara Pacis una mostra con falsi

Degli ottanta reperti esposti da maggio a settembre 2023 a Roma, nella mostra «Lex-Giustizia e diritto dall’Etruria a Roma», curata dall’archeologo Vincenzo Lemmo, quattro (aquile imperiali in marmo e una testa della dea Atena) erano falsi. La magistratura ha sequestrato i falsi reperti e il catalogo. Sono indagati il curatore della mostra, Vincenzo Lemmo, e il proprietario dei marmi contraffatti, il collezionista privato Fabrizio Casprini. I falsi sarebbero stati acquistati online e pagati 12mila euro; le schede di prestito alla mostra ne dichiaravano però un valore di 725mila. Parti lese Comune e Soprintendenza capitolina, promotori della mostra. La Procura di Roma ha contestato l’autenticità delle opere con la collaborazione del critico ed esperto d’arte Andrea de Liberis e dell’archeologa Marina Mattei, oltre ad avvalersi del parere dello specialista delle antichità classiche Dario Del Bufalo.

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Nelle acque torbide sono le onde acustiche l’asso vincente per l’archeologia subacquea

Quando la geofisica, lo studio dei fenomeni fisici della terra, si immerge nei mari e negli oceani alla ricerca dei tesori sommersi, usa nuove tecnologie per svelare i misteri del passato. L’associazione Italiana del Georadar, in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli e Codevintec, dedica una giornata di studio il 27 marzo a «Geofisica e Gis subacqueo: Stato dell’arte e prospettive»: l’evento sarà online (con crediti formativi per i geologi). Tra le novità verrà presentata, corredata da relazioni scientifiche e interventi di specialisti internazionali, la pratica dell’uso delle onde acustiche (anziché quello della luce) per individuare reperti sommersi. Le onde acustiche «sono la luce» nei fondali oscuri.

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«È dalla cima del Vesuvio infiammato che il mio cuore vola a te»

Il 4 marzo, per il pranzo di stato dei sovrani danesi in Finlandia, la regina Mary di Danimarca ha destato sorpresa e interesse sfoggiando un diadema e un bracciale, mai più indossati dalla Casa reale danese da 140 anni. Si tratta di un diadema d’oro giallo (di norma le tiare sono in platino) datato 1820 ca, in stile classicheggiante, secondo la moda Impero ancora in voga, che reca incastonate undici pietre preziose e semipreziose antiche, incise e provenienti dagli scavi di Pompei, acquistate da Cristiano VIII, re di Danimarca dal 1839 al 1848, e dalla moglie Carolina-Amalia di Holstein-Augustenburg nel 1819, durante uno dei loro ripetuti viaggi del Grand Tour a Roma, Napoli e Pompei tra il 1818 e il 1822. Con il resto delle pietre acquistate e non utilizzate per il diadema, il figlio e successore di Cristiano, Federico VII, nel 1828 fece realizzare il bracciale nello stesso stile della tiara come dono alla futura moglie Vilhelmine-Marie di Danimarca. La regina vedova Carolina Amalia continuò a indossare il diadema, di particolare valore affettivo per lei, fino alla morte nel 1881, dopodiché il gioiello cadde in disuso. Diadema e bracciale sono oggi conservati nelle sale espositive del Castello reale di Rosenborg nel cofanetto originale e che reca l’iscrizione dettata da Federico VII per la futura moglie: «È dalla cima del Vesuvio infiammato che il mio cuore vola a te. Il 24 aprile 1828». Alla notizia del ritrovato grandioso affresco di Pompei il 26 febbraio scorso, la regina Mary, grande appassionata di archeologia e arte, ha ricordato la coppia di gioielli e la loro origine pompeiana, provvedendo a indossarli alla prima occasione «utile» (il protocollo impone e consente l’uso delle tiare solo in occasione di cerimonie di stato), come omaggio a Pompei.

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Le «Giornate Dantesche» a Foligno, dal 31 marzo al 6 aprile

A Foligno (Pg), in Umbria, luogo in cui venne realizzata la prima edizione a stampa della Divina Commedia, nel 1472, ritornano le «Giornate Dantesche»: per una settimana, dal 31 marzo al 6 aprile, incontri, dibattiti, conferenze animeranno la città, rimarcando il ruolo primario rivestito dal centro umbro sia nella storia della Divina Commedia, sia in quella della stampa. «Fil rouge di questa edizione delle “Giornate Dantesche” sarà il ventottesimo canto del Purgatorio che racconta l’arrivo di Dante nell’Eden, spiega Cristiana Brunelli, presidente del Comitato di Coordinamento per lo Studio e la Promozione della prima edizione a stampa della Divina Commedia. Un Eden, quello dantesco, che è da sempre motivo di ispirazione per tutti coloro che cercano di rappresentare la Natura nel suo massimo splendore. Proprio alla Natura, in rapporto a Dante e non solo quindi, guarderanno i protagonisti di questa edizione della manifestazione, in questo anno in cui cade inoltre l’VIII centenario della composizione del Cantico delle Creature di San Francesco».

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Un incontro per festeggiare la donazione di 20 opere di Luca Vernizzi alla Fondazione Monteparma

Il pittore Luca Vernizzi, figlio d’arte, ha donato a Fondazione Monteparma di una ventina di opere che rappresentano tutta la sua carriera, lunga più di sessant’anni. I dipinti saranno presentati il 14 marzo alle ore 17 all’Ape Parma Museo (Strada Farini 32/a, Parma) insieme al volume Luca Vernizzi. Ritratti di cose, di luoghi, di persone, fresco di stampa per i tipi di Mup Editore, che propone «ritratti» riconducibili alle nature morte (oggetti) e ai paesaggi (luoghi), andando a completare quelli di persone che già avevano trovato ampio spazio nella mostra «Io Tu Io. Renato Vernizzi e Luca Vernizzi. Un secolo di ritratti», curata da Angelo Crespi e Carla Dini come l’omonimo catalogo, mostra che si era tenuta all’Ape Parma Museo nel 2022. Interverranno Mario Bonati, presidente di Fondazione Monteparma; Angelo Crespi, direttore generale della Pinacoteca di Brera; Stefano Zuffi, storico dell’arte; Carla Dini, direttrice Fondazione Monteparma; e l’artista Luca Vernizzi.

Redazione, 07 marzo 2025 | © Riproduzione riservata