GIOVEDÌ 9 MAGGIO 2024
NOTIZIE IN BREVE | 14 NOTIZIE
- 01 Scoperta a Giza un’antica struttura a «L» presso la piramide di Cheope
- 02 Manifesti d’artista per una raccolta fondi per Gaza
- 03 Un sito pirata vendeva biglietti falsi per il Van Gogh Museum di Amsterdam
- 04 Il 2023 del Nucleo Tpc dei Carabinieri di Genova: 105 beni d’arte recuperati
- 05 Parla il restauratore dell’«Ecce Homo» di Caravaggio
- 06 L’«Operazione Garisenda» onora la torre bolognese durante la sua messa in sicurezza
- 07 Palazzo Strozzi annuncia «la più grande mostra mai realizzata in Italia» di Helen Frankenthaler
- 08 «Strada in discesa» per il futuro Museo Egizio di Benevento
- 09 Il Liceo di Paternò trasformato temporaneamente dagli studenti in un «museo archeologico»
- 10 Il primo «Artista alla Gnam» è Emilio Isgrò
- 11 La seconda edizione del Festival di Fotografia «Flaiano fO» e il primo Premio Internazionale Flaiano di Fotografia
- 12 Le date della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum
- 13 A New York un pomeriggio di studio su Olivetti
- 14 Addii | Daniele Petrucci
Scoperta a Giza un’antica struttura a «L» presso la piramide di Cheope
Un team di ricercatori che lavora a Giza, in Egitto, ha identificato sotto la sabbia quella che potrebbe essere una struttura a forma di «L» precedentemente sconosciuta. La scoperta è stata effettuata utilizzando la tecnologia di penetrazione del terreno in un antico cimitero egiziano accanto alla Grande Piramide di Cheope. «Potrebbe ospitare dei manufatti, perché la forma a L non può essere creata in strutture geologiche naturali», afferma Motoyuki Sato della Tohoku University in Giappone, membro del team di ricerca giapponese-egiziano cui si deve il rinvenimento. La squadra ha individuato questa «anomalia» in una zona all’apparenza vuota del cimitero occidentale di Giza, dove i membri della famiglia reale e i funzionari di alto livello erano sepolti nelle mastabe, le cappelle funerarie rettangolari in cui gli antichi Egizi facevano offerte ai morti, con pozzi che portavano a camere di sepoltura sotterranee. Nonostante questa vasta area vuota, di circa 80x110 metri, sia circondata da antiche tombe a mastaba e si trovi accanto alle piramidi dei re Cheope e Chefren, in precedenza non vi si erano registrate scoperte significative.
Manifesti d’artista per una raccolta fondi per Gaza
Alcuni artisti, tra cui Jeremy Deller, Charlie Prodger e Cecilia Vicuña hanno contribuito con manifesti a una raccolta di fondi per affrontare la crisi umanitaria a Gaza. Il progetto, «What did you do...» (2024), è stato ideato dalla casa editrice britannica Book Works per celebrare il suo 40mo anniversario e lanciato a febbraio con un manifesto che reca la scritta «Ceasefire Now. Book Work(er)s Against Genocide». Da allora, i contributi hanno incluso un poster di Vicuña (Leone d’Oro della Biennale di Venezia del 2022) raffigurante due braccia che cullano il sole. Le parole «Sol Y Dar Y Dad» compongono, per così dire, la parola spagnola «solidaridad». Parlando con la nostra testata sorella «The Art Newspaper», l’artista ha dichiarato: «Abbracciandoci l’un l’altro con la luce, possiamo credere che la giustizia e la compassione siano possibili sulla Terra».
Un sito pirata vendeva biglietti falsi per il Van Gogh Museum di Amsterdam
Dopo la segnalazione dell’esistenza di un sito web fraudolento che mirava a rubare i dati delle carte di credito degli utenti, il Van Gogh Museum di Amsterdam ha pubblicato un avviso in cui invita i visitatori a prenotare i biglietti per accedere al museo e alle mostre temporanee solo sul proprio sito. L’allarme al museo è stato dato da una cinquantina di persone imbattutesi nel sito vangoghshop.pro, che fingeva di vendere i biglietti per il Van Gogh Museum. Il sito «tarocco», segnalato a Google e alla polizia, è stato nel frattempo chiuso. Il visitatissimo Van Gogh Museum (1,3 milioni di accessi nel 2022) sembrerebbe l’unico museo olandese a essere stato finora preso di mira dai truffatori.
Il 2023 del Nucleo Tpc dei Carabinieri di Genova: 105 beni d’arte recuperati
Nel 2023 i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Genova hanno recuperato 105 beni d’arte per un valore complessivo stimato di 282.200 euro. Nell’anno in riferimento si sono verificati 8 furti d’arte contro i 10 dell’anno precedente, 3 dei quali a danno di luoghi di culto. L’attività preventiva è proseguita nell’intera regione Liguria: 35 sono state le verifiche sulla sicurezza eseguite presso musei, biblioteche e archivi, 50 le aree archeologiche vigilate, 133 le aree tutelate da vincoli paesaggistici sorvegliate e 210 i controlli effettuati in occasione di fiere, mercati antiquariali ed esercizi commerciali di settore.
Parla il restauratore dell’«Ecce Homo» di Caravaggio
«I momenti più belli? Quando mi trovavo la sera, da solo, davanti a lui. Pensavo che anche Caravaggio, dipingendolo, avesse provato la stessa emozione di fronte alla tela, al colore, alla luce del Cristo. Mi sono sentito un privilegiato». Andrea Cipriani è tra i più importanti restauratori di dipinti antichi. Nato a San Casciano dei Bagni, vive e lavora a Firenze nel suo studio in Via Santo Spirito. Un paio di anni fa gli è stata commissionata un’impresa di quelle che ti segnano la vita e la carriera. Restaurare l’«Ecce Homo» di Caravaggio. La notizia del restauro ha fatto il giro del mondo e Andrea Cipriani, protagonista insieme al quadro di un documentario, risponde alle domande. «Non mi aspettavo un simile clamore mediatico, racconta. Ho fatto semplicemente il mio lavoro. Ho cercato attraverso la tecnica di salvaguardare al meglio il quadro. Le condizioni erano quelle normali di un quadro dei primi del ’600 che ha subito spostamenti, ha vissuto una vita intensa». «La tela raffigura Pilato e Cristo, dietro c’è l’immagine di un ragazzo che sta a bocca aperta, immagine iconica del pittore. Si pensa sia l’allievo prediletto del Caravaggio, Cecco», aggiunge il restauratore.
A Cipriani è dedicata anche una lunga intervista nel volume di Simone Facchinetti Il mercato dell’arte. Le regole del gioco edito da Allemandi (Torino, 2023).
L’«Operazione Garisenda» onora la torre bolognese durante la sua messa in sicurezza
Ha preso il via a Bologna l’8 maggio l’«Operazione Garisenda. Storie narrate, sognate e vissute», in concomitanza della messa in sicurezza, e del recupero e restauro della Torre Garisenda, risalente al del XII secolo e simbolo della città con la vicina Torre degli Asinelli. I progetti culturali, con iniziative di ricerca e valorizzazione del monumento, rappresentano, spiega la direttrice Settore Musei Civici di Bologna, Eva Degl’Innocenti, «un’occasione importante per valorizzare il cantiere di restauro ma soprattutto per raccontare e condividere con la comunità e i vari pubblici, la grande storia di Bologna medievale, tra passato, presente e futuro». Previsti anche laboratori per bambini e conferenze tematiche. A Bologna è nata la prima università del mondo occidentale: scritti e racconti dello storico avvenimento e le tante attività artistiche della città saranno visibili e raccontate fino all’estate ed oltre, nel Museo Civico della Città, in Palazzo Ghisilardi Fava, con ingresso gratuito.
Palazzo Strozzi annuncia «la più grande mostra mai realizzata in Italia» di Helen Frankenthaler
Dal prossimo 27 settembre al 26 gennaio 2025 Palazzo Strozzi a Firenze presenta «Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole», una grande mostra che celebra una delle artiste più importanti del XX secolo, la cui rivoluzionaria ricerca nella pittura è esplorata attraverso opere realizzate tra il 1953 e il 2002, in dialogo con dipinti e sculture di artisti contemporanei, tra cui Morris Louis, Robert Motherwell, Kenneth Noland, Jackson Pollock, Mark Rothko, David Smith, Anthony Caro e Anne Truitt. Organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e dalla Helen Frankenthaler Foundation e curata da Douglas Dreishpoon, direttore dell’Helen Frankenthaler Catalogue Raisonné, l’esposizione mira a esaltare la pratica innovativa di questa artista anche attraverso il filtro delle affinità artistiche, delle influenze e amicizie che hanno segnato la sua vita personale e artistica.
«Strada in discesa» per il futuro Museo Egizio di Benevento
«Il Museo del Sannio, nella città di Benevento, è beneficiario di un finanziamento di 2 milioni di euro nell’ambito del Piano strategico “Grandi progetti Beni culturali” del Ministero della Cultura. La strada per il Museo Egizio di Benevento, che sarà uno straordinario attrattore turistico, è sempre più in discesa». Lo hanno scritto in una nota congiunta il sindaco di Benevento Clemente Mastella e il presidente della Provincia Nino Lombardi. «Ringraziamo il ministro Gennaro Sangiuliano per aver mantenuto la promessa che formulò quando a Benevento inaugurò l’Hortus conclusus. Ora attendiamo che la Regione faccia la sua parte e che si giunga rapidamente alla Fondazione con Ministero, Regione, Provincia e Comune di Benevento», concludono Mastella e Lombardi.
Il Liceo di Paternò trasformato temporaneamente dagli studenti in un «museo archeologico»
Ancora una volta l’archeologia va in mostra in una scuola (il primo fu il liceo Tasso di Roma). Il Liceo Linguistico e Scienze Umane De Sanctis di Paternò (Ct) ha allestito una esposizione con reperti che vanno dall’VIII al IV secolo a.C.; ceramiche, sculture, monili di una raccolta mai esposta al pubblico. La mostra «Memorie ritrovate» è stata resa possibile dall’applicazione delle norme previste dalla «Carta di Catania», che permette di dare in concessione, sotto la vigilanza della Soprintendenza, oggetti custoditi nei depositi dei musei. Gli studenti hanno studiato i reperti, descritto i pezzi in didascalie e pannelli in quattro lingue e saranno loro a fare da ciceroni all’esposizione. «Evento importante che vede la scuola protagonista e trasformata per un po’ in museo», afferma la soprintendente per i Beni culturali e ambientali di Catania, Donatella Aprile. La mostra andrà poi al liceo Eschilo di Gela e all’Istituto Russo di Caltanissetta.
Il primo «Artista alla Gnam» è Emilio Isgrò
Il 7 maggio alla Gnam di Roma si è tenuta la preview dell’iniziativa «Artista alla Gnam» dove è stato presentato il maestro Emilio Isgrò, il primo di quella che potrebbe essere una lunga lista di artisti. «L’idea, spiega la direttrice del museo romano, Renata Cristina Mazzantini, è quella che ogni artista che passa alla Gnam lasci un ricordo al museo, con l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico all’arte contemporanea, considerata facile da fare ma difficile da capire». Ogni artista selezionato avrà una sala dedicata e un’opera che resterà nella collezione permanente della Galleria.
La seconda edizione del Festival di Fotografia «Flaiano fO» e il primo Premio Internazionale Flaiano di Fotografia
Si tiene all’Aurum di Pescara il 10 e 11 maggio (a entrata gratuita fino a esaurimento posti) la seconda edizione del Festival Internazionale di Fotografia e Giornalismo «Flaiano fO», all’interno della 51ma edizione dei Premi Internazionali Flaiano, fondati nel 1973 da Edoardo Tiboni per onorare Ennio Flaiano e riproporre costantemente lo studio della sua opera. Il festival ripropone la formula dell’anno scorso: una due giorni di talk con grandi fotografi italiani. Il tema del Festival di quest’anno è «I marziani dell’immagine: sguardi sull’Italia contemporanea». La presidenza dei Premi Internazionali Flaiano, con la presidenza del Festival di Fotografia e Giornalismo, hanno deciso di istituire, da quest’anno, il Premio Internazionale Flaiano di Fotografia, che sarà conferito alla carriera a Dario Coletti.
Le date della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum
Sono state comunicate le date della XXVI Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum: si terrà dal 31 ottobre al 3 novembre presso il Next ex Tabacchificio Cafasso e il Parco Archeologico. La manifestazione, unico appuntamento al mondo del suo genere, è un format testimoniato da 8.500 visitatori, 160 espositori da 18 Paesi esteri, 150 tra conferenze e incontri con 600 tra moderatori e relatori in 6 sale in contemporanea, 30 buyer tra europei e nazionali, 140 operatori dell’offerta, 150 giornalisti.
A New York un pomeriggio di studio su Olivetti
Ideato dal Cima (Center for Italian Modern Art) di New York e da Joseph Tedeschi, «Stile Olivetti: Between Art and Design» riunisce il 10 maggio dalle 16 alle 21 nella sede di Cima studiosi e appassionati Olivetti per un pomeriggio di studio, dedicato all’azienda italiana che ha fatto la storia delle macchine per ufficio, delle pratiche lavorative, del design e della comunicazione del prodotto, e del mecenatismo culturale. L’evento prevede una conferenza, la proiezione di un film e un laboratorio pratico con le storiche macchine da scrivere Olivetti.
Addii | Daniele Petrucci
All’età di 50 anni è tragicamente scomparso il 7 aprile, in un incidente stradale a Castelfiorentino (Fi), probabilmente per un malore, Daniele Petrucci, direttore generale di Opera Laboratori Spa, società attiva nel settore dei servizi museali. «Siamo tutti sconvolti per l’improvvisa scomparsa di Daniele Petrucci, che per tutta la famiglia di Opera e per tutte le persone che hanno avuto modo di conoscerlo, è stato non solo il direttore e consigliere delegato, ma una vera colonna portante della grande famiglia di Opera Laboratori, Sillabe e Canale 3. Daniele è (fatico ancora a dire è stato) prima di tutto un amico prezioso e instancabile, che alle persone, alle idee e ai progetti di sviluppo ha sempre dedicato tutto sé stesso, con onestà, impegno, determinazione, grandissima professionalità e serietà, senza mai tralasciare il sorriso e l’ironia che lo rendevano unico, anche nelle difficoltà». Così ha commentato la notizia il presidente di Opera Laboratori, Giuseppe Costa.