NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 08 GENNAIO 2025

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MERCOLEDÌ 8 GENNAIO 2025

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: una veduta di Casa Finlandia a Helsinki (foto Tuomas Uusheimo, Helsinki Partners); una veduta del Getty Villa Museum a Los Angeles (foto tratta da Wikipedia; foto di Bobak Ha’Eri • CC BY 3.0); un particoiare della «Ninfa al bagno» di Luigi Pampaloni, bozzetto acquistato dalla Galleria dell’Accademia di Firenze; uno dei blocchi di lucchetti presso il Colosseo a Roma

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Riapre dopo tre anni a Helsinki Casa Finlandia di Aalto

Dopo una vasta ristrutturazione durata tre anni, il 4 gennaio ha riaperto a Helsinki Casa Finlandia (Finlandia Talo), il maestoso polo multifunzionale affacciato sulla baia di Töölö progettato nel 1962 da Alvar Aalto e completato tra il 1967 e il 1971. Su progetto dello Studio Arkkitehdit Nrt l’edificio, interamente rivestito in marmo bianco di Carrara e utilizzato in precedenza come sede di congressi ed eventi, sarà ora accessibile per la prima volta a un pubblico più ampio, offrendo una serie di nuovi servizi tra cui spazi espositivi, strutture ricettive, un ristorante bistrot, un wine café e un negozio specializzato in design finlandese. A partire da giugno ospiterà una mostra permanente dedicata al lavoro architettonico e creativo di Alvar, Aino ed Elissa Aalto. In tutta la Finlandia Talo saranno inoltre esposte opere di arte finlandese contemporanea delle collezioni dell’Ham, il Museo d’Arte di Helsinki.

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Finora nessun danno al Getty Villa Museum dagli incendi di Los Angeles

In California il terreno circostante il Getty Villa Museum, nelle Pacific Palisades, è in fiamme a causa degli incendi che stanno devastando la zona collinare di Los Angeles. Il museo, fondato nel 1974, ospita più di 44mila antichità che abbracciano un periodo che va dal 6.500 a.C. al 400 a.C.  Ieri, intorno alle 17, un vigile del fuoco, citato dal «Los Angeles Times» aveva dichiarato a una radio locale  che il Getty Villa Museum correva il rischio di prender fuoco, ma personale del museo ha confermato in queste ore che non ci sono stati danni alla struttura o alla collezione. Si prevede che l’incendio e i venti continueranno fino alla sera di oggi 8 gennaio. Scoppiato martedì pomeriggio, il rogo si è intensificato a causa delle scarse precipitazioni, della bassa umidità e dei forti venti. Più di 30mila persone, nel frattempo, sono state evacuate dalla zona.

03

Una «Venere al bagno» di Luigi Pampaloni acquisita dalla Galleria dell’Accademia di Firenze

È stato acquisito dalla Galleria dell’Accademia di Firenze il bozzetto in terracotta di 38 centimetri «Venere al bagno» del 1836, opera dello scultore Luigi Pampaloni (1791-1847), preparatoria per una scultura in marmo a grandezza naturale, a lui commissionata dalla collezionista americana Meredith Calhoun. Il bozzetto verrà esposto nella Gipsoteca, le cui sale ottocentesche sono state da poco riallestite, accanto agli altri modelli in gesso di Pampaloni e del suo celebre maestro all’Accademia di Belle Arti di Carrara, Lorenzo Bartolini. La Gipsoteca già ospita un nucleo di opere di Pampaloni acquistate dallo Stato italiano alla fine dell’800 esposte «in dialogo e a confronto con i modelli di Bartolini», afferma Giulia Coco, curatrice della Gipsoteca.

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Ceramiche di 8mila anni fa scoperte nel Kurdistan iracheno dall’Università di Udine

Prime forme di produzione ceramica abbinata alla lavorazione di cereali risalenti a oltre 8mila anni fa sono state portate alla luce nel Kurdistan iracheno da una squadra di archeologi dell’Università di Udine in collaborazione con le autorità locali. La scoperta è avvenuta nel sito di Kanispan, un insediamento di epoca neolitica. Nel vicino sito di Asingeran sono stati trovati anche due grandi edifici di 6-7mila anni fa, denominati «Rectangular Mudbrick Building» e «White Building», costruiti sulla cima di una collina. Si tratta dei principali risultati della campagna di scavi condotta quest’anno nell’ambito del progetto «Asingeran Excavation Project» diretto dall’Ateneo friulano e dalla Direzione delle Antichità di Dohuk.

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Il Palazzo Antonelli Castracane Augusti Martines di Brugnetto di Trecastelli diventa Casa della Memoria

A Brugnetto di Trecastelli (An), non lontano da Senigallia, il Palazzo Antonelli Castracane Augusti Martines diventa Casa della Memoria. La dimora nasce come residenza principesca cardinalizia edificata su un Castrum romano del 150 a.C. Divenuta monastero nel XIII secolo, nel XVI fu trasformata in castello per volere dell’antica famiglia dei conti Antonelli di Gubbio e Pergola. La particolarità del maniero, che nei secoli ha ospitato papi, filosofi e regnanti, sta nella sua forma esteriore solenne e austera in mattoni e pietra d’Istria e in decorazioni a tempera dei soffitti che gli hanno valso l’appellativo di «Domus Aurea» delle Marche. Sono visibili anche le cantine e le grotte, di epoca romana. Il palazzo è legato alla memoria del conte Gino Augusti, nonno degli attuali proprietari. Il complesso ospita al suo interno anche la casa museo «Gino Augusti 900», che raccoglie cimeli legati a grandi personalità nazionali e internazionali.

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Partono tra gennaio e febbraio scavi e ricerche nelle grotte di Pertosa-Auletta

Le grotte di Pertosa-Auletta, nel sottosuolo dei contigui comuni di Auletta e Polla, in provincia di Salerno, oltre ad essere un sistema di cavità naturali di grande interesse speleologico, sono anche un sito archeologico tra i più importanti della Campania. La Fondazione Mida, ente che gestisce le grotte, consapevole della rilevanza scientifica di questo giacimento, ha chiesto e ottenuto una concessione per ricerche e scavi archeologici di durata triennale (2025-27) al Ministero della Cultura. Avvalendosi di un’équipe di ricerca specializzata diretta da Felice Larocca, le indagini verranno avviate tra gennaio e febbraio, periodo in cui le attività turistiche nel sito sono sospese. Scopo del primo intervento d’indagine sarà l’approfondimento delle conoscenze in alcune aree di recente individuazione, particolarmente ricche di testimonianze antiche, che possono fornire una chiave di lettura diversa delle dinamiche del rapporto uomo-grotta.

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A Roma l’invasione dei «lucchetti dell’amore» nell’area del Colosseo

Nei giorni festivi e all’inizio dell’anno l’area archeologica centrale del Fori imperiali a Roma è stata invasa da migliaia di «lucchetti dell’amore». Sono cumuli di ferraglia che sfregiano soprattutto la vista sul Colosseo sul ponte degli Annibaldi e sulla cancellata sopra il Ludus Magnus, la più grande palestra gladiatoria di Roma, costruita dall’Imperatore Domiziano (81-96 d.C.) proprio di fronte all’Anfiteatro Flavio. La presenza di lucchetti di ottone e acciaio è sottolineata anche dalla nuova suggestiva illuminazione notturna del monumento e dell’area archeologica. Questa usanza, una «moda» internazionale che finora aveva risparmiato la passeggiata dei Fori e il Colosseo, è diventata un vero business e i venditori abusivi stendono di giorno teli bianchi sulla ringhiera del ponte degli Annibaldi per vendere i lucchetti. Ogni anno il Comune della capitale spende migliaia di euro per eliminarli: occorre infatti una ditta specializzata non solo per la rimozione ma anche per lo smaltimento.

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Soddisfazione del ministro Alessandro Giuli per i dati dei musei italiani

«I musei italiani sono sempre più visitati, anche durante le festività natalizie. I dati positivi sulle aperture straordinarie di queste festività, in crescita rispetto al 2024, confermano la tendenza degli ultimi anni e il sistema museale italiano risulta sempre più attrattivo per i cittadini italiani e per i turisti, con una partecipazione incoraggiante anche nei siti meno noti. Un successo che si basa sull’impegno di tutto il personale in servizio nei musei a cui va il mio caloroso ringraziamento». Lo ha dichiarato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, commentando i primi dati disponibili relativi agli ingressi nei musei di inizio anno. Ecco i primi dieci musei per numero di visitatori: Parco archeologico del Colosseo-Colosseo. Anfiteatro Flavio 43.327; Parco archeologico del Colosseo-Foro Romano e Palatino 31.010; Pantheon-Basilica di Santa Maria ad Martyres 25.796; Parco archeologico di Pompei-Area archeologica di Pompei 20.222; Reggia di Caserta 15.418; Gallerie degli Uffizi-Gli Uffizi 12.917; Galleria dell’Accademia di Firenze 9.926; Castel Sant’Elmo e Museo del Novecento a Napoli 9.763; Musei Reali di Torino 9.500; Palazzo Reale di Napoli 9.464 (i dati dei due musei fiorentini sono relativi alle sole aperture del 5 e 6 gennaio).

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Un «Grande Anello Verde» a Roma: un cammino di 110 km dal Parco del Pineto a Villa Pamphilj

A Roma il 10 gennaio alle 19.15 presso l’Alta Quota Store alla Garbatella verrà presentato il «Grande Anello Verde», un tour di urban trekking: partendo dal Parco del Pineto, la Riserva Naturale di Monte Mario o Ponte Milvio, si attraversano luoghi iconici e nascosti come il Parco dell’Aniene, la Caffarella, l’Appia Antica, le sponde del Tevere, e quartieri come Ostiense, Trastevere e Testaccio. Il percorso si conclude a Villa Sciarra e Villa Pamphilj, offrendo ai partecipanti uno sguardo nuovo sulla città più verde d’Europa. Nella serata Carlo Coronati, autore del libro Il Grande Anello Verde di Roma (edizioni Il Lupo), illustrerà questo cammino di circa 110 km, suddiviso in 7 tappe da 15 km ciascuna, distribuite in 5 domeniche e 2 sabati, per esplorare Roma in modo lento e profondo, penetrando anche nelle periferie, spesso custodi di storie e virtù inaspettate.

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Sette secoli di storia della Roma antica in una nuova monografia

L’archeologa Rita Volpe, già docente di topografia antica a Roma Tre, ripercorre la Roma arcaica e repubblicana attraverso monumenti, infrastrutture, resti archeologici e fonti in una nuova monografia edita da Carocci. Il suo Roma arcaica e repubblicana si muove entro le mura serviane e quelle aureliane. A partire dal 21 aprile del 753 a.C. (data tradizionale della «fondazione» di Roma), nel corso di sette secoli Roma si è trasformata da semplice villaggio di capanne in una metropoli. Attraverso il confronto tra le fonti antiche e le testimonianze archeologiche, il volume segue le vicende e i mutamenti dell’Urbe dall’VIII secolo a.C. alla morte di Cesare, nel 44 a.C., dalla Roma dei re a quella della Repubblica, fino agli albori dell’impero. L’aspetto, le caratteristiche, la storia dei luoghi e la fortuna della Città eterna sono legati alle vicende dei suoi cittadini, che pur nella varietà delle loro origini hanno saputo condividere non solo lo stesso sito ma anche istituzioni, tradizioni, culti, identità e infrastrutture, costruendo nel tempo case, regge, piazze, templi, strade, mura e acquedotti, e dando vita a una civiltà che si è diffusa in tutto il Mediterraneo.

Redazione, 08 gennaio 2025 | © Riproduzione riservata