NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 15 MAGGIO 2024

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MERCOLEDÌ 15 MAGGIO 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: il nuovo progetto per il MaXXI di Roma; «Thunersee mit Blüemlisalp und Niesen» di Ferdinand Hodler («Lago di Thun con Blüemlisalp e Niesen»), opera del 1876-82 del pittore svizzero di cui la collezione privata proprietaria sta analizzando approfonditamente la provenienza; il «Giudizio Universale di Ginevra», olio su tela ora attribuito a Michelangelo; la chiesa di San Carlo Borromeo a Camerino transennata (foto Angelo Mastrandrea)

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Christie’s incassa 114,7 milioni di dollari dalle aste newyorkesi di arte contemporanea

La casa d’aste Christie's ha dimostrato un’ottima resilienza in due «Evening Sales» tenutesi a New York ieri 14 maggio. La prima era un'asta di 26 opere della collezione della defunta collezionista di Miami Rosa de la Cruz e di suo marito Carlos. Christie’s ha ricevuto un mandato di vendita per un centinaio di pezzi in tutto, la maggior parte dei quali sarà suddivisa in vari appuntamenti nel corso del 2024. La seconda asta è stata quella generalista di arte del XXI secolo, di opere realizzate in gran parte tra gli anni Ottanta e i giorni nostri. Insieme le due vendite hanno fruttato un totale di 94,6 milioni di dollari (114,7 milioni di dollari diritti sul compratore compresi), a fronte di un obiettivo prevendita compreso tra 130,6 e 192,9 milioni di dollari (calcolato senza commissioni). Sei dei 61 lotti sono stati ritirati, eliminando almeno 34,7 milioni di dollari dai potenziali ricavi di vendita di Christie’s basati sulle stime minime. Considerando le opere ritirate, la percentuale di venduto per valore è stata del 90%, un risultato molto positivo tenendo anche conto del «problema di sicurezza informatica», o «incidente», come lo hanno chiamato i portavoce della società: in pratica, un attacco di hacker che ha ridotto all’inattività il sito di Christie’s, problema che ancora persiste.

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Leggermente sotto le stime i risultati Sotheby’s di contemporaneo a New York: 267,3 milioni di $, diritti compresi

Sulla base dei prezzi di aggiudicazione, Sotheby's ha avuto una «underperformance» rispetto alle stime di vendita per entrambe le sue «Evening Sales» del 13 maggio. La casa d’aste ha realizzato complessivamente 227,9 milioni di dollari nella vendita «The Now» e in quella generalista di arte contemporanea, circa l’8% in meno rispetto all’obiettivo minimo di 247,8 milioni di dollari, calo causato anche dal ritiro all’ultimo momento di «Sirens and Shipwrecks and Bathers and the Band», opera del 2016 di Cecily Brown che avrebbe dovuto fruttare almeno 6 milioni di dollari. Ciò detto, i risultati delle due vendite di quest’anno hanno superato quelle equivalenti dell’anno scorso su base numerica. Le aste di maggio 2023 di «The Now» e di arte contemporanea avevano realizzato un totale di 175,9 milioni di dollari (204,7 milioni di dollari diritti compresi), il 25% in meno dell’incasso di quest’anno. La vendita «The Now» di Sotheby’s ha realizzato 26,9 milioni di dollari (32,7 milioni di dollari con i diritti) a fronte di una stima preasta compresa tra 30,2 e 42,6 milioni di dollari. Escludendo il dipinto di Brown ritirato, l’obiettivo si ridurrebbe a una cifra compresa tra 24,2 e 36,6 milioni di dollari. La vendita equivalente del maggio 2023 aveva fruttato 30,1 milioni di dollari (37,2 milioni di dollari con le commissioni), il che significa che la versione di quest'anno ha ottenuto solo il 7,5% in meno di valore. L’asta generalista di arte contemporanea di Sotheby's ha generato un totale di 201,1 milioni di dollari (al di sotto dei 217,6 milioni di dollari stimati in prevendita). Diritti compresi, la vendita ha incassato complessivamente 234,6 milioni di dollari.

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Presentato il progetto definitivo di ampliamento del MaXXI di Roma

Il MaXXI-Museo Nazionale delle arti del XXI secolo di Roma sarà più verde, sostenibile, accogliente e si inserirà nel più ampio scenario di riqualificazione del quartiere Flaminio. L’ampliamento dell’istituzione di arte contemporanea prevede nuovi spazi, un parco urbano di 7.200 mq e nuove funzioni. Il grande MaXXI, con l’estesa oasi verde per migliorare il microclima, avrà un tetto giardino, spazi di ricerca, centro di restauro per il contemporaneo e aule didattiche. Il progetto, firmato dal gruppo interdisciplinare guidato dallo studio italo-francese Lan, è già visibile online. A giugno parte il cantiere pilota per sperimentare l’uso di tecnologie fotovoltaiche d’avanguardia sulla struttura del museo progettato dall’architetta Zaha Hadid e inaugurato nel 2010. Costo: 42 milioni, di cui 37,5 già disponibili come somma di diversi stanziamenti.

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In Svizzera una collezione privata istituisce una commissione indipendente per restituzioni di arte razziata

Una commissione indipendente incaricata da una grande collezione privata svizzera di trovare soluzioni per chi richiede la restituzione di opere d’arte saccheggiate dai nazisti ha annunciato il suo primo caso: un dipinto di Ferdinand Hodler appartenuto a una donna ebrea fuggita dalla Germania nel 1937. La commissione, composta da cinque membri, è stata nominata dalla Skkg-Stiftung für Kunst, Kultur und Geschichte (Fondazione per l’Arte, la Cultura e la Storia). Si tratta della prima collezione privata a istituire una commissione indipendente per valutare le richieste di risarcimento e proporre «soluzioni eque e giuste» sulla base dei principi internazionali di Washington sull’arte razziata dai nazisti. La fondazione è guidata da Bettina Stefanini, figlia del magnate immobiliare svizzero Bruno Stefanini, scomparso nel 2018. Questi ha lasciato un’enorme collezione di oggetti, che vanno da dipinti ad olio a case di bambola, da costumi cinematografici a cimeli storici e armi, in gran parte conservati in quattro castelli svizzeri di sua proprietà. Dopo aver creato un inventario degli oggetti, l’Skkg ha intrapreso un’operazione mastodontica e continua di riordino, lavorando con squadre di restauratori ma anche con ricercatori per identificare la provenienza di opere d’arte e oggetti che potrebbero essere stati confiscati a collezionisti ebrei o da loro venduti sotto costrizione durante il periodo nazista. La collezione di Stefanini comprende circa 6mila dipinti a olio, tra cui opere di artisti svizzeri come Cuno Amiet, Félix Vallotton e Albert Anker.

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Sarebbe di Michelangelo Buonarroti il «Giudizio Universale di Ginevra»

Un piccolo Giudizio Universale con il Cristo giudice e altre figure del celebre affresco che si ammira nella Cappella Sistina in Vaticano: il tutto sarebbe stato dipinto da Michelangelo Buonarroti a olio su tela, unico esempio di utilizzo di questa tecnica da parte del maestro del Rinascimento. Sono alcuni dei risultati di una ricerca durata oltre 8 anni, presentati il 14 maggio a Roma, a Palazzo Grazioli presso la Sala della Stampa Estera. L’opera oggetto di indagine era conosciuta con il titolo «Il Giudizio Universale di Ginevra», perché conservata in un caveau della città svizzera per conto di una società americana che ne detiene la titolarità, ma se ne erano perse le tracce da più di 100 anni. Secondo quanto ricostruito da un team di ricercatori, il dipinto su tela di lino (96,5 x 81,3 cm) sarebbe stato donato da Michelangelo Buonarroti al pittore Alessandro Allori che lo usò come modello per realizzare una pala d’altare nella basilica Santissima Annunziata di Firenze. La ricerca è stata condotta dalla dottoressa Amel Olivares, specialista di arte rinascimentale, con la collaborazione di monsignor José Manuel del Rio Carrasco, studioso di storia dell’arte e conservazione.

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49 dipendenti dei Musei Vaticani lamentano carenze nelle condizioni di lavoro

Il Governorato del Vaticano ha un mese di tempo per evitare che le rivendicazioni di 49 dipendenti dei Musei Vaticani finiscano in tribunale. Quella di cui è stata incaricata l’avvocata Laura Sgrò, come ha scritto il «Corriere della Sera», potrebbe diventare la prima storica class action all’interno delle mura vaticane, e contro l’esecutivo della Santa Sede, guidato dal cardinale Fernando Vérgez Alzaga. A lui i dipendenti vaticani hanno scritto: «Eminenza Reverendissima, le condizioni di lavoro ledono la dignità e la salute di ciascun lavoratore. È evidente la mala gestio, che sarebbe ancora più grave se fosse frutto della sola logica di ottenere maggiori guadagni». Tra i rilievi mossi dai lavoratori la mancanza di una fascia oraria per le visite mediche fiscali in caso di malattia, il non corretto pagamento degli straordinari, gli scatti di carriera mancati (dal 2021 al 2023) e una decisione assunta nel periodo del Covid, nel quale i Musei sono rimasti chiusi, ovvero un «avviso debito d’ore» per i dipendenti rimasti forzatamente a casa durante la pandemia, che ha determinato su ciascuno «un monte ore negativo», per ripagare il quale viene trattenuta una somma dalla busta paga «fino all’esaurimento del debito».Le rivendicazioni riguardano per ora 49 su 700 dipendenti totali dei Musei Vaticani. Di questi 47 sono custodi, uno è un restauratore e l’altro un addetto al bookshop. 

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Grido d’allarme da più parti per la situazione post terremoto di Camerino

«Il centro storico di Camerino, già dichiarato zona rossa, è ancora oggi inagibile dal terremoto nelle Marche del 2016: procedono a rilento i cantieri di ricostruzione di Palazzi storici e tante antiche Chiese, come San Borromeo, pericolanti e in rovina». È un’analisi drammatica a più voci (come questa dell’Ordine degli Architetti), anche da parte della Commissione Protezione Civile Oar (Ordine degli Architetti di Roma) e del Comitato «Concentrico» fondato da Francesco Nobili, professore di Scienze Chimiche all’Università di Camerino, una comunità che rivendica il diritto di rientrare nelle proprie case e nel centro artistico e culturale della città marchigiana più colpita dal terremoto dopo Amatrice, in Lazio. Il Palazzo Ducale è inagibile, Duomo e Arcivescovado sono avvolti da impalcature. Dal 2016 sono 218 gli edifici storici ancora inagibili. Nella zona rossa è stato avviato un solo cantiere, quello del Palazzo Vescovile e del Duomo, ma nessun intervento per la Chiesa della Santissima Annunziata. Solo la Basilica di San Venanzio è stata riaperta grazie a un contributo di circa 2 milioni da parte della Fondazione Arvedi Bruschini. Nella Diocesi di Camerino-San Severino Marche nel 2023 è nato il museo provvisorio MARec, che ha accolto 3.500 beni mobili salvati da chiese ancora puntellate o semicrollate.

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Trent’anni è l’età giusta per la California

David Zwirner festeggia i trent’anni di attività aprendo una nuova galleria a Los Angeles che si somma a quelle già operanti a New York, Londra, Parigi e Hong Kong. Il 23 maggio la nuova sede si apre con una mostra collettiva di alcuni degli artisti che dall’inizio dell’attività di Zwirner hanno lavorato con lui (tra di essi Luc Tuymans, Diana Thater e Stan Douglas). Questi ultimi sono affiancati da altri nomi legati alla galleria come Elizabeth Peyton, Michael Armitage e Huma Bhabha. La nuova galleria, con più di 1.500 metri quadrati espositivi, è adiacente a due precedenti spazi acquisiti da Zwirner nel maggio 2023. L’interesse dei galleristi per le aperture a Los Angeles non riguarda solo l’espansione all’interno del mercato americano: la California è infatti l’interfaccia naturale tra Stati Uniti ed Estremo Oriente e, mentre agli occhi europei Los Angeles appare come un luogo remoto, è esattamente l’opposto per chi vive a Tokyo, Seul, Shanghai, Manila e Hanoi.

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NOTIZIE DAL MIC | La Notte europea dei Musei

Il 18 maggio ricorre la Notte europea dei Musei. L’iniziativa è promossa dal Ministero della Cultura francese per favorire la conoscenza del patrimonio e dell’identità culturale europea, è patrocinata da Unesco, Consiglio d’Europa e Icom e dal 2005 coinvolge gli istituti museali di tutta Europa. Il Ministero della Cultura italiano anche quest’anno partecipa alla manifestazione, giunta alla XX edizione, con l’apertura serale dei musei e dei luoghi della cultura statali al costo simbolico di 1 euro (eccetto le gratuità previste per legge). Le aperture straordinarie saranno arricchite da eventi e iniziative organizzati in collaborazione con enti e associazioni, per far conoscere le attività degli Istituti e promuovere la conoscenza del patrimonio culturale. In una pagina del sito del Ministero, l’elenco completo dei musei che aderiscono all’iniziativa.

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NOTIZIE DAL MIC | Sangiuliano al Consiglio dei Ministri Cultura Ue: focus su IA, influencer e audiovisivo

Il 13 e 14 maggio il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha partecipato a Bruxelles ai lavori del segmento «Cultura» del Consiglio Istruzione, Gioventù, Cultura e Sport dell’Unione Europea. Intervenendo al dibattito sull’impatto dell’intelligenza artificiale sui settori culturali e creativi, il ministro ha illustrato ai suoi colleghi i principi alla base del disegno di legge sull’Intelligenza Artificiale approvato dal Consiglio dei Ministri il 23 aprile, che anticipa il regolamento Ue sulla materia («Ai Act») e contiene importanti disposizioni in materia di tutela del diritto d’autore e della creatività umana. Di fronte all’Intelligenza Artificiale «non dobbiamo avere un approccio “luddista”, ma intelligente. Le potenzialità che l’Intelligenza Artificiale ci offre sono enormi», ha detto Sangiuliano. Tuttavia, «l’umano deve dominare i processi e noi dobbiamo creare regole a prova di futuro senza frenare l’innovazione e lo sviluppo ma garantendo un approccio etico e la sicurezza dei cittadini. Deve essere sempre l’essere umano il dominus e il regista dei processi creativi».

Redazione, 15 maggio 2024 | © Riproduzione riservata