GIOVEDÌ 12 DICEMBRE 2024
NOTIZIE IN BREVE | 14 NOTIZIE
- 01 Annunciato il tour americano di una scelta di capolavori dalla Collezione Torlonia
- 02 L’«Harem» di İnci Eviner rimosso dalla mostra al Museo Arabo di Arte Moderna in Qatar
- 03 Partiti i restauri nella Chiesa di San Francesco a Tolentino
- 04 Il programma della Capitale Europea della Cultura 2025 Gorizia-Nova Gorica
- 05 Dopo 45 anni la «Madonna del Melograno» dello Pseudo Pier Francesco Fiorentino torna a casa
- 06 Biden annuncia la creazione di un monumento in memoria dei Nativi americani obbligati a frequentare scuole statunitensi
- 07 Rosa Martínez curerà la seconda Biennale di Malta
- 08 Restaurata una grande pala seicentesca nella collegiata di San Medardo ad Arcevia
- 09 La casa d’aste milanese Art-Rite apre il dipartimento di Luxury Fashion
- 10 Un torrido carteggio tra Gustave Courbet e una nobildonna parigina
- 11 Ad Eindhoven la nuova opera d’arte per la città l’hanno scelta i residenti
- 12 La Crusca ricorda Vasari: un convegno e una mostra
- 13 Il primo ciclo di dottorato dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino
- 14 Una nuova puntata su Sky Arte di «The Square. All You Can Art»
Annunciato il tour americano di una scelta di capolavori dalla Collezione Torlonia
Dopo il grande successo della mostra al Museo del Louvre di Parigi (che a fronte dei 613mila visitatori al 30 novembre, è stata prorogata fino al 6 gennaio 2025), la Fondazione Torlonia ha annunciato l’11 dicembre il tour nordamericano di «Myth and Marble: Ancient Roman Sculpture from the Torlonia Collection» («Mito e marmo: scultura romana antica dalla collezione Torlonia»), una grande antologica dei suoi capolavori che segna la prima esposizione di queste opere al di fuori dell’Europa. Le selezioni della collezione, assemblate e gestite dalla famiglia Torlonia a partire dall’inizio del XIX secolo, saranno presentate in prima tappa all’Art Institute di Chicago (15 marzo 2025-29 giugno 2025), prima di essere trasferite al Kimbell Art Museum di Fort Worth (14 settembre 2025-25 gennaio 2026) e al Montreal Museum of Fine Arts (10 marzo 2026-19 luglio 2026), nell’ambito della missione della Fondazione di presentare al pubblico queste straordinarie opere storiche. Intanto, grazie al supporto di Bvlgari, procede l’attività di restauro, studio e catalogazione della Collezione nei Laboratori Torlonia, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Speciale di Roma.
L’«Harem» di İnci Eviner rimosso dalla mostra al Museo Arabo di Arte Moderna in Qatar
Un’opera dell’artista turca İnci Eviner, che esplora le rappresentazioni dell’harem attraverso i secoli, è stata ritirata all’ultimo momento dalla mostra «Seeing Is Believing: The Art and Influence of Gérôme» (fino a febbraio 2025) al Museo Arabo di Arte Moderna (Mathaf) di Doha, in Qatar. L’opera, intitolata «Harem» (2009), doveva essere esposta assieme ad oltre 400 oggetti per esplorare, come riporta il sito web del museo, «l’impatto più ampio del movimento artistico orientalista attraverso la fotografia e il dialogo con opere d’arte moderna e contemporanea dell’Asia Occidentale, del Nord Africa e dell’Asia Centrale», . Eviner racconta di essere stata chiamata dalla direttrice del Mathaf, Zeina Arida, e di essere stata informata che, per ordine del Ministero della Cultura, e «senza ulteriori spiegazioni e scuse», il suo lavoro non sarebbe più stato incluso nella mostra. «Sono rimasta scioccata e sconvolta da questa decisione, dato che “Harem” è stato esposto in tutto il mondo senza mai suscitare una reazione simile».
Partiti i restauri nella Chiesa di San Francesco a Tolentino
Nel centro storico di Tolentino (Mc) sono partiti il 10 dicembre i restauri alla Chiesa di San Francesco, danneggiata dal sisma del Centro Italia del 2016. Un’opera da due milioni e mezzo e della durata prevista di due anni. Il danno maggiore si registra sulla volta della chiesa, di origine duecentesca e più volte trasformata nel corso dei secoli. Rosoni e stucchi sono in una fase di distacco notevole. Verrà smontata la copertura, posizionato un cordolo di acciaio e poi saranno rimontate le travi esistenti, con l’obiettivo di alleggerire la parte superiore. Tra gli interventi da effettuare vi sono i restauri della cappella del Santissimo Crocifisso e quelli della Cappella di San Francesco. «Il lavoro di progettazione e programmazione con la struttura commissariale e l’Usr Ufficio speciale ricostruzione della Regione sta dando i suoi risultati, ha dichiarato il vescovo, monsignor Nazzareno Marconi, che ha presieduto il rito di benedizione per l’apertura del cantiere. Vi lavoreranno ditte che conosciamo, selezionate con attenzione. L’avvio di questi lavori, dopo quello della Cattedrale di San Catervo, è un modo anche per dare prospettiva a Tolentino, luogo di produzione, occupazione e luogo attrattivo lungo la strada che collega dalla costa all’Umbria, una delle vie principali dell’Italia Centrale, asse di grande scorrimento». Erano presenti tra gli altri il direttore dei lavori, l’architetto Paolo Canullo, il progettista, l’ingegner Henry Gullini, Marco Mancini di Alma Restauri e Marco Mangano di Eures Arte, le due ditte incaricate di eseguire i lavori.
Il programma della Capitale Europea della Cultura 2025 Gorizia-Nova Gorica
La prima volta di una Capitale Europea della Cultura #borderless, con un programma transfrontaliero, per un anno di eventi di cultura, arte, spettacolo e intrattenimento fra Slovenia e Italia, scavallando i confini nel segno di un progetto di amicizia e convivenza fra i popoli. È Go! 2025, la Capitale Europea della Cultura nella slovena Nova Gorica e nella friulana Gorizia, che ha annunciato il 10 dicembre il suo cartellone. Concerti, laboratori, spettacoli teatrali, conferenze, corsi di formazione, proiezioni cinematografiche, passeggiate culturali: gli eventi della Capitale Europea senza confini saranno articolati fra il programma ufficiale in Slovenia, gestito dall’Ente pubblico Go! 2025, i progetti Spf sostenuti da Gect Go e il programma Go! 2025 & Friends e gli altri progetti finanziati dalla Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia. Alla presentazione, condotta dalla Direttrice Gect Go Romina Kocina, sono intervenuti i sindaci di Nova Gorica e Gorizia, Samo Turel e Rodolfo Ziberna e l’Assessore al Patrimonio della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia Sebastiano Callari.
Dopo 45 anni la «Madonna del Melograno» dello Pseudo Pier Francesco Fiorentino torna a casa
La «Madonna con Bambino e San Giovannino», nota come «Madonna del Melograno», attribuita allo Pseudo Pier Francesco Fiorentino (1444-99), è tornata a casa, al Museo Civico di Gubbio (Pg). La tempera su tavola è stata riconsegnata l’11 dicembre dai Carabinieri del Comando Tpc-Tutela Patrimonio Culturale al museo eugubino, dove il dipinto era stato trafugato da ignoti nella notte tra il 18 e il 19 marzo del 1979. I ladri-acrobati, aiutandosi con una corda da alpinista, si erano calati per una trentina di metri da una delle finestre più alte della Pinacoteca portando via la tavola, inizialmente accostata alla scuola di Filippo Lippi e poi attribuita al suo seguace Pseudo Pier Francesco Fiorentino. In tutti questi anni i Carabinieri del Comando Tpc non hanno mai smesso di cercarla, in Italia e all’estero, anche con annunci sui mass media e in tv, in programmi come il «Maurizio Costanzo Show» e «Chi l’ha visto?», fino al recupero avvenuto il mese scorso, direttamente dalle mani dell’uomo che ne era entrato in possesso ignorandone il reale valore e che in assoluta buona fede aveva contattato i Carabinieri per saperne di più.
Biden annuncia la creazione di un monumento in memoria dei Nativi americani obbligati a frequentare scuole statunitensi
Il 9 dicembre, nel corso di un vertice delle Nazioni Tribali presso il Dipartimento degli Interni a Washington, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha comunicato la realizzazione di un monumento nazionale in onore delle migliaia di bambini nativi americani che tra l’inizio del XIX secolo e la metà del XX sono stati strappati ai loro genitori e alle loro comunità, privati della loro lingua e della loro cultura e assimilati con la forza (e spesso abusati) in più di 400 scuole di tutto il Paese. Il monumento sarà installato presso l’ex Carlisle Indian Industrial School, in Pennsylvania, da cui sono passati circa 7.800 bambini indigeni di oltre 140 tribù tra la sua fondazione nel 1879 e la chiusura nel 1918. «Designare l’ex campus della Carlisle School come sede per il monumento, ha dichiarato Biden, aiuterà a garantire che questo vergognoso capitolo della storia americana non venga mai dimenticato o ripetuto».
Rosa Martínez curerà la seconda Biennale di Malta
Sarà Rosa Martinez a dirigere la seconda edizione della Biennale di Malta, in programma da marzo a maggio 2026. Prima donna (con María de Corral) a essere nominata direttore artistico della Biennale di Venezia, nel 2005, la curatrice spagnola ha commentato a caldo: «La sfida di creare nuovi dialoghi tra l’arte contemporanea e l’incredibile patrimonio delle isole è un’opportunità unica per collegare le realtà locali con il mondo globale in cui viviamo. Il Mediterraneo continua a essere un epicentro delle tensioni economiche, sociali, ambientali e politiche del nostro tempo. L’arte può offrire una risposta critica alle disuguaglianze e alle ingiustizie sociali, tracciando al contempo una linea di speranza verso la bellezza e il diritto alla felicità». Dopo la nomina della direttrice artistica verrà annunciato il tema dell’edizione 2026 della Biennale e la selezione dei siti storici che ospiteranno le mostre. Rosa Martinez sarà anche responsabile della selezione degli artisti e delle mostre, a seguito di un bando internazionale che sarà pubblicato a inizio 2025. Organizzata da Heritage Malta, l’edizione inaugurale della biennale maltese, curata da un team internazionale sotto la direzione artistica di Sofia Baldi Pighi, si è svolta tra marzo e maggio di quest’anno. All’edizione del 2026 si aggiungerà la collaborazione dell’Arts Council Malta. Per Rosa Martínez, che nella sua ultratrentennale carriera internazionale ha diretto e curato le biennali di Barcellona (1988-92), Rotterdam (1996), Istanbul (1997; qui, da 2004 al 2007 è anche stata capocuratore del Museo d’Arte Moderna), Santa Fe, New Mexico, USA (1999), Busan, Corea (2000), San Paolo (2006) e Mosca (2005-07), è un ritorno a Malta. Nel 2018 vi era stata infatti invitata per curare il progetto «Constellation Malta», nell'ambito delle celebrazioni per La Valletta Capitale Europea della Cultura, e nel 2022 una personale di Austin Camilleri allo Spazju Kreattiv. Attualmente è impegnata in una mostra itinerante per il British Museum e la Fundació La Caixa.
Restaurata una grande pala seicentesca nella collegiata di San Medardo ad Arcevia
Dopo tre mesi di meticolosi restauri, è tornata nella Collegiata di San Medardo ad Arcevia (An) un’imponente pala d’altare seicentesca di autore ignoto, alta sei metri e raffigurante «La Santissima Trinità, la Vergine Maria, un Santo papa e le anime purganti». Il restauro di Antonella Celli, con la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, ha rimosso spesse stratificazioni di sporco e strati protettivi alterati, accumulati nel corso dei secoli, che ne avevano compromesso la leggibilità. Il restauro è stato finanziato dall’associazione Non ti scordar di me, da Pitagora 968 di Jesi, Banca Mediolanum e Mariotti Costruzioni. La Chiesa di San Medardo, del 1634, conserva due straordinarie opere di Luca Signorelli: il «Polittico di San Medardo» (1507) e il «Battesimo di Gesù».
La casa d’aste milanese Art-Rite apre il dipartimento di Luxury Fashion
Il comparto della moda e del lusso è sempre più attraente e richiesto. Art-Rite, casa d’aste di Milano, interpreta questa tendenza inaugurando il dipartimento di Luxury Fashion che tiene oggi 12 dicembre la sua prima vendita alle ore 18, dopo quella delle ore 15 di gioielli, orologi e argenti. I motivi per cui aprire un apposito comparto dedicato al second hand di lusso? Lo spiega la casa d’aste: «Sostenibilità, risparmio, voglia di possedere oggetti unici variandoli nel tempo. Tutte esigenze che l’offerta di Art-Rite soddisfa grazie a una ricerca rigorosa per l’originalità e la qualità. Spazio quindi a collezioni di case di moda come Hermès, Chanel, Louis Vuitton o Yves Saint Laurent», perché, come racconta la capodipartimento di Luxury Fashion Sofia Zagari, «tenere in mano una borsa Kelly degli anni ’50 che preserva ancora tutte la sua bellezza e qualità è una sensazione unica. Ed è molto più di un piacere, è un investimento».
Un torrido carteggio tra Gustave Courbet e una nobildonna parigina
Un centinaio di lettere erotiche scambiate tra il pittore Gustave Courbet e Mathilde Carly de Svazzema, una sensuale rampolla dell’alta società parigina, sono emerse dal grigiore dei faldoni di una biblioteca di Besançon. Gustave Courbet (1819-77) aveva già una reputazione sulfurea per l’opera «L’origine du monde» («L’origine del mondo») del 1866, celebre dipinto esplicito di un organo sessuale femminile, ora esposto al Musée d’Orsay. Ma anche queste sue lettere non sono per tutti. «Circa 40 o 50 anni fa, qualcuno ha consegnato al curatore di una biblioteca pubblica alcune lettere scabrose con disegni, indirizzate a una signora da un famoso personaggio del XIX secolo». Il 15 novembre 2023, Agnès Barthelet, che lavora nella biblioteca, si è imbattuta in queste poche parole su un foglio di carta intestata dell’Assemblée Nationale, in cima a una pila di vecchie lettere scritte a mano nella polverosa soffitta della Biblioteca di studi e conservazione di Besançon. Era la corrispondenza completa tra Courbet e Carly de Svazzema, dal novembre 1872 all’aprile 1873. Erano state date istruzioni di non rendere pubbliche queste lettere a causa della loro licenziosità. Il segreto è passato di curatore in curatore, finché non è stato dimenticato. «Queste sono le uniche lettere di Courbet a contenuto erotico di cui si abbia notizia», sottolinea Henry Ferreira-Lopez, direttore delle biblioteche municipali di Besançon.
Ad Eindhoven la nuova opera d’arte per la città l’hanno scelta i residenti
Dopo consultazioni durate alcune settimane, il 10 dicembre 48 abitanti di Eindhoven, nei Paesi Bassi, hanno scelto l’opera d’arte che meglio simboleggia la loro città. La scelta è ricaduta su un lavoro in due parti di Ilya ed Emilia Kabakov, che nel 2026 verrà inaugurato nel Van Abbemuseum come dono alla città. La prima parte, dal titolo «L’Acrobata», sarà installata nel giardino dell’edificio antico del museo; la seconda, «I cinque passi della vita», troverà posto nel retro del nuovo edificio. La scelta di un’opera che riflettesse l’identità di Eindhoven e arricchisse lo spazio pubblico ha coinvolto in un primo momento 8mila residenti, invitati a partecipare al processo di sorteggio per la consultazione dei cittadini. Cinquanta di questi sono poi stati selezionati per partecipare alle discussioni sull’opera da individuare, che si sono svolte tra novembre e dicembre con il contributo di esperti.
La Crusca ricorda Vasari: un convegno e una mostra
L’Accademia della Crusca ricorda Giorgio Vasari con la quarta e ultima conferenza del 2024, «Giorgio Vasari: arte e lingua», che si terrà il 13 dicembre nella sede dell’Accademia, la Villa medicea di Castello. La giornata di studi, coordinata da Nicoletta Maraschio (presidente onoraria dell’Accademia), nasce in stretta collaborazione con la Fondazione Memofonte e intende celebrare il grande artista e trattatista che, con le Vite, ha inventato un nuovo genere letterario e ha contribuito a formare una terminologia settoriale destinata a grande fortuna. Nell’occasione si potrà visitare la mostra «Vasari e Baldinucci: arte e lingua», a cura di Elisabetta Benucci e Marta Ciuffi, che espone manoscritti e testi antichi relativi a Giorgio Vasari e a Filippo Baldinucci.
Il primo ciclo di dottorato dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino
A Torino il 16 dicembre alle 11.30, nel Salone degli Svizzeri di Palazzo Chiablese, in piazza San Giovanni 2, si terrà la presentazione del primo ciclo di Dottorato dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Nel quadro della riforma del settore degli Istituti di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, da quest’anno le Accademie di Belle Arti italiane offriranno specifici corsi di dottorato di ricerca, segnando un importante passo di avanzamento della formazione artistica e curatoriale del nostro paese. L’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ha scelto di focalizzare i programmi di ricerca sul tema della creatività digitale e della curatela contemporanea, attivando un corso di Dottorato in Nuovi Media e Pratiche Critico-Curatoriali della Creazione Contemporanea, in convenzione con l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, l’Accademia «G. Carrara» Politecnico delle Arti di Bergamo, l’Università di Torino e le Residenze reali sabaude-Direzione regionale Musei nazionali Piemonte, la Fondazione Camera-Centro Italiano per la Fotografia e la GAMeC di Bergamo che insieme mettono a disposizione 11 borse di studio.
Una nuova puntata su Sky Arte di «The Square. All You Can Art»
Torna questa sera 12 dicembre alle 20.40 su Sky Arte «The Square. All You Can Art», la serie prodotta e realizzata da Tiwi. Il trolley giallo di Nicolas Ballario continua a esplorare l’arte da ogni punto di vista, primo fra tutti quello di chi la fa: in ogni puntata un artista apre le porte del suo studio per raccontare aneddoti, riflessioni e work in progress, in collaborazione con il MaXXI-Museo delle arti del XXI secolo di Roma. La seconda puntata si reca nella Città Eterna per conoscere la sua versione più contemporanea: è la Roma di IT’S, collettivo di architetti di base tra l’Italia e Parigi. Nicolas incontra i tre fondatori, Francesco Marinelli, Paolo Mezzalama e Alessandro Cambi. Alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia si visita «Deadweight», frutto della ricerca con cui Dominique White, vincitrice del Max Mara Art Prize for Women, ha esplorato l’immaginario del mare e i numerosi significati sociali e culturali che questo concetto può rivestire. A seguire, «Pensare come una montagna», progetto biennale diffuso sul territorio con cui la GAMeC di Bergamo ha coinvolto numerosi artisti sul tema della sostenibilità e della collettività; tra questi Agostino Iacurci e Gabriel Chaile. Con la rubrica in animazione «Mica male, quanto vale?», in collaborazione con Deloitte, il programma sonda lo stato di salute del mercato dell’arte ed esamina quali sono oggi le tendenze, i protagonisti e i luoghi da tenere sott’occhio.