NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 13 GENNAIO 2025

Image
Image

LUNEDÌ 13 GENNAIO 2025

Image

Dall’alto a sinistra e in senso orario: un particolare del mosaico bizantino rinvenuto in Israele; una delle statue all'interno dell'Arco di Costantino (foto Cristiano Minichiello (Agf); il modello egizio di barca funeraria entrato nelle collezioni di Palazzo Maffei (foto ufficio stampa Palazzo Maffei Casa Museo); il cofano di Guala Bicchieri, conservato nel museo di Palazzo Madama a Torino

01

Scoperto in Israele un mosaico bizantino del V-VI secolo d.C. appartenente a un monastero

Un mosaico policromo del V-VI secolo d.C. appartenente a un monastero bizantino e decorato con croci, colombe, motivi floreali e geometrici e un’iscrizione in greco che reca un versetto biblico tratto dal Deuteronomio 28:6 («Benedetto sarai quando entri e benedetto sarai quando esci»), un torchio per il vino e numerosi edifici di epoca romana e bizantina nonché moltissimi reperti tra ceramiche importate, monete, vetri e manufatti in metallo. È quanto emerge dagli scavi nei pressi di Kiryat Gat nel sud d’Israele, non lontano da Beer Sheva, durante la realizzazione di un nuovo quartiere a nord della città. Gli archeologi Shira Lifshitz e Maayan Margulis, responsabili delle indagini, spiegano che «il sito si trova in una posizione strategica, lungo un importante snodo viario tra la regione montuosa e la pianura costiera. Si tratta del più grande e significativo sito romano e bizantino scoperto nell’area, con testimonianze di una continuità insediativa dal I al VI secolo d.C.». Qui doveva esserci una comunità ben organizzata la cui economia era basata sulla produzione vinicola attestata anche dal ritrovamento di vasche per la fermentazione e la raccolta dell’uva. Svetlana Talis, direttrice del distretto meridionale per l’Autorità per le Antichità di Israele, ha sottolineato come «la scoperta illumina la ricchezza storica di Kiryat Gat e dei suoi dintorni, evidenziando il ruolo centrale della regione nell’antichità. Il pavimento a mosaico sarà trasferito in un’area pubblica per consentire a tutti di ammirarne la bellezza e il significato storico». Prima sarà restaurato presso il laboratorio dell’Autorità per le Antichità e successivamente esposto alla comunità.

02

Il corpus di opere d’arte di Arnold Schönberg donato all’Arnold Schönberg Center di Vienna

La pregevole collezione di opere pittoriche di Arnold Schönberg era in comodato all’Arnold Schönberg Center di Vienna dal 1998, insieme a tutto il lascito, ma ora è stata ufficialmente donata all’istituzione che dal 1997 conserva e tutela tutto ciò che riguarda il compositore austriaco. Il corpus di oltre 200 opere fra oli e disegni (spesso satirici) che Schönberg creò in parallelo alla propria attività musicale è ora in toto nella capitale austriaca: questi lavori lo collocano fra i maggiori esponenti dell’Espressionismo austriaco. L’iniziativa è dovuta ai discendenti, che hanno deciso di concentrare ogni aspetto della produzione del padre della musica dodecafonica nel centro affacciato sulla Schwarzenbergplatz. Particolarmente felice appare questa decisione considerando che, nei vasti incendi che stanno devastando Los Angeles, la casa editrice Belmont Music Publishers, che gestisce i diritti sulle opere musicali di Schönberg, è andata completamente distrutta e con essa i fondamentali archivi. L’appello dell’editore va a tutti coloro che posseggono versioni digitali delle partiture. «Speriamo di poter risorgere dalle ceneri in forma completamente digitale», fa sapere la direzione. 

03

Il punto sui restauri all’Arco di Costantino a Roma

A Roma gruppi di restauratori archeologi invadono da qualche giorno il più grande arco di trionfo a tre fornici, l’Arco di Costantino, corredato da decine di sculture, statue e marmi scolpiti danneggiati da inquinamento e patine biologiche. Gli archeologi e tecnici operano fino in cima al monumento (alto 21 metri, largo 26 e profondo 7,5), inaugurato nel 315 d.C. per ricordare i dieci anni del regno dell’Imperatore e la vittoria di Costantino I contro Massenzio nella battaglia di Ponte Milvio del 312. L’intervento di manutenzione straordinaria e restauro è iniziato con il laser per la rimozione delle compatte croste nere e la pulizia di alghe, muschi e licheni con spazzole ad acqua. Si passerà poi alla stuccatura e al consolidamento delle superfici dell’Arco, frutto di un riuso, in età costantiniana, di sculture e rilievi, come i colossali Daci (98-117 d.C.), delle epoche di imperatori precedenti. Il direttore operativo dei lavori, condotti dal Parco Archeologico del Colosseo, è l’archeologa Federica Rinaldi, con Barbara Nazzaro e Angelica Pujia e con il restauratore capocantiere Carlo Usai. 

04

Il tour europeo di ImForest025 per la riforestazione globale inizia dal Museo Sant’Orsola a Firenze

Una foresta itinerante capace di immagazzinare Co2 e mitigare le temperature, che abita temporaneamente lo spazio urbano per segnalare l’urgenza di un processo di riforestazione globale in risposta al cambiamento climatico. Questo è ImForest025 (Itinerant Mediterranean Forest), il progetto in partenza da Firenze che, nel corso del 2025, porterà una porzione di bosco mediterraneo attraverso l’Europa fino alla Spagna, promosso dall’organizzazione non profit LwCircus-Onlus, network per lo sviluppo sostenibile coordinato da Annacaterina Piras tra Messico, Italia e Cina. Prima tappa del percorso è il chiostro del Museo Sant’Orsola, nell’omonimo ex convento, rimasto a lungo inaccessibile, nel cuore della città. Qui sarà installata la prima porzione di foresta, la SoForest025 (Sant’Orsola Forest). L’opening e la presentazione pubblica dell’iniziativa si terrà il 14 gennaio alle ore 17 con un programma tra open talk, concerti e performance legati al tema della foresta urbana.

05

Un antico modello egizio di barca entra nelle collezioni di Palazzo Maffei a Verona

È databile tra il 1939 e il 1850 a.C. il modello di imbarcazione funeraria dell’antico Egitto entrato a far parte della collezione di Palazzo Maffei a Verona, museo privato dell’imprenditore e collezionista veronese Luigi Carlon, aperto al pubblico dal 2020. Il modello, lungo 50 cm, simboleggia il trasporto dell’anima del defunto nel mondo dei morti, ed è ora la più antica delle 650 opere esposte nella eclettica Wunderkammer al secondo piano del museo. Il Palazzo Maffei-Casa Museo è frutto della passione di Carlon, iniziata 50 anni fa. Espone reperti greci, romani e capolavori del Novecento tra cui opere di Picasso, Magritte, Ernst, Boccioni, Balla, Kandinskij e l’edizione integrale dell’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert.

06

A Torino raggiunto l’obiettivo di 50mila euro per l’acquisizione delle cinque placche del cofano di Guala Bicchieri

Il Museo Civico d’Arte Antica di Torino di Palazzo Madama ha annunciato che, grazie alla generosità di 742 piccoli e grandi donatori, ha superato l’obiettivo di 50mila euro nella sua campagna di crowdfunding, lanciata dal 28 marzo al 31 dicembre scorso, per acquisire cinque ornamenti in smalto di Limoges provenienti dal cofano di Guala Bicchieri, capolavoro identitario della sua collezione. I cinque ornamenti (elementi metallici con decoro floreale in smalto champlevé), che decoravano originariamente il cofano del cardinale vercellese Guala Bicchieri (1160-1227), saranno acquisiti grazie al contributo di un ampio pubblico di appassionati e sostenitori del patrimonio storico e artistico dei Musei Civici di Torino. Una raccolta fondi inaugurata dalla generosa donazione di Sir Paul Ruddock, grande collezionista di arte medievale ed estimatore del Museo Civico torinese, e conclusa grazie al significativo sostegno della Fondazione Crt.

07

In asta da Christie’s 200 lotti dalle collezioni di Iris Apfel

La scomparsa dell’interior designer Iris Apfel nel marzo dell’anno scorso ha lasciato una collezione composta da accessori di moda, dipinti, sculture e arredi, ora oggetto di una dispersione online da Christie’s a New York. Sotto il titolo «Unapologetically Iris: The Collection of Iris Apfel» andranno in vendita oltre 200 lotti, tra cui capi d’abbigliamento d’alta moda del suo guardaroba, arredi e mobili provenienti dalle sue case di New York e Palm Beach e gioielli che collezionava avidamente. Le offerte sono aperte dal 28 gennaio al 13 febbraio. I pezzi forti della collezione Apfel saranno esposti in Florida da Christie’s a Miami il 24 e 25 gennaio, poi al Colony Hotel di Palm Beach dal 29 al 31 gennaio. L’intera collezione sarà esposta da Christie’s a New York dall’8 al 13 febbraio.

08

A Venezia una coprogettazione per un nuovo Codice dei Beni Culturali

Dal 29 gennaio al primo febbraio a Venezia l’iniziativa «NextGen Heritage», finalizzata a costruire una visione condivisa e innovativa per il futuro del patrimonio culturale, darà il via a sei tavoli di lavoro tematici. Questa settimana di lavoro, parte del progetto «Crest - Cultural Resources for Sustainable Tourism», guidato dall’Università Ca’ Foscari Venezia, si configura come piattaforma di dialogo tra esperti, operatori culturali, istituzioni e giovani innovatori, con l’obiettivo di elaborare una proposta concreta di aggiornamento del Codice dei Beni Culturali. Sei tavoli tematici per un patrimonio culturale inclusivo e sostenibile, di cui due dedicati a giovani con meno di 35 anni. I partecipanti si confronteranno su sei macrotemi: «Citizen Science» (su come coinvolgere attivamente i cittadini nella ricerca e nella valorizzazione dei beni culturali); «Libero accesso a dati e immagini» (su come bilanciare open access e responsabilità etica nella diffusione di contenuti culturali); «De-patrimonializzare?» (su quale sia il ruolo dei privati nella conservazione dei beni culturali e nella gestione sostenibile del patrimonio seriale); «Esseri umani, natura, paesaggio» (su come sensibilizzare le comunità locali a un’azione collettiva contro i cambiamenti climatici); «Migrazione e patrimonio culturale» (su come possono i beni culturali diventare strumenti di inclusione e di costruzione di comunità); «Climate change e beni culturali» (su come può la cultura guidare un cambiamento concreto per contrastare la crisi climatica).

09

Per il centenario della nascita di Mario Merz, un simposio alla Fondazione Merz

In occasione del centenario dalla nascita di Mario Merz, la Fondazione Merz presenta «Libertà di avere tre idee contrastanti», il simposio dedicato all'artista che si sviluppa come un racconto corale su Mario Merz e il suo pensiero, in continua evoluzione e aperto alla pluralità di visioni. Nelle due giornate di martedì 14 e mercoledì 15 gennaio, studiosi, critici, storici dell’arte e artisti, partendo dalla propria esperienza specifica, si alterneranno per offrire testimonianze, approfondimenti e riflessioni che valorizzano la conoscenza sul suo lavoro e sul suo lascito. Ecco la lista dei relatori: Elisabetta Benassi, Mariano Boggia, Luisa Borio, Manuel Borja-Villel, Bruno Corà, Costantino D’Orazio, Danilo Eccher, Rudi Fuchs, Fiammetta Griccioli, Samuel Gross, Matilde Guidelli-Guidi, Daniela Lancioni, Lisa Le Feuvre, Francesco Manacorda, Beatrice Merz, Bartolomeo Pietromarchi, Pietro Rigolo, Dieter Schwarz, Antonella Soldaini, Simon Starling, Vicente Todolí, Giorgio Verzotti.

10

Mehretu nominata Ufficiale delle arti e delle lettere in Francia

L’artista Julie Mehretu è stata insignita del grado di Ufficiale dell’Ordre des Arts et des Lettres dal Ministero della Cultura francese. Il riconoscimento premia artisti e creatori eminenti e coloro che hanno contribuito in modo significativo a promuovere le arti e la cultura in Francia e nel mondo. Nata ad Addis Abeba in Etiopia nel 1970 e radicata a New York, Mehretu fino allo scorso 6 gennaio è stata protagonista di una mostra nel veneziano Palazzo Grassi, una delle sedi della Pinault Collection, con opere realizzate negli ultimi 25 anni. Dal 2013 è rappresentata dalla Marian Goodman Gallery.  

11

Addii • Mathelda Balatresi

Il 10 gennaio è scomparsa, all’età di 87 anni, Mathelda Balatresi. Nata a Carcare (Sv) nel 1937, ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Con un segno delicato e potente le sue opere restituiscono visioni trasognate, espresse attraverso un tratto minuto e fitto e con colori chiari ed evanescenti. Il disegno rappresenta nella sua produzione un irrinunciabile veicolo di espressione emotiva, dando forma a una dimensione sospesa, quasi metafisica, e a un pensiero che sembra derivare direttamente dal primitivismo. Nel 1977 partecipa con il Gruppo XX alla mostra da Lucio Amelio, affrontando con vena ironica la questione discriminatoria della donna nella società contemporanea. Tra i suoi cicli sulle donne la serie dedicata ad Atena, il ciclo su Ipazia e il «Vesuvio sul mio seno sinistro». Espone a Villa Pignatelli (1983), al Mann (2010), a Palazzo Reale (2015) e al Madre (2022) e in numerose altre mostre personali e collettive. Nel 2014 le sue opere sono in mostra alla Galleria Alfonso Artiaco. Suoi lavori sono nelle collezioni della Metropolitana di Napoli (stazione Materdei) alla Gan-Galleria dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, al Museo del Novecento a Napoli e al museo Madre. 

12

Addii • Raquel Rabinovich

L’artista-argentino statunitense Raquel Rabinovich, nota per i suoi dipinti e disegni monocromi, gli ambienti di sculture in vetro di grandi dimensioni e le installazioni site specific di sculture in pietra lungo le rive del fiume Hudson, si è spenta il 5 gennaio nella sua casa di Rhinebeck, New York. Era nata il 30 marzo 1929 da una famiglia di ebrei russo-rumeni, immigrati a Buenos Aires alla fine dell’Ottocento in fuga dai pogrom. Ispirata da artisti argentini come Hector Basaldua, Vicente Forte ed Ernesto Farina, Rabinovich studiò con quest’ultimo a Córdoba. Dopo il matrimonio con José Luis Reissig  trascorse diversi anni in Europa, studiando storia dell'arte alla Sorbona di Parigi. La famiglia lasciò l’Argentina nel 1966 a causa del colpo di stato militare e si trasferì negli Stati Uniti nel 1967, ottenendo la cittadinanza nel 1973. Rabinovich è stata all’avanguardia nell'arte concettuale americana, nella cultura e nella filosofia. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private, tra cui il Metropolitan Museum of Art, il Whitney Museum of American Art e il MoMA di New York, il Museum of Fine Arts di Houston, il Pérez Art Museum di Miami, il Philadelphia Museum of Art e il San Francisco Museum of Modern Art. Tra i riconoscimenti ricevuti, il Lee Krasner Award for Lifetime Achievement 2011-2012 della Pollock-Krasner Foundation. Una curiosità: per tradurre i titoli delle sue opere Rabinovich poté contare sulla collaborazione dello scrittore Jorge Luis Borges.

Redazione, 13 gennaio 2025 | © Riproduzione riservata