NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL'ARTE | 11 OTTOBRE 2023

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MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2023

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Una veduta d’interno della Reggia di Caserta in uno scatto di Massimo Listri

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I musei del Qatar espongono la bandiera palestinese dopo l’attacco di Hamas

La direzione del Museo Nazionale del Qatar e del Museo di Arte Islamica, entrambi a Doha in Qatar, ha proiettato immagini della bandiera palestinese all’esterno dei due musei un giorno e mezzo dopo l’attacco del gruppo terroristico Hamas contro Israele. L’attacco ha ucciso più di 1.200 cittadini israeliani e ha portato al rapimento di circa 130 ostaggi, secondo i dati ufficiali più recenti. L’assalto a sorpresa lanciato sabato mattina ha portato a una dichiarazione di guerra da parte dello Stato di Israele contro i militanti di Hamas nella Striscia di Gaza e ha aumentato drammaticamente le tensioni diplomatiche in tutta la regione. La sceicca Al-Mayassa, sorella dell’attuale emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani, e presidente dei Musei del Qatar, ha condiviso su Instagram e X, ex Twitter, le immagini delle bandiere proiettate la sera dell’8 ottobre.

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Il Magritte Museum di Bruxelles è stato restaurato

Negli ultimi 15 anni oltre 4 milioni di visitatori hanno varcato la soglia del Magritte Museum di Bruxelles, che fa parte dei Royal Museums of Fine Arts belgi e che è sede della più grande collezione al mondo di opere del maestro surrealista. Dopo sei mesi di restauro, che hanno avuto avvio in occasione dei 125 anni dalla nascita di René Magritte, il 7 ottobre il museo ha riaperto le porte al pubblico in una rinnovata veste. I 2.800 metri quadrati dell’istituzione sono stati rinnovati sul fronte delle finiture e delle dotazioni tecnologiche. Dalla pavimentazione alle telecamere, dalle attrezzature multimediali all’illuminazione, oggi integralmente a Led, il museo è stato oggetto di un profondo restyling.

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Un interessante caso di mercato dell’arte sui prezzi moltiplicati da una transazione alla successiva

Un caso legale nei tribunali francesi sta sollevando importanti questioni sulla possibilità di chiedere un ulteriore risarcimento a chi ha venduto un’opera d’arte o un manufatto che in seguito si è scoperto avere un valore molto più alto. Durante lo sgombero della loro seconda casa una donna di 81 anni e suo marito di 88 anni, di cui non sono state rese note le generalità, si sono imbattuti in una maschera africana. Mentre la maggior parte del contenuto della casa è stata venduta in un déballage, i coniugi hanno deciso di vendere la maschera a un antiquario locale, che nel settembre 2021 ha accettato di acquistarla per 150 euro. Mesi dopo, leggendo il giornale, la coppia ha scoperto che l’oggetto (una rara maschera Fang) era stata appena venduta a 4,2 milioni di euro in un’asta specializzata a Montpellier. L’oggetto era stato portato dal Gabon dal nonno dell’uomo, che era stato governatore coloniale in Africa all’inizio del XX secolo. La coppia ha intentato causa contro il commerciante di antichità, ritenendo di aver subito una truffa. Dopo diverse azioni e contromosse legali, il 28 giugno una corte d’appello francese ha stabilito che la causa contro il commerciante «appare fondata in linea di principio» e ha congelato i proventi della vendita, mentre il caso prosegue.

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Un nuovo Polo delle Arti nella Cavallerizza Reale di Torino

A Torino all’interno della Cavallerizza Reale dovrebbe sorgere un innovativo Polo delle Arti. Grazie alla collaborazione tra enti pubblici e privati del territorio, potrebbe prossimamente diventare realtà il proposito di dotare il capoluogo piemontese di un polo per l’alta specializzazione di studenti e artisti dei settori del teatro musicale, del teatro di prosa, della musica elettroacustica, della televisione, delle arti visive e dei nuovi linguaggi. Il progetto prevede di ricavare, in un’area di complessivi 7mila metri quadrati, diverse aule studio, laboratori didattici, spazi per dedicarsi alla composizione musicale e una sala teatrale. Non mancheranno una scuola di scenografia (ora in parte ospitata nella sede distaccata Incet), il dipartimento di jazz e musica elettronica e persino un collegio di merito. Il progetto esecutivo, a cura di Picco Architetti, Baietto Battiato Bianco e De Ferrari Architetti, è pronto alla cantierizzazione ed è già inviato al Ministero dell’Istruzione e Merito, competente per ottenere i fondi dedicato all'Alta Formazione Artistica Musicale Coreutica. La Direzione Artistica Architettonica è di Matteo Robiglio, dello Studio TRA, autore di un precedente progetto di prefattibilità.

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Restituita all’Egitto una rara tavoletta per cosmetici egizia

Torna in Egitto una rara tavoletta per cosmetici di 3.500 anni fa recuperata dai carabinieri a Venezia. Un manufatto in pietra raro per la sua forma a doppia testa d’uccello. Il reperto, sequestrato all’ufficio dogane di Vicenza, era privo di documentazione sulla sua provenienza. È stato quindi restituito in base a quanto prevede la Convezione Unesco di Parigi del 1970: un bene culturale acquistato in un Paese non può essere esportato se in contrasto con la legge del Paese d’origine. In questo caso l’Egitto ha una legge di tutela dei beni culturali fin dal 1904.

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Per «Migrant Child», il Banksy veneziano, si pronunciano anche gli architetti veneziani, anche loro contrari all’intervento

Nel dibattito su «Migrant Child», l’opera che Banksy ha realizzato a Venezia, sulla parete esterna di un edificio di San Pantalon, si è inserita anche l’Associazione architetti veneziani, anch’essa contraria all’intervento per il quale Sgarbi avrebbe trovato un istituto bancario pronto a farsi carico dei costi. Gli architetti si oppongono al restauro, perché lo spirito con cui l’artista britannico ha realizzato il graffito «è che nel tempo venga sommerso dall’acqua e faccia, ahinoi, la stessa fine dei tantissimi bambini che in questi ultimi dieci anni sono morti nel Mediterraneo». Le opere di questo artista, secondo gli architetti, «nascono infatti per essere esposte alle intemperie, con il conseguente deterioramento e la distruzione naturale. Questo è il significato che emerge anche da questa opera di Banksy, che è un attivista politico che opera per risvegliare le coscienze, o forse sarebbe meglio dire le incoscienze, del nuovo millennio».

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L’arte si prende cura: gli scatti di Massimo Listri nei luoghi di cura del S.M. Ordine di Malta

Gli effetti benefici dell’arte sul benessere fisico e mentale sono ormai riconosciuti e trovano sempre più spazio in mostre e convegni dedicati. In questo contesto, il progetto presentato lo scorso 9 ottobre intende portare negli Ospedali e negli Ambulatori dell’Ordine di Malta l’attenzione alla bellezza e all’arte che caratterizza le attività terapeutiche e sanitarie dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme con opere di Massimo Listri, maestro della fotografia di architettura e di ambienti, con l’intento di contribuire a migliorare il benessere dei pazienti. Già «i seicenteschi regolamenti della Sacra Infermeria, sistematizzati e pubblicati nel 1725, stabilivano la rotazione di quadri, nell’estate, e di arazzi di lana nei mesi invernali, nelle grandi e belle camerate dove erano alloggiati i pazienti. Per una pronta guarigione, sono senz’altro fondamentali il buon nutrimento e le arti mediche ma anche la bellezza può aiutare il paziente a ritrovare l’impulso di rimettersi dalle ferite e di superare la malattia», come sottolinea Fra’ John Timothy Dunlap, Principe e Gran Maestro del S.M. Ordine di Malta. L’omonima pubblicazione che accompagna il progetto, L’Arte si prende Cura. Architetture e prospettive di Massimo Listri nei luoghi di cura del S.M. Ordine di Malta, edita da Allemandi, raccoglie i suggestivi scatti di interni di Massimo Listri.

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Il 60mo anniversario della morte di Luigi Bartolini

Entrano nel vivo le celebrazioni del 60mo della morte di Luigi Bartolini, il poliedrico artista, scrittore, poeta e incisore nato a Cupramontana (An) nel 1892 e morto a Roma nel 1963. Promossi da Regione Marche e dai comuni di Cupramontana, Urbino, Osimo, Camerino, con capofila il Comune di Macerata, gli eventi in programma sono mirati ad approfondire la vita e l’attività dell’artista e sono articolati in tavole rotonde e conferenze propedeutici alle due mostre di Macerata (dal 28 ottobre) e Urbino (dal 30 novembre), che saranno dedicate, rispettivamente, alla pittura e all’attività di incisore. Il paese natale Cupramontana ospiterà il 15 ottobre, alla presenza di Vittorio Sgarbi, sottosegretario del Ministero della Cultura e presidente del Comitato delle Celebrazioni con Luciana Bartolini, «Luigi Bartolini, incisore, pittore, scrittore. Tavola rotonda nei sessant’anni della scomparsa» (Teatro Concordia, ore 16.30). Interverranno Manuel Carrera, Luca Cesari, Francesco M. Orsolini, Claudio Strinati e Alessandro Tosi. Il 24 ottobre Camerino, città dove l’artista ha vissuto e lavorato come docente di Disegno dal 1924 al 1926, ospita invece la conferenza «Luigi Bartolini a Camerino. Professore innamorato e brigante gentile delle Muse», con relatore Francesco Maria Orsolini.

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In un podcast la storia della statua in bronzo di Michelangelo, ora perduta, raffigurante papa Giulio II

Il David, la Pietà, il Mosè… si potrebbe andare avanti all’infinito nell’elencare le statue realizzate da Michelangelo Buonarroti nel corso della sua esistenza. Anche Bologna avrebbe potuto vantare un’opera del genio fiorentino del Rinascimento, ma storia e politica hanno deciso diversamente. Questo episodio è al centro di un podcast pubblicato dal quotidiano bolognese «Il Resto del Carlino» in cui viene narrata la storia della statua in bronzo di papa Giulio II. Michelangelo realizzò l’opera tra il 1506 e il 1508. La statua fu denominata «Giulio II benedicente» e collocata nel febbraio 1508 nella Porta Magna di San Petronio. Era la prima volta che Michelangelo abbandonava l’amato marmo per dedicarsi a una statua in bronzo. La statua, però, ebbe vita brevissima.

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Le «Storie dell’Infanzia di Cristo» di Beato Angelico sono il «Capolavoro per Milano 2023»

Il «Capolavoro per Milano 2023» (un’iniziativa giunta alla sua 15ma edizione) sarà una delle più complesse e affascinanti opere del Beato Angelico (Vicchio nel Mugello, 1395 ca-Roma, 1455). Dal 28 ottobre al 28 gennaio 2024, il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano accoglierà lo straordinario scomparto dell’Armadio degli Argenti dedicato alle «Storie dell’Infanzia di Cristo», dall’Annunciazione alla Disputa fra i Dottori, introdotte dalla Visione di Ezechiele, proveniente dal Museo di San Marco a Firenze, che custodisce la più grande collezione di opere di uno dei maggiori pittori del Rinascimento.

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Mostre che aprono | In due sedi bolognesi del gruppo Unipol la mostra «Crossing»

A Bologna per i dieci anni di attività di Cubo, il Museo d’Impresa del Gruppo Unipol, dal 12 ottobre al 18 gennaio è in programma la mostra «Crossing», nelle due sedi bolognesi di Torre Unipol e Porta Europa. Sono esposte 22 opere: una ricca selezione del patrimonio d’arte da Klimt a Basilé, da Sironi a Bauermeister, con anche le acquisizioni recenti. Il percorso, curato da Ilaria Bignotti, vuole leggere i capolavori del Museo in maniera non storicistica ma «valicando i confini di genere, interessandosi soprattutto ai temi trattati». Nella Torre Unipol si trovano tre sezioni: «Sperimentazione», con opere di Mary Bauermeister e Francesca Pasquali; «Empatia», con Gaetano Previati, Luigi Conconi, Silvia Margaria, Angelo Marinelli, Filippo De Pisis, Quayola; «Confronti», con Mario Sironi e Giovan Battista Langetti. Quattro le sezioni in Porta Europa:  «Protezione», «Condivisione», «Mutamento» e la preziosa «Visione», con Gustav Klimt, Matteo Basilé, Ignazio Stern, Tania Brassesco e Lazlo Passi Norberto.

Redazione, 11 ottobre 2023 | © Riproduzione riservata