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VENERDÌ 18 APRILE 2025
Giorno per giorno | 10 NOTIZIE
- 01 Dal Pnrr 2 milioni per le Residenze Napoleoniche dell’Isola d’Elba
- 02 Conclusi i lotti di restauri nel parco storico del Castello di Miramare a Trieste
- 03 A Roma il restauro delle fontane delle Tartarughe, Ara Coeli, Barcaccia e delle Naiadi
- 04 Il nuovo direttore della Fondazione Zaha Hadid è Aric Chen
- 05 Aspettare l’autobus a Tallinn tra capolavori dell’arte estone
- 06 Prosegue l’inchiesta sulla mostra del 2023 sull’Ara Pacis
- 07 Il Padiglione lettone alla Biennale di Architettura riflette sul «Paesaggio della difesa»
- 08 La Gam di Torino passa alla seconda fase della sua ristrutturazione. Ma mancano 15 milioni dal MiC
- 09 Sull’isola di San Servolo a Venezia quattro giorni di workshop tematici di fotografia
- 10 Un evento cicloturistico in Umbria, tra frantoi pluripremiati e vestigia longobarde
Dal Pnrr 2 milioni per le Residenze Napoleoniche dell’Isola d’Elba
Ammontano a circa 2 milioni di euro gli stanziamenti ottenuti dai Musei Nazionali delle Residenze Napoleoniche dell’Isola d’Elba (Villa di San Martino e Palazzina dei Mulini), nell’ambito dei «Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici» del Pnrr. I lavori inizieranno in maggio e termineranno entro la fine del 2025. Commissionato dalla Direzione regionale Musei nazionali Toscana, il progetto è stato redatto dallo studio di architettura del paesaggio Bellesi-Giuntoli di Firenze e prevede il restauro delle aree a verde, la reintegrazione delle connessioni territoriali e l’adeguamento degli spazi a servizio dei visitatori. Per quanto riguarda la Palazzina dei Mulini, che sarà chiusa al pubblico durante i lavori, un restauro filologico ripristinerà disegno e piantumazione originaria, nota dagli stessi elenchi napoleonici, dell’antico giardino all’italiana. Esteso su circa 5mila mq e affacciato sulla scogliera, il giardino presenta viste mozzafiato che ne hanno motivato la frequente rappresentazione in stampe e dipinti, di fondamentale importanza per i lavori di ripristino. A Villa di San Martino invece gli interventi riguarderanno principalmente il ripristino della sentieristica legato al progetto di fruizione libera del parco della villa (circa 35mila mq) in collegamento con i sentieri del Parco Elbano. Sono presenti fontane ornamentali, sedute in pietra, vasche, la serra progettata da Adolfo Coppedé e la «Fontana di Napoleone» che sarà restaurata e di nuovo visibile. Il progetto complessivo prevede anche una generale revisione su base filologica degli allestimenti delle due ville.
Conclusi i lotti di restauri nel parco storico del Castello di Miramare a Trieste
Si è concluso a Miramare il ciclo di interventi di riqualificazione nell’area nord-ovest del parco storico che va dal Castelletto al complesso delle Serre. «Con il restauro dell’antico crocefisso e l’apertura della cappella di San Canciano e del parterre retrostante, afferma la direttrice del Museo storico e il Parco del Castello di Miramare, Andreina Contessa, si conclude un grande ciclo di restauri e riqualificazioni botaniche. Il grande progetto ha cominciato a rendersi visibile nel 2020 col restauro del parterre, seguito dall'area del laghetto dei cigni - boschetto dei pruni, dal bagno ducale al gazebo panoramico, dalle serre nuove, Mira-lab e orangerie al piazzale dei cannoni. Il parco storico acquista ora la sua intera valenza di giardino romantico, dove trovano posto anche l'angolo della spiritualità e la passeggiata archeologica». Il restauro del rudere della cappella di San Canciano ha previsto la messa in sicurezza dell’edificio. Le murature sono state restaurate conservativamente e i giunti sigillati. Anche il crocefisso ligneo policromo alto circa 4 metri è stato oggetto di un accurato restauro.
A Roma il restauro delle fontane delle Tartarughe, Ara Coeli, Barcaccia e delle Naiadi
Restaurate e zampillanti le famose fontane romane, la Barcaccia in piazza di Spagna, le Naiadi, piazza della Repubblica, l’Ara Coeli, a due passi dalla scalinata della più nota chiesa, e la fontana delle Tartarughe, capolavoro rinascimentale realizzato tra il 1581 e il 1588 da Giacomo della Porta, tornata da poco al suo aspetto originale, dopo un complesso restauro. Lo stato di conservazione della fontana era infatti molto peggiore di quanto immaginato ad inizio lavori. Sofferenti soprattutto gli efebi in bronzo, che sono un unicum nelle fontane del 1500, oggi ritornati al loro colore originale. Si tratta di quattro giovani seduti sui delfini e delle tartarughe, in alto, che danno il nome alla fontana: secondo la tradizione sono attribuite a Gian Lorenzo Bernini.
Il nuovo direttore della Fondazione Zaha Hadid è Aric Chen
La Fondazione Zaha Hadid ha annunciato la nomina del curatore e scrittore americano di architettura e design Aric Chen a suo nuovo direttore. Dal 2021, Chen è stato direttore generale e artistico del Nieuwe Instituut di Rotterdam, museo e istituto per architettura, design e cultura digitale. In questo ruolo, ha guidato un ente pubblico con circa 120 dipendenti che conserva la Collezione nazionale di architettura e urbanistica olandese, con un patrimonio di 4 milioni di pezzi; che presenta un programma dinamico di mostre ed eventi; che è noto per la sua ricerca lungimirante e interdisciplinare e per il suo ruolo attivo nello sviluppo dei talenti, nell'internazionalizzazione e nella politica culturale e del patrimonio; e che commissiona il padiglione olandese per la Biennale di Architettura di Venezia, oltre ad altre attività e collaborazioni internazionali. Aric Chen ha dichiarato: «È un grande onore mettersi all’opera sulla base dell’eredità lungimirante di Zaha Hadid e del grande lavoro già svolto dalla Fondazione. Sono ansioso di vedere quali nuove direzioni potremo tracciare, ampliando la comprensione del lavoro di Zaha e favorendo al contempo il suo desiderio di sostenere nuove voci». Chen entrerà in carica il prossimo luglio.
Aspettare l’autobus a Tallinn tra capolavori dell’arte estone
Grazie alla collaborazione tra il Museo d’Arte dell’Estonia e la Stazione degli autobus di Tallinn, da anni nelle vetrine delle sale d’attesa delle stazioni degli autobus di Tallinn, Tartu e Rakvere sono state allestite mostre di riproduzioni di opere d’arte classiche estoni. In occasione del 60mo anniversario della stazione degli autobus di Tallinn e del 105mo anniversario del Museo d’Arte dell’Estonia, la mostra è stata estesa anche alle piattaforme di attesa esterne del terminal dei bus della capitale baltica. La selezione comprende opere di Kristjan Raud, Eduard Wiiralt, Konrad Mägi, Nikolai Triik, Enn Põldroos ed Elmar Kits. Una rara opportunità per vedere l’arte classica estone su così larga scala e per esaminarne da vicino ogni dettaglio. La maggior parte delle opere originali sono esposte nella collezione permanente del Museo d’Arte Kumu.
Prosegue l’inchiesta sulla mostra del 2023 sull’Ara Pacis
A Roma prosegue l’inchiesta sulla mostra del 2023 all’Ara Pacis, nella quale dieci noti esperti d’arte hanno accertato la falsità di 40 opere (su 80 esposte) etrusche e romane. Il team di storici e critici d’arte ha consegnato le relazioni per l’inchiesta in corso da oltre un mese, iniziata da quando la Finanza ha scoperto la truffa esaminando i cataloghi della mostra dal titolo «Lex Giustizia e diritto dall’Etruria a Roma». Proprio in questi giorni, gli investigatori del Nucleo di polizia economico-finanziaria stanno sequestrando le centinaia di cataloghi della mostra ancora in vendita in tutta Italia. Indagati per ricettazione e riciclaggio il curatore dell’evento, l’archeologo Vincenzo Lemmo e Fabrizio Casprini, proprietario dei pezzi contraffatti spacciati per opere del I secolo d.C. e sequestrate nei giorni scorsi a casa Casprini dalla Finanza. La mostra vantava il patrocinio e la collaborazione di «Roma Capitale», Assessorato alla Cultura, Soprintendenza Capitolina ai Beni culturali, Centro europeo per il Turismo Cultura e Spettacolo, Zètema Progetto Cultura, tutti «estranei ai fatti». Per essere rimborsati dei soldi del biglietto d’ingresso alla mostra, 13 euro, più 25 per gli acquirenti del catalogo, bisognerà sporgere denuncia: i finanzieri non possono agire d’ufficio e del resto solo pochi dei tanti visitatori della mostra, soprattutto i turisti stranieri, conoscono la storia dei falsi reperti.
Il Padiglione lettone alla Biennale di Architettura riflette sul «Paesaggio della difesa»
In occasione della 19ma Biennale di Architettura veneziana (10 maggio-23 novembre) sceglie di riflettere sul nevralgico tema del vivere al confine esterno della Nato il Padiglione della Lettonia alle Artiglierie dell’Arsenale, intitolato «Landscape of Defence» e allestito dagli studi lettoni Sampling e Nomad. Il progetto curatoriale di Liene Jākobsone e Ilka Ruby focalizza il rapporto tra difesa militare e condizione spaziale nel contesto lettone, dove con l’intensificarsi delle tensioni geopolitiche e il rafforzamento delle fortificazioni lungo il confine con Russia e Bielorussia, la difesa nazionale e quella della Nato sono diventate esperienza vissuta. Il presupposto è una resilienza sociale capace di «trasformare la paura in rassicurazione», afferma Jākobsone, dato che «la difesa nazionale è un processo continuo, da riconoscere e accettare». Le curatrici costruiscono un avvincente racconto intorno alla costante minaccia di attacco e all’inaspettata poeticità delle misure di difesa. «A Berlino, dove vivo, si percepisce ancora ogni giorno come la caduta di un confine possa trasformare il tessuto urbano di una città, afferma Ruby. Quella frontiera si è ora spostata sul confine tra Lettonia e Russia. Nostro obiettivo è comprenderne l’impatto sui paesaggi e sulle vite delle persone».
La Gam di Torino passa alla seconda fase della sua ristrutturazione. Ma mancano 15 milioni dal MiC
La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino è pronta a rinascere: è stato pubblicato il concorso internazionale di progettazione per una sorta di riconquista dei fasti del passato del museo. L’autunno scorso è partito il «lotto zero», con la riapertura del secondo piano e la rivisitazione del foyer. Ora parte il secondo round, un concorso di progettazione, che scadrà il 5 giugno, che ha come obiettivo il restauro dell’edificio moderno, per valorizzare la bellezza originaria degli anni Cinquanta ma nel contesto di una transizione «green». Al primo classificato del concorso spetterà un premio di 100mila euro, e così gli altri quattro finalisti, a scalare. Entro il 16 ottobre dovranno arrivare le proposte progettuali. Il vincitore si conoscerà il 27 novembre. Il contratto varrà un milione e 112mila euro. Quattro milioni sono già arrivati dalla Compagnia di San Paolo, ma mancano ancora i 15 milioni del Ministero della Cultura. «Il ministro ha espresso assoluto interesse verso il dossier Gam, dopo i fondi già stanziati per il Museo del Cinema. Noi siamo ottimisti e soprattutto non demordiamo», ha dichiarato l’assessoraalla Cultura del Comune di Torino, Rosanna Purchia.
Sull’isola di San Servolo a Venezia quattro giorni di workshop tematici di fotografia
Torna sull’Isola di San Servolo il Vip-Venezia International Photo Festival, dal 24 al 27 aprile. Il festival nasce dalla collaborazione tra San Servolo Srl, società in house della Città Metropolitana di Venezia, e Adap (Association pour la Diffusion de l’Art Photographique), con l’obiettivo di creare una community internazionale di professionisti e amatori, uniti dalla passione per la fotografia. A supportare la sesta edizione del festival sono partner d’eccellenza come YellowKorner, LabKorner e Harlowe, alcune tra le realtà di spicco nel panorama fotografico globale. L’evento, dedicato alla formazione fotografica, accoglierà in Laguna alcuni maestri della fotografia, pronti a guidare 15 workshop tematici rivolti a professionisti, semi-professionisti e appassionati, della durata di tre giorni, con la possibilità di approfondire diverse discipline fotografiche e sperimentando nuove tecniche. I workshop spazieranno tra generi differenti, dal ritratto alla moda, dalla street photography al fotogiornalismo, e avranno come set naturale la città di Venezia.
Un evento cicloturistico in Umbria, tra frantoi pluripremiati e vestigia longobarde
L’Associazione Italia Langobardorum, ente di gestione del sito seriale Unesco «I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)», sostiene e patrocina «La Longobarda», iniziativa di cicloturismo alla scoperta dell’Umbria dell’olio e.v.o. e della civiltà longobarda, in programma domenica 27 aprile in Umbria, organizzata dalla Strada dell’Olio e.v.o. Dop Umbria. L’evento cicloturistico propone una pedalata di circa 50 km con partenza da Trevi (Pg), tra gli uliveti che danno vita al paesaggio della Fascia Olivata Assisi-Spoleto, con soste al Frantoio Gaudenzi, pluripremiato produttore, e al Frantoio Il Poggiolo di Monini, sulle tre colline dominanti la valle di Spoleto; sarà arricchito dalla visita di due importanti monumenti umbri: il Tempietto del Clitunno a Campello sul Clitunno (Pg), sacello costruito in epoca longobarda, e la Basilica di San Salvatore a Spoleto (Pg).