LUNEDÌ 9 OTTOBRE 2023
NOTIZIE IN BREVE | 15 NOTIZIE
- 01 Un Balthus dell’Art Institute di Chicago all’asta da Sotheby’s. Stime: 12-18 milioni di dollari
- 02 Sei Schiele Grünbaum in vendita da Christie’s a novembre
- 03 A Brescia ha aperto il Mita, il nuovo Museo Internazionale del Tappeto Antico
- 04 Scoperta una tomba ipogea del III-II secolo a.C. a Giugliano
- 05 Sgarbi intende restaurare il Banksy di Venezia. Ma gli street artist non sono d’accordo
- 06 La prima legge italiana che valorizza i geositi e i geoparchi a livello culturale, turistico, economico e sociale è piemontese
- 07 Con la riapertura dell’Antiquarium di Boscoreale e delle ville di Stabia nasce la Grande Pompei
- 08 Un nuovo Museo della Pittura Contemporanea a Bassano del Grappa
- 09 Il 13 ottobre una Giornata di Studi sull’800 dei musei lombardi
- 10 Artecinema a Napoli: donne al centro
- 11 Il 18 ottobre Giuseppe Penone diventa Accademico di Francia
- 12 A Napoli il Museo del Tesoro di San Gennaro diventa accessibile, accogliente e inclusivo
- 13 Una videoinstallazione per Romaeuropa Festival
- 14 A Torino nella Nuvola Lavazza la seconda edizione del Festival del Metaverso
- 15 Mostre aperte | Per ogni opera, un documento ad essa relativo. Un progetto delle Gallerie Estensi
Un Balthus dell’Art Institute di Chicago all’asta da Sotheby’s. Stime: 12-18 milioni di dollari
Un dipinto dell’artista Balthasar Klossowski de Rola, meglio noto come Balthus, che ha fatto parte della collezione dell’Art Institute di Chicago per quasi sessant’anni, è stato «svincolato» dal museo e verrà offerto in asta da Sotheby’s a New York nel mese di novembre. Il museo intende utilizzare i fondi per future acquisizioni. Balthus dipinse «La Patience» (1948) a Friburgo, in Svizzera, iniziando a lavorare al dipinto nel 1943 e poi rivedendone l’esecuzione tra il 1946 e il 1948. In questo periodo della sua carriera, Balthus dedicava spesso molto tempo a perfezionare le proprie composizioni, secondo Sharon Kim, vicepresidente di Sotheby’s per l’arte moderna. Il dipinto raffigura la sua modella Jeanette Aldry (più anziana di molte sue giovani modelle parigine) mentre gioca una partita a solitario: era la prima volta che Balthus trattava nelle sue opere il tema dei giochi di carte. Gli esperti della casa d’aste stimano il dipinto in una forbice di valori compresa tra i 12 e i 18 milioni di dollari.
Sei Schiele Grünbaum in vendita da Christie’s a novembre
Un gruppo di opere di Egon Schiele restituite agli eredi di una vittima dell’Olocausto saranno vendute all’asta da Christie’s a New York a novembre. Le sei opere su carta dell’artista, che hanno una stima complessiva di 8,45 milioni di dollari, appartenevano al cabarettista ebreo austriaco Fritz Grünbaum, i cui eredi hanno cercato di recuperare le 81 opere di Schiele possedute dal loro avo. Grünbaum, avversario dei nazisti prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, già nel 1938 fu portato nel campo di concentramento di Dachau (dove morì nel 1941) e là, secondo i suoi eredi, fu costretto a firmare un documento di procura che permise ai nazisti di sequestrare la sua collezione d’arte e di venderla. Le sei opere che andranno all’asta nel mese prossimo saranno suddivise in due vendite: le tre con le stime più alte («Stehende Frau (Dime)», «Donna in piedi (Dime)», 1912, stime 1-2 milioni di dollari, «Selbstbildnis», cioè «Autoritratto», 1910, stime 1-2 milioni e «Ich liebe Gegensätze», «Io amo i contrasti», 1912, stima 1,5-2,5 milioni) saranno offerte durante l’Evening Sale di arte del XX secolo di Christie’s il 9 novembre. Gli altri tre pezzi (un’opera su carta recto e verso del 1910, stime 500-800mila dollari, un ritratto di donna seduta del 1910, stima 600-900mila e un ritratto della moglie dell’artista, Edith Schiele, del 1915, stime 150-250mila) saranno battuti all’asta nel corso di una vendita di opere su carta impressioniste e moderne l’11 novembre.
A Brescia ha aperto il Mita, il nuovo Museo Internazionale del Tappeto Antico
Dopo una lunghissima gestazione, il 7 ottobre ha finalmente aperto al pubblico i battenti a Brescia il nuovo Museo Internazionale del Tappeto Antico (Mita), il primo e unico museo in Europa dedicato esclusivamente ai tessili antichi e in particolar modo ai tappeti orientali. Dopo anni di ricerche e progetti per dare giusta collocazione a una formidabile collezione che conta oltre 1.300 esemplari di arte tessile, il sogno è finalmente diventato realtà in un edificio a due passi dalla stazione ferroviaria di Brescia. Grazie al progetto affidato agli architetti degli studi milanesi Obr e Lombardini22, in due anni ha preso forma un intimo e accogliente spazio aperto sulla città che introduce il nuovo contenitore museale nel quale verrà conservata, studiata ed esposta la raccolta della Fondazione Tassara, costituita nel 2008 dal collezionista Romain Zaleski, imprenditore e finanziere francese di origine polacca naturalizzato italiano. Per quanto si tratti di una «one man collection» la varietà di epoche, formati e provenienze rappresentati, oltre che l’altissima qualità offerta, sono sorprendenti tanto da garantire per il futuro un importante punto di riferimento per la ricerca e la formazione. Curatore del museo è stato nominato lo storico dell’arte Giovanni Valagussa, docente universitario, già conservatore del Museo Civico di Cremona e dell’Accademia Carrara di Bergamo. Nel corso dell’inaugurazione è stato conferito il «Joseph V. McMullan for Scholarship and Stewardship in Islamic Rugs and Textiles Award» a Romain Zaleski e all’antiquario milanese Moshe Tabibnia che non poca parte ha avuto nella costruzione della collezione. La mostra inaugurale «Masterpieces» rimarrà aperta dal 14 ottobre al 10 dicembre, con ingresso libero nei fine settimana.
Scoperta una tomba ipogea del III-II secolo a.C. a Giugliano
Una tomba ipogea, con volta a botte, decorata in stile ellenistico, posta a cinque metri di profondità, databile all’incirca tra il III e il II secolo a.C., è stata scoperta a Giugliano (Na) nel corso di lavori sulla rete idrica. Secondo gli esperti della Sabap, diretta dall’architetto Mariano Nuzzo, per una corretta datazione servono ancora altri elementi. La muratura, in opera incerta, è realizzata con il tufo; la superficie della cella è di circa dieci metri quadrati. Durante gli scavi, coordinati dall’archeologa Simona Formola, sono state rinvenute tre sepolture, tutte con ricco corredo e vasi per libagioni. Le pareti, rivestite di un intonaco in ottime condizioni, si presentano decorate con festoni e scene mitologiche: un cerbero a tre teste tra Ercole e Mercurio; due centauri ittiformi reggenti uno scudo rimandano alla leggenda di Teseo che uccide la Gorgone-Medusa. «Questo è un territorio vergine, sottolinea il soprintendente Nuzzo, la tomba è il punto di partenza per indagini a tappeto».
Sgarbi intende restaurare il Banksy di Venezia. Ma gli street artist non sono d’accordo
Il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi vuole salvare «Migrant Child», l’opera realizzata da Banksy a Venezia nel maggio del 2019, che sta sparendo per la salsedine. Ma gli street artist non sono d’accordo: «Sono opere realizzate per sparire». A finanziare il restauro di «Migrant Child» sarà una fondazione bancaria d’intesa con lo stesso Sgarbi. «Non ci interessa avere il consenso dell’artista, il murale è stato realizzato illegalmente. Mi assumo io la responsabilità», dice per parte sua Sgarbi. «La street art è fatta per il luogo in cui è fatta. Non dovrebbe esserci mai l’intervento dell’uomo. Nessuno può possedere un’opera: di rimozione per favore non parliamo», commenta Freak of Nature, al secolo Federica Agnoletto, artista milanese. Dello stesso parere anche Cristiano Bovo, 49 anni, in arte Joys: «La vedo così: si salva o si strappa un’opera dal muro se l’artista è morto o se è la sua opera più importante. Banksy usa i colori da trent’anni, conosce la loro durata, non penso che avesse la presunzione di sperare che il suo lavoro rimanesse lì per sempre».
La prima legge italiana che valorizza i geositi e i geoparchi a livello culturale, turistico, economico e sociale è piemontese
Nella giornata internazionale della Geodiversità istituita dall’Unesco, il 6 ottobre, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha firmato la legge approvata all’unanimità dal Consiglio regionale per la conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio geologico piemontese. Si tratta della prima legge in Italia che valorizza i geositi e i geoparchi a livello culturale, turistico, economico e sociale. «Questa legge, spiega il consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti, che ne è stato il primo firmatario, è un ulteriore passo per valorizzare il nostro magnifico Piemonte, che compie così un salto culturale che non solo crea consapevolezza di quanto straordinario e unico abbiamo ereditato, ma che può e deve creare un’occasione di crescita turistica ed economica».
Con la riapertura dell’Antiquarium di Boscoreale e delle ville di Stabia nasce la Grande Pompei
Il 13 ottobre 2023 nasce la Grande Pompei. Un parco diffuso di cui fanno parte le aree archeologiche di Pompei, Boscoreale, Oplontis e Stabia e tutto il territorio circostante. Un unico biglietto, valido per tre giorni, percorsi di visita integrati, navette gratuite per i visitatori, che collegano tutto il giorno i siti. Riaprono l’Antiquarium di Boscoreale, con una sala dedicata agli scavi in corso nella villa suburbana di Civita Giuliana e il carro cerimoniale rinvenutovi nel 2021, e le ville di Stabia; dopo il restauro delle coperture, la villa dei Misteri avrà un impianto di illuminazione, alimentato al 70% con tegole fotovoltaiche simili a quelle antiche.
Un nuovo Museo della Pittura Contemporanea a Bassano del Grappa
La pittura contemporanea dagli anni Ottanta a oggi trova una nuova sede a Bassano del Grappa (Vi) presso la Fondazione The Bank-Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea. Oltre 1.000 dipinti rappresentano la base per il costituendo Museo della Pittura Contemporanea, che ospiterà inoltre una biblioteca specializzata, un centro di ricerca, di formazione specialistica e di produzione di mostre, cataloghi e libri d’arte per sostenere gli artisti del presente, italiani e internazionali. La Fondazione, appena costituita, ha le proprie radici nella raccolta d’arte conosciuta come The Bank, in quanto allestita all’interno di un’ex filiale della Banca Commerciale Italiana. Gli spazi, trasformati nel 2019 in museo privato a seguito di un accurato intervento di archeologia industriale, sono oggi sede della Fondazione The Bank. Tra le attività del 2023, si terranno un roadshow di presentazione della Fondazione in varie città italiane, un Premio dedicato alla pittura contemporanea, la pubblicazione della Storia della Pittura italiana contemporanea 1980-2020 e mostre personali degli artisti in Collezione, avviata nel 2001. Dal 18 novembre si terrà in sede una mostra personale di Michele Moro.
Il 13 ottobre una Giornata di Studi sull’800 dei musei lombardi
La Rete dell’800 Lombardo, con Icom Lombardia e Associazione Abbonamento Musei, promuove il 13 ottobre una Giornata di Studi coordinata da Fondazione Brescia Musei sul tema «Presentare, documentare, evocare l’800: dagli allestimenti storici alla multimedialità. Esperienze dei musei lombardi», con l’intento di far luce su due secoli di storia dei musei lombardi, sin dalle loro radici nel collezionismo ottocentesco. I lavori si tengono al mattino, dalle 9.30, in Palazzo Tosio, Ateneo di Brescia (palazzo neoclassico di recente restaurato), moderati da Alberto Garlandini, presidente Associazione Abbonamento Musei, e nel pomeriggio, dalle 14, nel nuovissimo (e multimediale) Museo del Risorgimento «Leonessa d’Italia», moderati da Valter Curzi, Università La Sapienza, Roma. Ai relatori il compito di ripercorrere momenti della museologia e della museografia lombarde, con dei focus sul secondo dopoguerra, che vide la Lombardia impegnata in operazioni d’avanguardia, e sulla contemporaneità, con il lavoro di aggiornamento che i musei lombardi conducono sugli allestimenti, i linguaggi, l’accessibilità e la sostenibilità. L’iniziativa è libera e gratuita e può essere seguita in streaming.
Artecinema a Napoli: donne al centro
«La 28ma edizione di Artecinema affronta diverse tematiche di attualità soprattutto con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani che seguono numerosi la nostra manifestazione», dichiara Laura Trisorio, curatrice del Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea che si inaugurerà l’11 ottobre al Teatro di San Carlo con «Anselm» (Germania, 2023), documentario con il quale Wim Wenders ripercorre l’intera attività dell’artista Anselm Kiefer, suo connazionale e coetaneo (78 anni entrambi). «Il 12 ottobre il Festival si sposterà al Museo Madre», spiega ancora Trisorio, «dove proietteremo il film “Tutta la bellezza e il dolore”, dedicato all’epopea umana e artistica di Nan Goldin, una delle più influenti fotografe contemporanee». Dal 13 al 15 ottobre la rassegna si svolgerà al Teatro Augusteo. «Quest’anno, come sempre, diamo spazio alle donne, in particolare con i film dedicati a Cornelia Parker, Anicka Yi, Dora Maar e alle artiste del collettivo Guerrilla Girls che hanno lottato contro la discriminazione delle donne e degli artisti di colore nel mondo dell’arte», prosegue Laura Trisorio.
Il 18 ottobre Giuseppe Penone diventa Accademico di Francia
A Parigi il 18 ottobre, alle ore 15, Giuseppe Penone si insedierà con una cerimonia ufficiale, alla presenza delle più alte cariche culturali del Paese, come membro della prestigiosa Académie des Beaux-Arts de France fondata nel 1803: il maestro dell’Arte povera entrerà nel novero degli «artisti immortali» di Francia con il seggio numero VI. Secondo la prassi, l’artista che subentra terrà una «lectio» in memoria di chi lo ha preceduto nel seggio: Penone, che ha insegnato all’Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi dal 1997 al 2012, nel suo discorso ricorderà lo scultore senegalese Ousmane Sow, scomparso nel 2016.
A Napoli il Museo del Tesoro di San Gennaro diventa accessibile, accogliente e inclusivo
Domani 10 ottobre alle ore 11 presso la Real Cappella del Tesoro di San Gennaro (Via Duomo, 149) si terrà la conferenza stampa di presentazione delle nuove iniziative del Tesoro di San Gennaro per un Museo accessibile, accogliente e inclusivo per tutti. Sarà presentato il nuovo percorso museale, rinnovato e pensato sulle esigenze delle persone con disabilità, con nuovi itinerari autonomi dedicati a ipovedenti, ciechi e sordi, l’ampliamento dell’audioguida e altre iniziative di accoglienza. Nel corso della presentazione, sarà illustrata la nuova organizzazione del Museo, le attività e i risultati raggiunti a due anni della nuova gestione del team della società D’Uva.
Una videoinstallazione per Romaeuropa Festival
«Hic sunt leones», scrivevano i cartografi sulle loro mappe quando tracciavano i confini del mondo conosciuto. Immaginare un paesaggio del futuro, l’ambiente, la cultura, l’arte, è un territorio inesplorato perché i cambiamenti che avvengono oggi sono molto maggiori di quelli a cui la nostra mente è abituata. La reazione è immaginare scenari, ossia «cartografie future», come fa Paola De Mitri con la videoinstallazione per Romaeuropa Festival dal 10 al 15 ottobre al Mattatoio di Roma. L’opera è fatta di immagini del presente che dialogano con gli archivi del passato «per arrivare a scenari ambientali possibili».
A Torino nella Nuvola Lavazza la seconda edizione del Festival del Metaverso
La seconda edizione del Festival del Metaverso, realizzato da Angi (Associazione Nazionale Giovani Innovatori), si terrà a Torino il 10 ottobre 2023. Un’intera giornata, dalle 9 alle 18 alla Nuvola Lavazza, per un festival legato al tech, alla comunicazione e al mondo online, da diversi punti di vista tra realtà virtuale, filosofia, arte e cultura. Dedicato al ruolo dei giovani, dell’economia digitale e dei social network, coinvolge le grandi realtà del mondo tech, startup e giovani opinion leader in un evento in cui illustrare i nuovi trend sul mondo della comunicazione digitale, delle nuove professioni, per sviluppare un dialogo sulle nuove visioni riguardanti il mondo della comunicazione e della digital transformation nei diversi campi di applicazione. Tra i vari talk e panel, si parlerà delle nuove sfide dell’innovazione tra cultura e audiovisivo, economia, Vr e Intelligenza Artificiale. Simone Arcagni, professore di nuovi media e nuove tecnologie all’Università di Palermo, critico, curatore e giornalista, affronterà il tema «La zona oscura: filosofia del metaverso».
Mostre aperte | Per ogni opera, un documento ad essa relativo. Un progetto delle Gallerie Estensi
«Serenissima Altezza far che un marmo bianco pigli la somiglianza di una persona, che ha colore, spirito e vita, ancorché sia lì presente, che si possa imitare in tutte le sue parti, e proportioni è cosa difficilissima. Creder poi di poter farlo somigliare con haver sol davanti una pittura senza vedere, né haver mai visto il naturale, è quasi impossibile…». Così il 20 ottobre 1651 Gian Lorenzo Bernini scriveva al duca Francesco I d’Este, del quale stava eseguendo il celebre busto conservato nella Galleria Estense di Modena. La lettera, nella quale con poche parole lo scultore tratteggia le difficoltà del mestiere, proveniente dall’Archivio Segreto Estense e conservata all’Archivio di Stato di Modena, è uno dei sette documenti esposti fino al 7 gennaio 2024 accanto all’opera della quale ognuno di essi tratta. Si tratta del progetto delle Gallerie Estensi «Parola d’ordine? Artisti estensi: le lettere, le opere», curato da Simone Sirocchi con il coordinamento di Martina Bagnoli e Lorenza Iannacci e la collaborazione dell’Archivio di Stato di Modena. Oltre a Bernini, sono il Tintoretto, Bartolomeo Schedoni, Ippolito Scarsella, Leonello Spada, il Guercino e Antonio Raggi gli autori delle opere accanto alle quali sono esposte lettere di loro pugno o scritte da altri ma comunque legate alla commissione del lavoro esposto.