NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 12 GIUGNO 2024

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MERCOLEDÌ 12 GIUGNO 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: particolare del ritratto di Re Carlo III di Jonathan Yeo, ricoperto di adesivi di Wallace e Gromit (foto © Animal Rising); «Quando il sole se ne va, dipingiamo il cielo» (2022), di Petrit Halilaj (veduta dell'installazione all'ex Hotel Merian, Basilea); co-commissione di Art Basel e UBS, 2024 (foto di Peter Macdiarmid); una veduta aerea degli scavi al teatro di Nerone a Roma, trovato nel 2023 durante i lavori per il Giubileo; la facciata di Palazzo delle Papesse vista da sotto

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Da gennaio 2025 in Germania l’Iva sulle opere d’arte scende al 7%. Il Gruppo Apollo auspica un’aliquota al 5%

Il Governo tedesco ha deciso di ridurre l’imposta sul valore aggiunto (Iva) per le vendite di opere d’arte a un’aliquota ridotta del 7% a partire da gennaio 2025. Il provvedimento soddisfa la richiesta di galleristi e mercanti d’arte che da tempo sostenevano di essere svantaggiati rispetto ai concorrenti di altri Paesi con l’attuale aliquota del 19%. Già nel 2023 la Francia aveva inserito l’aliquota ridotta dell’Iva al 5,5% su tutte le transazioni a partire da gennaio 2025. Il Gruppo Apollo, che rappresenta l’industria dell’arte in Italia e riunisce le principali case d’asta, antiquari, gallerie di arte moderna e contemporanea e imprese della logistica, rinnova l’appello al Governo italiano di seguire quanto prima la strada francese e ora tedesca. Nel caso italiano potrebbe essere il 5%, diventando ancor più competitivo nel mercato europeo. È vitale per il sistema Paese per continuare a rimanere nel mercato Ue, in caso contrario è destinato a uscirne di fatto perché poco competitivo, configurando il rischio di fughe all’estero da parte di galleristi e artisti. Oggi l’aliquota ordinaria sulle opere d’arte è del 22% nei casi in cui le cessioni siano effettuate da soggetti diversi dall’autore dell’opera, suoi eredi o legatari; viceversa vige un tasso ridotto del 10%. L’aliquota è notevolmente più elevata di quella della stragrande maggioranza degli altri Paesi europei. 

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Gli attivisti per i diritti degli animali coprono il ritratto di Re Carlo III con il volto di un cartone animato

Il ritratto di re Carlo III d’Inghilterra realizzato dall’artista Jonathan Yeo (esposto nella galleria Philip Mould di Londra fino al 21 giugno) è stato deturpato da due attivisti per i diritti degli animali. Il gruppo Animal Rising ha pubblicato su X (ex Twitter) un video che mostra due manifestanti nell’atto di coprire il dipinto con un’immagine di Wallace e Gromit (personaggi immaginari di una serie di cortometraggi e di un lungometraggio inglesi per bambini, Ndr). Insieme al volto di Wallace è stata attaccata una citazione: «Niente formaggio, Gromit. Guarda quanta crudeltà c’è negli allevamenti della Rspca (Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals, ente di beneficenza che opera in Inghilterra e nel Galles e che promuove il benessere degli animali, Ndr)». Il proprietario della galleria ha dichiarato al quotidiano «The Telegraph» di essere «lieto di dire che non ci sia stato assolutamente alcun danno». 

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In piazza Pia a Roma emergono mosaici romani

A Roma in piazza Pia, in uno dei 113 cantieri aperti per i lavori del Giubileo, nella zona dei celebri Horti imperiali, che il poeta Lucrezio definì «le tranquille dimore degli Dei», stanno emergendo ampie zone di mosaici romani, cinque ambienti di notevoli dimensioni e vasche a struttura circolare di una «fullonica» (un impianto per il lavaggio delle vesti). Il cantiere è stato per il momento chiuso solo in parte per le indagini di archeologi e tecnici: ma è comunque a rischio la tempistica di «fine lavori». Ora le decisioni spettano al sindaco Roberto Gualtieri, al ministro della Cultura e alla Soprintendenza. L’ipotesi più probabile per la sorte del cantiere, per il quale sono stati investiti 71 milioni, è che i reperti vengano «delocalizzati». Per realizzare l’opera pubblica bisognerà scendere altri otto metri e spostando i mosaici potrebbero esserci altre scoperte archeologiche come accadde a luglio scorso quando nella vicina via della Conciliazione (San Pietro) si trovarono, sotto un edificio del 1500, i resti del Tetro di Nerone. 

04

Restaurata la Chiesa di Santa Maria del Soccorso a Ortezzano

La Chiesa di Santa Maria del Soccorso, nel centro storico di Ortezzano (nelle Marche, in provincia di Fermo), gravemente danneggiata dal sisma del 2016, torna a splendere. Restauro e consolidamento sismico sono stati finanziati, con oltre 150mila euro, dal commissario straordinario del governo per la ricostruzione, nell'ambito del piano finalizzato a garantire la continuità dell’esercizio del culto. La Chiesa di Santa Maria del Soccorso venne ricostruita quasi completamente nel 1450, sopra l’antica chiesa di Santa Maria delle Grazie, andata distrutta e di cui conserva ancora i resti di un affresco del 1323 dipinto dal monaco benedettino Giacinto di Morro di Valle. I lavori principali hanno riguardato la copertura e il consolidamento di murature e intonaci, nonché l’inserimento di catene. 

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A Bacoli il bradisismo fa riemergere resti di colonne romane

A Bacoli, dove sorge Baia Sommersa (un parco archeologico subacqueo) e a due passi dal luogo in cui, qualche mese fa, sono stati scoperti i resti di una villa che potrebbe essere appartenuta a Plinio il Vecchio, dal mare sono riaffiorati nuovi reperti archeologici. A Miseno, infatti, sono emersi, per effetto del lento sollevamento del suolo dovuto al fenomeno del bradisismo, i resti di colonne di epoca romana. Il sindaco Josi Gerardo Della Ragione si è dichiarato entusiasta per questo nuovo ritrovamento e su Facebook ha dichiarato di aver firmato, nei mesi scorsi, un protocollo d’intesa con la Soprintendenza Archeologica dell’Area Metropolitana di Napoli, per recuperare e mostrare al mondo una quantità di beni archeologici che si trovano sul fondale di Casevecchie. 

06

Lanciata una campagna per fermare la demolizione del Museum of London per la costruzione di uffici

Gli attivisti continuano a lottare per fermare la demolizione dell’ex sede del Museum of London, nonostante sia stato concesso il permesso di costruire un nuovo complesso di uffici al suo posto. I piani per l’abbattimento del museo e della Bastion House, entrambi edifici degli anni ’70 progettati da Powell & Moya, sono stati bloccati dopo che Michael Gove, il Segretario di Stato per il livellamento, gli alloggi e le comunità, ha fermato il cantiere per esaminare le proposte. Nonostante la controversa proposta di London Wall West abbia ottenuto il via libera, è probabile che ci vorranno anni prima di mettere le pale nel terreno, motivo per cui gli attivisti sperano che gli edifici possano essere salvati. Secondo Averil Baldwin, del Barbican Quarter Action, una soluzione potrebbe essere quella di riutilizzare le strutture come sede didattica. «Le università fuori Londra sono alla ricerca disperata di spazi didattici con sede in città. Ci sono anche organizzazioni artistiche e culturali che potrebbero essere interessate. Una parte della nostra attenzione ora è quella di raccogliere qualsiasi idea su chi potrebbe essere interessato a una nuova sede qui». 

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A Basilea l’opera di Halilaj commissionata per i 30 anni della partnership Art Basel-Ubs

A Basilea la facciata dell’ex Hotel Merian è decorata in questi giorni da «Quando il sole se ne va, noi dipingiamo il cielo» dell’artista kosovaro Petrit Halilaj. Commissionata in occasione del 30mo anniversario della partnership tra Ubs e la fiera Art Basel, l’installazione è temporaneamente esposta a Basilea e risplende sul fiume Reno. Il lavoro di Halilaj è un’opera d’arte pubblica transnazionale che proviene dal Grand Hotel Prishtina in Kosovo. Un tempo simbolo della prosperità jugoslava, l’hotel è diventato il simbolo che rappresenta il violento crollo della Repubblica socialista negli anni Novanta. La sua insegna si oscurò, le sue cinque stelle caddero. Nel 2022 Petrit Halilaj ha trasformato l’insegna scura e le stelle cadute dell’hotel da un simbolo cupo di declino in uno di speranza, un appello poetico alle persone di tutto il mondo. 

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Sarà digitalizzato l’Erbario Centrale Italiano di Firenze

Al via la digitalizzazione dell’Erbario Centrale italiano di Firenze: con oltre 2 milioni di campioni botanici stimati, l’Erbario del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze è il più grande erbario italiano e tra i più importanti al mondo. Grazie all’impegno del National Biodiversity Future Center (Nbfc), il primo centro italiano di ricerca sulla biodiversità, sostenuto con 320 milioni di euro dal Pnrr Next Generation-Eu, ha preso avvio, con un finanziamento di quasi 7 milioni di euro, il piano di digitalizzazione massiva dell’Erbario Centrale Italiano, e di altre collezioni naturalistiche italiane, per un totale di 4,2 milioni di campioni: la conclusione del lavoro è prevista per la fine di agosto 2025. 

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Per le Giornate Europee dell’Archeologia un ricco calendario di attività

Da venerdì 14 a domenica 16 giugno, in occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia indette dall’Institut national de recherches archéologiques préventives (Inrap) con il patrocinio del Ministero della Cultura francese, il Ministero della Cultura-Direzione Generale Musei aderisce all’iniziativa con un ricco calendario di attività dedicate a bambini e adulti, incontri, conferenze, dimostrazioni, aperture straordinarie e visite guidate in parchi, musei, siti e cantieri di scavo. Un viaggio dal Nord al Sud della penisola italiana alla scoperta del patrimonio archeologico in compagnia di esperti e volontari e in collaborazione con Soprintendenze e Università, per avvicinare il grande pubblico alla conoscenza del territorio. La manifestazione avrà luogo nei 46 Paesi membri del Consiglio d’Europa. 

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La 26ma edizione del Premio Pino Pascali a Francesco Arena

L’artista italiano Francesco Arena è il vincitore della 26ma edizione del Premio Pino Pascali. Per la prima volta nella storia del premio la mostra sarà diffusa nella città di Polignano a Mare con un intervento di arte pubblica a cura di Bruna Roccasalva, direttrice artistica di Fondazione Furla. Inaugurazione sabato 6 luglio, alle ore 19. La Commissione del Premio Pascali, presieduta dal suo direttore artistico Giuseppe Teofilo e composta dallo storico dell’arte Francesco Guzzetti e dalla curatrice presso la Tate Modern di Londra Nicoletta Lambertucci, ha così motivato la scelta: «Il lavoro di Francesco Arena raggiunge un equilibrio perfetto nel rapporto tra l’opera e l’essere umano. Da autentico scultore, l’artista misura le proprie opere secondo i parametri di rapporto o relazione che esse instaurano con il fruitore. L’approccio di Arena si rivela dunque umanistico e antropologico al contempo, in grado di riportare al centro l’uomo come individuo, ma anche e innanzitutto quale parte attiva di un ambiente, in termini di relazione spaziale e comportamento».

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Opera Laboratori acquista a Siena il Palazzo delle Papesse

Il quattrocentesco Palazzo delle Papesse a Siena, chiuso e da restaurare, rinasce grazie ad Opera Laboratori. Beppe Costa, presidente e amministratore delegato della società, ha siglato con Banca d’Italia il contratto di acquisto della storica residenza di Caterina e Laudomia, sorelle di Papa Pio II. L’azienda, Opera Laboratori, leader in Italia della gestione museale, ha comprato l’immobile per riportarlo al centro delle istituzioni culturali del Paese. È già pronto il progetto di riapertura del Palazzo che dopo l’estate ospiterà la mostra di Julio Le Parc, scultore e pittore argentino. Palazzo delle Papesse, attraverso le sue mostre, dovrà diventare un luogo di apertura mentale, inclusivo e partecipativo dove gli artisti potranno «andare oltre e immaginare città che non esistono nelle carte geografiche, dove nessun essere umano è estraneo». (Papa Francesco, discorso agli artisti, Biennale di Venezia). 

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A Milano un nuovo spazio culturale per i giovani

Il 13 giugno, negli spazi dell’ex casello daziario di Porta Genova a Milano (Piazzale Cantore 14), apre Open Casello, un nuovo spazio di progettazione e sperimentazione dei giovani e per i giovani dove, a partire da settembre, convergeranno tutti i progetti e le idee a loro dedicati. Le attività qui ospitate saranno organizzate dal Comune di Milano insieme a Base Milano, Avanzi Sostenibilità per Azioni e Codici-Ricerca e intervento, tre realtà alle quali è stato assegnata la gestione delle iniziative di animazione, che si aggiungeranno a colloqui, laboratori e corsi promossi dai servizi di orientamento di Giovani Milano. L’identità visiva è stata ideata con un gruppo di Studenti del Politecnico di Milano, insieme al progetto di urbanismo tattico e arredo interno che verrà realizzato nel corso dell’anno. Gli eventi della giornata inaugurale avranno inizio alle 16.30 con la parata in CargoBike e con il GeCo Campo. Fino alle ore 20, Open Castello ospiterà attività di danza, performance, musica, esposizioni e discussioni radiofoniche. Per il programma completo, consultare il sito

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In un incontro il punto su due anni di archeologia a Modena

Domani 13 giugno il Comune di Modena illustrerà alcune recenti scoperte archeologiche avvenute perlopiù grazie alla archeologia preventiva attivata in occasione dell’apertura di cantieri di manutenzione e riqualificazione del patrimonio pubblico. L’incontro «L’archeologia si racconta: scavi e ricerche a Modena 2023-2024», promosso dal Museo Civico in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio nell’ambito delle Giornate europee dell’Archeologia (MiC), si tiene alle 17 alla sala conferenze di Palazzo dei Musei e prevede la partecipazione degli archeologi Eugenia Marchi, Claudio Negrelli, Claudio Fontanini, Cristina Palazzini, Renaud Bernadet, Sara Campagnari, Silvia Pellegrini. Si illustreranno gli scavi di piazza San Francesco a Modena che hanno portato alla luce un tratto delle mura cittadine medievali e della campagna archeologica 2023 a Cittanova (Mo) che ha permesso di esplorare una vasta area multifunzionale di età romana, collocata lungo via Emilia, dotata di un complesso termale e alcuni pozzi. A Cittanova è emersa, tra l’altro, una catena in bronzo lunga 15 metri che serviva al sistema di pompaggio dell’acqua detto «pompa a bindolo», utilizzato in epoca romana prevalentemente a bordo delle navi per eliminare l’acqua di sentina. 

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Allo Ied di Milano un incontro-approfondimento sulla mostra di Dolce & Gabbana

Oggi 12 giugno alle ore 18.30 a Milano, presso lo Ied-Istituto Europeo di Design (Aula S10), si terrà uno speciale incontro di approfondimento dedicato alla mostra «Dal Cuore alle Mani: Dolce & Gabbana», presso lo Ied-Istituto Europeo di Design. La conversazione aperta al pubblico vede la curatrice della mostra Florence Müller in dialogo con Nigel Hurst, direttore mostre IMG, e Simona Baroni, global Pr & communication director Dolce & Gabbana. Filo conduttore dell’appuntamento sarà l’esplorazione della mostra «Dal Cuore alle Mani: Dolce & Gabbana», in corso a Palazzo Reale a Milano fino al 31 luglio. La conversazione approfondisce il progetto dal punto di vista di coloro che hanno contribuito attivamente alla sua costruzione: dalla genesi all’apertura al pubblico, l’incontro ripercorre le tappe salienti di questo progetto espositivo che rende omaggio ai valori del «fatto a mano», essenza di Dolce & Gabbana fin dalle sue origini. L’incontro si svolgerà in lingua inglese. L’ingresso è libero e non è richiesta prenotazione. 

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A Taranto un operaio «ripulisce» il muro da un’opera degli street artist brasiliani Os Gemeos

A Taranto, fino a qualche giorno fa, un muro della città recava un disegno un po’ sghembo di un omino con pantaloni e giacca a colori vivaci. Non era un disegno qualunque, ma un’opera di Os Gemeos, «i gemelli», un duo artistico brasiliano in giro da oltre trent’anni in tutto il mondo, dal tratto riconoscibilissimo (al secolo, i fratelli gemelli Gustavo e Otavio Pandolfo). Il lavoro risaliva all’edizione 2010 del Fame festival, che trasformò Grottaglie nella capitale della street art mondiale. Era un po’ scolorito, ma noto in tutto il mondo: è stato cancellato da un operaio troppo zelante che eseguiva l’ordine di rendere quella strada più decorosa a causa del passaggio della delegazione del G7. 

Redazione, 12 giugno 2024 | © Riproduzione riservata