NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 16 DICEMBRE 2024

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LUNEDÌ 16 DICEMBRE 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: la «Menade con pantera», proveniente dagli Uffizi e installata fino al 9 febbraio nella Domus Aurea a Roma; la piramide scoperta in Messico; un volto tra gli affreschi rinvenuti nelle Basilica di Sant’Agostino a Rieti; la facciata della Villa Medicea di Castello a Firenze

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Domus Aurea: aprono un nuovo ingresso e altre sale

A Roma è stato inaugurato e aperto al pubblico il nuovo ingresso della Domus Aurea all’interno della Galleria XXVI e riattivato il settore occidentale della residenza di Nerone che culmina nella Sala ottagona, dopo un decennio di chiusura per scavi e restauri che hanno riportato alla luce la Sala della Volta delle Civette, quella della Volta Gialla e la Sala Rossa. Alcune sale recano firme e graffiti del Pinturicchio e di altri pittori, tra cui Filippino Lippi, Signorelli e Raffaello, che tra Quattro e Cinquecento si calarono da Colle Oppio per ammirare la reggia neroniana. All’apertura del nuovo ingresso, potenziato da un suggestivo sistema di illuminazione, appare una statua in marmo greco, la «Ninfa con Pantera» o, meglio, una menade (poiché il felino era caro a Dioniso) del I-II secolo d.C., derivata da un prototipo alessandrino. La scultura proviene dagli Uffizi e resterà esposta nella Domus fino al 9 febbraio. L’impegno del Parco archeologico del Colosseo continuerà nei prossimi mesi con interventi di restauro sugli affreschi che si stanno scoprendo lungo il settore occidentale, lavori resi possibili grazie a un «sistema integrato di protezione» realizzato nel giardino che sovrasta la Domus Aurea. Le attività di restauro degli affreschi potranno essere osservate dal pubblico il venerdì, nella modalità di «cantiere aperto». Dal 25 dicembre al 9 gennaio 2025 la Domus Aurea sarà aperta tutti i giorni. Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, ha annunciato per i primi di febbraio 2025 un convegno con la partecipazione anche di studiosi internazionali.

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I 50 anni del Ministero della Cultura

Grazie alla pervicace volontà di Giovanni Spadolini il 14 dicembre 1974 nasceva l’allora Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, oggi Ministero della Cultura. Il MiC festeggia la ricorrenza con un logo celebrativo e un video che esalta la classica bellezza del logo stesso: l’«Apollo e Dafne» tratto dal gruppo scultoreo realizzato da Gian Lorenzo Bernini ed esposto alla Galleria Borghese di Roma.

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Messico: rinvenuta una struttura piramidale di 1.375 anni fa

Una struttura a forma di piramide risalente a 1.375 anni fa è stata scoperta durante i lavori di costruzione di un’autostrada nella regione della Sierra Alta di Hidalgo, a nord di Città del Messico. In Mesoamerica, territorio storico che si estende dall’odierno Messico centrale alla Costa Rica settentrionale, le civiltà preispaniche Maya, Azteca, Teotihuacán e altre costruirono simili monumenti per una varietà di scopi cerimoniali e religiosi, solitamente caratterizzati da scale centrali e disegni a gradoni con funzione di templi. La scoperta di questa «base piramidale», così definita dall’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia del Paese, è avvenuta a giugno. Secondo gli esperti, potrebbe risalire a un insediamento preispanico chiamato Metztitlan, un regno che riuscì a mantenersi indipendente dal controllo azteco. Il sito comprende cinque sezioni e dieci tumuli archeologici, oggetti sportivi e infrastrutture che vanno dal periodo tardo classico (650-950 d.C.) al periodo azteco (1350-1519).

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Restaurata ad Azzate una «Trinità» ora assegnata a Camillo Procaccini

Nella chiesa parrocchiale di Azzate (Va) un olio su tela raffigurante «La Trinità con i santi Giovanni Evangelista e Carlo Borromeo» ha ritrovato la sua originaria brillantezza e vividezza cromatica grazie a un meticoloso restauro. L’opera, che misura 270x210 cm, è ora attribuita a Camillo Procaccini (1561-1629) ed è datata tra il 1610 e il 1625. La rimozione della polvere, dei residui di incenso e della vecchia vernice ha riportato alla luce interessanti dettagli, come i volti espressivi degli angeli. Il dipinto rappresenta san Giovanni Evangelista e il cardinale Carlo Borromeo mentre invitano i fedeli a contemplare la veduta del borgo di Azzate e a unirsi al corteo di angeli nella venerazione della Trinità. Il restauro, eseguito da Raffaella Bennati e Marisa Caravati e promosso e sostenuto dall’Associazione «L’Alveare» di Buguggiate, è stato possibile grazie al contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto. Dal 30 novembre 2024 al 30 marzo 2025, l’opera è esposta presso il Castello di Masnago, a Varese.

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Restaurati affreschi tre-cinquecenteschi nella Basilica di Sant’Agostino a Rieti

Ieri 15 dicembre a Rieti, nella Basilica di Sant’Agostino in piazza Mazzini, si è tenuta l’inaugurazione del restauro di affreschi risalenti ai secoli XIII-XV rinvenuti all’interno della storica chiesa. Il ritrovamento è frutto di un’indagine condotta negli spazi della basilica, che ha svelato più strati di decorazioni pittoriche sovrapposte. Tra le opere riportate alla luce spiccano rappresentazioni della Madonna della Misericordia, figure di santi e un san Giorgio con il drago. Il progetto di restauro è stato realizzato sotto la sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e la Provincia di Rieti, rappresentata dallo storico dell’arte Giuseppe Cassio, e affidato alla restauratrice Martina Comis.

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L’arte pubblica sui silos del cantiere di Piazza Venezia a Roma

È stato svelato oggi 16 dicembre a Roma il progetto «Murales», promosso dalla società consortile guidata da Webuild e Vianini Lavori (impegnata nella costruzione della linea C della metropolitana cittadina), con il patrocinio di Roma Capitale e di concerto con le Soprintendenze competenti. A partire da questo mese, i 10 silos funzionali al cantiere di Piazza Venezia (14 metri d’altezza, sinora connotati da un colore verde) saranno oggetto, a cadenza quadrimestrale, di un intervento di arte pubblica site specific affidato a sei artisti selezionati da un apposito comitato scientifico per la curatela di Spazio Taverna. Lo scopo è la mitigazione dell’impatto del cantiere, ma si intende così anche sottolineare la continuità nel dialogo tra arte e grandi opere infrastrutturali. Il progetto parte con l’opera «Costellazioni di Roma» di Pietro Ruffo (classe 1978, già protagonista del Padiglione Venezia alla 60ma Biennale d’Arte da poco conclusasi e della mostra «L’ultimo meraviglioso minuto», in calendario fino al 16 febbraio a Palazzo delle Esposizioni, sempre nella città capitolina). Tredici personificazioni mitologiche del calendario astronomico dal colore azzurrino fluttuano a tutt’altezza sulle superfici convesse appositamente rivestite. Sotto le mitologie cosmiche: il tracciato della Pianta Topografica di Roma Antica di Luigi Canina (1850).

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Procede il restauro della Villa Medicea di Castello

Si sono concluse alcune importanti tappe del restauro della Villa Medicea di Castello, a Firenze, alla cui progettazione prese parte Giorgio Vasari, al quale nel 1530 fu anche affidata, per volere di Cosimo I de’ Medici, la ristrutturazione. I lavori, durati due anni, hanno interessato le quattro facciate, il tetto, il cortile, gli androni e le finestre della Villa che dal 1972 è sede dell’Accademia della Crusca (istituzione pubblica di studiosi ed esperti di linguistica e filologia della lingua italiana). Villa di Castello è Patrimonio Unesco dal 2013, insieme alle altre 12 ville medicee disseminate tra le quattro province toscane di Firenze, Prato, Pistoia e Lucca. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha detto che «i lavori di restauro della villa medicea di Careggi, dove morì Lorenzo il Magnifico, procedono bene e sarà riaperta al pubblico alla fine del 2025 o all’inizio del 2026».

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Chiude la galleria Pace African & Oceanic Art di New York

La Pace African & Oceanic Art ha annunciato la chiusura dopo oltre 50 anni di attività a New York. «Grazie alla nostra famiglia, agli amici, agli artisti, ai clienti e all’ex personale che hanno condiviso questo viaggio con noi, ha scritto la galleria in una dichiarazione condivisa sul suo account Instagram, che nel frattempo è stato cancellato. La nostra comune passione per l’arte africana e oceanica ci ha motivato ogni giorno e ha reso la galleria un successo». Pace African & Oceanic Art ha rimandato per qualsiasi richiesta di informazioni sulle provenienze a Carlo Bella, direttore della galleria, o a Chantal Salomon-Lee, direttore associato. Secondo «Artnews», la chiusura è stata causata dalla vendita di Pace Editions, che include sia Pace African & Oceanic Art sia Pace Prints. «È un peccato che la nuova direzione abbia deciso di non continuare l’attività, ma il loro obiettivo è un altro: l’arte contemporanea, ha spiegato Bella. La nuova direzione non si rende conto dell’importanza che l’arte africana o l’arte tribale hanno avuto nella formazione del Modernismo e dell’arte moderna, dell’influenza che hanno avuto su Picasso e su Basquiat, per esempio».

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300mila visitatori nel 2024 per la Pinacoteca Ambrosiana

A Milano la Pinacoteca Ambrosiana ha celebrato un anno fuori del comune: 300mila visitatori, +20% rispetto agli ingressi 2023, e il secondo bilancio positivo nella storia della Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Un risultato che consolida il ruolo di questa istituzione come punto di riferimento culturale, sia in Italia sia a livello internazionale. «Attrarre un pubblico di tutte le età e in cerca di esperienze uniche è la chiave del nostro successo […]. I musei devono essere non solo custodi di arte e storia (preservare), ma anche luoghi di innovazione continua, ricerca ed inclusione (valorizzare)», ha dichiarato a questo proposito Antonello Grimaldi, segretario generale della Vba dal marzo 2022.

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Fine mandato per Luca Bombassei, presidente di Venice International Foundation

Luca Bombassei, presidente di Venice International Foundation (Vif) dal settembre 2020, conclude il suo mandato a fine dicembre. Sotto la sua guida, la Fondazione ha consolidato il suo ruolo di leadership, rafforzando le collaborazioni internazionali, ampliando le attività di fundraising e impegnandosi per salvaguardare il patrimonio culturale e ambientale di Venezia. Venice International Foundation, durante il mandato di Luca Bombassei, ha infatti promosso progetti come il monitoraggio e il restauro delle opere d’arte e il riallestimento di luoghi storici come Palazzo Ducale e i Giardini del Redentore. La Fondazione ha anche promosso iniziative legate al mondo dell’arte contemporanea: la mostra recentemente conclusasi di Francesco Vezzoli al Museo Correr, ad esempio, ha attratto oltre 235mila visitatori.

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Asta benefica per restaurare la Maison Elsa Triolet-Aragon, nel dipartimento delle Yvelines

Da ottobre, le porte della Maison Elsa Triolet-Aragon di Saint-Arnoult-en-Yvelines sono rimaste chiuse dopo che il corso d’acqua della regione, la Remarde, ha allagato i locali. I lavori di restauro dovrebbero consentire la riapertura non prima del febbraio 2025. Ma nel frattempo il sito, che  fu dimora della coppia di scrittori Elsa Triolet e Louis Aragon, normalmente visitato da 20mila persone all’anno, non ha entrate. Una cinquantina di artisti hanno quindi donato una delle loro opere per permettere all’associazione, che lavora per mantenere in vita il sito, di organizzare un’asta. La vendita si terrà mercoledì 18 dicembre dalle 19 all’Espace Niemeyer di Parigi, nel 19mo arrondissement.

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Addii • Pasquale Gagliardi

Il 24 novembre è morto a Milano, all’età di 87 anni, Pasquale Gagliardi, manager, professore universitario, per quasi vent'anni segretario generale della Fondazione Giorgio Cini di Venezia (lo è stato dal primo gennaio 2002 al 15 ottobre 2020). Nato a Cerreto Sannita (Bn), si trasferì a Milano per laurearsi alla Cattolica dove nel 1986, dopo un periodo a Padova, divenne docente di Sociologia dell’organizzazione alla Facoltà di Scienze Politiche. Il suo lavoro ha contribuito alla nascita e allo sviluppo dell'estetica organizzativa, campo d'indagine interno agli studi organizzativi. Tante anche le esperienze nelle società di consulenza, tra cui Boston Consulting Group. Negli anni Settanta è stato prima direttore della rete Upim per poi spostarsi in Rinascente. A lui si devono, tra l’altro, il «ritorno» delle «Nozze di Cana» di Paolo Veronese nel refettorio palladiano del convento benedettino di San Giorgio, la realizzazione della biblioteca Manica Lunga, progettata da Michele De Lucchi nel dormitorio del convento e dedicata alla storia dell’arte, l’apertura della residenza «Vittore Branca», che consente a giovani ricercatori e a studiosi affermati di soggiornare e studiare a San Giorgio, e la realizzazione del Labirinto dedicato a Borges, progettato dall’architetto Randoll Coate.

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Addii • Alain Pompidou

È scomparso il 12 dicembre, all’età di 82 anni, Alain Pompidou, figlio unico di Claude e Georges Pompidou, presidente della Repubblica e artefice del museo parigino progettato da Renzo Piano e Richard Rogers. Ne ha dato notizia la Fondation Claude-Pompidou. Alain Pompidou ha avuto una brillante carriera come medico specializzato in malattie del sangue. Professore alla Facoltà di Medicina di Parigi e capo dipartimento all'Hôpital Saint-Vincent-de-Paul dal 1987 al 2004, è stato responsabile del dossier Aids per il Ministro della Sanità nel 1987-88, prima di diventare consigliere scientifico di due primi ministri: Édouard Balladur e Alain Juppé. Membro del Parlamento europeo dal 1989 al 1999, è stato presidente dell’Ufficio europeo dei brevetti dal 2004 al 2007. Amministratore di lunga data del Centre Pompidou, attento all’eredità della passione della coppia presidenziale per l’arte moderna, ha cercato di continuare il loro lavoro supervisionando la Fondation Claude-Pompidou, ora presieduta da Claude Chirac.

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Addii • Lorraine O’Grady

Lorraine O’Grady, instancabile artista concettuale il cui lavoro criticava le definizioni di identità, è morta a New York il 13 dicembre all’età di 90 anni, come confermato dalla galleria Mariane Ibrahim. La carriera dell’artista è cominciata relativamente tardi, all’età di quarant’anni, ed è rimasta in relativa oscurità per altri due decenni, prima di essere notata all’inizio degli anni 2000. È stata inclusa nella storica mostra «Wack!: Art and the Feminist Revolution» (2007) curata da Connie Butler al Museum of Contemporary Art di Los Angeles e nella Whitney Biennial del 2010 a New York, cocurata da Francesco Bonami e Gary Carrion-Murayari. Nel 2008 ha iniziato a esporre con la galleria Alexander Gray Associates di Manhattan. Nel 2021, l’Elizabeth A. Sackler Center for Feminist Art del Brooklyn Museum organizza la retrospettiva, «Lorraine O’Grady: Both/And». Per l’occasione l'artista, all’epoca quasi ottantenne, debuttò con una nuova performance artistica che la vedeva indossare un’armatura completa.

Redazione, 16 dicembre 2024 | © Riproduzione riservata