VENERDÌ 16 AGOSTO 2024
NOTIZIE IN BREVE | 14 NOTIZIE
- 01 All’inizio di settembre gli Uffizi aprono una nuova sala dedicata ad Andrea del Sarto
- 02 La Rothko Chapel chiude per i danni inferti all’edificio e alle opere di Rothko dall’uragano Beryl
- 03 Zuckerberg regala alla moglie una scultura, che la raffigura, opera di Daniel Arsham
- 04 A Brighton è urgente il restauro di una delle cupole del tetto del Royal Pavilion
- 05 Sei tonnellate di pietra trasportate per oltre 700 chilometri: è l’«ultima ora» su Stonehenge
- 06 Serfilippi, il sindaco di Fano: «A settembre un tavolo politico per riportare Lisippo in città»
- 07 Si restaurano le sculture di Stefano da Putignano nella Chiesa Madre di Turi (Ba)
- 08 Scoperta a Corinto un’antica prigione romana di 1.600 anni fa
- 09 Nel Bosco vecchio della Reggia di Caserta la «Venere che si pettina» torna al suo candore
- 10 I numeri di presenze nel giorno di Ferragosto nei musei statali
- 11 Il Ferragosto del Nucleo Tpc dei Carabinieri di Napoli, a tutela di Pozzuoli e Bacoli
- 12 Sono tornati esposti al pubblico gran parte dei gioielli rubati nel 2019 alla Volta Verde di Dresda
- 13 A Volker Feierabend il premio «Startè. Una vita per l’arte»
- 14 Votazioni discusse in Italia Nostra
All’inizio di settembre gli Uffizi aprono una nuova sala dedicata ad Andrea del Sarto
Dopo l’annunciata riapertura del Corridoio Vasariano, la sistemazione del Giardino di Boboli, il rifacimento delle facciate di Palazzo Pitti, Simone Verde, da sei mesi direttore generale delle Gallerie degli Uffizi, annuncia l’apertura, ai primi di settembre, della nuova sala dedicata alle opere di Andrea del Sarto (1486-1530). «Sto lavorando a delle sale come se fossero dei piccoli universi paralleli: la prima di queste “isole” nasce a fianco della sala di Michelangelo, Leonardo e Raffaello, ed è dedicata ad Andrea del Sarto e ai pittori coevi come Mariotto Albertinelli e Giuliano Bugiardini», afferma Verde. Annunciata anche la prossima apertura del Museo dei Bambini al piano terra degli Uffizi nell’ala di ponente: le opere saranno sistemate alla loro altezza e cambieranno ad intervalli con percorsi su temi universali. In autunno riapriranno, restaurati, gli appartamenti reali e l’ala del Tesoro dei Granduchi a Palazzo Pitti.
La Rothko Chapel chiude per i danni inferti all’edificio e alle opere di Rothko dall’uragano Beryl
La Rothko Chapel di Houston, una delle destinazioni preferite dagli appassionati di Espressionismo astratto, che ospita 14 dipinti di Mark Rothko, è stata chiusa a tempo indeterminato per i danni provocati dall’uragano Beryl, abbattutosi in quelle zone nei primi giorni dello scorso luglio. Tre delle opere dell’artista americano sono state danneggiate, come pure alcune parti del soffitto e alcune pareti della Cappella. Lo studio Whitten & Proctor Fine Art Conservation della città texana ha ricevuto l’incarico di valutare i danni. «La Cappella continua a custodire questo amato sito, celebre per le opere di Mark Rothko, e la chiusura garantirà che gli interventi e i restauri necessari possano essere eseguiti in modo efficace e completo», ha dichiarato David Leslie, direttore esecutivo della Rothko Chapel, in un comunicato. «La nostra attenzione si concentra ora sul restauro dell’edificio e dei pannelli e sul perseguimento della nostra missione di contemplazione e azione, all’intersezione tra arte, spiritualità e diritti umani». Il costo delle riparazioni e la tempistica per la riapertura dell’edificio sono al momento sconosciuti.
Zuckerberg regala alla moglie una scultura, che la raffigura, opera di Daniel Arsham
Mark Zuckerberg, ad di Meta, ha destato scalpore il 14 agosto dopo aver condiviso su Instagram l’immagine di una statua alta 2 metri raffigurante la moglie, Priscilla Chan. La statua, commissionata da Zuckerberg, è opera dell’artista newyorkese Daniel Arsham. Nel post su Instagram, Chan, che si vede sorseggiare da una tazza in tinta con la statua, commenta scherzosamente: «Più io sono, meglio è?». Arsham lavora con la scultura, l’architettura, il disegno e il cinema per illustrare il suo concetto di «fictional archaeology». Quest’anno ha tenuto la mostra «Phases» al Fotografiska di New York; è stato a lungo rappresentato dalla galleria Perrotin. Il mese scorso Arsham è stato accusato di aver violato le leggi nazionali sul lavoro dai dipendenti del suo studio, secondo una denuncia presentata al National Labor Relations Board.
A Brighton è urgente il restauro di una delle cupole del tetto del Royal Pavilion
È stato lanciato un appello urgente per il restauro di una delle molte cupole a cipolla che si trovano sul tetto del Royal Pavilion di Brighton, uno degli edifici più caratteristici della storica località balneare britannica. In una scoperta descritta come «devastante» dal team che si occupa della manutenzione dell’ex residenza reale, una delle cupole più piccole è stata trovata quasi sul punto di crollare, a causa di una perdita che ha fatto marcire le strutture lignee. Jo Hatwell, responsabile degli edifici storici dei Brighton and Hove Museums, ente che gestisce il padiglione, ha dichiarato: «Anche se sapevamo che alcune aree dell’intonaco erano più deboli, e per questo le stavamo monitorando, siamo rimasti allarmati dall’entità del danno e dall’estensione del danno sul legno». L’appello è stato lanciato per raccogliere almeno la metà del costo delle riparazioni urgenti della cupola, che ammontano ad almeno 20mila sterline.
Sei tonnellate di pietra trasportate per oltre 700 chilometri: è l’«ultima ora» su Stonehenge
Gli antichi Britanni potrebbero aver percorso oltre 700 chilometri per spostare un megalito di sei tonnellate dalle Highlands scozzesi alla piana di Salisbury, dove è diventato un elemento centrale di Stonehenge. L’«ultima ora» sul monumento neolitico più famoso del mondo è stata rivelata da un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica «Nature». Lo studio ha scoperto che la pietra dell’altare centrale del sito proveniva da molto più lontano di quanto si pensasse. Gli esperti ci dicono che le «pietre» più famose di Stonehenge, le «pietre di Sarsen», provenivano dalla vicina Marlborough, a 16 miglia di distanza dal sito. Le «pietre blu», più piccole, pare ora che provengano generalmente dalle colline di Preseli, in Galles, a 125 miglia di distanza. La pietra dell’altare, parzialmente sepolta al centro del cerchio di pietre, in precedenza si riteneva fosse originaria dalla stessa regione, ma il nuovo studio suggerisce che in realtà appartenga all’antica arenaria rossa del bacino delle Orcadi, nel nord-est della Scozia, a più di 450 miglia di distanza.
Serfilippi, il sindaco di Fano: «A settembre un tavolo politico per riportare Lisippo in città»
«È necessario convocare un tavolo politico istituzionale nella seconda metà di settembre per gettare le basi affinché il Lisippo torni a Fano». È quanto ha dichiarato il sindaco della città marchigiana Luca Serfilippi il 14 agosto, giorno in cui ricorreva il 60mo anniversario da quando l’Atleta Vittorioso venne agganciato nelle reti di alcuni pescatori nelle acque territoriali al largo di Fano. Una data che deve servire «come monito per riportare la statua bronzea a Fano e affinché Fano sia pronta ad ospitarla. Tutti dobbiamo impegnarci in questa direzione. Per questo motivo ho deciso di convocare un tavolo cittadino che coinvolga tutti i soggetti interessati, da chi ha lavorato a questo dossier come l’avvocato Tristano Tonnini fino ai cultori e agli appassionati, con l’obiettivo di essere pronti ad accogliere un patrimonio dell’umanità».
Si restaurano le sculture di Stefano da Putignano nella Chiesa Madre di Turi (Ba)
A Turi (Ba) a settembre partono i lavori di restauro delle sculture rinascimentali del maestro Stefano Pugliese, o Stefano da Putignano (1470 ca-1539 ca) custodite all’interno della Chiesa Madre, dedicata a Santa Maria Assunta in Cielo. Il progetto si svilupperà in 3 anni. Tra i capolavori dell’artista figurano le opere destinate al restauro presenti sugli altari della Chiesa Madre. Tra esse, si ricorda l’altare contenente la Madonna con il Bambino in trono, detta Madonna di Terrarossa, l’altare dell’Immacolata o di San Giacomo e l’altare contente il complesso scultoreo della Trinità. L’iniziativa è stata promossa dalla parrocchia della Chiesa Madre di Turi, dall’Aps Cultura & Armonia e da Willy Green Technology, a seguito dell’approvazione dei progetti di restauro da parte della Soprintendenza.
Scoperta a Corinto un’antica prigione romana di 1.600 anni fa
L’archeologo danese Matthew Larsen dell’Università di Copenaghen ha scoperto a Corinto, in Grecia, un’antica prigione romana di circa 1.600 anni fa con una serie di drammatiche scritte incise sui pavimenti. Nel carcere erano rinchiusi, in condizioni disperate, gli oppositori dell’Impero romano e i convertiti al cristianesimo. Le frasi dei graffiti chiedono vendetta contro le atrocità subite. In una s’invoca «una morte orribile per gli spietati carcerieri». Era molto difficile sopravvivere in quelle prigioni con poca acqua e al buio. L’archeologo ha ristudiato i registri dello scavo del 1901, quando l’edificio fu scoperto. Larsen ha così accertato che le prigioni romane esistevano in ogni città dell’Impero, anche se finora ne sono state identificate pochissime.
Nel Bosco vecchio della Reggia di Caserta la «Venere che si pettina» torna al suo candore
Nella Reggia di Caserta è stato eseguito in questi giorni l’intervento di manutenzione del gruppo scultoreo del XVI secolo, in marmo bianco di Carrara, che raffigura la «Venere che si pettina» con accanto un putto sopra un delfino mostruoso. L’intervento, eseguito dai restauratori del Museo, rientra nel piano di manutenzione programmata della Reggia. Attraverso una pulitura enzimatica, si è proceduto alla rimozione delle patine biologiche che ne oscuravano l’aspetto. La Venere che si pettina, in quelli che un tempo furono i giardini dei principi Acquaviva, attende i visitatori che in questi giorni di caldo torrido verranno a godere dell’ombra rigenerante del Parco reale. Nelle prossime settimane proseguiranno le opere di manutenzione programmata della statuaria del Bosco vecchio.
I numeri di presenze nel giorno di Ferragosto nei musei statali
Il Ministero della Cultura ha comunicato i numeri degli ingressi nella giornata di Ferragosto nei musei, nei parchi archeologici e nei luoghi della cultura statali tra cui castelli, abbazie, complessi monumentali, ville e giardini, sottolineando che l’apertura del 15 agosto non è stata gratuita. Ecco i primi dati parziali: Parco archeologico del Colosseo-Anfiteatro Flavio 22.447; Parco archeologico del Colosseo-Foro Romano e Palatino 14.936; Parco archeologico di Pompei-Area archeologica di Pompei 14.837; Gallerie degli Uffizi-Gli Uffizi 10.567; Pantheon 9.432; Galleria dell’Accademia di Firenze 7.997; Museo nazionale di Castel Sant’Angelo e Passetto di Borgo 3.560; Reggia di Caserta 2.829; Gallerie degli Uffizi-Palazzo Pitti 2.675; Pinacoteca di Brera 2.198; Reggia di Venaria 2.024; Musei del Bargello 1.984; Galleria Borghese 1.930; Villae-Villa d'Este 1.768; Musei Reali di Torino 1.752; Cenacolo Vinciano 1.720; Grotta Azzurra 1.584; Museo storico e il Parco del Castello di Miramare-Museo storico 1.516; Castel Sant’Elmo e Museo del Novecento a Napoli 1.444; Museo Archeologico Nazionale di Napoli 1.364; Grotte di Catullo 1.197; Museo Archeologico Nazionale di Venezia 1.127; Parco archeologico di Paestum e Velia-Museo e area archeologica di Paestum 1.036; Parco archeologico di Ercolano 991. A questi dati si aggiungono i 10.121 visitatori del ViVe-Vittoriano e Palazzo Venezia e i 4.550 delle Gallerie degli Uffizi - Giardino di Boboli.
Il Ferragosto del Nucleo Tpc dei Carabinieri di Napoli, a tutela di Pozzuoli e Bacoli
Corrisponde a circa 177 ettari la superficie marina lungo la Costa dei Campi Flegrei pattugliata il giorno di Ferragosto dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, con il supporto del Nucleo Carabinieri Subacquei di Napoli e della Soprintendenza Abap per l’Area Metropolitana di Napoli. La vigilanza del sito dei Campi Flegrei è stata principalmente rivolta ad impedire danni al patrimonio archeologico sommerso, causati generalmente dagli ormeggi dei natanti che, soprattutto in passato, non di rado avvenivano su mosaici e manufatti archeologici.
Sono tornati esposti al pubblico gran parte dei gioielli rubati nel 2019 alla Volta Verde di Dresda
A cinque anni di distanza dallo storico furto alla Volta Verde di Dresda, in un caveau allora ritenuto inespugnabile, quando vennero sottratti gioielli storici inestimabili (oltre 4.300 diamanti appartenuti ai re di Sassonia), molti dei tesori rubati sono ora tornati in mostra. Sebbene le Staatliche Kunstsammlungen della città sull’Elba si siano sempre rifiutate di attribuire un prezzo alle gemme scomparse, il quotidiano tedesco «Bild» aveva ipotizzato che il loro valore complessivo raggiungesse il miliardo di euro, circostanza che rendeva questo colpo il maggiore di tutti i tempi nel settore dell’arte tout court, e superava persino il celebre furto compiuto nel 1990 all’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston, che vide la scomparsa di 13 capolavori di pittura antica, tra cui opere di Vermeer, Rembrandt, Degas e Manet.
A Volker Feierabend il premio «Startè. Una vita per l’arte»
«Salvaguardare in futuro la continuità dell’attività di collezionismo fornendo, inoltre, una direttiva per un impegno intellettuale ed etico vincolante nei confronti dell’arte moderna italiana». È la motivazione con cui il Premio «Startè. Una vita per l’arte», promosso dall’omonima associazione culturale presieduta da Paolo Asti, è stato attribuito all’imprenditore e collezionista tedesco Volker Feierabend. La sua collezione è «un progetto culturale unico, che conserva oggi oltre 2.500 opere di 400 artisti italiani e che ha l’obiettivo di promuovere, valorizzare e rendere note e accessibili le creazioni e le attività dell’arte italiana in tutti i campi della modernità, fino ai più recenti contributi creativi».
Votazioni discusse in Italia Nostra
A giugno Italia Nostra ha svolto tra i propri soci l’annuale referendum sul bilancio sociale e quello consultivo del 2023, sul rinnovo del consiglio direttivo formato da 24 persone e quello del collegio dei probiviri. Su oltre 8.760 schede spedite l’associazione ne ha ricevute in risposta 3.578. Oltre 2.900 i voti favorevoli sia all’approvazione del bilancio consultivo sia al bilancio sociale. Eletti i 24 consiglieri nazionali e i tre probiviri (più due supplenti). A fine luglio però l’ex consigliere nazionale Lucio Riccetti e il consigliere appena eletto, Stefano Fera, tramite un avvocato di Roma hanno chiesto di annullare le votazioni: nella lettera del legale Fera e Riccetti ipotizzano tra l’altro che per ragioni varie molte schede spedite non siano arrivate a destinazione, che avrebbero votato anche soci senza averne diritto, che a loro parere l’assemblea non si sarebbe svolta in modo regolare. Da quanto si apprende, la presidente Antonella Caroli ha risposto al legale che ogni operazione si è svolta secondo le regole e lo statuto di Italia Nostra, senza nessuna irregolarità, e che pertanto non c’è motivo di annullare le votazioni.