NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL'ARTE | 11 AGOSTO 2023

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VENERDÌ 11 AGOSTO 2023

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Una veduta dell’allestimento di Kapwani Kiwanga nella Grande Nef del Cacp-Musée d’Art Contemporain di Bordeaux. Foto: Arthur Pequin

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A Maui nelle Hawaii il fuoco fa vittime e distrugge siti storici e culturali e musei

I terribili e devastanti incendi che hanno travolto Maui, un’isola dell’arcipelago hawaiano, radendo al suolo edifici e costringendo molti abitanti a fuggire dalle loro case (finora si contano 36 vittime), hanno distrutto anche siti storici e culturali e musei. Gli incendi più gravi si trovano nella parte occidentale, in particolare nella storica città di Lahaina. A giudicare dai sorvoli effettuati dalla pattuglia aerea degli Stati Uniti e dai vigili del fuoco di Maui, più di 271 strutture sono state colpite nell'area. «Gli incendi a Maui hanno colpito la città di Lahaina con conseguenze devastanti e siamo immensamente rattristati per la perdita di vite umane, di case e di siti storici e culturali», ha dichiarato Jonathan Yukio Clark, direttore della Schaefer International Gallery del Maui Arts and Cultural Center. «Un certo numero di siti culturali situati nella città di Lahaina sono stati distrutti dagli incendi, ma occorrerà tempo per avere un panorama completo», afferma, aggiungendo che gli incendi in corso e la limitata connettività telefonica stanno ostacolando gli sforzi per condividere le informazioni e valutare i danni.

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Due giovani climber francesi scalano la guglia maggiore del Duomo di Milano

A Milano due giovani climber francesi hanno scalato la guglia maggiore del Duomo (a 108,5 metri dal suolo), quella su cui si trova la «Madonnina», simbolo della città. I due, una volta notati e richiamati, sono scesi di loro spontanea volontà e sono stati presi in consegna e denunciati dalla polizia locale. Farebbero parte di un gruppo internazionale di scalatori di monumenti e grattacieli. La presa in consegna da parte delle autorità è avvenuta nella mattina di oggi 11 agosto, ma non è ancora chiaro quando i due arrampicatori siano saliti. Potrebbero essere rimasti sul monumento, nascondendosi alla chiusura, ieri sera. Il «Corriere della Sera» pubblica sul suo sito un video.

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Esperti italiani in campo per il restauro degli affreschi della Cattedrale di Odessa

Nella notte del 23 luglio i bombardamenti russi hanno gravemente danneggiato uno degli edifici simbolo della storia culturale e religiosa di Odessa e dell’Ucraina: la grande Cattedrale ortodossa della Trasfigurazione, fondata nel 1794 e ricostruita nel 2005 dopo la distruzione da part dell’Urss nel 1936. Il governo italiano ha coinvolto due istituzioni culturali italiane, la Triennale di Milano e il Maxxi di Roma, allo scopo di raccogliere le migliori energie economiche, tecniche e culturali in grado di contribuire al restauro della Cattedrale della Trasfigurazione. Ora in campo anche dipartimenti universitari, istituti professionali, studi e laboratori esperti in restauro.

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Il nuovo Ministero della Cultura sarà articolato in dipartimenti

Il nuovo Ministero della Cultura voluto dal ministro Gennaro Sangiuliano sarà articolato in dipartimenti (fino a un massimo di 4) e il numero delle posizioni di livello dirigenziale generale non potrà essere superiore a trentadue, inclusi i capi dei dipartimenti. La nuova organizzazione entrerà in vigore entro il 31 dicembre. Gli attuali dirigenti decadranno con l’assegnazione dei nuovi incarichi. Sono salve le funzioni delle strutture preposte all’attuazione degli interventi del Pnrr. Lo stabilisce il decreto legge «omnibus» varato dal Consiglio dei ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

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Padiglione italiano all’Expo 2025 di Osaka: ha vinto il progetto di Mario Cucinella

È stata aggiudicata la gara per la progettazione e la costruzione del Padiglione italiano all’Expo 2025 di Osaka: ha vinto il progetto presentato dal raggruppamento guidato dall’architetto Mario Cucinella. Il padiglione Italia rappresenterà una versione moderna della Città Ideale, un’immagine simbolo del Rinascimento italiano. Tenuto conto del tema dell’Expo di Osaka («Designing Future Societies for our lives», «Progettare le società future per le nostre vite») la commissione ha voluto premiare il progetto che riflette in maniera più efficace l’identità italiana, «esprimendo i valori alla base della nostra cultura: una visione italiana dello spazio sociale basato su integrazione, inclusività, e su una cultura del “fare” fondata su rapporti e interazioni reali, ben rappresentati da concetti profondamente radicati nella nostra tradizione di piazza, teatro e giardino».

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Ora la Barnes Foundation può prestare le sue opere d’arte

Un tribunale ha stabilito che la Barnes Foundation può iniziare a prestare le opere della sua collezione di arte impressionista e moderna ad altre istituzioni: i suoi capolavori possono quindi viaggiare liberamente. Storicamente, la Barnes Foundation si era finora attenuta alla normativa stabilita dagli esecutori della fondazione, che prevedeva che la collezione non venisse alterata o utilizzata per prestiti, come avviene per la maggior parte dei musei statunitensi. In una decisione archiviata il 21 luglio, il giudice Melissa S. Sterling ha concesso al Consiglio di amministrazione della Fondazione il permesso di contravvenire a questo accordo legale che per decenni ha bloccato qualsiasi modifica alla collezione Barnes. Il fondatore dell’ente, l’accademico Albert C. Barnes, istituì il museo per ospitare la sua collezione personale nel 1922.

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Il borgo senese di Monteriggioni ora ha un suo museo

«Oggi Monteriggioni ha un luogo che raccoglie e conserva il proprio patrimonio storico-identitario». Con queste parole il sindaco di Monteriggioni, Andrea Frosini, ha commentato la recente apertura del MaM-Museo Archeologico Monteriggioni, il primo museo del borgo toscano. L’iniziativa, resa possibile dalla collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo e la Fondazione Musei Senesi, si pone l’obiettivo di valorizzare il patrimonio locale e di dare vita a un nuovo punto di riferimento culturale. Il percorso espositivo si caratterizza come un «viaggio a ritroso» nella storia del territorio, partendo dal Medioevo fino ad arrivare alla Protostoria.

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Il Chrysler Museum of Art di Norfolk restituirà una sua opera a un’associazione filantropica di Boston

Il Chrysler Museum of Art di Norfolk, in Virginia, ha accettato di restituire la scultura in marmo di Peter Stephenson «L'indiano ferito» (1850) alla Massachusetts Charitable Mechanic Association (Mcma), un’associazione filantropica di Boston fondata dall’argentiere Paul Revere nel 1795. La figura, che Stephenson modellò un po’ sul modello della scultura romana «Il Gallo morente», era in possesso della Mcma dal 1893 e scomparve (la si riteneva distrutta) quando l’organizzazione lasciò il suo edificio nel 1958. Fu acquistata dal collezionista Walter P. Chrysler, Jr. presso il mercante James Ricau nel 1986. La figura di un indigeno ferito si dice sia la prima scultura a grandezza naturale realizzata interamente in marmo estratto negli Stati Uniti. La decisione del Chrysler Museum pone termine a una discussione sull’argomento con l’Mcma che dura da oltre 20 anni.

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Donata alla Biblioteca Nazionale di Israele una grande collezione di antiche carte geografiche europee di luoghi israeliani

Le antiche carte geografiche di Israele sono state create con grande impegno durante il Rinascimento, non per rispecchiare la realtà o aiutare la navigazione, ma per raccontare una storia. Ora la più significativa collezione di mappe europee dell'area, quella di Howard Golden, un avvocato americano di origini ebraiche, collezione che conta centinaia di carte geografiche europee, acquistate negli ultimi quarant’anni, viene donata alla Biblioteca Nazionale di Israele.

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Mostre che aprono - La Mostra Nazionale dell’Antiquariato di Sarzana

A Sarzana (Sp) riapre dal 12 al 20 agosto, dopo dieci anni di assenza, la Mostra Nazionale dell’Antiquariato. Sono 30 gli antiquari da tutto il Paese accolti nella Fortezza Firmafede, una fortificazione militare medievale di 27 sale ricostruita da Lorenzo de’ Medici nel 1487. Esposti mobili, dipinti, tappeti antichi anatolici e caucasici, complementi d’arredo dei secoli scorsi ma anche del Novecento. I sotterranei della Fortezza, restaurati, ospitano la mostra di arte contemporanea «Altri luoghi», a cura di Paolo Fiorellini e Stefano Lanzardo, con sculture, fotografie e installazioni.

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Mostre aperte - Kapwani Kiwanga al Cacp di Bordeaux

L’installazione monumentale «Retenue» di Kapwani Kiwanga occupa, fino al 7 gennaio ’24, la Grande Nef del Cacp-Musée d’Art Contemporain di Bordeaux, nell’ambito di una programmazione speciale che il museo, inaugurato nel 1973, propone per i suoi 50 anni. Kapwani Kiwanga, artista canadese, 45 anni, di origini tanzaniane e residente a Parigi, si è distinta alla Biennale di Venezia del 2022 con l’installazione «Terrarium», ispirata alle sabbie e ai colori del deserto. Nel 2024 sarà la prima artista donna nera a esporre nel Padiglione del Canada. Gli studi eclettici e pluridisciplinari, di antropologia e religione comparata, portati avanti alla McGIll University di Montreal, fino al cinema documentaristico, permeano l’approccio artistico di Kiwanga, che ha già ricevuto diversi premi, tra cui il Prix Duchamp nel 2020 per «Flowers for Africa», opera realizzata in Senegal a partire da ricerche iconografiche condotte in archivi nazionali e agenzie fotografiche. Al Capc propone un’opera inedita, monumentale e eterea, contemplativa e delicata, realizzata a partire da migliaia di corde intrecciate, di dimensioni e spessori diversi, sospese nel vuoto e in dialogo con l’architettura e la storia del museo, che fu un ex deposito di merci di epoca coloniale. Un’immersione in uno spazio di un blu inteso, ispirato al tempo stesso all’aspetto naturale di Bordeaux, affacciata sull’oceano Atlantico e attraversata dal fiume Garonna, e al suo passato coloniale.

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Addii - Brice Marden

All’età di 84 anni è scomparso il 9 agosto, nel villaggio di Tivoli nello stato di New York, Brice Marden, pittore astratto noto soprattutto per i suoi lunghi e sinuosi segni calligrafici che si stagliavano su sfondi monocromatici. Marden è morto a casa sua, dopo anni di convivenza con il cancro (che gli era stato diagnosticato nel 2017). La figlia dell’artista, Mirabelle Marden, ha annunciato il decesso su Instagram con il seguente post: «Papà è morto serenamente ieri sera a casa a Tivoli, ha dipinto nel suo studio fino a sabato scorso. È stato fortunato a vivere una lunga vita facendo ciò che amava». Marden era nato il 15 ottobre 1938 nella contea di Westchester, a nord di New York. Si era laureato all’Università di Boston nel 1961, prima di frequentare Yale per il suo Master of Fine Arts. Marden apparteneca a una storica classe di artisti usciti da Yale nei primi anni Sessanta, con professori come Alex Katz e Jon Schueler e compagni di classe come Richard Serra, Chuck Close, Vija Celmins e Nancy Graves. «Brice Marden è stato uno dei nostri più grandi artisti americani, i cui esiti nel continuare ed estendere la tradizione della pittura sono stati a lungo riconosciuti e celebrati in tutto il mondo», ha dichiarato il gallerista Larry Gagosian in un comunicato. «Era un pittore di rara intuizione del piacere e della poesia del suo mezzo; sempre dedito al gesto, alla sorte, alla sostanza: le questioni elementari dell’arte».

Redazione, 11 agosto 2023 | © Riproduzione riservata