NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL'ARTE | 10 MARZO 2025

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LUNEDÌ 10 MARZO 2025

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: un vaporetto a Venezia (foto da Wikipedia; foto Marc Ryckaert MJJR | CC BY 3.0); la facciata dell’ex convento di Sant’Andrea a Barletta; una restauratrice al lavoro sul Leone scoperto nel 2023 a Selinunte; e uno scorcio dell’interno del Maam di Roma

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Venezia, nel 2024 i giorni di «contributo di accesso» erano 29. Quest’anno saranno 54

A Venezia raddoppia il numero dei giorni in cui i turisti dovranno pagare il «contributo di accesso». Il primo giorno in cui entreranno in vigore le nuove regole sarà il prossimo 18 aprile e complessivamente saranno 54 i giorni in cui si dovrà pagare il contributo contro le 29 dello scorso anno. Dai giorni prima di Pasqua fino a domenica 4 maggio ma anche tutti i venerdì, sabato e domenica fino alla fine di luglio con ingresso nella fascia oraria dalle 8.30 alle 16. Rispetto al primo anno di sperimentazione ci sono novità anche per quanto riguarda l’importo da pagare: il ticket costerà cinque euro per chi prenota entro il quart’ultimo giorno prima dal suo arrivo che diventano dieci euro per chi prenota nei tre giorni antecedenti all’ingresso in città. In altre parole una sorta di bonus per chi prenota prima. Il pagamento si può effettuare tramite WhatsApp, scansionando un Qr code, oppure presso le tabaccherie PuntoLis. Ci sono dei punti di pagamento a Piazzale Roma e nel piazzale della Stazione di Venezia Santa Lucia. Ne dà notizia sul suo sito «Il Sole 24 Ore».

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Conto alla rovescia per la Capitale italiana della Cultura 2027

Il 12 marzo verrà proclamata dal ministro della Cultura, Alessandro Giuli, la Capitale italiana della Cultura 2027. In corsa per il titolo ci sono: Alberobello (Ba); Aliano (Mt); Brindisi; Gallipoli (Le); La Spezia; Pompei (Na); Pordenone; Reggio Calabria; Sant'Andrea di Conza (Av); Savona. L’annuncio sarà dato nel corso di una cerimonia ufficiale che si terrà, alle 11.30, nella Sala Spadolini del MiC, alla presenza della Giuria di selezione e dei rappresentanti delle città candidate. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube del Ministero della Cultura. Alla città vincitrice sarà assegnato un contributo di un milione di euro per attuare il programma culturale presentato nel dossier di candidatura.

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Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025, ma con i musei cittadini chiusi

Ad Agrigento, chiuso da quarant’anni il Museo Civico, chiusa la pinacoteca comunale ospitata dall’ex Collegio dei Padri Filippini, attualmente rimane fruibile, e solo parzialmente, il Complesso monumentale di Santo Spirito. Nel refettorio di questa struttura, infatti, da mesi è in via di allestimento la mostra sui Chiaramonte, promossa dall’Ente Parco Valle dei Templi, ma non vi è nessuna notizia relativa all’apertura. «Si spera, dice l’ex sovrintendente alle antichità, Gabriella Costantino, in questo anno di Capitale della Cultura di riuscire ad aprire dopo moltissimi anni, almeno un piano della sede storica del museo civico nell’ex Convento dei Padri Agostiniani, di cui ho curato il progetto scientifico e quello dell’allestimento. Così come speriamo anche di riuscire a sistemare la Collezione Sinatra agganciandola temporaneamente agli spazi espositivi multimediali che saranno inaugurati nell’ex Collegio dei Padri Filippini».

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Il restauro in diretta del Leone di Selinunte

Al Museo Baglio Florio sulla Collina Orientale del Parco Archeologico di Selinunte (Tp) è possibile assistere dal vivo al restauro della sima (trabeazione dei templi greci e romani), il leone in marmo scoperto nel 2023 da ricercatori tedeschi dell’Università di Bochum all’interno del Parco Archeologico di Selinunte che si estende su 270 ettari. L’opera del IV secolo a.C., dal peso di 250 chili, adornava la parte superiore del tempio, svolgendo anche una funzione idraulica per il deflusso dell’acqua piovana attraverso un foro sotto la testa leonina. Il reperto è stato scoperto a due metri di profondità in un’area nei pressi dell’antico porto di Selinunte. Analisi di laboratorio hanno confermato che il marmo utilizzato dallo scultore proveniva da una cava dell’isola di Paros nelle Cicladi. Con laser e ultrasuoni ora si stanno rimuovendo le incrostazioni che hanno intaccato le levigatezze della testa leonina. 

 

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Affidati i lavori per il recupero dell’ex convento di Sant’Andrea a Barletta

Quasi 11 milioni di euro di fondi Pnrr per quello che potrebbe essere il più grande investimento in opere pubbliche mai realizzato nella città di Barletta: i lavori per il restauro dell’ex convento di Sant’Andrea sono stati affidati. A quasi un anno dalla pubblicazione della gara d’appalto europea (dello scorso aprile) si è arrivati alla fine della prima parte del percorso che porterà al recupero dello storico edificio. L’atto di aggiudicazione al raggruppamento temporale d’Impresa Ge.DI. Group spa sarà inviato all’Autorità nazionale anticorruzione, con la quale il Comune ha firmato una convenzione di vigilanza collaborativa, e, come da protocollo d’intesa per i progetti Pnrr, alla Guardia di finanza. Risalente al XVI secolo, l’ex convento di Sant’Andrea ha una storia piuttosto travagliata. Dopo aver ospitato per lungo tempo l’ordine dei frati minori francescani, nel 1810 divenne proprietà del municipio di Barletta per poi essere occupato dalle truppe francesi e successivamente dall’esercito regio. A fine ’800 divenne sede di un carcere, ben presto dismesso. Da oltre 40 anni l’edificio è abbandonato e in preda al degrado.

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A Roma inizia la conversione del Maam: da spazio occupato a spazio restaurato e gestito

A Roma al Maam, il «Museo dell’altro e dell’altrove di Metropoliz», finisce dopo 20 anni l’epoca pittoresca (ma anche drammatica) dell’occupazione: quella del museo di Tor Sapienza abitato da 200 attivisti tra le 600 opere in mostra di 400 artisti internazionali. Inizia la conversione del Maam: l’enorme ex salumificio che, occupato nel 2009, trasformato in uno spazio espositivo post-industriale e insieme abitazione permanente, diventa ora uno spazio espositivo istituzionale. Accanto al nuovo Maam, restaurato e riqualificato, nasceranno 144 case popolari per i 68 nuclei familiari che vivono tra le sue mura. «Salviamo l’arte mentre troviamo soluzioni per l’emergenza abitativa, niente sfratti né sgomberi: le nuove case popolari acquistate dal Comune saranno pronte entro il 2027», dichiara il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. L’attuale proposta di riqualificazione del museo, senza aumenti di cubatura, prevede di passare dagli attuali 26mila metri cubi di aree industriali e 23mila commerciali a una nuova configurazione con 18.700 metri cubi destinati al nuovo Maam, comprese le sale espositive ma anche spazi di coworking e sale conferenze ed eventi. Verrà anche recuperato l’edificio principale di archeologia industriale per spazi museali e pubblici.

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Il 2024 del turismo in Italia secondo l’Istat: 458,4 milioni di presenze nelle strutture ricettive

L’Istat ha diffuso il report con i dati del mercato del turismo in Italia nel 2024. Dati che, con l’aggiornamento dell’ultimo trimestre, raccontano un quadro complessivo in salute per uno dei settori trainanti della nostra economia. Il bilancio mostra un andamento divergente tra gli arrivi e le presenze: queste ultime, con un totale di 458,4 milioni, risultano in ulteriore crescita rispetto ai valori già record del 2023 (con un +2,5%); gli arrivi, invece, si fermano a 129,3 milioni, 4,4 milioni in meno rispetto al 2023 (pari al -3,3%). Le due componenti della clientela, cioè quella interna e quella straniera, si comportano in modo opposto: il flusso di stranieri mostra una crescita rispetto al 2023 dello 0,9% in termini di arrivi e del 6,8% in termini di presenze; i clienti italiani invece sono in flessione del -7,6% in termini di arrivi e del -2,2% per presenze. La clientela straniera si conferma prevalente rispetto a quella domestica: già nel 2023 le presenze dei turisti provenienti dall’estero erano 234,2 milioni, pari al 52,4% del totale; nel 2024 queste superano i 250 milioni, in pratica il 54,6% delle presenze totali.

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Un nuovo centro culturale multidisciplinare a Bergamo

A Bergamo l’8 marzo, in occasione dell’inizio di Bergamo Film Meeting, festival del cinema simbolo della città, è stato inaugurato un nuovo polo culturale a Palazzo della Libertà (con un rinnovato Auditorium e con la ristrutturazione della Sala dell’Orologio). Uno spazio denominato «Cult! Diffusione culturale», un polo culturale multidisciplinare in cui si incontrano cinema, arti visive e performative. La rigenerazione è stata possibile grazie al bando di Fondazione Cariplo «Luoghi da rigenerare», al quale hanno partecipato lo scorso 2023 il Comune di Bergamo come ente capofila e Lab 80 film come partner culturale di progetto, ottenendo un contributo di 390mila euro da parte di Fondazione Cariplo, a cui si aggiunge un investimento di 280mila euro del Comune di Bergamo e l’investimento di Lab80 film per la valorizzazione e la gestione degli spazi.

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Restaurata a Ferrara la Casa dell’Ortolano, una corte colonica della prima metà dell’Ottocento

A Ferrara è stato presentato l’8 marzo l’intervento finanziato dal Comune per la valorizzazione della Casa dell’Ortolano, nota anche come «Casa dei polli»: una corte colonica presente nel vallo delle Mura Sud. La Casa dell’Ortolano, che risale alla prima metà dell’Ottocento, sarà sede di un nuovo polo turistico e ricettivo, incentrato prevalentemente sul cicloturismo e sulla sostenibilità ambientale: un «balcone» affacciato sulle Mura con quattro minialloggi per cicloturisti e non, oltre a un bistrot che ospiterà una cinquantina di coperti, e una sala polivalente al piano superiore. Il complesso sarà arricchito con spazi per pic-nic, pergolato e orti didattici che verranno utilizzati per iniziative di valorizzazione dei prodotti gastronomici locali. Sarà presente anche un deposito e noleggio bici e bagni pubblici. Le strutture saranno fruibili a seguito di una gara per gestione dell’area.

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Apre al pubblico (per visite guidate) il Teatro Verdi di Pisa

Da sabato 15 marzo il Teatro Verdi di Pisa apre le sue porte alle visite guidate, per far conoscere ai cittadini e ai turisti questo luogo da una nuova prospettiva, tra le sale e gli ambienti non sempre aperti al pubblico. Costruito tra il 1865 e il 1867 su progetto dell’architetto Andrea Scala, il Teatro Verdi è uno dei maggiori esempi d'architettura teatrale ottocentesca in Italia. Dal Foyer fino al Sottotetto, il percorso sarà condotto dalle guide del teatro che illustreranno ai visitatori la storia del monumento tra collezioni, documenti d’archivio e ricordi di personaggi e artisti. Le visite guidate si terrano ogni sabato mattina con tre turni di ingresso, ciascuno della durata di 45 minuti e riservato a un massimo di 25 partecipanti per turno: primo turno ore 10, secondo turno ore 11, terzo turno ore 12. Singoli visitatori o gruppi potranno acquistare i biglietti d’ingresso a partire da sabato 8 marzo. I biglietti sono in vendita al Botteghino del Teatro, al servizio telefonico 050 941188 o su www.vivaticket.it.

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Addii • Ricardo Scofidio

Si è spento il 6 marzo, all’età di 89 anni, Ricardo Scofidio, architetto che ha contribuito a rimodellare il panorama museale degli Stati Uniti. La sua morte è stata annunciata da Diller Scofidio + Renfro, lo studio che aveva fondato con la moglie Elizabeth Diller nel 1997. Insieme a Diller e al socio Charles Renfro, Scofidio ha lavorato a molti progetti museali statunitensi, dall'ampliamento del 2019 del MoMA all’edificio per The Broad, il museo privato di Los Angeles dei collezionisti Eli ed Edythe Broad. Tra i vari progetti dello studio vi è anche un certo numero di progetti non museali: il Lincoln Center, ridisegnato con nuovi spazi all’aperto per un costo di 1 miliardo di dollari; la High Line, il viadotto ferroviario trasformato in parco che attraversa il quartiere Chelsea di New York; il Blur, un padiglione situato in un lago svizzero; la Brasserie, un ristorante nel Seagram Building.

Redazione, 10 marzo 2025 | © Riproduzione riservata