LUNEDÌ 12 AGOSTO 2024
NOTIZIE IN BREVE | 11 NOTIZIE
- 01 Una «Testa di Medusa» del Giambologna torna «a casa» a Bagno a Ripoli
- 02 Parzialmente crollata una antica piramide precolombiana a Ihuatzio, nel Messico
- 03 A Harvard non si ribattezzerà l’Arthur M. Sackler Museum (e l’Arthur M. Sackler Building)
- 04 Scoperto un piccolo tempio a Selinunte
- 05 Scoperte in Egitto 63 tombe intatte risalenti a oltre 2.500 anni fa
- 06 Ritrovati a Pompei (nella Regio IX) i resti di due vittime dell’eruzione
- 07 Altri animali entrano nello «zoo» di Banksy
- 08 Archivio di Stato di Roma: al via la digitalizzazione di un milione di atti catastali
- 09 A Keeladi (India meridionale) scoperta una conduttura in terracotta per l’acqua risalente a 2.600 anni fa
- 10 Partnership tra il Museo di Arte Contemporanea di Seul e LG Electronics
- 11 Addii • Kasper König
Una «Testa di Medusa» del Giambologna torna «a casa» a Bagno a Ripoli
Una «Testa di Medusa» del Giambologna (Jean de Boulogne, 1529-1608) tornerà «a casa». Faceva originariamente parte del complesso monumentale del Ninfeo della Fata Morgana di Bagno a Ripoli (Fi), creato dal Giambologna; ne era sparita un secolo fa e da allora era considerata dispersa. La Corte di Cassazione ha disposto ora la confisca definitiva dell’opera, sequestrata dai Carabinieri nel 2023, a 48 ore da una vendita all’asta a Firenze di cui faceva parte. La scultura, asportata senza alcuna autorizzazione della Soprintendenza, era finita nella casa di una famiglia fiorentina che poi ha fatto ricorso contro il sequestro, sostenendo di aver ereditato l’opera. Essa è invece un bene culturale sottoposto a tutela: la sentenza della Cassazione, appena pubblicata, chiarisce l’intero iter della vicenda, a partire da quando il manufatto fu asportato dal monumento di Bagno a Ripoli da cui proviene e dove potrà essere di nuovo ammirata.
Parzialmente crollata una antica piramide precolombiana a Ihuatzio, nel Messico
Le forti piogge nello stato di Michoacán (Messico centrale) hanno causato il crollo parziale di una piramide precolombiana nel sito archeologico di Ihuatzio. Il fatto è avvenuto il 29 luglio e il giorno successivo il personale di un ufficio regionale dell’Instituto Nacional de Antropología e Historia (Inah) ha visitato il sito per valutare i danni. Un comunicato dell’Inah attribuisce il crollo in parte all’uso di materiali e tecniche obsolete durante i precedenti lavori di restauro del sito e cita anche tra le cause le particolari condizioni di siccità della regione, che hanno reso più facile l’infiltrazione dell’acqua e il cedimento della struttura. Ihuatzio fu fondata e abitata tra il X e il XVI secolo e toccò l’apice della sua importanza quando divenne la capitale dei gruppi Purépecha, che dominarono la regione intorno al lago Pátzcuaro dal XIII secolo fino al all’inizio del XVI secolo, con l’arrivo degli europei.
A Harvard non si ribattezzerà l’Arthur M. Sackler Museum (e l’Arthur M. Sackler Building)
I dirigenti dell’Università di Harvard hanno deciso di non ribattezzare l’Arthur M. Sackler Museum, nonostante la prolungata campagna degli studenti che esortavano l’istituzione a tagliare pubblicamente i ponti con la famiglia di industriali, vista come l’unica responsabile della grande diffusione di oppioidi. I funzionari hanno anche deciso di non rinominare l’Arthur M. Sackler Building, che fa parte della facoltà di arti e scienze di Harvard. Un comitato che ha esaminato la petizione degli studenti ha pubblicato nei giorni scorsi un rapporto sulla sua decisione di non raccomandare di rinominare gli edifici. La decisione finale è stata presa dalla Harvard Corporation, il massimo organo di governo dell’Università, che ha seguito la raccomandazione del comitato. Il museo e l’edificio del campus di Harvard sono intitolati ad Arthur Sackler, morto nel 1987, quasi un decennio prima che la Purdue Pharma, società della sua famiglia, iniziasse a commercializzare l’antidolorifico OxyContin. Le indagini successive hanno rivelato che l’azienda ha diffuso in modo aggressivo il farmaco, pur essendo consapevole delle sue caratteristiche di forte dipendenza. «L'eredità di Sackler è complessa, ambigua e magari discutibile, si legge nel resoconto della commissione creata ad hoc per questa decisione. La commissione non era disposta ad accettare il principio generale secondo cui un innovatore è necessariamente colpevole quando la sua innovazione, sviluppata in un particolare momento e contesto, viene successivamente utilizzata in modo improprio da altri in modi che potrebbero non essere stati previsti in origine».
Scoperto un piccolo tempio a Selinunte
Gli ultimi scavi nel Parco archeologico di Selinunte (Tp) hanno scoperto un piccolo tempio sconosciuto e molto antico (580-570 a.C.). Le esplorazioni e i risultati riguardano più zone del grande santuario urbano sull’acropoli, dove è stato individuato il grande accesso monumentale a nord-ovest, ma anche un ambiente con pozzo circolare profondo 3 metri, diversi reperti, monete e gioielli d’oro, oltre a un tempietto senza colonne ma con diverse sale per i rituali. I nuovi ritrovamenti, presentati l’11 agosto dal direttore del Parco archeologico Felice Crescente e dall’archeologo Clemente Marconi, sono emersi durante l’ultima campagna di scavi in corso, condotti dagli archeologi della New York University e dell’Università di Milano, che da oltre dieci anni studiano i santuari urbani all’interno del grande muro di peribolo (recinto sacro) sull’acropoli, rinvenendo porzioni di abitato, numerosi manufatti, 10 monete bronzee (tra cui due del re di Siracusa Gerone II, 265-215 a.C.). Lo scavo attuale ha aggiunto anche notizie sui primi 50 anni di Selinunte (670-570 a.C.). Gli scavi riprenderanno in autunno.
Scoperte in Egitto 63 tombe intatte risalenti a oltre 2.500 anni fa
Nella necropoli di Tel el-Deir, nel governatorato di Damietta (Dumyat), in Egitto, un team di archeologi ha scoperto 63 tombe intatte risalenti a oltre 2.500 anni fa e contenenti vari tesori. Tra gli oggetti d’oro ritrovati vi erano foglie e statuette raffiguranti divinità dell’antica mitologia egizia come Iside (dea-regina), Bastet (dea dell’umanità, della casa e della gioia) e Horus (dio del cielo). Su Facebook, il Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano ha sottolineato «l’importanza storica di questa scoperta, che potrebbe segnare l’inizio della rivalutazione di un periodo importante per la città di Damietta». In un vaso di ceramica sono state trovate 38 monete di bronzo, risalenti alla dinastia tolemaica (305-30 a.C.), il che suggerisce che Damietta sia stata un importante centro commerciale per lungo tempo.
Ritrovati a Pompei (nella Regio IX) i resti di due vittime dell’eruzione
Nell’area di scavo della Regio IX, Insula 10 di Pompei, è stato ritrovato un ambiente all’interno del quale sono riemersi i resti di due vittime dell’eruzione, un uomo e una donna. Quest’ultima, rinvenuta sul letto, portava con sé un piccolo tesoro con monete d’oro, d’argento e bronzo, e alcuni monili, tra cui orecchini in oro e perle. Il piccolo vano, un luogo di servizio usato come cubicolo (stanza da letto) provvisorio durante i lavori di ristrutturazione della domus, posto alle spalle del già documentato Sacrario blu e con accesso dal grande salone decorato in II stile, fu scelto come rifugio dalle due persone, in attesa della fine della pioggia di lapilli che da ore stava invadendo gli spazi aperti, nel resto della casa.
Altri animali entrano nello «zoo» di Banksy
Il settimo giorno Banksy continua ad arricchire il suo London Zoo, come fa puntualmente da una settimana: l’ultima opera ad apparire è un acquario, come decorazione delle pareti (qui con qualche sfumatura di azzurro) di un gabbiotto della polizia, come documenta il profilo Instagram ufficiale dello street artist britannico. Nei giorni scorsi erano apparse, in vari luoghi della capitale britannica, le silhouette nere di uno stambecco, due elefanti, tre scimmiette e un lupo (portato via a un paio d’ore dalla sua realizzazione). Venerdì erano poi ancora comparsi due pellicani sull’insegna di un locale nel nord di Londra e sabato un grosso felino (subito battezzato «la leonessa incatenata»).
Archivio di Stato di Roma: al via la digitalizzazione di un milione di atti catastali
L’Archivio di Stato di Roma ha avviato l’intervento di digitalizzazione e «metadatazione» (il processo di registrazione dei metadati) dei fondi catastali postunitari di Roma e provincia. Il progetto è finanziato nell’ambito del Pnrr, sotto la responsabilità della Direzione Generale per la Digitalizzazione del Patrimonio Culturale-Digital Library. Si prevede che circa un milione di documenti sarà pubblicato entro il 2026 nella piattaforma dedicata al patrimonio culturale italiano.
A Keeladi (India meridionale) scoperta una conduttura in terracotta per l’acqua risalente a 2.600 anni fa
Durante alcuni scavi archeologici a Keeladi, un antico sito nel Tamil Nadu, uno stato del Sud dell’India, i ricercatori hanno portato alla luce una conduttura in terracotta, che evidenzia le avanzate tecniche di gestione dell’acqua di una civiltà che prosperava oltre 2.600 anni fa. La scoperta si aggiunge a una quantità di altre informazioni che dimostrano come le popolazioni dell’epoca Sangam (300 a.C.-300 d.C. ca) insediate in questa regione, non solo erano alfabetizzate, ma anche specializzate nella pianificazione urbana e nell’ingegneria. Il sito di Keeladi, situato a circa 12 chilometri a sud-est di Madurai, è stato scoperto nel 2014 e da allora è diventato un punto di riferimento per la comprensione del periodo Sangam.
Partnership tra il Museo di Arte Contemporanea di Seul e LG Electronics
In Corea il Museo Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Seul ha annunciato una nuova partnership con LG Electronics, azienda coreana di produzione di elettrodomestici ed elettronica di consumo. La collaborazione mira a promuovere lo sviluppo dell’arte contemporanea e di altre iniziative artistiche e culturali in Corea. In base all’accordo, LG Electronics fornirà in esclusiva la sponsorizzazione delle mostre e il supporto tecnico per una serie di allestimenti di arte contemporanea per i prossimi tre anni. La serie si svolgerà principalmente nella Seoul Box, uno spazio espositivo centrale all’interno del museo coreano. Il primo artista a partecipare a questa iniziativa sarà annunciato all’inizio del 2025.
Addii • Kasper König
È scomparso il 9 agosto a Berlino, all’età di 80 anni, il curatore e direttore di museo tedesco Kasper König, il cui lavoro pionieristico ha avuto una profonda influenza nel mondo dell’arte contemporanea per più di 50 anni. La sua morte è stata annunciata il 10 agosto da SkulpturProjekte Münster, la mostra di scultura da lui fondata. Negli anni Sessanta, appena ventenne, König organizzò mostre con Claes Oldenburg e Andy Warhol al Moderna Museet di Stoccolma, in Svezia. Nel 1977, insieme a Klaus Bussmann, fondò SkulpturProjekte a Münster, in Renania Settentrionale-Westfalia, vetrina per ambiziose opere d’arte pubblica che si svolge nella città tedesca una volta ogni dieci anni. Nel 1987 ha fondato Portikus, una rinomata Kunsthalle presso la Städelschule di Francoforte, di cui è diventato poco dopo direttore. Dal 2000 al 2012 è stato direttore del Museum Ludwig di Colonia, esaltandone la fama di luogo di riferimento per l’arte di ricerca. Nel 2003, König ha curato il Padiglione austriaco della Biennale di Venezia. Non si considerava un collezionista classico, ma piuttosto acquistava spontaneamente o riceveva regali. L'anno scorso ha donato al Museum Ludwig 50 opere, tra cui pezzi di Pawel Althamer, Maria Eichhorn, Genzken, Graham, Thomas Hirschhorn, Jenny Holzer, Richard Long e Jeremy Deller. A settembre la casa d’aste Van Ham di Colonia organizzerà un’asta comprendente parte della sua collezione.