LUNEDÌ 10 GIUGNO 2024
NOTIZIE IN BREVE | 12 NOTIZIE
- 01 La nuova direttrice di Art Basel punta alla «trasformazione generazionale» della fiera
- 02 Il progetto di ristrutturazione del Centre Pompidou è ad «alto rischio di slittamento»
- 03 Le Quattro Stagioni di Arcimboldo, dopo un restauro di otto mesi, sono tornate visibili al Louvre
- 04 Tornate visibili cinque chiese a Napoli
- 05 Il dono di Doni: restaurata la Cappella di Santo Stefano in San Francesco
- 06 Per un giorno il panorama inedito su Bologna dalla Torre degli Oseletti
- 07 A Grado il Museo Nazionale di Archeologia Subacquea aprirà nel 2025
- 08 La Scuola di Restauro di Botticino si prende cura a Parigi dell’Hôtel de Galliffet
- 09 Quattro «ex aequo» per il Preis der Nationalgalerie Berlin
- 10 Ventidue le realtà culturali premiate dalla Fondazione Italia Patria della Bellezza
- 11 Le «conversazioni con la natura» di 5 artisti per «Carte Blanche 2024» di Ruinart per Art Basel
- 12 Addii | Éric Hazan
La nuova direttrice di Art Basel punta alla «trasformazione generazionale» della fiera
L’edizione 2024 di Art Basel, dal 13 al 16 giugno, sarà la prima guidata da Maike Cruse, il cui precedente ruolo (dal 2013 al 2023 è stata direttrice del Gallery Weekend Berlin) l’ha preparata a intrattenere rapporti con gallerie e collezionisti, «ma su una scala molto diversa». La sua recente nomina rappresenta un grande passo avanti: il mercato dell’arte di Berlino è sottotono rispetto alla sua scena d’arte contemporanea, mentre Basilea è rinomata per la sua posizione centrale nel commercio globale. Cruse arriva in un momento di «rebranding» per Art Basel e il suo compito sarà, in parte, quello di rinfrescare l’immagine dell’appuntamento svizzero. «Negli ultimi anni c’è stato un notevole ricambio di collezionisti e curatori, spiega. Vogliamo rivolgerci a questi nuovi volti, pur rimanendo la fiera più importante del mondo».
Il progetto di ristrutturazione del Centre Pompidou è ad «alto rischio di slittamento»
Sono stati sollevati dubbi sulla capacità del Centre Pompidou di portare a termine un’importante ristrutturazione che chiuderà il sito parigino per cinque anni a partire dal 2025. Un rapporto critico della Corte dei Conti francese, l’organo supremo per il controllo dell’uso dei fondi pubblici in Francia, ha messo in guardia da un «elevato rischio di slittamento in termini di costi e scadenze» per il progetto «sottofinanziato e non sufficientemente pilotato». Lo Stato sta finanziando la ristrutturazione delle infrastrutture dell’edificio, attesa da tempo. Il tribunale ha stimato che questi lavori costeranno 358 milioni di euro, quasi 100 milioni in più rispetto alla cifra di 262 milioni di euro indicata dal Governo francese. Inoltre, Laurent Le Bon, presidente del Pompidou, sta cercando di ottenere dagli sponsor altri 207 milioni di euro per finanziare i suoi piani di ristrutturazione degli spazi culturali del centro. Ma, secondo la Cour des comptes, è riuscito a raccogliere solo 39 milioni di euro, di cui 20 milioni dalla Hanwha Culture Foundation di Seul, che sta finanziando gli studi preliminari. È rimasto «pochissimo tempo» per trovare i 168 milioni di euro mancanti, ha avvertito la Corte.
Le Quattro Stagioni di Arcimboldo, dopo un restauro di otto mesi, sono tornate visibili al Louvre
Dopo otto mesi di assenza, la serie di dipinti di Giuseppe Arcimboldo «Le quattro stagioni» (1573) ha ripreso il suo posto al Museo del Louvre. I ritratti ora appesi nell’Ala Denon, tuttavia, sono notevolmente diversi, addirittura splendenti, grazie a un accurato restauro che ne ha ridefinito la gamma cromatica. La serie comprende quattro dipinti che rappresentano inverno, primavera, estate e autunno, ognuno dei quali raffigura un profilo composto da frutta, fiori e piante propri della stagione. La primavera, ad esempio, sboccia con foglie rigogliose, margherite e bacche, mentre l’inverno è rugoso con la corteccia nodosa di un tronco d’albero. Pittore di corte molto stimato e in seguito conosciutissimo per questi ritratti compositi, Arcimboldo creò le «Stagioni» per l’imperatore del Sacro Romano Impero Massimiliano II; i dipinti ricordano la presentazione dei volti sulle monete imperiali romane. Gli originali dell’«Inverno» e dell’«Estate» dell’imperatore sono conservati nel Kunsthistorisches Museum di Vienna; gli esemplari nella collezione del Louvre sono copie che Massimiliano chiese al pittore di realizzare per Augusto di Sassonia come dono diplomatico.
Tornate visibili cinque chiese a Napoli
L’8 giugno ha riaperto a Napoli la Chiesa di San Pietro a Majella. Dopo diversi anni di restauro, nell’ambito del «Grande Progetto Centro storico di Napoli-Valorizzazione del Sito Unesco», l’edificio di culto è uno dei cinque tornati fruibili in occasione del progetto «Le chiese ritrovate»: gli altri quattro sono la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, San Pietro Martire, Santa Maria della Colonna e Santa Croce e Purgatorio al Mercato. La Chiesa di San Pietro a Majella è una delle chiese gotiche più antiche della città. Strettamente connessa all’omonimo Conservatorio musicale, la sua costruzione si fa risalire alla fine del Duecento, sul luogo dove sorgevano i monasteri di sant’Eufemia e di sant’Agata. L’iniziativa per la costruzione del nuovo edificio fu di Giovanni Pipino da Barletta, conte palatino e maestro razionale della curia, per volere del re Carlo II d’Angiò. Dietro la spinta dell’ordine dei Celestini, il complesso venne dedicato al pontefice Celestino V, al secolo Pietro Angelerio detto Pietro da Morrone, colui che per Dante fece «per viltade il gran rifiuto», rinunciando al soglio pontificio.
Il dono di Doni: restaurata la Cappella di Santo Stefano in San Francesco
Nella Basilica inferiore di San Francesco ad Assisi (Pg) si è concluso il restauro della prima Cappella a destra nella navata, quella di Santo Stefano, affrescata da Dono Doni (inizi del ’500-1575). L’intervento, eseguito dalla Tecnireco sotto la direzione di Sergio Fusetti e l’alta sorveglianza di Gianluca Delogu della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, è iniziato il 19 febbraio con fondi stanziati annualmente dal Ministero della Cultura per il Sacro Convento. Nel cielo stellato Profeti e Sibille ricordano la Cappella Sistina; nella scena del santo nella disputa nella sinagoga, Doni si è autoritratto in basso a destra ma non completò l’opera nella fascia sottostante perché morì. Strati di sporco sulle pareti hanno reso necessario il restauro. L’alterazione di ritocchi passati aveva provocato macchie scure nelle vele e nel cielo, mentre macchie di umidità avevano causato alterazioni cromatiche, c’erano distacchi dell’intonaco e sollevamenti della superficie pittorica. Dopo l’ultimo intervento dell’Istituto Centrale del Restauro nel 1975, si era depositato materiale incoerente. La Tecnireco ha effettuato una pulitura complessiva e, dove le cadute di colore non erano estese, ha ricucito a neutro la superficie pittorica. Sanate le fluorescenze saline formatesi in zone come la scena della disputa.
Per un giorno il panorama inedito su Bologna dalla Torre degli Oseletti
Domenica 23 giugno a Bologna, grazie alla cortesia della famiglia Sassoli de Bianchi, si terrà un’apertura straordinaria: quella della Torre degli Oseletti, un edificio e un palazzo (che nella sua storia ospitò anche il compositore Gioachino Rossini) mai aperti prima. Nel corso della visita, articolata su due turni, alle 10.30 e alle 15.30, si potranno vedere, tra l’altro, un affresco trecentesco alla base della Torre, un pozzo di epoca romana, la residenza storica della famiglia Sassoli de Bianchi, la cappella di San Fedele e la stessa Torre con uno splendido panorama sul capoluogo emiliano. La visita durerà un’ora e mezzo e il contributo richiesto è di 20 euro. Le iscrizioni si aprono il 12 giugno alle ore 10.30: tel. 051.2840436; info@succedesoloabologna.it.
A Grado il Museo Nazionale di Archeologia Subacquea aprirà nel 2025
Inaugurato nel 2014 e mai aperto, il Museo Nazionale di Archeologia Subacquea dell’Alto Adriatico di Grado (Go) verrà inaugurato nel 2025. La notizia è della Direzione regionale Musei Friuli Venezia Giulia, che ha constatato lo stato di avanzamento dell’opera; ora è in corso la procedura per l’affidamento delle opere di allestimento nel bacino d’acqua. Centro dell’intera operazione è stato il restauro della nave romana «Iulia felix» del II secolo d.C., scoperta nel 1986 a sei miglia dalla costa di Grado e recuperata con il suo ricco carico di anfore. Il relitto, ben conservato ed esposto su un innovativo «scheletro» di acciaio, sotto la direzione scientifica di Massimo Capulli, avrà un posto speciale nelle acque «non statiche» del museo. Il percorso si svolgerà su una trilogia di musei: quello della Pesca e della Civiltà lagunare, il Museo del Tesoro della Basilica e il Museo Nazionale di Archeologia Subacquea.
La Scuola di Restauro di Botticino si prende cura a Parigi dell’Hôtel de Galliffet
Dopo l’esordio dello scorso anno negli Stati Uniti, dove la Scuola di Restauro di Botticino è intervenuta con successo in Villa Firenze, residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Washington, è ora la volta dell’Hôtel de Galliffet, sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, dove, in collaborazione con Maison de l’Italie, la residenza diretta da Maria Chiara Prodi che ospita le restauratrici, si è avviato il cantiere di restauro di alcune delle sue importanti opere d’arte. Fondata nel 1974, con sede principale a Milano, e diretta da Arianna Beretta, la Scuola di Restauro di Botticino offre corsi di alta formazione e opera continuativamente nel restauro del nostro patrimonio culturale. Prossime mete, gli Istituti Italiani di Cultura di Beirut, Lima e Praga. L’obiettivo, come spiega Alessandro De Pedys, direttore generale per la Diplomazia pubblica e culturale del Maeci-Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, è la valorizzazione della cultura del restauro (un’eccellenza italiana), esercitata grazie a questo progetto in luoghi simbolo della nostra cultura nel mondo, offrendo al contempo a giovani restauratori un’opportunità formativa di respiro internazionale.
Quattro «ex aequo» per il Preis der Nationalgalerie Berlin
Per la prima volta nella sua storia il Premio della Nationalgalerie di Berlino viene assegnato «ex aequo» a quattro artisti finalisti anziché a un unico vincitore: Pan Daijing (1991), Dan Lie (1988), Hanne Lippard (1984) e James Richards (1983) condividono così oltre alle gioie del primo premio anche la possibilità di esporre le loro quattro nuove produzioni create ad hoc per la competizione in un’unica mostra collettiva all’Hamburger Bahnhof-Museum für Gegenwart che le ha acquisite per la collezione stabile della Nationalgalerie. «Pan Daijing lavora con il suono, la performance, l’installazione, la coreografia e il film, l’arte di Dan Lie affronta le questioni dell’ecologia e delle forme di vita non umane, Hanne Lippard utilizza principalmente la sua voce come mezzo artistico e il regista James Richards combina tecniche sperimentali con un senso della disposizione spaziale». La mostra delle opere dei quattro vincitori sarà aperta al pubblico fino al 5 gennaio 2025, accompagnata da un’edizione speciale della serie di cataloghi Hamburger Bahnhof pubblicata da Silvana Editoriale.
Ventidue le realtà culturali premiate dalla Fondazione Italia Patria della Bellezza
Tra le 206 candidate al bando 2024 organizzato dalla Fondazione Italia Patria della Bellezza, sono 22 le realtà culturali vincitrici dei premi in denaro. Di queste, le tre realtà premiate con 20mila euro a testa sono l’Archivio Nazionale del Film Famiglia di Bologna, «OrMe», un percorso di murales nel quartiere dell’Ortica a Milano e «Va’ Sentiero», a Milano, che ha realizzato la guida al trekking più lungo al mondo sulla dorsale delle montagne italiane, da nord a sud, comprese le Isole. I membri dell’Advisory Board della Fondazione hanno poi premiato 19 realtà in consulenze di comunicazione e marketing da parte di aziende leader di settore, per un valore complessivo di oltre 650mila euro. Si tratta di musei poco noti, castelli e borghi da salvaguardare o archivi storici sconosciuti.
Le «conversazioni con la natura» di 5 artisti per «Carte Blanche 2024» di Ruinart per Art Basel
In occasione della fiera svizzera Art Basel, la casa vinicola francese Ruinart presenta «Carte Blanche 2024», iniziativa creata da un collettivo di artisti che hanno un forte legame con la natura. Parte del progetto espositivo «Conversations with nature» sarà allestita presso la Collectors Lounge di Art Basel nella città svizzera dal 13 al 16 giugno, attraverso le opere di Thjis Biersteker e Marcus Coates. Ruinart, scegliendo di far dialogare artisti con forti legami con il mondo vivente, lancia un segnale ambizioso in un momento in cui il cambiamento climatico pone molti problemi sul tavolo. Provenienti dai cinque continenti, gli artisti invitati per questa «Carte Blanche» incarnano sia l’arte contemporanea sia i diversi modi in cui le questioni ambientali sono percepite nel mondo. Andrea Bowers vive a Los Angeles. Marcus Coates e Thijs Biersteker vivono in Europa. Pascale Marthine Tayou lavora tra il Belgio e il Camerun. Henrique Oliveira ha studi a Londra e a San Paolo. Tomoko Sauvage viaggia tra Parigi e Tokyo. Presentate nel corso dell’anno alle fiere d’arte di tutto il mondo, le opere saranno riunite in un’esposizione permanente in un giardino della sede storica di Ruinart a Reims, al numero 4 di rue des Crayères.
Addii | Éric Hazan
Dopo una lunga malattia è morto il 6 giugno a Parigi, all’età di 87 anni, il letterato ed editore Éric Hazan. Era nato il 23 luglio 1936 a Neuilly-sur-Seine da madre ebrea rumena nata in Palestina e padre ebreo egiziano. Nel 1983, dopo aver esercitato la professione medica per quasi venticinque anni, subentra al padre alla guida della casa editrice Hazan, dedicata ai libri d’arte, il cui catalogo comprende monografie di riferimento e classici della critica e della storia dell’arte, come La vita e l’opera di Albrecht Dürer di Erwin Panofsky, Saggi fiorentini di Aby Warburg e Leonardo di Daniel Arasse. Quando, quattro anni dopo la morte di Fernand Hazan, il gruppo Hachette acquista la casa editrice di famiglia fondata ai tempi della Liberazione, Éric Hazan lascia la direzione e nel 1998 lancia la casa editrice La Fabrique, che pubblica saggi storici e filosofici «ancorati politicamente alla sinistra della sinistra, ma senza cedere a nessuna partigianeria». Pensatore eclettico e fuori dagli schemi, le sue posizioni gli hanno procurato inimicizie sia a destra sia a sinistra: interessato alla vecchia Parigi (in italiano è disponibile il suo Parigi. L’invenzione di una città, uscito originariamente da Seuil nel 2002) quanto alla Rivoluzione francese o al pensiero decoloniale, ha pubblicato La Dynamique de la révolte. Sur des insurrections passées et d'autres à venir (La Fabrique, 2015) ed è finito sotto tiro dopo la pubblicazione di testi della sinistra radicale.