NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 13 MAGGIO 2024

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LUNEDÌ 13 MAGGIO 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: l’entrata al quartier generale newyorkese di Christie’s al Rockefeller Center (foto ajay_suresh via Flickr); la «Madonna del Latte» di Andrea Marone da Manerbio, ora restaurata; la Casa Museo di Giacomo Matteotti a Fratta Polesine (Ro), che è stata riallestita; veduta di un tratto del percorso sotterraneo riaperto del Teatro di Ercolano

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Attacco informatico alla casa d’aste Christie’s

La casa d’aste Christie’s ha subito un apparente attacco informatico che ha mandato in tilt il suo sito web. Gli osservatori del mercato dell'arte hanno notato il problema per la prima volta il 9 e il 10 maggio: l’indirizzo web dell’azienda reindirizza i visitatori a una pagina che elenca i numeri di telefono degli uffici di Londra, New York, Parigi e Hong Kong, oltre a un indirizzo e-mail generico. «Ci scusiamo per il fatto che il nostro sito web è attualmente offline, si legge in un messaggio sulla pagina. Stiamo lavorando per risolvere il problema il prima possibile e ci scusiamo per l’inconveniente». «Per registrare il vostro interesse, o per fare un’offerta, in una prossima vendita, utilizzate i dettagli di contatto forniti». Nel frattempo è stato diramato per e-mail un messaggio a firma del ceo di Christie’s, Guillaume Cerutti, in cui si legge, tra l’altro, «voglio assicurarvi che stiamo gestendo questo incidente secondo i nostri protocolli e le nostre pratiche consolidate, con il supporto di ulteriori esperti. Tra le altre cose, abbiamo protetto in modo proattivo il nostro sito web principale mettendolo offline. […]. Posso confermare che tutte e otto le nostre aste dal vivo di New York e Ginevra della prossima settimana si svolgeranno come previsto, ad eccezione della vendita di orologi, che è stata posticipata a martedì 14 maggio».

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Restaurata la «Madonna del Latte» di Andrea Marone da Manerbio: è visibile nel Museo di Santa Giulia

Dal 10 maggio la «Madonna in trono che allatta il Bambino incoronata da quattro angeli» (detta colloquialmente «La Madonna del latte») torna esposta al Museo di Santa Giulia a Brescia: dopo un minuzioso restauro l’opera di Andrea Marone da Manerbio è nuovamente accessibile al pubblico. La sua collocazione ora sono le Sale Venete del museo bresciano, accanto al bassorilievo della Madonna delle Rose, altra opera di devozione popolare. Anche la cornice lignea è stata conservata: anche se non si inserisce perfettamente nello stile del museo, si è deciso di mantenere la struttura in legno poiché è l’unico elemento che rimane dell’allestimento in Pinacoteca di fine Ottocento.

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Assegnati 5 milioni di euro per il restauro della Reggia di Colorno

È stata accolta con entusiasmo, non solo a Colorno, la notizia arrivata il 10 maggio della firma, da parte del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, del decreto di assegnazione, all’interno del Piano Strategico «Grandi Progetti Beni Culturali», di 5 milioni di euro per il restauro della Reggia di Colorno. Una cifra che copre oltre il 50% della spesa per il progetto complessivo elaborato dalla Provincia di Parma, proprietaria del complesso, e sottoposto quindi dalla Regione al Ministero, e che consentirà di realizzare diversi lavori di recupero e miglioramento. «I Grandi Progetti Beni Culturali sono una tappa fondamentale del nostro lavoro, siamo riusciti ad intervenire su un insieme molto articolato di beni del nostro splendido patrimonio, ha dichiarato Sangiuliano. Dopo una fitta interlocuzione con i vari territori sono stati scelti diversi siti in quasi tutte le regioni italiane: un’azione che permette di concretizzare l’idea di una tutela e valorizzazione diffusa su tutto il territorio della Nazione».

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Tutti i martedì apertura serale agli Uffizi. Da maggio vi si potrà entrare con un Qr code sul cellulare

Tutti i martedì, fino al 17 dicembre, agli Uffizi la Galleria delle Statue e delle Pitture resterà accessibile di sera, offrendo ai visitatori l’esperienza dei capolavori del museo fiorentino da ammirare alla luce del tramonto. In queste occasioni l’orario di apertura del museo si allungherà dalle 18.30 (orario ordinario di chiusura) alle 22 (con ultimo ingresso consentito alle 20.30). Le operazioni di chiusura della Galleria inizieranno alle ore 21.30. Da maggio in poi si potrà entrare al museo semplicemente mostrando un Qr code sul cellulare. Chi prenoterà l’ingresso attraverso il call center (055/294883) o tramite il sito del museo riceverà via e-mail un codice da scaricare direttamente sul proprio smartphone che costituirà il titolo d’accesso al museo senza dover esibire il biglietto fisico. 

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Un nuovo museo di arte urbana nell’Interporto di Bologna

A giugno, presso il Prologis Park Interporto di Bologna, saranno posizionate su una serie di container undici nuove opere di arte urbana firmate dagli artisti Giorgio Bartocci, SteReal, Luca Font, Mr. Thoms, Caktus & Maria, Gio Pistone, Cheris, Ale Senso, Nulo, Kiki Skipi, Hemo. Con il progetto «Undici. Prologis e l’arte urbana», curato da Enrico Sironi «Hemo», Prologis, azienda attiva nel settore immobiliare per la logistica, completa così presso l’interporto il suo Museo di Arte Urbana (visitabile tutto l’anno ogni giorno); lo scorso anno erano stati posizionati i primi quattro lavori del progetto artistico su facciate di edifici nell’area. A «Panorama vibrante» di Joys, che con i suoi 2mila metri quadrati è la più grande opera d’arte urbana mai realizzata in Italia, «Bologna 01» di Moneyless, «Carosello» di Etnik e «Bella bugia o brutta verità» di Zed1, tra poche settimane si aggiungeranno gli ultimi lavori. L’azienda ha creato inoltre il «Prologis Park» di Casalpusterlengo (Lodi) con lavori di Etnik, Font, Hitnes, Made, Macs, Sea Creative, Joys e Vesod.

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Alla seconda edizione Rad, la fiera di arte contemporanea di Bucarest, cresce e ingloba anche il design

Dal 16 al 19 maggio la fiera d’arte di Bucarest, Rad, tornerà per il secondo anno nell’Hotel Caro sul lago a nord della capitale rumena. Lanciata nel 2023, la fiera vede aumentare il numero di gallerie partecipanti da 20 a 26 e istituisce una nuova sezione di design, oltre a un programma ampliato di conferenze ed eventi e a una partnership con Banca Transilvania, che contribuisce a finanziarne l’espansione.  Rad è stata fondata dall’artista e gallerista Daniela Pălimariu e dalla gallerista Catinca Tăbăcaru, condirettrici della fiera. Pălimariu afferma che è stata motivata «non solo dalla palpabile necessità di una fiera a Bucarest, ma anche da tutti i segnali che indicavano che eravamo pronti a realizzarla». «Stanno nascendo nuovi collezionisti, aggiunge Tăbăcaru, le fondazioni d’arte private si stanno aprendo al pubblico. Gli artisti rumeni sono rappresentati da gallerie internazionali e i loro prezzi stanno salendo». Tăbăcaru nel 2020 ha trasferito la sede principale della sua galleria da New York a Bucarest, ma Rad mira a coprire tutta la Romania, con gallerie anche di Cluj, Iasi e Timisoara. Rad è coorganizzata da nove gallerie, tra cui attori di lunga data come Plan B, Jecza e Galeria Posibila. Aperta a Cluj nel 2005, dal 2008 Plan B ha un secondo spazio a Berlino e ha contribuito a introdurre nel mercato internazionale artisti come Adrian Ghenie. Tra le gallerie che quest’anno saranno per la prima volta a Rad figurano la viennese Gregor Podnar e la Ivan Gallery di Bucarest, che esporrà opere di artisti come Geta Brătescu, Ion Grigorescu e Paul Neagu. «La mia speranza, chiosa Pălimariu, è che Rad cresca in modo sostenibile e che diventi una parte così solida della nostra scena qui che non passerà molto tempo prima che ci si chieda come facevamo a funzionare senza». Alla sezione Rad Curatorial (17-18 maggio), con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, quest’anno partecipa anche una curatrice italiana: Giulia Pollicita.

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Undici sale nobili restaurate nel Real Sito di Carditello

Sono 11 le sale nobili restaurate, insieme al tempietto dorico del grande parco, nel Real Sito di Carditello del 1744 a San Tamaro (Ce), inaugurate dal ministro della Cultura Giuliano Sangiuliano. Una vittoria contro lo stato di assoluto degrado del magnifico complesso che fa parte dei 22 siti (tra cui la Reggia di Caserta, Capodimonte, Palazzo Reale di Napoli) appartenuti ai Borbone. Fino al 2014 la camorra si era impossessata di Carditello depredando gli interni, rubando mobili, affreschi, camini e oggetti d’arte. Fu il ministro dei Beni Culturali e del Turismo Massimo Bray a far acquisire allo Stato il complesso strappandolo agli interessi criminali. «L’appartamento reale e il rilancio complessivo di Carditello ha però bisogno di essere completato con i fondi già appostati dal ministro e altri da reperire», ha detto il presidente della Fondazione Real Sito di Carditello, Maurizio Maddaloni. Per Sangiuliano, «Carditello merita un grande progetto di rilancio come Pompei, con la supervisione sugli appalti da affidare ai Carabinieri».

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Sgarbi riconfermato al Mart di Rovereto. Ora una serie di iniziative su Giacomo Matteotti e una donazione di arte cinese contemporanea

Vittorio Sgarbi è stato riconfermato alla presidenza del Mart di Rovereto (Tn). È stato lo stesso Sgarbi ad annunciarlo: «Sono felice, ha dichiarato il critico d’arte, di poter continuare la mia attività di presidente del Mart di Rovereto. Entro breve insedieremo il nuovo consiglio e nomineremo il nuovo comitato di studi. Intanto, prima di annunciare le prossime mostre, sono felice di comunicare le iniziative speciali già nell'obiettivo di espandere l’attività del Mart al cinema e al teatro. La prima, calendarizzata il 12 giugno, sarà la rappresentazione su Giacomo Matteotti, in occasione del centenario della morte: “Il corpo” su testo di Riccardo Nencini. A Matteotti si tornerà con lo spettacolo di Maurizio Donadoni: “Matteotti Medley”. Ma la notizia più pertinente per le raccolte del Mart è la donazione, insieme ad alcuni dipinti della grande mostra sulla pittura cinese contemporanea, di sculture di artisti cinesi già esposti alla Biennale di Venezia, al Centre Pompidou, al Barbican di Londra, per una iniziativa coordinata da Vincenzo Sanza, su cui delibereremo nel primo consiglio d’insediamento, il 13 giugno».

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La riapertura della Casa Museo di Giacomo Matteotti a Fratta Polesine

Sarà una testimonianza della senatrice Liliana Segre ad accompagnare, insieme ad altre autorevoli voci, i visitatori che dal prossimo 10 giugno saranno accolti dalla Casa Museo di Giacomo Matteotti a Fratta Polesine (Ro), riaperta a conclusione degli interventi di restauro dell’edificio e di completo riallestimento del percorso museale in esso proposto. Questi interventi sono stati promossi e sostenuti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, d’intesa con la Regione del Veneto, il Comune di Fratta Polesine e l’Accademia dei Concordi di Rovigo, oggi proprietaria dello storico edificio, riconosciuto come Monumento Nazionale. Un finanziamento è stato assicurato anche dalla legge speciale votata dal Parlamento a sostegno delle iniziative per il Centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti. La progettazione del nuovo volto della Casa Museo Giacomo Matteotti è stata affidata allo studio di architettura 120grammi, mentre il ripensamento e l’aggiornamento del percorso narrativo sono a cura di Luca Molinari Studio, team guidato dal professor Luca Molinari, ordinario di Teoria e Progettazione dell’Architettura presso la Seconda Università degli Studi della Campania «Luigi Vanvitelli», con la supervisione storica del professor Giampaolo Romanato, presidente del Comitato Scientifico della Casa Museo e della Direttrice del medesimo Museo, dottoressa Maria Ludovica Mutterle. Preview riservato alla stampa il 7 giugno.

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Palma Bucarelli «Monument Woman»: un racconto a teatro di Cinzia Spanò

Il 15 maggio alle ore 21, al Teatro Balzan di Badia Polesine (Ro), l’attrice, autrice e attivista Cinzia Spanò presenterà in prima regionale per il Veneto lo spettacolo «Palma Bucarelli e l’altra Resistenza», dove racconterà un episodio meno noto della storia italiana: il salvataggio delle opere d’arte durante la seconda guerra mondiale. La ricostruzione della vicenda, resa possibile grazie all’intreccio di documenti, testimonianze e diari, ci restituisce una parte della nostra storia ancora troppo poco conosciuta e offre nel contempo uno scorcio sull’occupazione di Roma, sulla persecuzione degli ebrei e sull’eccidio delle Fosse Ardeatine. 

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Riapre il percorso sotterraneo del Teatro Antico di Ercolano

Dal 15 maggio riapre al pubblico il percorso sotterraneo del Teatro Antico di Ercolano attraverso i cunicoli settecenteschi, accompagnati dal personale del museo. Un vero viaggio nella storia: infatti fu proprio dal casuale rinvenimento del Teatro Herculaneum nel Settecento che partirono le indagini che portarono alla scoperta di Ercolano e Pompei. Per l’accesso al Teatro si usano le scale realizzate in epoca borbonica scendendo a più di 20 metri sotto lo strato di lava che lo ricopre, attraversando pozzi e gallerie create dagli ingegneri dell’esercito borbonico. Il sito archeologico è collocato nel centro storico della moderna Ercolano ed è possibile salire e visitare il Museo Archeologico Virtuale della città, le vicine Ville settecentesche di Campolieto di Luigi Vanvitelli e la Reggia di Portici.

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Nei giorni del Salone del Restauro di Ferrara si tiene anche la Restoration Week, una due giorni internazionale

Nel settore del restauro sono stati messi a disposizione dal Pnrr fondi che ammontano a 1,1 miliardi di euro per la rinascita di piccoli siti culturali o patrimonio culturale religioso o rurale e a 2,72 miliardi di euro per l’industria culturale e creativa 4.0. Se ne parlerà al Salone Internazionale del Restauro, organizzato da Assorestauro, che si terrà a Ferrara Expo dal 15 al 17 maggio, con una due giorni (la Restoration Week, il 15 e 16) che ospiterà 50 delegati internazionali provenienti da 16 Paesi: Albania, Arabia Saudita, Azerbaigian, Bulgaria, Giordania, Iran, Israele, Kosovo, Libano, Libia, Marocco, Mozambico, Stati Uniti, Turchia, Ucraina e Uzbekistan. In ballo ci sono 350 aziende del settore e 700 esperti internazionali.

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Mostre che aprono | Il Cristo di Dalí nella chiesa di San Marcello al Corso a Roma

In avvicinamento al Giubileo 2025, il 13 maggio alle ore 18 si inaugura nella chiesa di San Marcello al Corso a Roma la mostra «Il Cristo di Dalí a Roma», detto Il Cristo di Port lligat, dipinto a olio su tela di grandi dimensioni del 1951, prestito eccezionale del Kelvingrove Art Gallery and Museum di Glasgow. Accanto sarà esposto anche l’oggetto che ispirò l’opera dell’artista surrealista spagnolo: è il piccolo disegno-reliquia del Cristo Crocifisso realizzato nella seconda metà del XVI secolo da San Giovanni della Croce dopo aver ricevuto una rivelazione mistica e ora, conservato, nel santo Monasterio de la Encarnación di Ávila, arriverà a Roma grazie alla generosità del monastero e del vescovo di Ávila, S.E. Mons. Jesús Rico García.

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Addii | Paolo De Grandis

È stato l’«inventore» dei padiglioni nazionali esterni della Biennale Arte di Venezia, quando nel 1995 organizzò la prima partecipazione di Taiwan, al di fuori dei Giardini e dell’Arsenale. Si è spento a Venezia il 12 maggio, per una malattia contro cui ha lungamente lottato, all’età di 67 anni, Paolo De Grandis, curatore e organizzatore di mostre, quasi 150 al 1984 a oggi. Fin dalla prima, «Quartetto». Alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, con Beuys, Cucchi, Nauman e Fabro. «È stato un compagno di strada, ricorda Achille Bonito Oliva che con lui collaborò fin dalla prima iniziativa, e ho sempre associato Venezia alla sua figura». Nel 1985 aveva organizzato la prima mostra dell’Arte Povera a New York, al PS1, curata da Germano Celant. Tornato a Venezia all’inizio degli anni Novanta aveva fondato la sua società, Arte Communications, dedicandosi in particolare all’organizzazione delle partecipazioni nazionali esterne (in particolare relativi ai paesi orientali) e alle mostre collaterali, nell’ambito delle Biennali d’Arte. Ma al Lido, dove ha sempre vissuto, aveva creato nel 1998 anche «Open», mostra internazionale di sculture e installazioni all’aperto nel periodo della Mostra del Cinema, per le prime cinque  edizioni curata da Pierre Restany e da cui passeranno, per circa vent’anni, oltre 500 artisti di 70 Paesi, tra cui nomi come Keith Haring, Carl Andre, Chen Zhen, Yoko Ono, Emilio Vedova. Tra le ultime iniziative di De Grandis, la mostra «Global Painting» dedicata alla nuova pittura cinese, al Mart di Rovereto.

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NOTIZIE DAL MIC | Dal MiC cinque decreti per il Piano Strategico «Grandi Progetti Beni Culturali»

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha firmato cinque decreti riguardanti il Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali”, che si articola in “Riprogrammazione delle risorse finanziarie”, “Programmazione risorse residue annualità 2020”, “Programmazione risorse residue annualità 2023”, “Programmazione ulteriori risorse annualità 2023” e “Programmazione risorse annualità 2024”. «I Grandi Progetti Beni Culturali sono una tappa fondamentale del nostro lavoro, siamo riusciti ad intervenire su un insieme molto articolato di beni del nostro splendido patrimonio», ha dichiarato il ministro. In un comunicato del Ministero pubblicato sul suo sito l’elenco delle erogazioni nello specifico.

Redazione, 13 maggio 2024 | © Riproduzione riservata