NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 08 OTTOBRE 2024

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MARTEDÌ 8 OTTOBRE 2024

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Da sinistra in alto e in senso orario: un momento di «overtourism» a Venezia; in Italia si sta pensando di far pagare un «visto» ai turisti dall’estero; un’immagine di Palazzo Strozzi, la cui proprietà passa al Comune di Firenze; la Sinagoga di Firenze, all’interno del panorama cittadino; il «calidarium» di Aquæ Tauri (foto: Fondo Ambiente Italiano)

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Un visto a pagamento per visitare l’Italia?

Secondo la World Bank, la BAnca Mondiale, ogni anno i turisti complessivi sono quasi un miliardo e mezzo. Nel 1950 erano 25 milioni, per il 2030 si potrà arrivare a 1,8 miliardi e si potrebbe superare la soglia mitica dei 2 miliardi entro il 2040. Il sovraffollamento percepito (overcrowding) è un problema ancora più serio, considerando che l’80% dei turisti va in vacanza nel 10% delle destinazioni, particolarmente in Italia, dove i flussi imponenti si concentrano nel 20% del territorio nazionale (in 5 Regioni) che, secondo le stime di Istat, nel 2040 potrebbe essere popolato soltanto da 48 milioni di abitanti (con una perdita di ulteriori 5 milioni). In tempi di grandi cambiamenti di orizzonte, di nuovi possibili referendum e di programmazione economica (tra manovra di bilancio dello Stato, nuova stagione di fondi europei e quel che resta del Pnrr) Simtur (Società Italiana Professionisti Mobilità e Turismo Sostenibili) pubblica le sue ricerche sull’«economia dei visitatori» e avanza una proposta che intende diventare un disegno di legge: un visto a pagamento per visitare l’Italia e per contribuire in modo decisivo a tutelare il patrimonio culturale, raccogliere dati per migliorare l’offerta, la fruizione e l’esperienza di soggiorno, nonché adeguare infrastrutture e servizi. L’argomento è oggetto di un articolo sul sito di Agenziacult

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Biennale di Architettura di Venezia, svelata la terna per la curatela del Padiglione Italia

La Commissione di valutazione dei progetti di curatela del Padiglione Italia alla 19ma Mostra Internazionale di Architettura-La Biennale di Venezia, presieduta da Angelo Piero Cappello e composta da Claudio Varagnoli, Paolo Desideri, Margherita Guccione e Renata Cristina Mazzantini, ha valutato le dieci proposte ammesse alla seconda fase e ha predisposto la terna finale che il direttore generale Creatività Contemporanea e Commissario del Padiglione Italia Angelo Piero Cappello ha sottoposto al ministro della Cultura Alessandro Giuli. Questi i tre progetti finalisti: «Homeness: Abitare visibile per cittadini invisibili», presentato dal gruppo curatoriale Habitus composto da Massimo Alvisi, Marilena Baggio, Marco Biraghi, Gianpiero Borgia, Roberto Fioretti, Vittorio Gallese, Christian Iaione, Pisana Posocco, Davide Ruzzon; «Italiamare. Viaggio nell’architettura del razionalismo mediterraneo» di Cherubino Gambardella; «Terræ Aquæ. L’Italia e l’intelligenza del mare» di Guendalina Salimei. Il ministro individuerà la proposta curatoriale più idonea, che restituisca una visione particolarmente innovativa e non convenzionale del panorama dell’architettura italiana contemporanea, e affiderà l’incarico di realizzazione del progetto, che sarà esposto al Padiglione Italia durante la Biennale Architettura 2025 (10 maggio-23 novembre). 

03

Manutenzione straordinaria per la Fontana di Trevi

A Roma la Fontana di Trevi è «oscurata» per lavori di manutenzione straordinaria fino a Natale. Il restauro eliminerà le dannose patine biologiche, i depositi calcarei e le piante infestanti che staccano gli stucchi: un’operazione da 330mila euro, finanziata con i fondi Caput Mundi-Pnrr. I tecnici sono al lavoro nella piazza per posizionare una passerella che durante i lavori permetterà a piccoli gruppi di vedere da vicino i cavalli di marmo, le varie divinità e i gruppi scultorei realizzati da Nicola Salvi nel 1762. Dopo i restauri il monumento, che attira 4 milioni di visitatori l’anno, 10-12mila al giorno, sarà a numero chiuso, probabilmente a pagamento. «Il ticket sarà solo un piccolo contributo», annuncia il sindaco Roberto Gualtieri. Non ci saranno tornelli né recinzioni fisse: il numero di ingressi sarà affidato alle hostess e agli steward di Zètema. Dopo i lavori sarà inoltre proibito consumare cibi e bevande nel catino del monumento e sui bordi della fontana: «Le persone non si mettono mica a mangiare al museo davanti alla “Gioconda”», ha commentato il sindaco. Entro dicembre saranno completati i lavori per ripulire le altre fontane romane: l’ultima è quella dei Quattro Fiumi in piazza Navona.

04

L’English Heritage lancia una campagna per contribuire alla conservazione di oltre un milione di manufatti

L’English Heritage ha lanciato una raccolta fondi per la tutela di oltre un milione di manufatti della sua collezione. Attualmente l’ente spende 600mila sterline all’anno per la preservazione di una vasta gamma di oggetti, ma l’aumento dei costi e le pressioni sui finanziamenti hanno messo a dura prova la capacità dell’organizzazione di mantenere il proprio patrimonio. Gli oggetti conservati nei suoi magazzini o esposti nelle sue oltre 400 sedi in tutto il Regno Unito sono un mix eclettico. Comprendono, tra l’altro, una pietra preistorica proveniente da Stonehenge; più di 60mila monete; 2.800 dipinti, statue e sculture; e oggetti personali come un paio di calze della Regina Vittoria. Nel 2015 il governo britannico ha trasformato l’English Heritage in un ente di beneficenza autofinanziato, senza alcun aiuto pubblico.

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La proprietà di Palazzo Strozzi passa al Comune di Firenze

È stato dato il via libera al passaggio di proprietà di Palazzo Strozzi, dal 1998 bene immobile dello Stato, al Comune di Firenze. L’accordo di valorizzazione dello storico edificio quattrocentesco, condiviso con il MiC e con l’Agenzia del Demanio, è stato siglato tra la segretaria regionale del MiC Giorgia Muratori, la direttrice dell’Agenzia del Demanio Raffaella Narni e la soprintendente Antonella Ranaldi. La firma è una tappa importante per il «federalismo culturale». L’obiettivo è mantenere, tutelare e valorizzare il patrimonio architettonico e storico che Palazzo Strozzi ha espresso nel corso della storia, consolidando la sua vocazione di crocevia delle tendenze più all’avanguardia dell’arte contemporanea e rafforzando la sinergia delle realtà culturali presenti nel Palazzo, polo culturale e artistico con Fondazione Palazzo Strozzi, Gabinetto scientifico-letterario G.P. Vieusseux, Istituto Nazionale di Studi del Rinascimento e Scuola Normale Superiore.

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A novembre il Museo Bagatti Valsecchi festeggia i trent’anni

Sei giorni di festa per celebrare i 30 anni di apertura al pubblico del Museo Bagatti Valsecchi, oggi diretto da Antonio D’Amico, mentre presidente della Fondazione è Camilla Bagatti Valsecchi: dal 19 al 24 novembre, un fitto programma di visite guidate gratuite in museo, conferenze, spettacoli, attività didattiche, anche nelle scuole e nelle biblioteche di quartiere, riunite nel progetto «Museo oltre i confini», racconterà la vicenda di questa affascinante casa-museo, sogno neo-rinascimentale dei fratelli Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi, che negli ultimi decenni dell’800 ristrutturarono il loro palazzo milanese, posto fra le centralissime vie Gesù e Santo Spirito, rievocando in tutto le abitazioni gentilizie del Rinascimento lombardo: presero così ad acquistare pregiati dipinti, arredi, manufatti originali e ricrearono degli interni in tutto simili a quelli delle più nobili dimore del ‘400 e ‘500, serviti però dalle novità più aggiornate, dall’acqua corrente all’elettricità. Abitato dagli eredi fino al 1974, il palazzo fu poi venduto a Regione Lombardia, che s’impegnò a conservare negli spazi originari le collezioni, conferite a una Fondazione, preservando così la magia di quell’unicum.

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Il maggior programma di residenze per artisti Uk lancia una raccolta fondi di 7 milioni di sterline

La Delfina Foundation, sede del più grande programma internazionale di residenze per artisti del Regno Unito, ha lanciato «A Home for Artists», una raccolta fondi per mantenere la sua sede nel centro di Londra e continuare i suoi progetti. «Abbiamo bisogno di raccogliere 7 milioni di sterline. La maggior parte di questa cifra è destinata a salvaguardare il nostro edificio, che negli ultimi 17 anni ha ospitato 450 artisti e curatori. Siamo un punto di riferimento per i talenti creativi nel Regno Unito e nel mondo», afferma Aaron Cezar, direttore della Fondazione. Finora sono stati donati più di 1 milione di sterline. «La nostra fondatrice (la filantropa Delfina Entrecanales, morta nel 2022, Ndr) era proprietaria dell’edificio, che ha ceduto ai nipoti. Abbiamo negoziato con loro per consolidare la titolarità dell’edificio. Fortunatamente il figlio, Charles Wansbrough, che è anche uno dei nostri trustee, ha condotto questa operazione con la famiglia e ha dato il primo contributo».

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A Verona una sottoscrizione con l’ArtBonus per restaurare il quattrocentesco Pozzo Mazzanti

Risalente all’epoca scaligera e situato nel cuore del centro storico di Verona, in via Mazzanti, tra Piazza Erbe e Piazza dei Signori, il Pozzo Mazzanti in marmo, ricostruito nel 1478 e decorato con eleganti motivi di foglie d’acanto, oggi versa in condizioni critiche. Con l’ArtBonus è stata promossa una raccolta fondi per invitare i cittadini e gli appassionati d’arte a collaborare per recuperare questo monumento, attualmente deteriorato da crepe e ruggine. Tra i primi sostenitori della campagna per il restauro c’è l’imprenditore veronese Michael Cortelletti, che con il suo gruppo Food Democracy e la Trattoria Pizzeria Impero, storico locale scaligero in Piazza dei Signori, ha fatto una donazione di 3mila euro per raggiungere l’obiettivo previsto, unendosi ad altri donatori come il Comune di Verona e il gruppo Autostrada del Brennero Spa. La campagna ha già superato i 23mila euro, ma per il restauro ne servono 40mila. 

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Uno scudo saccheggiato durante la battaglia di Maqdala torna in Etiopia

Uno scudo etiope del XIX secolo, saccheggiato dagli inglesi durante la battaglia di Maqdala del 1868, sarà rimpatriato a novembre, dopo essere stato esposto al Toledo Museum of Art dell’Ohio (fino al 27 ottobre). Lo scudo è stato ritirato dall’asta a febbraio, quando il governo etiope lo ha identificato e ha chiesto al Regno Unito di restituirlo. Al suo rientro, sarà presentato al pubblico presso il Museo nazionale dell’Etiopia di Addis Abeba. «Questo scudo non è solo un manufatto storico; è un simbolo della storia e della resistenza dell’Etiopia, ha dichiarato Ermias Sahle Selassi, nipote dell’imperatore Hailé Selassié e fondatore del Royal Ethiopian Trust (che ha negoziato la restituzione dello scudo). Gli sforzi e il successo nel recuperare questo tesoro sono una testimonianza del nostro impegno a preservare il nostro patrimonio e a onorare i nostri antenati che hanno combattuto per la sovranità della nazione».

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I nuovi portali di Imperia Musei sono online

Sono online i nuovi portali di Imperia Musei al link apposito, iniziativa che segna un importante passo avanti nella valorizzazione e promozione del patrimonio culturale della città ligure. I portali offrono un accesso immediato a informazioni sui luoghi del circuito museale, sull’offerta culturale, le mostre e gli eventi proposti, arricchiti da contenuti multimediali e interattivi per ogni attrattore. Sono disponibili anche dettagli sulle modalità di visita e i servizi offerti. Realizzati nell’ambito di un Partenariato Speciale Pubblico Privato (Pspp), i portali sono frutto della collaborazione tra il Comune di Imperia e Municipia, la società del Gruppo Engineering guidato da Maximo Ibarra: si tratta di una forma di collaborazione tra soggetti pubblici e privati, finalizzata alla fruizione e alla valorizzazione del patrimonio culturale, che permette di finanziare e gestire servizi o infrastrutture di interesse collettivo, portando quindi risparmi all’Ente e benefici ai cittadini. I nuovi portali comprendono un sito centrale, Imperia Musei, e le quattro esperienze della rete museale cittadina: M.A.C.I. Museo Arte Contemporanea Imperia di Villa Faravelli, Museo del Clown di Villa Grock, Museo Navale e il Planetario.

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Torre Annunziata, scoperti tunnel clandestini alla Villa di Poppea

È stato un blitz dei Carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Torre Annunziata (Na) a portare alla scoperta di scavi clandestini diretti verso la Villa di Poppea, risalente al I secolo d.C. Tre sono stati i tunnel individuati, in parte franati ma comunque utilizzabili, che distavano solo 50 metri dall’area archeologica, in particolare dal «grande atrio con decorazioni ad affresco» nel sito di Oplontis. La cantina da cui partivano gli scavi si trova a sud del giardino dove furono trovate diverse statue e vicina alla zona, ancora da scavare, che probabilmente coincide con l’ingresso principale della villa. I tunnel e la cantina sono stati sequestrati insieme a tutti i materiali ancora presenti, mentre il proprietario, un falegname incensurato, è stato denunciato per il reato di opere illecite (art. 169 del Codice dei beni culturali). L’operazione è stata coordinata dalla Procura oplontina specializzata nel contrasto dei reati contro il patrimonio culturale e condotta insieme ai Vigili del Fuoco.  

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Iniziative a Firenze per approfondire la conoscenza della cultura ebraica

A Firenze, allo scopo di favorire la conoscenza della cultura ebraica, fino al 24 novembre Tempio maggiore e cimitero monumentale sono protagonisti di attività che comprendono visite guidate e laboratori per famiglie e bambini. La grande Sinagoga (inaugurata nel 1882 e appartenente alla tipologia detta dell’Emancipazione) è al centro di approfondimenti che ne analizzano lo stile moresco nel contesto della diffusione dell’esotismo in Italia e la storia dalla costruzione a oggi, oltre a un focus sulla Torah. Si segnala poi come eccezionale l’apertura al pubblico del cimitero monumentale di viale Ariosto, vicino a Porta San Frediano. Le visite guidate curate da Opera Laboratori conducono alla scoperta di cappelle e monumenti funerari spesso pregevoli, come accade con la tomba di David Levi. La visita affronta non solo i riti legati al lutto e alla morte, ma anche la storia della Comunità ebraica fiorentina tra fine ’700 e fine ’800. Altri focus riguardano il museo situato ai piani superiori della Sinagoga, e si concentrano sui paramenti che impreziosiscono la Torah e sulla produzione tessile ebraica nel contesto italiano, sulla storia degli ebrei fiorentini dal ghetto al Secondo Dopoguerra e sulle feste ebraiche. Uno speciale approfondimento è infine riservato al ruolo della donna nella cultura ebraica.

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Per le Giornate d’Autunno del Fai apre al pubblico il sito di Aquae Tauri a Civitavecchia dopo i restauri

Tra i siti archeologici del Lazio che apriranno ai visitatori nelle Giornate d’Autunno del Fai-Fondo Ambiente Italiano, nel prossimo fine settimana, il 12 e 13 ottobre, si potrà ammirare, nella sua nuova veste, il complesso archeologico di Aquae Tauri a Civitavecchia, al centro di lavori di restauro e valorizzazione realizzati tra il 2023 e il 2024 dal Comune laziale, grazie anche al sostegno del Fai nell’ambito del programma «I Luoghi del Cuore». L’antica città di Aquae Tauri era nota a partire dal 74 d.C., quando Plinio il Vecchio annovera nell’elenco dei «municipia» dell’Etruria gli «Aquenses cognomine Taurini». Il nome del centro abitato derivò forse dal console Tito Statilio Tauro (seconda metà del I secolo a.C.); tuttavia la leggenda, riportata negli scritti di Rutilio Namaziano (inizi del V secolo d.C.), narra che l’origine del nome delle acque «taurine» si debba a Giove che, nelle sembianze di un toro, raspando il terreno mise in luce la sorgente di acqua calda, facendola sgorgare. In seguito a una pulitura dell’area nel 2015-2016, sono emersi il fondo di una vasca ellittica modellata in travertino (un «calidarium») e il sistema di distribuzione idrica, mai documentati in precedenza. Dal Nord al Sud della Penisola 700 luoghi d’arte, storia e natura apriranno al pubblico in 360 città. L’elenco completo nella pagina web delle Giornate Fai. 

Redazione, 08 ottobre 2024 | © Riproduzione riservata