MARTEDÌ 14 GENNAIO 2025
NOTIZIE IN BREVE | 9 NOTIZIE
- 01 Marmi del Partenone: Grecia e British Museum vicini a un accordo cruciale per la riunificazione dei marmi
- 02 Vandali danneggiano irreparabilmente antichi petroglifi in Messico
- 03 Restaurato un dipinto su carta di Edoardo Marchionni, modello per un pannello in pietre dure
- 04 Al Dallas Museum of Art 6 milioni di dollari per i danni causati dal temporale del 2022
- 05 I georadar hanno individuato passaggi sotterranei sotto il Castello Sforzesco di Milano
- 06 Ripercussioni dei cambiamenti climatici sulla Roma antica e rinascimentale
- 07 Intesa quinquennale tra Italia e Albania per digitalizzare i documenti storici
- 08 Una giornata di studi su Michael Sweerts all’Istituto Centrale per la Grafica
- 09 Il Diploma d’onore di Triennale Milano ad Antonia Jannone
Marmi del Partenone: Grecia e British Museum vicini a un accordo cruciale per la riunificazione dei marmi
Secondo quanto pubblicato dal quotidiano greco «Kathimerini», la Grecia e il British Museum sono vicini a un accordo cruciale per la riunificazione dei marmi del Partenone: la potenziale risoluzione dell’annosa richiesta di Atene di ottenere indietro le celebri sculture potrebbe arrivare già quest’anno. Alcune trattative rimaste riservate hanno prodotto progressi significativi, anche se un accordo formale non è ancora stato siglato: le discussioni principali vertono sulla sistemazione permanente delle sculture. Le discussioni, si legge su «Kathimerini», prevedono che non tutti i pezzi rimossi da Lord Elgin ritorneranno, ma solo quelli «essenziali a ricompletare la narrazione artistica e storica del Partenone», come i frammenti del fregio, dei frontoni e delle metope, mentre pezzi come la Cariatide dell’Eretteo rimarranno probabilmente in Gran Bretagna. Le discussioni tra il Governo greco e il British Museum sono incentrate sul superamento di ostacoli normativi (una legge britannica del 1963 proibisce la rimozione permanente di artefatti dalle collezioni nazionali) ma anche logistici, per determinare il metodo di trasferimento degli artefatti.
Vandali danneggiano irreparabilmente antichi petroglifi in Messico
Un petroglifo raffigurante una mano, uno degli oltre 150 motivi risalenti a un periodo compreso tra 500 e 5mila anni fa dipinti su una grande superficie rocciosa della Cueva Pinta, una grotta nelle montagne della Sierra de Australia a Cuatro Ciénegas nello Stato messicano di Coahuila, è stato rimosso da vandali armati di sega elettrica. Dopo la denuncia dell’atto vandalico, che ha causato danni significativi, gli archeologi hanno accertato un tentativo di staccare almeno altri due graffiti dalla medesima roccia. «Si tratta di una perdita irreparabile, ha dichiarato Francisco Aguilar Moreno, direttore del Centro di Coahuila dell’Inah, Instituto Nacional de Antropología e Historia. Queste raffigurazioni dipinte non sono solo delle belle immagini; sono un legame diretto con i nostri antenati, una parte vitale della nostra storia e della nostra identità culturale». «È un comportamento profondamento irrispettoso nei confronti delle antiche popolazioni che un tempo chiamavano casa questo deserto, ha ribadito il portavoce del Ministero della Cultura. Porteremo avanti la questione con tutta la forza della legge». Il Ministero ha già presentato una denuncia formale all’ufficio del procuratore generale.
Restaurato un dipinto su carta di Edoardo Marchionni, modello per un pannello in pietre dure
È giunto al termine all’Opificio delle Pietre Dure un lungo e paziente intervento di restauro su un dipinto su carta da spolvero raffigurante un vaso di fiori eseguito a tempera a uovo negli anni Settanta dell’Ottocento da Edoardo Marchionni, allora direttore dell’Opificio. Il dipinto, mai esposto in precedenza, era il modello a dimensioni reali per un pannello in pietre dure che fu allora realizzato con la tecnica del commesso dagli artefici dell’Opificio per l’Esposizione universale di Parigi del 1878, ma che rimase invenduto a causa del prezzo elevatissimo, dovuto alla preziosità dei materiali e alla qualità dell’opera. L’opera è rimasta nel patrimonio dell’istituto fiorentino ed è ora stabilmente esposta nel Museo che ne racconta la storia. L’intervento, spiegano all’Opificio, «ha recuperato l’integrità dell’immagine potendone ricostruire le perdite e, soprattutto, ha consolidato le parti originali grazie alla sperimentazione di un consolidante di nuova generazione sviluppato con le nanotecnologie dal Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze, risolvendo così la problematica più sfidante di questo restauro che consisteva nel pericoloso e progressivo distacco della pellicola pittorica dal supporto cartaceo». Il Museo dell’Opificio delle Pietre dure di Firenze ospita da oggi 14 gennaio al 29 marzo una mostra su questo dipinto.
Al Dallas Museum of Art 6 milioni di dollari per i danni causati dal temporale del 2022
Al Dallas Museum of Art stanno per partire i lavori di ripristino dei danni causati nel 2022 dalla tempesta che ne allagò alcune aree. Da quell’evento, il museo ha deciso di chiudere la Wendy ed Emery Reves Collection e il Center for Creative Connections, la cui riapertura è prevista per l’inizio del prossimo anno. Il ritardo nell’avvio della ristrutturazione è dovuto principalmente a un problema burocratico. L’8 gennaio il Consiglio comunale di Dallas ha approvato un finanziamento di 6 milioni di dollari dal Fondo per le intemperie e le alluvioni del 2022, un primo passo per affrontare le riparazioni delle strutture di proprietà della città. I fondi saranno utilizzati per l’installazione di nuovi pavimenti, armadietti, segnaletica e pareti. «È stata la cosa più rapida che si potesse fare dal 2022, ha dichiarato a «KeraNews» Aschelle Morgan, portavoce del museo. Abbiamo quindi atteso con ansia l’inizio dei lavori di costruzione e siamo entusiasti di poterli iniziare molto presto».
I georadar hanno individuato passaggi sotterranei sotto il Castello Sforzesco di Milano
Nell’ambito di una tesi di Dottorato di Ricerca, una innovativa indagine tecnologica condotta dal Politecnico di Milano, in collaborazione con il Castello Sforzesco e con il supporto tecnico di Codevintec, ha svelato la presenza di numerosi passaggi sotterranei sotto il Castello Sforzesco, in corrispondenza di quella che era la Ghirlanda, alcuni dei quali potrebbero essere legati a passaggi segreti di natura militare, descritti anche in disegni di Leonardo da Vinci. Secondo le fonti storiche, Ludovico il Moro avrebbe fatto costruire ad esempio un collegamento sotterraneo per poter raggiungere la sua amata moglie Beatrice d'Este, sepolta nella Basilica di Santa Maria delle Grazie. Questo passaggio, immortalato nei disegni di Leonardo, è da tempo oggetto di leggende e speculazioni. Ora, grazie alla tecnologia, sembra che la sua esistenza possa essere confermata. L’indagine ha utilizzato tecnologie avanzate, tra cui georadar e laser scanner, per mappare e documentare con precisione il sottosuolo del Castello e le sue strutture sotterranee. Questi strumenti hanno permesso di rivelare cavità e camminamenti interrati a pochi decimetri di profondità.
Ripercussioni dei cambiamenti climatici sulla Roma antica e rinascimentale
Piogge violente, abbondanti e improvvise e degrado ambientale non c’erano 500 anni fa, quando Michelangelo progettò l’ovale di Piazza del Campidoglio dove stanno per riprendere lavori urgenti per fermare il degrado che ha già sollevato buona parte dei cubetti di selce, le lastre di travertino dell’ordito e compromesso la curvatura michelangiolesca che permetteva lo scolo dell’acqua ai lati della piazza per finire nelle feritoie. L’intervento è necessario e urgente, il finanziamento è garantito dai fondi Pnrr ma i lavori sulla pavimentazione inizieranno soltanto nel 2026. Nel frattempo, i danni sul piazzale rischiano di danneggiare anche i tre Palazzi capitolini con le loro sculture antiche. Per questo i lavori, già iniziati e che termineranno nel 2025, comprendono anche la prevenzione contro i danni delle piogge: sarà realizzata anche una totale impermeabilizzazione delle falde dei tetti di tutti e tre i palazzi. «Intanto», dice il soprintendente comunale Claudio Parisi Presicce «gli interventi di restauro sulle statue dei due Dioscuri del Campidoglio termineranno a marzo». L’archeologo ha anche ricordato che «i progetti gestiti dalla Sovrintendenza e finanziati dal Pnrr sono 119 e riguardano anche le tre ville principali: Sciarra, Pamphili e Borghese, le Mura Aureliane, il Mattatoio e la Torre dei Conti cioè l’antico Templum Pacis». Nel progetto è compreso anche l’Antiquarium del Celio, chiuso da 85 anni, «Per il suo recupero, dichiara Presicce, contiamo di avviare i lavori entro poche settimane».
Intesa quinquennale tra Italia e Albania per digitalizzare i documenti storici
Digitalizzare documenti storici, anche attraverso l'utilizzo dell'intelligenza artificiale, e valorizzare il patrimonio archivistico: è l’obiettivo del memorandum d’intesa quinquennale siglato il 13 gennaio dal direttore generale Archivi del Ministero della Cultura, Antonio Tarasco, e il direttore generale Archivi della Repubblica di Albania, Ardit Bido. Negli Archivi di Stato italiani sono presenti tracce relative alle comunità albanesi sin dal XIV secolo (soprattutto a Napoli, Venezia e Bari, oltre che sulla costa ionica della Calabria e in alcuni comuni siciliani). L'accordo di collaborazione segue un incontro bilaterale dello scorso giugno, a Tirana, in occasione dei 75 anni della Direzione generale Archivi della Repubblica di Albania, e segna la ripresa delle relazioni internazionali tra la Direzione generale Archivi del MiC e le omologhe istituzioni straniere. Il memorandum prevede lo scambio di specialisti allo scopo di condurre ricerche congiunte e di studio dei materiali d’archivio e il libero accesso ai documenti da parte dei ricercatori dei rispettivi Paesi, che potranno scambiarsi informazioni e copie dei documenti, relativi in particolare al passato storico degli italiani in Albania e degli albanesi in Italia. Entrambi i Paesi potranno quindi organizzare mostre e dibattiti comuni su temi di interesse reciproco. Ne dà conto un articolo pubblicato sul sito dell’Agenzia Ansa.
Una giornata di studi su Michael Sweerts all’Istituto Centrale per la Grafica
A Roma l’Istituto Centrale per la Grafica ospita il 16 gennaio, dalle 15 alle 19.30, una giornata di studi («Michael Sweerts. Bilanci e ricerche») sul maestro fiammingo (1618-64). L’evento, a cura di Andrea G. De Marchi e Claudio Seccaroni, è organizzato dall’Accademia Nazionale di San Luca in occasione della mostra «Michael Sweerts. Realtà e misteri nella Roma del Seicento» che l’istituzione romana ospita ancora fino al 18 gennaio. Intervengono nella circostanza i due curatori e gli storici dell’arte e specialisti Jonathan Bikker, Lara Yeager-Crasselt, Simone Facchinetti, Elisabetta Gnignera, Dominique Cordellier e Giovanna Capitelli.
Il Diploma d’onore di Triennale Milano ad Antonia Jannone
Il 16 gennaio alle ore 17, Triennale Milano conferirà il Diploma d’onore ad Antonia Jannone, gallerista che per prima in Italia ha creduto nel valore del disegno di architettura come testimonianza culturale della contemporaneità. Il Presidente di Triennale Milano Stefano Boeri consegnerà alla mercante la più alta onorificenza dell’istituzione in veste di pergamena. Insieme a lui parteciperanno Carla Morogallo, direttrice generale di Triennale Milano e Marco Sammicheli, direttore del Museo del Design Italiano. Sono previsti gli interventi di sei personalità: Marva Griffin Wilshire, fondatrice del Salone Satellite; Nicoletta Morozzi Branzi, docente e designer; Chiara Spangaro, direttrice scientifica della Fondazione Aldo Rossi; Francesco Vezzoli, artista; Franco Raggi, architetto; Michele De Lucchi, architetto.