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LUNEDÌ 17 MARZO 2025
Giorno per giorno | 17 NOTIZIE
- 01 Una ricerca sui pigmenti pompeiani rivela un’innumerevole gamma di tonalità cromatiche
- 02 Biennale d’Arte Venezia 2026, i tre artisti del Padiglione Nordico
- 03 Julien Pradels è il nuovo presidente di Christie’s Americhe
- 04 Sotheby’s e Christie’s si starebbero disputando la collezione di Barbara Gladstone
- 05 Nasce a Cesena la Fondazione Lam per le Arti Contemporanee
- 06 L’opera del Prado che crea più ingorghi è «Il Giardino delle delizie» di Bosch
- 07 Grazie ai satelliti e ai droni, scoperta una fitta rete di canali nell’antica città di Eridu in Iraq
- 08 Aperto il nuovo museo della Villa Romana del Varignano a Porto Venere
- 09 A Roma uno scavo archeologico in corso è visitabile a piccoli gruppi e su prenotazione
- 10 Restaurati i «Dormienti» di Mimmo Paladino all’ingresso della Galleria d’Arte di Cagliari
- 11 Continuano i problemi per Agrigento Capitale della Cultura
- 12 Rimosse tre «bocche di leone» dal loggiato nord della Basilica di Santa Croce a Firenze
- 13 La Thomas Dane Gallery rappresenta Luigi Ghirri in Italia e nel Regno Unito
- 14 500 affiche cinematografiche in vendita a Dallas il 27 e 28 marzo
- 15 Il Mipim Award 2025 (categoria Best Mixed-Use Project) assegnato al «Bosco verticale» di Utrecht di Stefano Boeri
- 16 Restaurata a Modica la Cappella di San Giorgio
- 17 A Brera un seminario transdisciplinare sulla ricerca artistica contemporanea
Una ricerca sui pigmenti pompeiani rivela un’innumerevole gamma di tonalità cromatiche
Sulla rivista internazionale «Journal of Archaeological Science» è stato pubblicato un articolo scientifico dal titolo «Pompeian pigments. A glimpse into ancient Roman colouring materials» (Pigmenti pompeiani. Uno sguardo ai materiali coloranti dell‘antica Roma). La ricerca è il risultato di una collaborazione del Parco Archeologico di Pompei con il gruppo di ricerca di Mineralogia e Petrografia del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi del Sannio, in collaborazione con gli studiosi del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse dell’Università Federico II di Napoli. L’indagine ha avuto come oggetto lo studio dei pigmenti rinvenuti in alcuni contesti pompeiani, che vanno dal III secolo a.C. all’eruzione del 79 d.C., coprendo la quasi totalità della tavolozza pittorica degli antichi pittori. La gamma cromatica è composta da pigmenti naturali e sintetici, inorganici e organici e la composizione dei pigmenti è stata rivelata grazie a un approccio analitico non invasivo che combina microscopia e spettroscopia, concepito per preservare tali beni per il futuro. Questo ha permesso di scoprire che gli artisti mescolavano sapientemente le materie prime per ottenere un’innumerevole gamma di tonalità cromatiche. Un risultato importante dello studio è stata la scoperta del primo utilizzo finora conosciuto del solfato di bario nel Mediterraneo in epoca antica per ottenere una particolare nuance del colore grigio.
Biennale d’Arte Venezia 2026, i tre artisti del Padiglione Nordico
Klara Kristalova, Benjamin Orlow e Tori Wrånes rappresenteranno i Paesi Nordici (Svezia, Norvegia e Finlandia) alla Biennale d’Arte di Venezia nel 2026. Ciascuno dei tre Paesi alterna un commissario principale: quest’anno è toccato alla Finlandia e l’incarico è stato affidato al Museo Kiasma di Helsinki. La mostra dei tre artisti nel Padiglione Nordico ai Giardini, progettato nel 1958 da Sverre Fehn, sarà a cura di Anna Mustonen, capocuratrice del Kiasma. «Oltre alla vicinanza geografica, i Paesi Nordici condividono da tempo un patrimonio culturale comune. Questo pone una solida base per una stretta collaborazione in campo artistico», ha dichiarato Kiira Miesmaa, direttrice del Kiasma e commissaria del Padiglione. La scultrice ceca Kristalova vive e lavora a Norrtälje, in Svezia. Le sue «opere espressive, si legge nel comunicato stampa del Padiglione Nordico, fondono immagini fiabesche con temi di isolamento, trasformazione e profondità psicologica». I suoi lavori in ceramica sono stati esposti, tra gli altri, da Perrotin a Parigi e Lehmann Maupin a Londra. Orlow è un artista finlandese-svedese-russo originario di Turku (Finlandia). Vive e lavora a Londra: «Le sue sculture sono spesso monumentali e incarnano la solitudine o la metamorfosi insita nella natura ciclica della vita». «Gli ambienti immersivi del norvegese Wrånes, infine, spesso ultraterreni, sfidano la percezione e ridefiniscono gli spazi performativi tradizionali, creando nuovi rituali e costellazioni oniriche».
Julien Pradels è il nuovo presidente di Christie’s Americhe
Julien Pradels, attuale responsabile globale delle operazioni di Christie’s, sarà promosso al ruolo di presidente regionale delle Americhe in primavera. Lo ha annunciato il 14 marzo la casa d'aste. La sua nomina andrà a ricoprire il ruolo lasciato vacante da Bonnie Brennan, ora amministratore delegato della società. Pradels lavora in Christie's da14 anni e ha ricoperto posizioni di leadership negli uffici della società in Europa, Asia e America. Ha inoltre guidato gli sforzi globali per modernizzare l'attività ed è stato uno dei principali protagonisti del lancio della prima asta di Christie's a Shanghai nel 2013. «Non vedo l’ora di continuare il mio lavoro innovando, collaborando e unendo i colleghi, perché so che questo è il modo migliore per rimanere forti, crescere e fare cambiamenti positivi», ha dichiarato Pradels in un comunicato. Secondo Christie’s, Pradels sarà incaricato della direzione strategica, della crescita del business e delle operazioni in Nord e Sud America, in un mercato difficile per le case d'asta. Secondo le stime fornite a dicembre, le vendite di Christie’s nel 2024 sono diminuite del 6%.
Sotheby’s e Christie’s si starebbero disputando la collezione di Barbara Gladstone
La collezione d’arte di Barbara Gladstone, la leggendaria gallerista newyorkese morta l’anno scorso a 89 anni, è in vendita, scrive sul sito specializzato artnet la giornalista di mercato Katya Kazakhina. A contendersela sarebbero Sotheby’s e Christie’s, che al momento non commentano. Gladstone, una casalinga divenuta nel corso degli anni una potenza internazionale, la cui galleria rappresenta 74 artisti e lasciti di artisti, avrebbe lasciato scritto nel proprio testamento che tutte le sue opere d’arte siano vendute nel più breve tempo possibile. Alcune opere saranno probabilmente messe all’asta a maggio e il ricavato sarà distribuito tra gli eredi. La maggior parte delle opere della collezione di Gladstone sono di artisti rappresentati dalla galleria, come Joan Jonas, Matthew Barney, Carroll Dunham, Ugo Rondinone, Shirin Neshat e Wangechi Mutu. Gladstone collezionava inoltre con passione lavori di Richard Prince. La galleria ha lavorato con gli eredi di Robert Mapplethorpe e Jannis Kounellis e nel 2023 ha ottenuto la rappresentanza di Robert Rauschenberg.
Nasce a Cesena la Fondazione Lam per le Arti Contemporanee
È nata la Fondazione Lam per le Arti Contemporanee, ente non profit che si propone di promuovere e sostenere le arti e la cultura contemporanea attraverso un programma interdisciplinare in cui l’inclusione e la condivisione diventano voci centrali. La Fondazione Lam è voluta da Loretta Amadori, costruita grazie alla consapevolezza che le arti e la cultura sono sempre più un potente motore di sviluppo umano e sociale. Il neonato ente si avvale della lunga amicizia di Amadori con Alberto Masacci, professionista riconosciuto per aver contribuito allo sviluppo della filantropia e del fundraising in Italia e alla realizzazione di centinaia di progetti in ambito sociale, culturale e nelle arti contemporanee. La Fondazione si radica nel territorio di Cesena, città natale della fondatrice e presidente, e opera sul territorio nazionale con un obiettivo chiaro: favorire la diffusione e l’accesso alla conoscenza delle arti contemporanee e sostenere la nuova produzione artistica, con un’attenzione particolare alle giovani generazioni. Le attività della Fondazione sono incentrate su progetti di arte pubblica, residenze d’artista e un public program dedicato ad attività di divulgazione e formazione.
L’opera del Prado che crea più ingorghi è «Il Giardino delle delizie» di Bosch
Qual è l’opera del Museo del Prado davanti alla quale si formano i maggiori ingorghi? A svelarlo è stato lo stesso direttore, Miguel Falomir, durante una trasmissione radiofonica della Cadena Ser svoltasi in diretta dal museo madrileno. Si tratta del trittico del «Giardino delle delizie» (1500-05) del fiammingo Hieronymus Bosch. «Abbiamo condotto uno studio ed è il dipinto davanti al quale le persone sostano più a lungo», ha spiegato Falomir. Ripreso da «El País», l’intervento del direttore fornisce qualche dato percentuale emerso dallo studio ¿Dónde nos fijamos cuando miramos “El jardín de las delicias” de El Bosco? (Dove guardiamo quando osserviamo il «Giardino delle delizie» di Bosch?), realizzato dal Gruppo di Neuroingegneria Biomedica dell’Università Miguel Hernández di Elche. Si apprende così che il percorso visivo dei visitatori comincia nel 46% dei casi dal pannello di sinistra (Il Paradiso), prosegue in quello centrale (La Terra) e finisce all’Inferno, a destra. «Le conclusioni sono che i visitatori osservano 33,2 secondi per ogni metro quadrato dell'Inferno, contro i 26 secondi del pannello centrale e i 16 del Paradiso. Il tempo medio impiegato per vedere il dipinto è di 4,08 minuti. Questo, naturalmente, quando la sala non è piena, perché quando è affollata (ovvero per la maggior parte della giornata tranne che tra le 14 e le 17) il tempo che si trascorre davanti ad essa è molto più breve». Ogni giorno più di 8mila persone accedono alla pinacoteca madrilena. E per garantire una fluidità nei flussi la direzione di Falomir ha mantenuto in vigore una norma «impopolare», ovvero il divieto di scattare fotografie a «Las Meninas» di Velázquez: «Serve a garantire la qualità della visita. Se la gente scatta foto, contemplare l’opera è impossibile».
Grazie ai satelliti e ai droni, scoperta una fitta rete di canali nell’antica città di Eridu in Iraq
In Iraq un team di archeologi angloiracheni, guidati da Jaafar Jotheri, ha scoperto una vasta rete di canali nell’antica città di Eridu, corrispondente all’attuale Tell Abu Shahrain. Secondo i ricercatori dell’Università di Durham e dell’Università di al-Qadisiyya, si tratta della più antica infrastruttura scoperta nel sito sumero, i cui principali periodi di occupazione risalgono alla fine del IV e al III millennio a.C. Un primo rapporto sugli scavi è stato pubblicato sulla rivista scientifica cambogiana «Antiquity». La scoperta è stata resa possibile dall’uso di varie tecnologie come immagini satellitari, telerilevamento e droni. Per distinguere i canali dai corsi d’acqua, i ricercatori hanno studiato la disposizione dei condotti e la topografia della regione. In tutto sono stati identificati 4.200 canali. Circa 200, collegati all’antico corso dell'Eufrate su distanze fino a 9 chilometri, alimentavano una rete di migliaia di canali di irrigazione e più di 700 fattorie. Sono in corso ulteriori scavi per determinare la data di costruzione di queste strutture.
Aperto il nuovo museo della Villa Romana del Varignano a Porto Venere
È stato inaugurato il nuovo museo della Villa Romana del Varignano, situato nella località Le Grazie a Portovenere (Sp) e gestito dal Ministero della Cultura, Direzione Regionale Musei Nazionali Liguria. Il museo, a ingresso gratuito, è stato realizzato in uno dei casali rurali costruiti nel XVIII secolo sui resti delle antiche murature romane. L’allestimento si sviluppa su due piani e accompagna il visitatore alla scoperta della doppia anima della Villa: quella residenziale e quella produttiva. Grazie a un investimento di 95mila euro di fondi Pnrr, il percorso di visita dell’area archeologica è stato dotato di nuovi strumenti informativi, audioguide e una postazione multimediale per conoscere la storia dell’antica villa, già oggetto di un intervento di recupero e indagini archeologiche nel 1994. È stata programmata «l’edizione di un catalogo dei reperti esposti per una storia di più ampio respiro della Villa e stiamo lavorando al calendario degli eventi 2025», afferma Marcella Mancusi, direttrice del museo.
A Roma uno scavo archeologico in corso è visitabile a piccoli gruppi e su prenotazione
A Roma sarà possibile visitare, da fine marzo, gli scavi negli ex giardini di largo Corrado Ricci, al lato del foro di Nerva. Gli archeologi stanno portando avanti i lavori con l’obiettivo di arrivare al livello dell’antico Templum Pacis, l’imponente complesso monumentale fatto costruire da Vespasiano. Il cantiere sarà visitabile a piccoli gruppi e su prenotazione a partire dal 28 marzo, per condividere man mano i rinvenimenti riportati alla luce. Un primo scavo, come spiegato sul sito ufficiale di Roma Capitale, era stato effettuato su una piccola area di circa 200 metri quadrati, da giugno 2022 a gennaio 2024, con fondi dell’amministrazione. Questo lavoro era propedeutico alla campagna di scavo in corso su tutta l’area degli ex giardini di largo Corrado Ricci, che è partita a novembre 2024 e andrà avanti fino al 2026, con un finanziamento di 2 milioni 691 mila euro di fondi Pnrr. La direzione scientifica e di scavo di entrambi i cantieri è del sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce.
Restaurati i «Dormienti» di Mimmo Paladino all’ingresso della Galleria d’Arte di Cagliari
Le sculture di Mimmo Paladino raffiguranti i «Dormienti», posizionate al centro delle grandi vasche che decorano l’ingresso della Galleria d’Arte di Cagliari, sono tornate al loro splendore, dopo la rimozione delle protezioni del cantiere e la messa in funzione dei due specchi d’acqua. Le terrecotte, che rappresentano delle figure umane che sembrano riposare, ora sono tornate nel pieno della fruibilità per i frequentatori dello spazio verde. «Il completamento dei lavori di manutenzione sui “Dormienti” consente il recupero del decoro visivo dei Giardini Pubblici, grazie alla rimozione delle protezioni del cantiere e il ripristino del funzionamento delle vasche d’acqua», ha commentato l’assessora all’Ecologia urbana, ambiente e verde pubblico Luisa Giua Marassi.
Continuano i problemi per Agrigento Capitale della Cultura
Due eventi previsti nel programma di Agrigento Capitale della Cultura 2025 sono stati rimandati perché mancano i soldi necessari per realizzarli, a conferma delle grandi difficoltà organizzative del progetto che dovrebbe mettere in mostra le ricchezze culturali della città siciliana. Il primo evento era un incontro con i filosofi Massimo Cacciari, Vito Mancuso e Marcello Veneziani che si sarebbe dovuto tenere il 9 aprile, mentre il secondo era l’Efebo d’Oro, un premio cinematografico che avrebbe dovuto essere assegnato dal 27 al 29 marzo dopo una rassegna di proiezioni. Finora non sono state annunciate le date in cui i due eventi verranno eventualmente recuperati. La Fondazione Agrigento 2025 non ha potuto stanziare i soldi per pagare i voli e gli ospiti dell’incontro tra Cacciari, Mancuso e Veneziani, e lo stesso problema ha compromesso i premi cinematografici.
Rimosse tre «bocche di leone» dal loggiato nord della Basilica di Santa Croce a Firenze
All’indomani di una forte ondata di maltempo in Toscana, che ha determinato nei giorni scorsi pesanti esondazioni dei corsi d’acqua della regione, sul loggiato nord della Basilica di Santa Croce a Firenze sono state rimosse, dopo un intervento di monitoraggio, tre «bocche di leone» in pietra; le restanti decorazioni sono state avvolte con della rete. L’intervento è stato realizzato in seguito allo sfaldamento di uno degli elementi. Le bocche di leone un tempo svolgevano la funzione di gargolle (parte finale delle gronde). Il complesso monumentale è comunque aperto regolarmente alle visite.
La Thomas Dane Gallery rappresenta Luigi Ghirri in Italia e nel Regno Unito
La Thomas Dane Gallery ha annunciato la rappresentanza di Luigi Ghirri in Italia e nel Regno Unito, in collaborazione con la Matthew Marks Gallery, New York e Los Angeles, e la Mai 36 Galerie, Zurigo e Madrid. Nel 2011 e nel 2013 il fotografo di Scandiano (1943), prematuramente scomparso nel 1992 e considerato uno dei maestri della fotografia italiana, ha partecipato alla Biennale di Venezia e nel 2018 è stata inaugurata al Folkwang Museum di Essen, in Germania, la prima grande retrospettiva museale del suo lavoro al di fuori dell’Italia, «The Map and the Territory», curata da James Lingwood, per poi passare al Museo Reina Sofía di Madrid, in Spagna, e al Jeu de Paume di Parigi, in Francia. Più recentemente, nel 2024, «Luigi Ghirri: Viaggi. Photographs 1970-1991» è stata inaugurata al Masi Museo d’arte della Svizzera italiana di Lugano. Ghirri è stato esposto per la prima volta alla Thomas Dane Gallery di Londra nella mostra collettiva «Blind Architecture», curata da Douglas Fogle, nel 2015, seguita dalla mostra personale «Luigi Ghirri: Colazione sull’Erba» nel 2019.
500 affiche cinematografiche in vendita a Dallas il 27 e 28 marzo
«King Kong», «Casablanca», «2001 Odissea nello spazio»... L’agente immobiliare e collezionista americano 65enne Dwight Cleveland, titolare di una raccolta di manifesti cinematografici accumulata in quasi cinquant'anni, si sta preparando a cedere alcuni dei suoi pezzi più preziosi. A Londra è ora esposta una selezione di alcuni dei 500 manifesti e locandine che saranno messi all’incanto da Heritage a Dallas (Usa) il 27 e 28 marzo. Nel corso degli anni, Cleveland ha visto passare tra le sue mani «circa 150mila oggetti», tra cui manifesti cinematografici e lobby card, foto tratte da scene di film che venivano esposte all'ingresso dei cinema. Le stime della maggior parte dei lotti oscillano tra mille e 2mila dollari.
Il Mipim Award 2025 (categoria Best Mixed-Use Project) assegnato al «Bosco verticale» di Utrecht di Stefano Boeri
La «Wonderwoods Vertical Forest», progettata da Stefano Boeri Architetti e realizzata dal developer G&S& nella città di Utrecht nei Paesi Bassi, il 13 marzo a Cannes si è aggiudicata il Mipim Award 2025 nella categoria Best Mixed-Use Project. Il Mipim Award è il premio internazionale che celebra i progetti più utili, sostenibili e visionari del settore che cercano di migliorare le prospettive dell’ambiente costruito, in linea con gli obiettivi Esg. All’edizione 2025 del premio, creato nel 1991 dal Mipim (il maggior evento mondiale dedicato all’immobiliare e la principale piattaforma di contatto tra i capitali globali e le soluzioni più innovative in ambito real estate e sviluppo urbano), hanno partecipato oltre 200 progetti provenienti da 36 paesi: di questi, 39 progetti provenienti da 22 paesi sono giunti in finale nelle 10 categorie.
Restaurata a Modica la Cappella di San Giorgio
A Modica (Rg) la Cappella di San Giorgio, opera del Barocco siciliano, è stata restituita alla comunità dopo un intervento di restauro, eseguito dalla ditta Methodos di Mallia Valeria di Modica, sotto la supervisione della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Ragusa. L’intervento ha consolidato e ripristinato gli stucchi ottocenteschi della chiesa, e ha consentito la scoperta di affreschi settecenteschi raffiguranti angioletti. Il direttore dei lavori Carlo Giunta ha annunciato che è in fase di studio un ulteriore intervento per consolidare le coperture e prevenire infiltrazioni d’acqua.
A Brera un seminario transdisciplinare sulla ricerca artistica contemporanea
L’Accademia di Belle Arti di Brera annuncia il seminario internazionale «Teorie e pratiche della ricerca artistica contemporanea: un approccio transdisciplinare», a cura di Domenico Quaranta, che si terrà presso la Sala Napoleonica del Palazzo di Brera il 18 e 19 marzo. L’evento segna il lancio del progetto «IartNet - an international platform for artistic research and cultural heritage in Higher Education in the Arts and Music», finanziato da NextGeneration-Eu e coordinato da Nicoletta Leonardi. In seguito all’istituzione dei programmi di dottorato presso gli istituti italiani di alta formazione artistica nel 2024, il seminario affronta la ricerca artistica da una prospettiva transdisciplinare attraverso diversi generi e media, rispondendo alla necessità di discutere e scambiare idee, metodologie e pratiche di ricerca artistica a livello internazionale.