NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 14 MAGGIO 2024

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MARTEDÌ 14 MAGGIO 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: «Ritratto della moglie dell’artista» (1917 ca), di Egon Schiele, oggetto di contesa in un tribunale di New York; il cortile interno di Palazzo Montecitorio, ora restaurato; una delle pergamene quattrocentesche restituite dal nucleo Tpc dei Carabinieri all’Archivio di Stato di Ferrara; e tre pupi siciliani, raffiguranti Orlandino, Berta e Carlo Magno

01

Un processo a New York per la restituzione di un disegno di Schiele forse razziato dai nazisti

Un disegno dell’artista austriaco Egon Schiele, che si suppone sia stato trafugato dai nazisti, è al centro di una disputa sulla proprietà che coinvolge alcuni membri della dinastia bancaria statunitense Lehman Brothers. Il «Ritratto della moglie dell’artista» (1917) di Schiele fu acquistato nel 1964 da Robert Owen Lehman Sr (collezionista d’arte e banchiere che guidò la società d’investimenti Lehman Brothers nel periodo della Grande Depressione) come regalo di Natale per il figlio, Robert Owen Lehman Jr. Ora, gli eredi di due collezionisti d’arte ebrei (Karl Mayländer e Heinrich Rieger) hanno affermato che l’opera venne espropriata ai loro parenti durante l’Olocausto. Mayländer, un commerciante di tessuti che compare in due ritratti di Schiele, e Rieger, dentista di Schiele, furono entrambi uccisi dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. Il 7 maggio è iniziato a Rochester, New York, un processo sulla proprietà del disegno, in cui gli eredi di tre famiglie ebree hanno presentato le loro rivendicazioni sull’opera di Schiele. I rappresentanti della Fondazione Robert Owen Lehman Jr, che possiede il disegno dal 2016, affermano che non esistono documenti superstiti sulla provenienza del disegno dal 1930 al 1964, aggiungendo che per decenni dopo la fine della seconda guerra mondiale il pezzo non è stato elencato in «nessun database di opere rubate o saccheggiate».

02

Vittorio Sgarbi e l’inchiesta sul presunto Valentin de Boulogne

«Embè? Questi individui che mi perseguitano sono patetici. Cosa credono di dimostrare? Che la tela sia del Seicento non vuole dire che lo sia anche il quadro. Sa quante opere sono state dipinte su tele riciclate? Tutti sperano di trovare al mercatino o in soffitta un Leonardo o un Caravaggio. Non succede quasi mai. Il colpo di c... esiste, ma non è questo». Vittorio Sgarbi non è affatto preoccupato dalla vicenda intricata del presunto Valentin de Boulogne, caravaggista francese: il «Concerto con bevitore» (se fosse vero, varrebbe 5,5 milioni di euro). Secondo la procura di Imperia (notizia anticipata da «Il Fatto Quotidiano» e da Report) nel 2020 l’opera sarebbe stata illecitamente esportata nel Principato di Monaco dal critico d’arte, considerato il vero proprietario del quadro (e tirato in ballo in alcune intercettazioni), dalla fidanzata Sabrina Colle (che in una conversazione su WhatsApp confida: «Speriamo di vendere il quadro, altrimenti siamo rovinati») e dall’impresario Gianni Filippini. L’inchiesta ora è stata chiusa. Tra i documenti c’è una radiografia, allegata alla relazione tecnica dell’Istituto Centrale per il Restauro, che dimostrerebbe che l’opera è del XVII secolo. L’ex sottosegretario alla Cultura, ora candidato alle Europee con FdI, dice che «finirà nel nulla anche stavolta, da anni sono vittima di questi torturatori. Ma le pare che ci si affida a una radiografia che non prova niente? Non è che se sottopongo ai raggi X un Fontana l’esame stabilisce che è suo». Più serio sarebbe stato, secondo Sgarbi, ricorrere «alla valutazione di un esperto d’arte». Il critico ribadisce che si tratta di una copia.

03

Terminato il restauro del cortile interno di Palazzo Montecitorio

È stato restaurato il cortile interno di Palazzo Montecitorio. Il pubblico lo potrà ammirare già da sabato 18 maggio, data dell’edizione speciale di «Montecitorio a Porte Aperte», in occasione della Notte dei musei. Il cortile, di antica fondazione berniniana, poi plasmato dall’architetto Ernesto Basile, era stato interamente riqualificato, l’ultima volta, nel 1967. Da allora sono stati realizzati solo interventi di messa in sicurezza e piccole manutenzioni. Il restauro completato oggi, basato su ricerche documentali e sulle risultanze delle indagini stratigrafiche, ha avuto come intento quello di riportare pienamente alla luce l’immagine e l’aspetto che Basile aveva ideato, attraverso il recupero degli intonaci, alcune opere di consolidamento, il ripristino di parti mancanti, azioni profonde di pulitura per restituire, in particolare, balaustre, scalinate e decorazioni al loro aspetto originario.

04

Un Dubuffet del MoMA in vendita ad Art Basel

Un Dubuffet «americano» tornerà presto nel Vecchio Continente dopo un lunghissimo soggiorno a New York. A giugno, il dipinto sarà uno dei pezzi forti dello stand della galleria parigina Applicat-Prazan ad Art Basel, a Basilea. Il dipinto, «La Juive», (1950), faceva parte della collezione del MoMA-Museum of Modern Art. Il museo di Manhattan non ha scelto una grande casa d'aste per disfarsene, ma un mercante, in questo caso il parigino Franck Prazan. Nelle parole di Prazan, «La Juive» è «una fetta di storia». L'opera fa parte della serie «Corps de dames», una quarantina di dipinti realizzati dall’artista francese tra la primavera del 1950 e l'inverno del 1951. Esposto dal mercante d'arte Pierre Matisse nella sua galleria di New York nell'inverno del 1951, tra le 10 opere di questa serie, incontrò una reazione piuttosto contrastante da parte dei visitatori, che, stando allo storico dell'arte Romain Brun, trovavano il nudo troppo frontale. Oltre alla sua importanza storica nella produzione di Dubuffet, «La Juive» ha quindi la migliore provenienza possibile, non solo quella del MoMA, ma anche quella di Pierre Matisse, mercante newyorkese dell'artista, che lo ha donato al museo americano. Il prezzo richiesto, 2 milioni di euro, è in linea con i risultati più recenti delle aste pubbliche per opere dello stesso corpus, pur tenendo conto dell'inquietante e audace aspetto frontale del dipinto. Alla base di queste vendite c'è la procedura di «deaccessioning»: i curatori americani possono decidere di separarsi da alcune opere eliminandole dalla collezione. Ma dal punto di vista etico, il ricavato della vendita deve essere destinato ad acquisizioni per la collezione del museo e non ad altro.

05

Nasce la Fondazione Centro delle Arti Lucca

La Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti- Ets hanno annunciato la costituzione della nuova Fondazione Centro delle Arti Lucca, che ha l’obiettivo di dar vita a un nuovo polo espositivo con una vocazione internazionale, in grado di organizzare mostre ed eventi di qualità, incrementando le attività culturali e artistiche a Lucca e in Toscana e valorizzando, al contempo, l’immagine della città. Alla presidenza della Fondazione Centro delle Arti Lucca è stato chiamato Alberto Fontana. Il direttore generale è Paolo Bolpagni. Il Cda della Fondazione è composto, oltre che dal presidente e dal direttore generale, dai consiglieri Annalisa Zanni e Dario Cimorelli.

06

Si chiama «Aperto»: è un programma gratuito di alta formazione di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea Crt

«Aperto» è un programma gratuito di alta formazione per le professionalità dell’arte contemporanea, promosso e finanziato da Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea Crt. Per il 2024 il programma offre 6 seminari: «Practice-based research» (26-29 giugno), «Relazionarsi al presente» (16-19 luglio), «Una scuola al Castello di Rivoli» (13-15 settembre), «Arte e scritture in atto» (24-26 ottobre), «Arte in pratica: allestimento e produzione» (27-30 novembre), «Management e sostenibilità dei progetti culturali» (5-8 febbraio 2025). Ogni seminario dura 4 giorni ed è tenuto da docenti italiani e italiane e guest internazionali. È rivolto a un massimo di 25 partecipanti tra i 22 e i 35 anni, con ammissione tramite singole open call. Le partecipanti e i partecipanti potranno scegliere di applicare a uno o più seminari (domande entro il 16 giugno a: applications@aperto-crt.it). L’edizione 2024 di Aperto coinvolge il Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Almanac Inn, Cripta747, Mucho Mas!, Feat Venture. 

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Restituite dal nucleo Tpc dei Carabinieri antiche pergamene quattrocentesche all’Archivio di Stato di Ferrara

I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale hanno restituito nei giorni scorsi all’Archivio di Stato di Ferrara antiche pergamene quattrocentesche relative ad atti notarili di compravendita. Tra i documenti in questione, atti notarili relativi a una transazione tra il signore di Bologna Sante Bentivoglio e la famiglia Canetoli e documenti composti da fogli pergamenacei cuciti e datati 12 settembre 1458.

08

Promessi dal Governo aiuti per il restauro e la valorizzazione degli affreschi di Villa Verucchio

Il Governo aiuterà Verucchio (Rimini) a restaurare e valorizzare gli affreschi trecenteschi scoperti nella Chiesa di Santa Croce al convento di San Francesco e presentati al pubblico lo scorso autunno. A prometterlo è stata la sottosegretaria alla cultura Lucia Borgonzoni, durante una visita al comune romagnolo. Accolta dai frati e dallo storico dell’arte Alessandro Giovanardi, Borgonzoni ha voluto ammirare da vicino il ciclo di opere rinvenute, dedicate alla vita del santo di Assisi. La visita è stata l’occasione per ribadire l’impegno del ministero per la valorizzazione di questa scoperta.

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Una nuova installazione urbana a Torino

A Torino oggi 14 maggio la Galleria Raffaella De Chirico presenta la nuova installazione urbana «Amare è l’occupazione di chi non ha paura» (a cura di Laura Milani, Stefano e Davide Cerruti) svelata il 21 aprile sulla facciata del building di via Foggia 11A. I versi della poesia «Conoscere il respiro esattamente» di Davide Rondoni, che ora campeggiano sull’edificio nel quartiere Aurora, erano stati offerti dal poeta a Laura Milani, in un momento privato che è stato trasformato in atto pubblico grazie agli ideatori del progetto, che hanno deciso di trasformare il testo in un’installazione permanente. L’incontro si svolge nel building di via Foggia 11A, il 14 maggio alle 13.30, alla presenza del poeta Davide Rondoni e dei curatori. 

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Il 41mo Festival del Teatro Nazionale degli Antichi Pupi

È stato annunciato il 41mo Festival del Teatro Nazionale degli Antichi Pupi, il «Teatro di Figura», 12 spettacoli dal 28 maggio al 2 giugno a Palermo con le opere dei pupi ottocenteschi siciliani e con marionette piemontesi, lombarde, laziali e di altre regioni del Paese. «Come l’Arca di Noè» è il titolo del tema della rassegna sul Teatro di Figura diretta da Mimmo Cuticchio, «per presentare l’insieme di pratiche poetiche dei Pupi italiani che si avvalgono delle parole, immagini, gesti, racconti, poesia e musica per secolari viaggi nel passato e nel futuro». Terranno i loro spettacoli, molti con Pupi antichi ritrovati nei mercati antiquari d’Europa, in diversi teatri di Palermo, la Compagnia di Cuticchio, la «Marionette Grilli» di Torino, il «Transylvania Circus» di San Miniato, in provincia di Pisa, la «Grupporiani-Colla» di Milano, la «Girovago e Rondella» di Vetralla e tanti altri. Laboratori per bambini «tra pupi antichi e pupi di nuova generazione».

Redazione, 14 maggio 2024 | © Riproduzione riservata