GIOVEDÌ 11 APRILE 2024
NOTIZIE IN BREVE | 12 NOTIZIE
- 01 Scoperto a Pompei un salone da banchetto con una decorazione ispirata alla guerra di Troia
- 02 Nasce il think tank «Hard Art», sulle questioni climatiche e di giustizia sociale
- 03 In autunno partono i lavori di restauro conservativo di Ponte Vecchio a Firenze
- 04 A Rimini riapre il Museo della Città «Luigi Tonini»
- 05 Gavin Brown dona l’archivio della sua galleria al Center for Curatorial Studies del Bard College
- 06 Una nuova fiera d’arte contemporanea a Hong Kong
- 07 Restauri al chiostro di San Giacomo della Marca nel complesso di Santa Maria La Nova a Napoli
- 08 Due nuove entries nell’Associazione Tag-Torino Art Galleries
- 09 La presentazione dell’installazione di Petrit Halilaj per l’Iris and B. Gerald Cantor Roof Garden del Metropolitan Museum
- 10 I 12 premiati dell’Eco Design Art Prize
- 11 Una giornata di studi sulle presenze caravaggesche in Piemonte
- 12 Il mito di Sofonisba rivive a Paternò
Scoperto a Pompei un salone da banchetto con una decorazione ispirata alla guerra di Troia
Dai nuovi scavi di Pompei è emerso nell’insula 10 della Regio IX un grande ambiente lungo 16 metri, largo 6. È un imponente salone da banchetto dalle eleganti pareti nere decorate con soggetti mitologici ispirati alla guerra di Troia. Oltre a Elena e Paride, indicato in un’iscrizione greca tra le due figure con il suo altro nome «Alexandros», appare sulle pareti del salone la figura di Cassandra, figlia di Priamo, in coppia con Apollo. L’attività di scavo nell’insula 10 è parte del più ampio progetto di messa in sicurezza del fronte perimetrale tra l’area scavata e non, per migliorare l’assetto idrogeologico a tutela del vasto patrimonio pompeiano, più di 13mila ambienti in 1.070 unità abitative, oltre agli immensi spazi pubblici e sacri.
Nasce il think tank «Hard Art», sulle questioni climatiche e di giustizia sociale
Circa 150 artisti, attivisti, tecnologi, economisti e scienziati stanno lanciando un’iniziativa chiamata «Hard Art», un think tank che si propone di stimolare discussioni sul clima e sulla giustizia sociale. Il collettivo comprende gli artisti Jeremy Deller, Cornelia Parker, Gavin Turk e Clare Patey, oltre al musicista Brian Eno, all’artista e designer Es Devlin, al regista Danny Boyle e al cofondatore di Kickstarter Yancey Stickler. L’iniziativa ha iniziato a prendere forma più di un anno fa nello studio londinese di Eno, con incontri su invito di leader del settore che hanno partecipato a tavole rotonde su argomenti che vanno dalla geoingegneria a forme alternative di economia. Non sorprende che, dato il ruolo di Eno come leader del progetto, la musica sia una parte essenziale degli incontri del gruppo, tra cui il festival musicale di quattro giorni «The Fête of Britain», tenutosi a febbraio presso gli Aviva Studios di Manchester e guidato da Devlin.
In autunno partono i lavori di restauro conservativo di Ponte Vecchio a Firenze
Il 10 aprile si è tenuta a Firenze a Palazzo Vecchio la conferenza stampa di presentazione delle prossime attività di restauro conservativo di Ponte Vecchio. Marchesi Antinori, all’interno del progetto più ampio del restauro, sosterrà la parte relativa ai prospetti del ponte. Costruito nella prima metà del Trecento e oggetto di vari rifacimenti e consolidamenti nel corso dei secoli, Ponte Vecchio non aveva ancora mai ricevuto interventi di restauro conservativo, mirati a una sua valorizzazione anche dal punto di vista estetico. I lavori inizieranno nell’autunno del 2024. «La storia della nostra famiglia è da sempre legata a doppio filo alla città di Firenze sin dal XIII secolo, ha dichiarato Piero Antinori, presidente onorario di Marchesi Antinori. Una città che ci ha dato tanto in questi secoli, motivo per cui ci fa particolarmente piacere poter essere parte di questo importante progetto. I 50 anni di Tignanello sono l’occasione perfetta per poter supportare il Comune di Firenze in questo nuovo progetto di conservazione di Ponte Vecchio, un simbolo della città di Firenze nel mondo e un orgoglio per tutti noi fiorentini».
A Rimini riapre il Museo della Città «Luigi Tonini»
A Rimini, a distanza di un secolo dalla fondazione della pinacoteca, il 13 aprile il Museo della Città «Luigi Tonini» riapre al pubblico con più di centosettanta opere, tra sculture, dipinti, medaglie e ceramiche riallestite in base con una nuova illuminazione e percorso espositivo sia cronologico che tematico articolato in quattordici nuove sezioni e quattro stazioni multimediali. Il riallestimento offre quindi una nuova luce sul passato paleocristiano di Rimini e del territorio dai portali delle chiese a tesori come il sarcofago del duca Martino e del figlio Agnello (III e VIII-IX secolo); sulla grande stagione del Trecento con le preziose tavole di Giovanni, Giuliano e Pietro da Rimini e l’affresco con il Giudizio Universale di Giovanni da Rimini che sarà possibile ammirare da vicino; sulla felice stagione del Quattrocento con le preziose medaglie malatestiane di Matteo de’ Pasti, la Pietà di Giovanni Bellini e la grande tavola di Ghirlandaio. I lavori sono stati finanziati dal Comune di Rimini, dal Ministero della Cultura e con il contributo della Regione Emilia-Romagna, Piano Museale 2022 – L.R. 18/2000.
Gavin Brown dona l’archivio della sua galleria al Center for Curatorial Studies del Bard College
Il gallerista Gavin Brown ha donato l’archivio della sua galleria, Gavin Brown's Enterprise, al Center for Curatorial Studies del Bard College (CCS Bard) nella Hudson Valley di New York. La collezione comprende schede di artisti, cataloghi, documenti e cronologie di mostre che risalgono ai 26 anni di attività di Brown nel campo dell’arte contemporanea a New York. Fin dall’apertura della galleria a Soho nel 1994, Brown ha esposto alcuni dei più importanti artisti attuali, tra cui Alex Katz, Joan Jonas, Mark Leckey, Arthur Jafa, Rirkrit Tiravanija ed Elizabeth Peyton. Brown ha chiuso la sua galleria omonima nel 2020 per unirsi a Gladstone.
Una nuova fiera d’arte contemporanea a Hong Kong
Quest’estate Hong Kong ospiterà una nuova fiera d’arte. La nuova Art021 Hong Kong, il cui lancio è previsto per il 6 luglio, è una fiera gemella della Art021 di Shanghai e della Jing Art di Pechino, rispettivamente a novembre e a giugno. David Chau, parte del trio che ha fondato Art021 nel 2013, dice di essere stato invitato a lanciare il progetto dal Mega Ace Fund di Hong Kong, che sovvenziona grandi progetti culturali. Nonostante il territorio sia caratterizzato da numerose fiere affermate, tra cui Art Basel (Abhk), Art Central e Fine Art Asia (Faa), e da contingenze politiche ed economiche, Chau vede un potenziale non sfruttato nella città. «Stiamo cercando di cambiare il modello tradizionale di fiera, che è diventato un peso per le gallerie e per i collezionisti».
Restauri al chiostro di San Giacomo della Marca nel complesso di Santa Maria La Nova a Napoli
Docenti e studentesse del Corso di laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università Suor Orsola Benincasa, sotto la vigilanza della Soprintendenza di Napoli, stanno restaurando i dipinti murali del Chiostro di San Giacomo della Marca nel complesso monumentale di Santa Maria La Nova, fondato nel 1279 e usato fino al 1990 come parcheggio. I lavori all’affresco della «Deposizione di Cristo», attribuito a Simone Papa detto il Moderno, e delle decorazioni pittoriche del XVII secolo, sono promossi e finanziati dalla società che gestisce il sito, la San Martino Alberghi.
Due nuove entries nell’Associazione Tag-Torino Art Galleries
L’Associazione Tag-Torino Art Galleries ha ora due nuovi associati: la Galleria d’Arte Roccatre e Recontemporary. Roccatre (fondata a Torino nel 2003 da Luigi e Alessandro Vittorio Toppino) è una galleria con una proposta legata all’arte moderna e contemporanea ed è ora diretta dal gallerista Alessandro Toppino. Fondata nel 2018, Recontemporary è un club di videoarte, una community, un’associazione culturale e il primo spazio indipendente in Italia dedicato esclusivamente alla «new media art», ed è presieduta da Iole Pellion di Persano.
La presentazione dell’installazione di Petrit Halilaj per l’Iris and B. Gerald Cantor Roof Garden del Metropolitan Museum
A New York il 29 aprile verrà presentata in un preview per la stampa l’installazione site specific realizzata per l’Iris and B. Gerald Cantor Roof Garden del Metropolitan Museum dall’artista kosovaro Petrit Halilaj (nato nel 1986, Kostërc, ex Jugoslavia). Per il primo grande progetto dell’artista negli Stati Uniti, Halilaj trasforma il tetto del Met con una vasta installazione scultorea. Il lavoro di Halilaj è profondamente legato alla storia recente del suo Paese natale, il Kosovo, e alle conseguenze delle tensioni culturali e politiche nella regione. Dopo un periodo di formazione in Italia, dove ha studiato arte all’Accademia di Brera a Milano, nel 2008 si è trasferito a Berlino, dove tuttora vive e lavora. I suoi progetti comprendono una varietà di media, tra cui scultura, disegno, poesia e performance.
I 12 premiati dell’Eco Design Art Prize
L’organizzazione non profit Art of Change 21 e il suo partner Palais de Tokyo proseguono la loro azione a favore degli artisti e della transizione ecologica nell’arte contemporanea con la seconda edizione del premio Eco Design Art Prize, assegnato a 12 vincitori il 2 aprile 2024 al Palais de Tokyo. Il Premio mira a sostenere gli artisti nella riduzione del loro impatto ambientale e a promuovere l’eco-design nella creazione artistica. I 12 artisti premiati sono: Assoukrou Aké (nato nel 1995 in Costa d’Avorio); Amandine Arcelli (1991, Montpellier); Alizée Armet (1991, Bayonne); Victor Cord’homme (1991, Parigi); Lélia Demoisy (1991); Julia Gault (1991, Parigi); Ittah Yoda (duo composta da Virgile Ittah, 1984, Parigi, e Kai Yoda, 1985, Tokyo); Alice Magne (1998, Nizza); Desire Moheb-Zandi (1990, Berlino); Ouazzani Carrier (duo: Marie Ouazzani, 1991, Francia e Nicolas Carrier, 1981, Francia); Jonathan Potana (2000, Isola della Réunion); Adrien Vescovi (1981, Thonon).
Una giornata di studi sulle presenze caravaggesche in Piemonte
L’inaspettata scoperta, tra i beni donati da Pietro Torrione all’Archivio di Stato di Biella, di un dipinto caravaggesco nordico, la cui attribuzione è in via di definizione, dà lo spunto oggi 12 aprile nel Museo del Territorio Biellese a Biella per una giornata di studi che fa il punto sulle ricerche in corso sulla cultura caravaggesca in Piemonte, con, al centro della discussione, proprio il dipinto oggi a Biella. Nel Seicento il Piemonte, come molti territori d’Italia, vede l’arrivo costante di opere ispirate a questo nuovo linguaggio artistico: non si contano gli acquisti della Corte sabauda e del suo entourage. L’iniziativa, promossa dal Rettorato dell’Università di Torino in favore delle attività del Dipartimento di Studi Storici e del corso di laurea Cultural Heritage and Creativity for Tourism and Territorial Development, nasce in collaborazione con i Musei Reali di Torino ed è curata da Annamaria Bava, Alessandro Morandotti, Mauro Natale e Gelsomina Spione.
Il mito di Sofonisba rivive a Paternò
L’ingegno pioneristico e artistico della pittrice Sofonisba Anguissola (1532-1625) verrà raccontato da esperti nazionali e internazionali il 12 aprile alle 17 a Paternò (Ct), dove la pittrice visse cinque anni, nell’ex Convento di San Francesco alla Collina. Nella cappella della Chiesa, dal 2023, sono esposti due dei dipinti più celebri della pittrice cremonese, la «Madonna dell’Itria» e la «Madonna della Raccomandata». L’incontro, intitolato «Insieme per Sofonisba», è organizzato dall’Ars (assemblea regionale siciliana) e dalla Fondazione Federico II con la collaborazione del comune di Paternò, l’Istituto Cervantes di Palermo, l’Accademia di Belle Arti di Catania, la Chiesa di Santa Maria dell’Alto e con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna.