NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 17 DICEMBRE 2024

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MARTEDÌ 17 DICEMBRE 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: la «Madonna» che Banksy ha pubblicato su Instagram (foto via Instagram); la facciata di Palazzo Chiericati a Vicenza; Laura Lamonea, nuova direttrice artistica di ArtVerona; il mare di Capo Rizzuto (Kr), una delle aree marine protette

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Banksy pubblica su Instagram una «Madonna con Bambino» ferita

Il 16 dicembre Banksy ha postato su Instagram l’opera ritraente una madre nell’atto di allattare un bambino, facendo riferimento alle tradizionali rappresentazioni della Madonna con Bambino. Il seno della donna appare però perforato con un tondino di metallo arrugginito, mentre il bambino è visibilmente angosciato. Il post sul social network, non fornisce alcuna indicazione sul luogo in cui si trova il graffito, né alcuna informazione su come debba essere interpretato. Gli utenti, tuttavia, si sono affrettati a proporre le loro considerazioni: diversi hanno fatto collegamenti tra l’apparente sofferenza della madre, la città di Betlemme (situata nella Cisgiordania palestinese) e l’attuale guerra tra Israele e Hamas. Un altro utente ha offerto un’interpretazione diversa, chiedendo: «Questo potrebbe implicare che le scelte di vita di una madre hanno un impatto sul latte che somministra al suo bambino, che non ha altra scelta se non quella di accettarlo? O forse che le sostanze chimiche presenti nel nostro cibo passano direttamente dalla madre al bambino attraverso l'allattamento?».

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Apre l’Ala Roi di Palazzo Chiericati a Vicenza

Undici nuove sale sono state restaurate e saranno riaperte a partire dal 20 dicembre nella nuova Ala Roi al Museo Civico di Palazzo Chiericati a Vicenza, edificio progettato da Andrea Palladio nel 1550 e diventato museo dal 1855. I lavori di restauro e riallestimento sono stati finanziati dalla Fondazione Roi, istituita nel 1988 con lo scopo di contribuire alla crescita e valorizzazione dei Musei cittadini. Le nuove sale accolgono opere dal Seicento (quadri di Van Dyck, Saraceni, Cairo, Vermiglio, Giordano) Settecento (Piazzetta, Giambattista e Giandomenico Tiepolo, Antonio Canova, Balestra, Cignaroli, Pittoni, De Pieri) Ottocento (Busato Roi, Paterlin, Maraschini, Castegnaro, Panozzi e i ritratti di cera di Bartolomeo Bongiovanni). Il nuovo allestimento dà spazio alla pittura su rame e avorio e a quella vetraria, con i lavori ottocenteschi del vicentino Antonio Salviati.

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Il nuovo programma degli «Uffizi diffusi» è frutto di un accordo tra Uffizi e Fondazione Cr Firenze

Le Gallerie degli Uffizi e la Fondazione Cr Firenze lanciano il nuovo programma espositivo degli «Uffizi Diffusi»: questo il contenuto del nuovo accordo tra i due enti, che negli ultimi quattro anni hanno dato vita a un programma di esposizioni con opere del complesso fiorentino, nato con l’obiettivo di valorizzare il territorio e il patrimonio artistico locale. Al centro della nuova intesa ci sarà un ventaglio di mostre da allestire nei piccoli musei situati nei territori di riferimento della Fondazione Cr Firenze; proprio adesso i due enti lanciano una call ai Comuni affinché propongano progetti di mostre per il programma, che verranno valutati dalla commissione di specialisti di entrambe le istituzioni. L’accordo rinnova e amplia la collaborazione tra i due enti volta a promuovere le sedi espositive del territorio, dotarle dei più opportuni presidi di sicurezza e dei servizi coerenti con i migliori standard museali, favorire la professionalizzazione diffusa degli addetti al settore e delocalizzare i flussi di visitatori.

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La Rothko Chapel di Houston riapre dopo i danni causati dall’uragano

La Rothko Chapel di Houston, punto di riferimento per la meditazione iscritto nel Registro nazionale dei luoghi storici, riapre al pubblico oggi, 17 dicembre, dopo una chiusura prolungata per far fronte ai danni subiti dall’edificio durante l’uragano Beryl a luglio. «Dopo l’uragano, la nostra attenzione si è concentrata sulla riparazione completa dell’edificio, sul restauro dei pannelli danneggiati e sulla riapertura in modo che il pubblico possa nuovamente accedere a questo amato spazio di contemplazione e meditazione, ha dichiarato il direttore esecutivo della cappella, David Leslie. Arrivare a questo punto è stato un vero e proprio sforzo collettivo che ha coinvolto un’incredibile squadra di conservatori, scienziati, addetti alla manipolazione delle opere d’arte, volontari, partner della comunità e personale della cappella, e siamo davvero entusiasti di riaprire in tempo per le vacanze natalizie». Quattro pannelli danneggiati sono stati trasferiti fuori sede per essere restaurati dallo studio Whitten & Proctor Fine Art Conservation.

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Firmato l’esproprio per Villa Verdi a Sant’Agata

Ieri 16 dicembre il direttore generale di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura Luigi La Rocca ha firmato l’esproprio del «compendio denominato Villa Verdi e pertinenze», cioè la casa di Giuseppe Verdi a Sant’Agata, frazione del comune di Villanova d’Arda in provincia di Piacenza. Nelle cinque stanze del pianoterra ci sono anche il letto dove Giuseppina Strepponi, la seconda moglie del compositore, morì nel 1897, il pianoforte su cui Verdi compose tutte le sue opere dal «Rigoletto» in poi, la sua camera da letto, il suo studio e i mobili della suite del Grand Hotel et de Milan dove l’artista morì nel 1901. La casa custodisce anche spartiti, libri, tra cui una prima edizione dei Promessi Sposi con la dedica di Alessandro Manzoni. Nel parco c’è il banano che Verdi fece venire dall’America e la tomba del cagnolino Loulou.

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Roberto Bolle tornerà ad essere Caravaggio nel balletto di Mauro Bigonzetti

«Ho interpretato Caravaggio un anno fa come ospite della Compagnia di Buenos Aires e mi sono talmente innamorato di quest’opera, di questo balletto, del personaggio, di questo spettacolo con tante eccellenze italiane che era davvero un peccato non fosse stato visto in Italia. Così ho deciso di portarcelo e finalmente, dopo un po’ di travaglio, ci riusciremo». È una dichiarazione di Roberto Bolle all’Agenzia Ansa, in un’intervista in cui il ballerino parla del balletto «Caravaggio» di Mauro Bigonzetti, un’opera creata nel 2008 per lo Staatsballett Berlin, diretto da Vladimir Malakhov, su musica del compositore e direttore d’orchestra Bruno Moretti, su brani di Claudio Monteverdi tratti dall’«Orfeo». Quest’opera non è mai stata rappresentata in Italia: il prossimo anno debutterà come evento speciale dal 9 all’11 maggio al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, e subito dopo (15-21 maggio) al Tam Teatro Arcimboldi Milano.

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La nuova direttrice artistica di ArtVerona è Laura Lamonea

Laura Lamonea è la nuova direttrice artistica di ArtVerona, la fiera d’arte moderna e contemporanea che nel 2025 festeggerà i suoi vent’anni. Lamonea è curatrice e direttrice artistica. Nel 2010 fonda il progetto Video Sound Art a Milano, festival di arte contemporanea e centro di produzione. Nel 2018 ha curato «Mine», mostra personale di Ali Kazma presso l’Ex Albergo Diurno Venezia a Milano e ha co-curato la mostra «Talpe», tra gli eventi collaterali di Manifesta 12 di Palermo. Ha organizzato residenze artistiche in collaborazione con istituzioni quali Palazzo Abatellis a Palermo e la Real Fabbrica di Capodimonte di Napoli. Lamonea è incaricata di guidare la manifestazione per il prossimo triennio. La nuova direttrice è stata individuata da una commissione composta da Romano Artoni, vicepresidente di Veronafiere, Ilaria Bonacossa, critica d’arte e direttrice di Palazzo Ducale a Genova, Armando Di Ruzza, responsabile Area B2C Veronafiere, Silvia Evangelisti, storica dell’arte e Giorgio Fasol, collezionista. Il progetto artistico di Lamonea è stato scelto dopo aver valutato con attenzione le proposte di alta qualità pervenute da oltre trenta candidati. La commissione ha commentato: «Abbiamo scelto il progetto di Laura Lamonea per la volontà di creare, attraverso un approccio multidisciplinare, un dialogo costruttivo con le pratiche artistiche italiane, aprendosi ad esperienze internazionali capaci di creare nuove stimolanti sinergie». La prossima edizione di ArtVerona si terrà dal 10 al 12 ottobre 2025 a Veronafiere.

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In Alabama prendono forma i piani per preservare l’ultima «nave degli schiavi»

Nella storia della schiavitù negli Stati Uniti spicca il naufragio della Clotilda in Alabama. La Commissione storica dell’Alabama, che qualche anno fa ha confermato l’identità della nave che giace sommersa nel fiume Mobile, raccomanda di conservare il relitto in situ per salvaguardare questo importante patrimonio culturale. La nave consentì il trasporto illegale di 110 africani da Ouidah, nell’attuale Benin, a Mobile nel 1860, nonostante gli Stati Uniti avessero vietato il traffico di schiavi nel Paese nel 1807. La nave fu bruciata e affondata nel tentativo di nascondere questo atto criminale. Secondo Jeremy Ellis, ex presidente della Clotilda Descendants Association, l’interesse per il naufragio ha spostato l’attenzione da ciò che è importante di questa storia: «le persone che erano sulla nave e che hanno dato vita alla comunità. Parte della mia responsabilità è dire: “Sì, la nave è importante e continua a giocare un ruolo in questa verità. Ma ora che ho la vostra attenzione, parliamo dei miei antenati. Parliamo della loro capacità di recupero e di ciò che hanno vissuto».

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Le date del Tefaf a Maastricht

Tefaf, la fiera d’arte e antiquariato primaverile di Maastricht, uno degli appuntamenti di antiquariato e arte moderna e contemporanea più importanti del mondo, ha comunicato le date della prossima edizione. La manifestazione si terrà al Mecc (Maastricht Exhibition & Conference Centre) dal 15 al 20 marzo (il 13 e 14 marzo su invito), con la partecipazione di oltre 271 mercanti internazionali, provenienti da 21 paesi. Il programma culturale organizzato dalla città di Maastricht durante Tefaf 2025 sarà annunciato all'inizio dell’anno.

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Il programma di Chemnitz Capitale europea della Cultura 2025 parte il 18 gennaio

La terza città più grande della Sassonia, la «Manchester sassone», il cuore dell’industria tedesca da molti ricordata solo come la «ex Karl-Marx-Stadt», è pronta ancora una volta a reinventarsi, grazie al titolo di Capitale europea della Cultura 2025. L’inaugurazione ufficiale si svolgerà a Chemnitz il 18 gennaio con una giornata ricca di eventi, celebrazioni e spettacoli in diverse location della città. Dai tre palchi allestiti nella Piazza del Municipio verranno presentati oltre 60 dei 160 progetti in programma durante tutto l’anno. La giornata si prospetta anche «gustosa», grazie alla Cucina delle Nazioni che permetterà di fare un viaggio culinario alla scoperta della diversità gastronomica della regione tedesca.

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Il «Dataroom» di Milena Gabanelli sulla Reggia di Venaria

Il comune di Venaria Reale, alle porte di Torino, solo 17 anni fa era un dormitorio. Oggi ospita uno  fra i siti monumentali più visitati d’Italia, l’omonima Reggia. Nel suo «Dataroom», trasmesso ieri 16 dicembre durante il TgLa7 e pubblicato sul sito del «Corriere della Sera», Milena Gabanelli analizza le tappe della ricostruzione del sito, a partire dalla primavera del 1996, quando Walter Veltroni, dopo un comizio viene avvicinato da un comitato di Venaria che lo invita a visitare i ruderi della Reggia. La visita avviene con una torcia nel cuore della notte. Successivamente Veltroni diventa ministro della Cultura e annuncia il recupero della Reggia. Si lavora in squadra: il governo di centrosinistra mette 41,6 milioni (per trovarli, s’inventa il Lotto del mercoledì, dal quale arrivano oltre 30 milioni); la Regione Piemonte, di centrodestra, 11,4 milioni; l’Unione europea 196,7. Parte il più grande e costoso cantiere di restauro di un bene culturale mai fatto prima in Europa. Dura dieci anni e coinvolge 300 ditte, 100 progettisti e 1.800 operatori che riportano a nuovo 100mila metri quadrati di superficie, compresi 9.500 metri di stucchi e mille di affreschi. Il 13 ottobre del 2007 la Reggia di Venaria apre al pubblico. Ora i flussi turistici del sito e il conseguente indotto lavorativo per la regione ripagano ampiamente gli investimenti di allora.

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A Roma gli Stati Generali delle Aree Protette italiane

Nella sede della Biblioteca Nazionale di Roma, oggi 17 e domani 18 dicembre si svolgono gli «Stati Generali delle Aree protette italiane», a dieci anni di distanza dall’ultima occasione di confronto generale sull’applicazione della legge 394 del 1991, che istituì l’Elenco ufficiale delle Aree. Organizzati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in collaborazione con Federparchi-Europarc Italia, gli Stati Generali vedranno la partecipazione agli incontri dei ministri Alessandro Giuli e Daniela Santanchè, di rappresentanti di 79 organizzazioni ambientaliste, dei presidenti degli enti parco e delle aree marine protette e di ricercatori di varie Università del Paese. L’Italia è il Paese europeo con la maggior varietà di specie viventi e tra i Paesi con più biodiversità del mondo. In Italia sono 871 le aree protette, tra cui 24 parchi nazionali, 32 aree marine, 147 riserve naturali statali, 105 parchi regionali. Le aree protette sono fondamentali per lo sviluppo sostenibile, una preziosa riserva per l’ecoturismo, l’agricoltura bio, la pesca sostenibile e l’economia dei territori e del Paese. [Tina Lepri]

Redazione, 17 dicembre 2024 | © Riproduzione riservata