L'Unesco, nell’ambito del programma «Revive the spirit of Mosul», ha consegnato al Sunni Endowment of Iraq 16 case storiche restaurate di cui 7 vicino alla Moschea Al Nouri. «Un passo inestimabile verso la salvaguardia del patrimonio storico di Mosul», dichiara l’Unesco che ha lanciato il progetto nel 2018 per sostenere la ricostruzione di una delle città iconiche dell’Iraq. Gli Emirati Arabi Uniti sono stati il primo partner ad aderire a questa iniziativa dell’organizzazione delle Nazioni Unite, per il restauro della moschea Al-Nouri e del minareto Al-Hadba. Il progetto, cui prende parte anche l’Italia, in particolare per il recupero della Biblioteca Universitaria di Mosul, è stato poi ampliato per includere le chiese Al-Saa'a e Al-Tahera. Ai lavori di restauro partecipano anche gli studenti dei dipartimenti di archeologia, architettura e ingegneria dell’Università di Mosul.

Un dipinto di Jan Baptist Weenix, ritenuto perduto per quasi 80 anni, tornerà alla Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda grazie al gesto di un mercante d’arte olandese, che lo ha identificato come saccheggiato dalla collezione statale e lo ha acquistato dagli attuali proprietari per restituirlo. Willem Jan Hoogsteder restituirà il dipinto seicentesco «Paesaggio di campagna» alle Staatliche Kunstsammlungen di Dresda durante una cerimonia che si terrà il 23 ottobre. Il dipinto, che rappresenta figure umane italianeggianti in un paesaggio olandese, fu acquistato nel 1742 per la collezione di Augusto III, re di Polonia ed elettore di Sassonia. Durante la seconda guerra mondiale fu messo in deposito negli Erzgebirge (i Monti Metalliferi) e poi asportato dall’esercito sovietico per decorare la residenza di un generale. Posto sul mercato, venne acquistato dal padre di Hoogsteder da Christie’s negli Usa nel 1984.

L'Accademia di Belle Arti statale di Verona ospita dal 19 al 21 ottobre il 21mo convegno «Lo stato dell’arte» dell’Igiic. Il gruppo italiano dell’International institute for conservation ha scelto Verona e Palazzo Montanari come sede per la tre giorni che attrarrà nella città scaligera restauratori, soprintendenti, architetti, operatori del settore museale, dei monumenti, dell’archeologia, ricercatori scientifici del mondo accademico e di laboratori specializzati di spicco nel panorama nazionale e internazionale, oltre a professionisti e studenti. Verona ha attirato l'IGIIC per la sua ricchezza storico-artistica. L'Accademia metterà a disposizione l’aula magna, dove i lavori inizieranno domani alle 8.30 con l’accoglienza, e alcune aule e l’atrio nel quale la Scuola di restauro allestirà alcuni pannelli con i poster illustrativi di lavori di restauro e ricerche accademici.

Prende il via a dicembre, a Bergamo, il progetto «Una città in cammino», ideato, per BergamoBrescia 2023, dall’agenzia di marketing territoriale Oros in collaborazione con Orobie, con l’intento di far scoprire angoli segreti della città a cittadini e visitatori. Di volta in volta dettati dall’arte (come i percorsi dedicati a Lorenzo Lotto, all’interno del vasto progetto «Grandi Restauri» di Fondazione Credito Bergamasco) o dedicati ai «Luoghi di cura», alle «Acque in città», ai «Parchi della città» o all’archeologia industriale della «Cultura d’impresa», i percorsi, realizzati con l’associazione Guide Turistiche Città di Bergamo, sono brevi ma coinvolgenti, e studiati per offrire la massima accessibilità, grazie anche a modifiche pensate ad hoc. A supporto, l’app «Orobie Active», con sistema di geolocalizzazione, parte di «InLombardia», il portale turistico della regione. Gli itinerari saranno pubblicati sulla piattaforma dedicata, che accoglierà foto e contributi che suggeriscano nuovi cammini di mobilità dolce urbana.

I passeggeri che, tra il 19 ottobre e l’8 gennaio prossimo, attraverseranno in entrata o in uscita la «Porta di Milano» del Terminal 1, all’aeroporto di Malpensa, saranno accolti dall’installazione «Gate of Heaven» di Chiara Dynys, artista di grande forza espressiva e di altrettanta capacità di evocazione, che ha immaginato un grandioso portale delineato dalle piccole luci rosse e gialle che delimitano le piste degli aeroporti, accompagnato da sette delle sue traslucide «Giuseppe’s Door» (in omaggio al grande collezionista Giuseppe Panza di Biumo): realizzate in vetro massiccio di diversi colori da Berengo Studio, Murano, per BUILDING, le sculture sono tante quante sono le porte storiche di Milano. L’intera installazione diventa dunque un luogo di transito che, dall’ombra in cui è immersa, si propone come una promessa di luce. Perché, come spiega Giorgio Verzotti, curatore del progetto «l’arte non è consolatoria, ma può essere salvifica per quella promesse de bonheur che sempre mantiene»: una negazione, dunque, del pessimismo del sociologo Marc Augé, teorico dei «non luoghi» (come gli aeroporti), intesi come spazi alienanti in cui non si può creare alcuna reale interazione fra chi li percorre.

Venerdì 20 ottobre, alle ore 11, nella sede regionale dell’Avis, in via dell’Ospedale n. 1 a Treviso, si terrà la conferenza stampa di presentazione del restauro del Crocifisso ligneo del XV secolo del Tempio Internazionale del Donatore, effettuato grazie al sostegno del Fai e di Intesa Sanpaolo e il contributo delle associazioni Avis Nazionale, Avis Regionale Veneto, Avis Provinciale Treviso, Fidas Regionale Veneto, Aido Nazionale, dell’azienda locale Veneto Vetro e dell’emittente Valdo TV.